Storia delle Forze armate tedesche dal 1945/La seconda fase: differenze tra le versioni

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Nel 1955 partì il programma quando il Dottor Fischer e all'Ing. Gabler, noti esperti di sommergibili, vennero contattati (8 marzo) dal Ministero della difesa. Gli studi, basati su tecnologie come il motore Walter, portarono al Progetto Type 55 o U-201, 350t e 15-16 nodi immerso, da riprodursi in 12 unità. . Un battello anche più piccolo era il Type (o Classe) 202, noto anche come IK6. Con un motore da 85hp elettrico e da un diesel per la navigazione in superficie. Dislocava 58t, lungo 14,3 m, largo 2,35, 6 uomini di equipaggio, per cui si trattava in effetti di un minisommergibile, capace di 400 miglia di autonomia a 10 nodi, e di 270 miglia se immerso a 5 nodi. L'armamento era di 2 lanciasiluri. Questi due programmi iniziarono, pur nella loro modestia, la nuova era dei sottomarini tedeschi, destinati ad imporsi nel mercato delle unità convenzionali con vari progetti, l'ultimo dei quali adottato anche dalla MM italiana, che tentò invano di sviluppare l'S-90 da 3000 t con risorse nazionali onde sostituire i 'Sauro', buoni ma non eccelsi battelli di medio tonnellaggio.
 
Lo studio dei due nuovi progetti richiese molte modifiche, e il 202 dovette essere aumentato: erano necessari spazi aggiuntivi per ospitare le nuove, sofisticate apparecchiature di scoperta acustica. Il dislocamento arrivò a circa 100t, dimensioni di 23x3,4m e il motore arrivò a 350 hp. I sensori installati erano molto sofisticati: il sonar aveva 3 gruppi di 48 idrofoni sistemati a prua, una catena di idrofoni laterali da 24 sensori per lato, un sonar attivo a scansione circolare prodiero. Questo sistema di ascolto ASW era notevole per una tale piccola nave mentre l'armamento era necessariamente limitato a due soli siluri corti da 3,5 m. Vi erano a bordo varie altre apparecchiature, mentre la vela era alta appena 2,1 m con una superficie interna di appena 1 mqm<sup>2</sup>. Essa aveva una copertura in plexiglass contro il maltempo, ma nonostante le ridotte dimensioni l'unità aveva sulla vela il periscopio, lo snorkel, le antenne radio UHF/VHF e anche un sistema ESM. Per le sue piccole dimensioni, non gli mancava nulla in termini di equipaggiamenti. Le superfici di controllo comprendevano sia due pinne retrattili prodiere che timoni di coda. L'acciaio era amagnetico, riducendo la segnatura delle unità già molto contenuta.
 
Il contratto venne dato nel 1959, ai cantieri Atlas di Brema, ma a quel punto vi furono problemi sia tecnici che di filosofia operativa. L'acciaio amagnetico non era ancora a punto,e i Tipo 201 erano ancora in grado di offrire molto di più. Alla fine non più di 2 unità vennero autorizzate nel 1962, realizzate entro il 1965 come navi sperimentali. Radiati già nel 1966, lasciarono il campo a dei 'veri' sommergibili, anche se sempre di piccole dimensioni. I Tipo 201 entrarono in servizio dopo molti ripensamenti. Ordinati in 12 esemplari nel 1959, avevano una lunghezza di 43m, dislocamento di circa 400 t emersi, otto tubi di lancio siluri tutti a prua e scafo in acciaio amagnetico. Proprio questo diede ad essi un problema strutturale, perché la superficie dell'acciaio si dimostrò prone a microfratture e corrosione. Il tipo non ebbe molto successo, e venne radiato nel 1965, 3 anni dopo l'entrata in linea. Fu un problema anche di tipo commerciale, in quanto la Norvegia ne voleva 15 esemplari.