Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Guerre Arabo-israeliane: differenze tra le versioni

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Ma le parti in causa non erano state ad aspettare quell'ultimatum. Il 30 novembre 1947 iniziarono già con la prima parte della guerra d'indipendenza d'Israele. Il mese prima l'Hagana (Difesa, ovvero l'esercito israeliano clandestino) aveva voluto dotarsi di un servizio aereo, clandestino anch'esso, chiamato Sherut Avir (per l'appunto, servizio aereo clandestino). Il primo comandante era Aaron Remez, ex-veterano RAF; c'era anche un assistente noto come Heyman Shertman, poi più noto come Heyman Shamir, ex-USAAF. Inizialmente vengono riportati due Taylorcraft Model C, ovvero apparecchi simili ai Piper Cub, con la differenza di avere posti affiancati; due rari RWD.13 polacchi, una sorta di Tiger Moth in versione monoplana; ben 15 Auster AOP Mk.5 da osservazione leggera e cinque J/1 Autocraft privati, e ribattezzati Primus. Il 'bombardamento pesante' era dovuto ad un D.H. Dragon Rapide, trasporto passeggeri leggero armabile con bombe da 20 e 90 kg, con un massimo di 4 da 113 kg. Infine c'erano due D.H. Tiger Moth. Successivamente arrivarono altre chincaglierie, come un Noordyun Norseman, un Beech 35 Bonanza un Republic Seabee e un Fairchild F-24.
Tutto questo materiale era spesso in cattive condizioni d'efficienza, c'erano in tutto trenta piloti e pochi specialisti. Malgrado questo, il 10 novembre 1947 lo Sherut Avir divenne Shin Alep, perché nel frattempo la sua esistenza era stata 'ufficializzata', sempre nell'ambito dell'Haganah.
La guerra era diventata sempre più difficile da fermare e dopo il 30 novembre specialmente. Nel marzo successivo gli arabi irregolari palestinesi dei Jihad Moqades (combattenti della Guerra Santa) erano stati in grado, entro il 20 marzo, di occupare tutte le vie che conducevano a Gerusalemme, dove c'erano quartieri ebraici ora sotto assedio. Una settimana dopo, finalmente lo Shin Alep entrò in azione, o meglio, per attacco aereo di prima linea. Circa mille combattenti palestinesi avevano bloccato un convoglio israeliano, usando un Tiger Moth e un Auster per colpirli con bombe artigianali. Ovviamente non bastò e solo i britannici salvarono la colonna ebraica dalla distruzione. Il 1 aprile venne lanciata una missione 'strategica' israeliana, con uno dei quattro 'nuovi acquisti' Avro Anson Mk.10, ex britannici. L'attacco è da 'fuori sede', perché parte da Parigi, dall'aereoportoaeroporto di Toussus le Noble. Si trattava di cercare e colpire una nave trasporto, la LINO, che era carica di armi per i siriani; ma questa aveva fatto un cambiamento di rotta causa avaria e poi uno scalo a Bari, per cui non ricevette mai le due bombe da 200 kg dell'Anson. Se non altro, essa venne internata dalle autorità italiane. Quanto agli Anson, in seguito fecero scalo a Rodi, dove però vennero messi sotto sequestro dai greci. Nonostante tutto, la LINO rappresentava una minaccia secondo l'Haganah, e così degli incursori subacquei l'affondarono in porto, a Bari. Quest'episodio fu uno dei tanti che coinvolsero nel terrorismo israeliano anche l'Italia, che all'epoca aveva una politica piuttosto incerta tra arabi e israeliani.
Era giunto l'aprile del '48, e nella prima decina di giorni gli aerei ebraici appoggiarono un'offensiva contro i palestinesi da parte dell'Haganah. Ma non c'era solo questa, per esempio il movimento di guerriglia-terrorista Irgun Zwai Leumi, il cui leader era Menachem Begin, ebreo polacco ed ex dell'Armata Rossa. Il 9 aprile questi, che pure diverrà presidente israeliano e premio nobel per la pace, condusse una delle più atroci azioni terroristiche, uccidendo 254 palestinesi, tutti civili. Ecco l'inizio del panico e della Nabka, con centinaia di migliaia di profughi che costituiscono un problema a tutt'oggi irrisolto.
Gli arabi vollero comunque azioni di vendetta: il 12 aprile, c'era un convoglio che portava dei malati da una zona all'altra della Gerusalemme ebraica, quando vennero attaccati, con 77 vittime. Lo stesso giorno avvenne la prima perdita dell'aviazione israeliana, un Primus abbattuto da un reparto inglese dopo essere decollato dal Kibbutz di Kfar Etzion (che era vicino Gerusalemme). Gli Arabi il giorno 13 danno luogo alla prima azione 'anti-aviazione', colpendo l'aeroporto di Lydda, -ora noto come Ben Gurion- e distruggendo un RWD-15, che pure risultava ancora intestato al Palestinian Civil Flying Corps.