Sloveno: differenze tra le versioni

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'''Alcune note a margine''':
 
01. A volte le lettere “v” e “l” possono essere pronunciate come “u”.
 
02. La lettera "r" quando si trova tra due consonanti diventa una semivocale (come in sanscrito) e può essere accentata; p. es. "Trst", Trieste, "vrh", cima. Attenzione a non introdurre una "e" breve!
 
03. La pronuncia della lettera "s" è anche sempre sibilante.
 
04. Le lettere "l" e "j" e "n" e "j" formano rispettivamente le combinazioni "lj" e "nj"che possono essere pronuciate "gli" e "gni", o "gl" e gn, mantenendo il suono dolce della "g"; ad es. Ljubljana, Lubiana, si legge Glijublijana; "dejanje", campo, si legge deiagne; ma "prijatelj", amico si legge "prijatel'", "evangeljski", evangelico, si legge "evangel'ski.
 
05. La "b" finale si pronuncia "p"
0605. La "db" finale si pronuncia "tp".
 
07. La "g" finale si pronuncia "k"
0806. La "zd" finale si pronuncia "st".
 
09. La "ž" finale si pronuncia "š"
0507. La "bg" finale si pronuncia "pk".
 
0708. La "gz" finale si pronuncia "ks".
 
09. La "ž" finale si pronuncia "š".
 
10. In sloveno non esistono doppie, come in italiano. Tuttavia esistono parole composte in cui appaiono due consonanti che sembrano doppie; esse devono essere pronunciate distintamente; p. es. "oddati", consegnare, si legge "od-dati".