Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: esercito 2: differenze tra le versioni

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Un altro mezzo importante è stato l''''MLRS'''. Questo sistema, chiamato anche 'Steel Rain', è stato commercializzato in Europa dalla MLRS International Corporation o MIC, basata in Inghilterra, che commercializzava l'arma prodotta dal consorzio multinazionele EPG britannico-tedesco-francese-italiano. Alla fine del 1995 è stato sciolto e riassorbito, come attività, dalla Loral-Vought americana. In tutto ha prodotto qualcosa com 284 lanciarazzi a 12 colpi su scafo M2 Bradley, con qualcosa come 190.000 razzi Phase I e II.
 
Quelli italiani hanno cominciato ad affluire verso la fine anni '80-inizio anni '90 con due dei 22 mezzi necessari per il 3° Reggimento 'Volturno'. In tutto sarebbero stati assegnati a questo solo reggimento, e mostrati per la prima volta nel 1994 in una esercitazione, nella quale tuttavia non spararono razzi per la minaccia che il vento in quota facesse finire fuori traiettoria questi razzi rispetto al bersaglio del poligono. In tutto questi 22 MLR, entrati in servizio nella prima metà degli anni '90 hanno avuto, almeno a che si sapeva all'epoca, circa 6000 razzi di cui un buon 10% addestrativi. Non erano pochi, ma in proporzione meno numerosi del resto: 272 razzi per lanciatore (oltre 20 ricariche complete, ciascuna delle quali capace di colpire circa 1 kmqkm<sup>2</sup>) contro 669. Anche così, con meno di 2.000 razzi vennero lanciati in Desert Storm e furono sufficienti ugualmente per vincere la guerra.
 
Oltre al reggimento in parola, avrebbero dovuto essere costituiti altri 3 reggimenti sui sistemi ruotati FIROS 30, che nonostante il minor calibro di 122 anziché 227 mm, avevano una gittata maggiore di 36 km anziché 32 scarsi: infatti l'MLRS non puntava tanto alla gittata ma alla potenza di fuoco, con una testata molto potente (in seguito sarebbe stata alleggerita per ottenere gittate molto maggiori di 40 km). Questi lanciarazzi, montati su moderni autocarri 6x6 leggermente corazzati erano armi moderne, che curiosamente replicavano esattamente il layout dei BM-21 (40 tubi da 122 mm) anche se qui erano divisi in due gruppi di lancio. Erano molto moderni e costituivano l'evoluzione dei Firos 25, venduti in alcuni pezzi negli Emirati Arabi negli anni '80. La gittata era stata maggiorata con i FIROS 30, prodotti dalla SNIA-BPD come armi moderne per le esigenze tattiche, relativamente economiche e con un mezzo ruotato mobile e di costo piuttosto ridotto. Una batteria sperimentale, dal costo di 40 miliardi, doveva essere comprata nel 1992, con 6 mezzi. A seguire altri 54 sarebbero stati comprati nel 1995-99, al termine delle valutazioni, per una spesa complessiva di 440 miliardi da reperire nei bilanci ordinari. La cosa però, per quanto interessante (abbinare ai costosi MLRS un sistema più economico me nondimeno moderno) , non è mai partita: a quanto pare, a parte le dimostrazioni di fuoco con uno o più lanciatori, nemmeno la batteria sperimentale è stata mai acquistata.