Elementi di Euclide/Libro I-Postulati: differenze tra le versioni

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Prima dell'invenzione della stampa (cioè attorno al 1450, poco prima che Tartaglia pubblicasse la sua versione degli Elementi di Euclide) la duplicazione di un libro implicava il fatto che qualcuno decidesse per interesse, per fede o per forza di passare alcuni mesi della sua vita a ricopiarlo a mano da un precedente libro, esso pure scritto a mano. Mettiamoci nei panni dello scriba: passiamo le nostre giornate entusiasticamente copiando un bel libro quando, un certo giorno, a casa succede un guaio. Il giorno dopo le nostre preoccupazioni ci distraggono un po' e ci portano a commettere diversi errori di cui non ci accorgiamo. Il prossimo scriba, a causa dei nostri errori, potrebbe non essere più in grado di comprendere il senso di quello che sta copiando e potrebbe essere tentato di chiarire, a modo suo, il testo. Chi da bambino ha giocato al "telefono senza fili" sa benissimo quello che intendo.
 
Gli Elementi di Euclide sono stati scritti nel 300 avanti Cristoa.C. e da allora, comprensibilemtente, sono stati molte volte copiati, tradotti e ritradotti. Ogni volta la versione risultava lievemente modificata rispetto alla precedente cosicché i "discendenti" delle prime copie si sono "evoluti" differenziandosi via via gli uni dagli altri.
 
Oggi viceversa viviamo in un mondo sempre più globalizzato in cui le differenze sono percepite soprattutto come forme di disturbo alla comunicazione. Tale modo di percepire ci fa tendere verso l'omogeneizzazione che ha comunque tanti pregi e tanti difetti.