Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Strikers: differenze tra le versioni

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C'era un avversario di tutto rispetto nello stesso concorso: il Tu-81, evoluzione di altri disegni precedenti, e nettamente più grande e teoricamente capace. Ma la riuscita pratica non fu parimenti positiva e il piccolo Il-28 vinse la competizione.
[[File:ILYUSHIN Il-28 BEAGLE.png|300px|right|]]
Sembra che i piloti lo preferissero unanimente al Tupolev Tu-14<ref>Armi da guerra fascicolo 18</ref>, e di certo la produzione (circa 3.000 in URSS, oltre a 1.500 cinesi) e la diffusione in diversi paesi del mondo lo hanno confermato. A differenza del Canberra, lo Il-28 era meno portato per le estreme velocità e quote (anche come autonomia e forse capacità di carico era inferiore), ma era più adatto, con la sua ala assai ridotta, a volare a quote medio-basse e possedeva un armamento difensivo di tutto rispetto. La stessa differenza che, circa 10 anni prima, si rilevava tra il Petlyakov Pe-2 e il De Havilland DH.98 Mosquito, praticamente i due aerei di cui questi jet erano i successori.
 
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====Tecnica====
[[File:ILYUSHIN Il-28 BEAGLE.png|300px|right|]]
Monoplano bireattore, con ali diritte e piani di coda a freccia marcata, l'Il-28 era certamente uno dei progetti più semplici tra quelli realizzabili con prestazioni accettabili.
 
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Stupisce che la macchina, molto veloce e manovriera, non sia stata schierata anche come intercettore ognitempo, grazie allo spazio nel muso per un radar, mentre già nella sua originale configurazione esso era abbastanza valido come intercettore 'di circostanza', anche per la sua lunga autonomia: la presenza, anche se non su tutti gli esemplari, di una coppia di NR-23 a prua era un chiaro riferimento a questa possibilità. Ma, a differenza dei tipi classici, come il 'Mosquito' o lo Ju-88, non pare affatto che le forze aeree del dopoguerra fossero interessate a velivoli totalmente multiruolo: tra le poche eccezioni, la famiglia Yak-25/28 e i i 'Vautur', ma i 'Camberra', che per esempio, potevano superare in prestazioni i coevi caccia RAF, oltre che essere anche più agili ad alta quota, non ebbero tale modifica. Per lo Il-28 fu lo stesso, né avrà mai un muso 'radarizzato', come invece era nelle sue possibilità: in effetti, differentemente da molti altri aerei successivi (come il Tu-16), il radar di bordo sarà sempre quello contenuto nel radome ventrale, essenzialmente un apparato di navigazione e cartografia.
 
Il più diretto equivalente dell'aereo era il '''Canberra''' inglese, macchina d'alta quota e talmente veloce e prestante da essere lasciata, analogamente a quanto avvenne con il Mosquito, priva d'armamento difensivo. Tuttavia, l'Il-28 era maggiormente valido, con la sua ala piccola e il suo armamento, come bombardiere a media e bassa quota, e la leggera inferiorità di velocità era ben compensata dalla minacciosa torretta caudale e i temuti cannoni da 23 mm che essa deteneva. Il 'Camberra' era molto più prestante ad alta quota, e questo (specie per la tangenza operativa) lo aiutava molto, così come l'ala ad ampia superficie, nelle azioni strategiche, come le missioni di ricognizione ad alta quota. Potendo volare così veloce e in alto, era vantaggioso anche per via dell'autonomia, che ad alta quota è molto maggiore rispetto alle missioni a quote medio-basse, missioni a cui era costretto a rivolgersi lo Il-28, già inferiore in termini di autonomia in condizioni ottimali (2.400 vs 3.700 km). Ma se il Camberra fosse stato intercettato, prima di far valere la sua maneggevolezza avrebbe dovuto vedere il nemico in avvicinamento, e questo, specie nei primi tipi con abitacolo basso, non era agevole (come dimostra anche l'episodio dell'abbattimento del '56); inoltre, non sempre si poteva volare a quote così alte e completare la missione, specie dopo che i nuovi caccia (e i missili SAM) dimostrarono di poter raggiungere i Camberra. Così lo Il-28, tutto sommato, non era inferiore per concezione, perché a bassa e media quota era a suo agio (l'ala era più piccola e 'caricata'), l'abitacolo era tipo 'caccia' ad ampia visuale per il pilota (come sugli ultimi 'Camberra' del resto), e sopratutto vi era la postazione caudale da 23 mm, che poteva sia difenderlo, che -cosa non meno importante- dare prontamente l'allarme all'avvicinarsi di intercettori. Se si considera che la maggior parte delle vittorie aeree sono su vittime che non hanno nemmeno visto l'attaccante, si può apprezzare l'utilità del mitragliere di coda, non meno importante anche per avvistare in anticipo i missili SAM: in Vietnam, per esempio, gli AC-130 dovevano ricorrere a soluzioni improvvisate per lo stesso compito, non avendo torrette caudali. Il calibro 23 mm era poi senz'altro temuto (proiettili da 200 gr, capaci di fare a pezzi un caccia a reazione con pochi colpi), e continuerà ad essere usato per la difesa dei bombardieri sovietici (il che, tra l'altro, richiederà sempre un certo 'rispetto' da parte dei piloti degli intercettori che li incontravano). Come armamento offensivo, il 'Camberra' portava quasi lo stesso livello di armamento: inizialmente sei bombe da 454 kg, in seguito altri 680 kg di carico, per un totale di 2,7-3,6 t, rispetto ai 3.000 kg dello Il-28. Il carico normale era però di quattro, per un totale di 1.815 kg, mentre del resto gli Il-28 portavano quattro armi da 1.000 kg; però, in aggiunta, avevano spesso i due cannoni NR-23 con 200 colpi, utili per i più vari compiti, come l'intercettazione di ricognitori o trasporti nemici, l'attacco al suolo o in mare, e la difesa dai caccia: chi attaccava i 'Beagle' era ben accorto per il rischio di essere abbattuti facilmente, un 'Camberra' poteva manovrare e scappare, ma non poteva abbattere a cannonate l'aggressore. Fino a circa il 1960, con i missili aria-aria non ancora diffusi, i duelli con bombardieri muniti di cannoni erano decisamente pericolosi. Inoltre, sebbene lo Il-28 non fosse armato quanto i velivoli più grandi, esso era più piccolo e molto più agile, quindi era meno prevedibile, e l'attaccante non avrebbe potuto contare su geometrie d'attacco troppo complesse. Sparando in coda, il raggio 'controvento' dei cannoni da 20 mm, era circa la metà di quello dei 23 mm che tiravano 'sottovento', per cui c'erano molti rischi di cui tener contro<ref>Vedi 'Take Off', articolo sull' F-106 nda</ref>.
 
L'Il-28 non riuscì a soppiantare il Tu-14 nel ruolo di bombardiere-ricognitore navale, malgrado fosse più veloce ed agile, sopratutto perché meno dotato in autonomia. I suoi impieghi vennero tuttavia estesi anche a questo settore con versioni dotate di siluri o addirittura bombe teleguidate.
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* '''Il-28''' - bombardiere
* '''Il-28D''' - bombardiere nucleare destinata alla Sovetskie Voenno-vozdušnye sily.
* '''Il-28R''' - aereo da ricognizione tattica triposto., con serbatoi alle estremità alari
* '''Il-28REB''' - versione da guerra elettronica dotata ECM offensive
* '''Il-28RTR''' - ricognitore elettronico
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* '''Avia B-228''' - Il-28 costruito su licenza dalla cecoslovacca Avia.
* '''CB-228''' - Il-28U costruita Avia.
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'''Il-28'''
*ruolo: prototipo di bombardiere supersonico, a 3 posti
*Cronologia: 8 luglio 1948, entrata in servizio 1950
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====Operatori====
[[File:World operators of the Il-28.png|thumb250px|right|Operatori mondiali del Il-28]].
[[File:II-28 Beagle Iraq 2.jpeg|thumb300px|right|thumb|Un Il-28 dell'Al-Quwwat al-Jawwiyya al-'Iraqiyya, l'aeronautica militare iraqena, sito ad Al Taqaddum, Iraq.]]
[[File:II-28 Beagle Iraq 1.jpg|300px|right|thumb|La torretta difensiva posteriore dotata di 2 cannone automatico|cannoni automatici Nudelman NR-23 da 23 mm di un esemplare iraqeno.]]
*Afghan Air Force
:54 esemplari acquisiti (incluso alcuni Il-28U) dal 1957 dei quali rimasero in servizio fino al 1994 solo nel ruolo di addestratori