Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Sukhoi: differenze tra le versioni

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*Armamento: 2 NR-30 con 70 colpi, 9 piloni per circa 4.000 kg di carico
 
[[File:Su-20 RB3.jpg|350px|right|thumb|Un Su-20, riconoscibile per la mancanza della 'gobba' che piuttosto elegantemente è stata applicata sui tipi successivi, aumentano la cubatura interna della fusoliera]]
[[File:Su-20 RB3.jpg|350px|right|]]
Rielaborando il progetto nella maniera più semplice possibile, si ottenne un primo, valido risultato. I Su-7 erano noti come 'Fitter-A' e il tipo migliorato Su-7 Fitter-B, con alcune modifiche di dettaglio. Così, quando venne mostrato il nuovo aereo, il 9 luglio 1967, a Domodedovo, in una storica manifestazione che vide l'URSS mostrare i suoi 'gioielli' ad un preoccupato Occidente, il nuovo aereo venne subito chiamato Fitter-C.
 
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Ma non era solo questo il motivo d'interesse del Flanker, mentre al contempo la tradizione non era particolarmente propensa alle tecnologie di ultimissima generazione. Per esempio, il materiale usato per la struttura era essenzialmente lega metallica leggera piuttosto che compositi, non particolarmente amati dai sovietici. Il cruscotto era di tipo convenzionale, senza schermi multifunzione (a causa dell'insufficiente velocità dei calcolatori di bordo), il radar era monofunzione (come del resto quello del Tornado ADV e dell'F-14A), e non un tipo multiruolo come nel caso degli F-18, data l'insufficente capacità d'elaborazione dei segnali. La potenza dell'antenna e il diametro di un metro del piatto del radar era senz'altro notevole e non era questa la limitazione.
[[File:Su27_kabina.jpg|340px|left|thumb|L'abitacolo, totalmente analogico, del 'Flanker': simile a quello dei primi F-15, per gli anni '80 era però tecnicamente arretrato, seppure ben allestito e di facile lettura; il piccolo schermo radar è in alto a destra]]
L''''ala''' ha freccia sul bordo d'entrata di 42 gradi; la fusoliera è a 'tre gondole', quelle dei motori e la fusoliera vera e propria che vi poggia sopra. Questo sistema, grazie al 'ventre piatto', aiuta notevolemente ad aumentare la portanza, senza pagare lo scotto di un'ala troppo grande e resistente all'avanzamento. Il sistema studiato per la coniugazione delle ali con la fusoliera è della 'blended wing', similmente a macchine come il B-1B; è una configurazione pulita aerodinamicamente e consente un notevole controllo anche ad assetti molto cabrati, oltre a ridurre sensibilmente la traccia radar frontale; il Su-27 ha un sistema FBW SDU-10-27 a doppia ridondanza, ma che non controlla i taileroni quando questi funzionano in maniera differenziale.
 
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====Il servizio====
[[File:Tu-160 with Su-27 (Monino 2007).jpg|350px400px|right|thumb|Spettacolo al MAKS 2007: un Flanker scorta un 'Blacklack']]
Il Su-27 iniziò il suo servizio all'inizio del 1987, tanto che quel settembre uno di essi, armato di tutto punto, intercettò un P-3 norvegese e si avvicinò così tanto che gli portò via 10 cm di una pala dell'elica; le foto scattate dal ricognitore NATO fecero il giro del mondo, specie per i nuovi missili di cui era provvisto. Nel 1989 l'aereo venne presentato al pubblico, con un Su-27P e un UB mandati a Parigi, a Le Bourget, doe non mancarono di interessare il pubblico, specie per le loro dimensioni, l'aspetto moderno e aggressivo, e l'esibizione in volo con il 'Cobra di Pugacev' che ne sottolineava l'eccezionale agilità, malgrado fossero i più grossi caccia da superiorità aerea del mondo (i MiG-25 e 31 sono intercettori nda). I Su-27 inizialmente erano diretti sopratutto alla Vojska-PVO, ovvero la Difesa Aerea, ma ben presto vennero anche assegnati all'Aviazione tattica o 'frontale' (FA), in unità composite assieme ai Su-24, un pò come lo sono gli attuali Wing dell'USAF e da sempre, quelli dell'USN; infine è toccato anche alla Marina.
 
Il Su-27 si dimostrò subito un aereo eccezionale: pur essendo così grande, inusitatamente per un caccia ad alta maneggevolezza, riuscì ad imporsi e a farsi apprezzare, dimostrandosi superiore al pur prestante MiG-29 persino nei combattimenti aerei manovrati, con più potenza motrice e di fuoco, autonomia, visibilità e un'agilità a bassa quota paragonabile a quella di un aereo leggero ad elica; la sua stabilità ad alti angoli d'attacco gli permette di competere con l'F-18 e il MiG-29 e lasciare indietro tutti gli altri, scendendo a meno di 200 kmh puntando il muso 30 e più gradi in alto.
[[File:Putin in Su-27-1.jpg|300px290px|right|thumb|Anche Putin vola con il prestigioso Flanker, qui con destinazione Cecenia]]
Quando l'URSS si dissolse, lasciò il patrimonio dei suoi aerei in Azerbajan, con una trentina di macchine, 25 in Bielorussia con la sua VVSB, la Russia (Voenno-Vozhduscnie Sili Rossii), con ben 370 aerei, l'Ucraina con 90 e l'Uzbekistan con 32; al 2002 l'Azerbajan aveva -pare- restituito alla Russia i suoi aerei, e l'Ucraina ne aveva messi in vendita una parte.
 
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L'avionica è del tutto diversa, e la struttura ha elementi irrobustiti, sia per assorbire il maggior peso, che per assicurare maggiore durata. Il sistema avionico di bordo è incentrato in un elaboratore digitale BTsVM-386, sistema gestione armamento Sc-141, radar multimode Leninets V-004, optronica UOMZ Platan per guidare le armi laser, e un sofisticato set di protezione posteriore, che non ha solo sistemi RWR e ECM (del tipo Khibiny), ma anche un radar di scoperta sistemato nel lungo 'pungiglione' sistemato posteriormente agli scarichi dei motori. Per le esigenze di bordo, data l'autonomia notevolmente lunga dell'aereo, era previsto che i piloti potessero alzarsi dal loro posto, usare una piccola toilette chimica, e un forno a microonde per riscaldare i cibi in razioni preconfezionate. Se usato come caccia a lungo raggio o attaccato, però, è ancora in grado di difendersi, sia con i sistemi elettronici, sia con le armi di bordo. Conserva infatti li cannone GSh-301 e può portare fino a otto R-77 (AA-12) e R-73. Il carico massimo è di circa 8 t. Con pieno carico d'armi (non è chiaro però quale sia il suo armamento tipico) avrebbe un raggio d'azione di 660 km a bassa quota, e molto di più (1.113) ad alta quota, confermando che i motori sono ancora di qualcosa più specializzati per le quote medio-alte che per quelle più basse.
 
[[File:Su-34_former_Su-32_former_Su-34_former_Su-32FN.2.jpg|350px|right|thumb|Sebbene assai efficiente e ancora molto agile, il Su-34 esteticamente perde molto dell'appeal del precedente Flanker, come dimostra la sua sagoma tozza e pesante]]
Tuttavia, con i profili di volo più favorevoli l'aereo è capace di colpire fino a 2.025 km, mentre l'autonomia di trasferimento arriva a 4.500 km. Non è un aereo nuovo: i due prototipi realizzati, sfruttando l'ottima e capiente cellula del Su-27, sono stati realizzati da molto tempo, il primo volò il 13 aprile 1990, quando ancora c'era l'URSS. A questi seguirono quattro aerei di preserie e una cellula per prove statiche, ma il programma, nel disastro generale della fine dell'URSS, venne abbandonato. Ripreso in seguito dalla NAPO di Novosibirsk, è arrivato alfine alla produzione in serie. Sebbene questa sia solo una pallida ombra dei ritmi produttivi di venti anni fa, e sebbene l'aereo sia alquanto più sgraziato del Flanker (del resto non è facile costruire un abitacolo da bombardiere con una cellula da caccia abbinata), l'aereo è comunque una realtà. Il suo peso maggiore e la sua attitudine al bombardamento sono evidenziate anche dal carrello: non solo l'elemento sterzante anteriore, ma anche i due principali sono biruota, con questi ultimi dotati di ruote in tandem, un pò come nei bombardieri medi e pesanti.