Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-4: differenze tra le versioni
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{{Forze armate mondiali}}
[[File:Tu4.jpg|350px|right|thumb|Un Tu-4 al Museo Centrale del Monino, Mosca]]
*Propulsione: Shvetsov ASh-73T, 2.600 hp max, 2.400 al decollo, 2.200 hp continui
*Dimensioni: lunghezza 30 m, ap.alare 43 m, altezza 8,5 m, superficie alare 162 m2
*Peso: 35.270-65.000 kg
*Prestazioni: v.max 558 kmh, tangenza 11.200 m, autonomia 6.200 km
*Armamento: 10 cannoni da 20 mm, poi da 23 mm (NS-23) in torrette binate, 8 t di bombe.
Il '''Tupolev Tu-4''', nome in codice NATO "Bull", è stato il primo bombardiere strategico postbellico dell'Unione Sovietica|URSS, ottenuto clonando il Boeing B-29 Superfortress|B-29 Superfortress della Boeing, dato che l'autorizzazione a produrlo su licenza non venne accordata.
== L'antefatto ==
Durante l'ultima fase della seconda guerra mondiale, era evidente che i bombardieri pesanti maggiormente in auge sarebbero stati superati sia dalle future esigenze operative (operazioni ognitempo a lunghissima autonomia) che dalle difese aeree in fase di sviluppo, tra cui i caccia a pistoni di ultima generazione e i primi jet, che erano la maggiore minaccia ai lenti e vulnerabili quadrimotori concepiti nei tardi anni 1930|anni '30. I B-29 divennero operativi tra mille difficoltà, ma stabilirono un nuovo standard di riferimento per le macchine da bombardamento pesante, e negli anni successivi vennero adottate, in una forma o in un'altra, da quasi tutte le potenze del dopoguerra.
Il Tu-4 nacque dai tre bombardieri costretti ad atterrare in territorio sovietico durante la campagna contro il Giappone: gli equipaggi vennero rilasciati ma gli aerei, essendo l'URSS neutrale, vennero trattenuti. I sovietici subito compresero che l'aereo in questione era molto più moderno di quanto potessero costruire autonomamente.
Stalin non riuscì ad acquistare i B-29 dagli statunitensi, né ottenne progetti su cui lavorare in maniera autorizzata: ordinò così di copiare le macchine in loro possesso. Il lavoro venne svolto con grande priorità e impegno, e le difficoltà non mancarono: basti pensare alla necessità di convertire tutte le dimensioni dell velivolo USA da anglosassoni a metriche, con la necessità di appesantire l'aereo perché le correzioni dovevano essere in generale al rialzo, altrimenti il nuovo velivolo rischiava di ritrovarsi con insormantabili problemi di debolezza strutturale. E tutto questo senza ausili informatici come avviene con gli aerei odierni.
Ovviamente, se con lo spessore di una corazza poco importa sostituire 76,2 con 75 mm, nel caso del rivestimento alare o della fusoliera (pressurizzata), frazioni di millimetro potevano sia sovraccaricare la struttura che indebolirla in maniera eccessiva. Occorreva quindi un lavoro di "reverse engineering" ("ingegneria inversa") altamente accurato, e questo con un aereo che era il più complesso e pesante esistente all'epoca. In quel periodo pare vi fossero molti agenti sovietici che cercavano di procacciarsi negli Stati Uniti parti di B-29 da demolitori di rottami o sub-fornitori: tutto doveva essere tentato, e bisognava fare in fretta.
Il prototipo volò già nel 1946, ma l'entrata in servizio avvenne solo nel 1948.
==Tecnica==
Tecnicamente il Tu-4 era molto simile al suo progenitore diretto: aveva motori più potenti del B-29, ma era coetaneo del ben più prestante Boeing B-50|B-50. Tuttavia i bombardieri russi avevano un armamento difensivo di ben 10 cannoni da 20, poi 23 mm, avevano serbatoi aggiuntivi al posto del tunnel in fusoliera e le prestazioni erano un po' inferiori rispetto all'originale a causa di una maggiore pesantezza del velivolo, e questo nonostante che la potenza dei motori fosse di circa 200 cavalli superiore.
L'autonomia era sufficiente per una missione senza ritorno negli Stati Uniti. Non era certamente una bella prospettiva, ma i sovietici non avevano di meglio da schierare, mentre i B-29 dislocati in Europa li minacciavano direttamente, come nel caso della crisi per l'assedio di Berlino (1948).
==Impiego==
All'inizio afflitti da problemi di affidabilità, poi piano piano risolti, questi nuovi apparecchi sovietici fecero fare un passo avanti notevolissimo all'industria aeronautica dell'URSS nel campo delle costruzioni aeronautiche (nonostante le esperienze già accumulate con i plurimotori strategici, era rimasta assai arretrata nei confronti delle potenze occidentali) e delle capacità operative.
Nel frattempo, infatti, arrivarono anche le capacità di attacco nucleare, grazie all'apposito programma avviato dai sovietici in risposta a quanto realizzato dagli USA, e la combinazione di un aereo strategico moderno e armamento nucleare, diede all'URSS capacità di attacco mai prima immaginate.
Il "Bull" restò il principale aereo sovietico da attacco nucleare strategico per almeno 5 anni. La produzione venne stimata dagli occidentali in circa 400 velivoli, ma probabilmente superò gli 800, forse addirittura i 1.100, dando ai sovietici un potente strumento di deterrenza anche in termini numerici.
Il Tu-4 divenne anche il punto di partenza per una grande famiglia di macchine Tupolev, come il Tupolev Tu-80|Tu-80 e il Tupolev Tu-85|Tu-85, equivalenti al Convair B-36 ma più piccoli e snelli, malgrado la similarità di prestazioni. Non ebbero seguito perché si continuò con la linea evolutiva che portò a macchine a turboelica o turbogetto, ma erano progetti di macchine possenti, con 12.000 km di autonomia e ottime qualità complessive.
Il velivolo ebbe poi impiego anche come pattugliatore marittimo, mentre il '''Tu-70''' fu un derivato da trasporto. Ancora una quindicina di anni fa la Cina (che ne ebbe a suo tempo alcuni ex-sovietici) ne teneva in servizio qualcuno per ricerche sperimentali.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tupolev_Tu-4
{{Aereo militare
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Il '''Tupolev Tu- 14''' (nome in codice NATO: '''Bosun''') era un aereo da bombardamento|bombardiere sovietico bireattore, entrato in servizio nel 1950 con l’Aviacija Voenno-Morskogo Flota|aviazione di marina sovietica. Ne furono costruiti circa 200 esemplari, che restarono in servizio dieci anni.
==Sviluppo==
Le origini del "Bosun" si possono far risalire agli Anni 1940|anni quaranta quando, nel rispondere alla stessa specifica dell'Sovetskie Voenno-vozdušnye sily|aviazione sovietica per un nuovo bombardiere medio-leggero a reazione, alcuni OKB presentarono i loro progetti.
L’Tupolev|OKB Tupolev iniziò a lavorare ad un bombardiere a reazione nel luglio 1944. I responsabili Andrej Nikolaevič Tupolev|Andrej Tupolev e Sergei Yeger si erano posti l’obiettivo di realizzare un aereo che fosse il più leggero e semplice possibile. La prima versione del progetto fu un bireattore, che ricevette la designazione interna di '''Tu-72'''. Successivamente, con il '''Tupolev Tu-73''', si decise di passare ad una formula con tre motori. Di questo aereo ne vennero progettate varie versioni (conosciuti con le designazioni interne di '''Tu-74''', '''Tu-78''' e '''Tu-79'''), ma non fu mai prodotto in serie, poiché gli fu preferito l’Ilyushin Il-28.
Contemporaneamente, sotto la guida di Sergei Yeger, fu portato avanti lo sviluppo relativo ad un bombardiere per impiego navale, noto con la designazione interna di '''Tu-81'''.
Il prototipo fu realizzato nel 1948 nello stabilimento n. 156, e volò per la prima volta il 13 ottobre 1949. L’aereo fu testato dai vertici dell’aviazione sovietica fino all’autunno del 1950, quando ne fu autorizzata la produzione in serie. Entrò in servizio con l’aviazione di marina sovietica con il nome di '''Tu-14'''.
==Tecnica==
Il nuovo aereo si presentava come una grande macchina bireattore motorizzata da jet a flusso centrifugo, con ala (aeronautica)|ala diritta e piano di coda|piani di coda a marcata freccia.
Il Tu-81, dal punto di vista progettuale, era ripreso dal Tu-72, del quale adottava la formula bimotore. La rinuncia ad un motore fu possibile grazie ai progressi della tecnica motoristica sovietica di quel periodo. Infatti, la Kilmov realizzò il''' VK-1''', una versione migliorata dei Rolls-Royce Nene (costruiti su licenza con il nome di '''RD-45''') dei quali era prevista l’installazione sui progetti precedenti. I nuovi VK-1, infatti, oltre ad essere più leggeri, erano anche decisamente più potenti (2.740 kg/s, contro i 2.270 del modello occidentale). I due propulsori erano posizionati in altrettante gondole, sotto le ala (aeronautica)|ali. All’interno delle gondole, inoltre, vi erano anche gli elementi principali del carrello d'atterraggio, che era a triciclo anteriore.
La fusoliera, che uguagliava in lunghezza l'apertura alare, era caratterizzata da un abitacolo (aeronautica)|abitacolo in posizione dominante, mentre il muso era vetrato, in modo da agevolare il compito del puntatore. La coda aveva i piano di coda|piani orizzontali, sistemati nella parte bassa del timone verticale.
L’armamento difensivo era costituito da due cannoni '''NK-23''' da 23 mm e da due mitragliatrici, sistemati in una torretta caudale. L’armamento offensivo comprendeva circa 3.000 kg di bombe nel Tu-14, oppure due siluro|siluri imbarcati sotto le ali, nel Tu-14T.
==Impiego==
Il Tu-14 non fu prodotto in grande serie: infatti, ne furono realizzati appena 200 esemplari, in tre versioni. Questi aerei vennero utilizzati per compiti di pattugliamento marittimo, con la possibilità di svolgere anche missioni antinave. Rimase in servizio una decina d’anni, fino a quando non fu sostituito dal Tupolev Tu-16.
==Versioni==
*'''Tu-14''': versione da bombardamento.
*'''Tu-14T''': versione aerosilurante, armato con due siluri.
*'''Tu-14R''': versione da aereo da ricognizione|ricognizione <ref>[http://www.probertencyclopaedia.com/cgi-bin/res.pl?keyword=Tu-14&offset=0 Versioni del Tu-14]</ref>.
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
* {{en}} [http://www.aviastar.org/air/russia/tu-14.php Storia del Tu-14 Bosun]
http://it.wikipedia.org/wiki/Tupolev_Tu-14
{{Aereo militare
| nome= Tupolev Tu-16 "Badger-A"
| immagine=Tu-16badger 2.jpg
| didascalia=Tupolev Tu-16 in volo
| ruolo= Bombardiere
| equipaggio= 7-8
| data_primo_volo=27 aprile 1952
| data_entrata_in_servizio= 1954
| costruttore= Tupolev
| esemplari= oltre 2.000
| lunghezza= 34,80 m
| altezza= 10,82 m
| apertura_alare=32,93 m
| superficie_alare=164,65 metro quadro|m²
| peso_a_vuoto=40.300 kg
| peso_max_al_decollo=75.800 kg
| motore=due turbogetto|turbogetti Mikulin AM-3M
| spinta= 9.500 kg
| velocità_max=980 Km/h
| autonomia=7.300 chilometro|km
| tangenza=15.000 m
| cannoni=sette da 23 mm
| bombe=fino a 9.000 kg di carico bellico
| altro=
| note=
}}
Immagine:Tupolev Tu-16 BADGER.png|right|300px|Tavola prospettica del Tupolev Tu-16
Il '''Tupolev Tu-16''', nome in codice NATO "Badger", è stato il primo bombardiere medio motore a reazione|a reazione Unione Sovietica|sovietico.
Entrò in linea circa cinque anni dopo il Boeing B-47 Stratojet Stati Uniti d'America|statunitense, con il quale aveva molto in comune in termini di capacità complessive, ma un'architettura totalmente differente: decisamente "tradizionale" per quanto riguarda la fusoliera, molto avanzata nel campo della propulsione grazie a due soli motori di elevata potenza.
Il Tu-16 è un velivolo molto significativo perché partiva da un antenato comune, il Boeing B-29 Superfortress|B-29, riprodotto anche in URSS come Tupolev Tu-4|Tu-4, rispetto al suo piu diretto equivalente americano, il B-47. Il Tu-16 restava però più aderente al progetto originale, e in generale, si trattava ancora di una macchina classica, con un equipaggio numeroso e con un gran numero di cannoni difensivi.
Il tipo di propulsione però, essendo data da 2 soli reattori, era particolarmente innovativa, e lo proiettava quasi nella generazione successiva dei moderni aerei da interdizione ed attacco. Ed è proprio la disponibilità di motori tanto potenti che rendeva il Tu-16 tanto interessante, aerodinamico e sostanzialmente maturo già per la produzione in serie dopo pochi perfezionamenti.
== Sviluppo ==
Quando la specifica per il nuovo bombardiere venne emessa nel 1950, lo Stratojet volava già da 3 anni ed è facile pensare che i requisiti venissero modellati anche in funzione di questa macchina. Per l'URSS questo non sarebbe stato sufficiente dato che gli Stati Uniti avevano basi avanzate in Europa e Giappone da cui poter colpire anche con macchine leggere il territorio sovietico, mentre quello americano, Alaska esclusa (territorio venduto a suo tempo dalla Russia), era raggiungibile a stento solo con macchine a lungo raggio, essendo necessario coprire distanze di almeno 11.000 km tra andata e ritorno (5.500 sono non casualmente il limite tra missili a medio raggio ed ICBM).
In ogni caso, la tecnologia dell'epoca non era matura per permettere di meglio, quantomeno con aerei a reazione, e il Tu-16 seguiva macchine sperimentali come l'Ilyushin Il-22 e il Sukhoi Su-10, oltre che velivoli a corta autonomia come l'Ilyushin Il-28|Il-28 e il Tupolev Tu-14|Tu-14. A quest'ultimo doveva sicuramente molte della conoscenze tecniche accumulata con la progettazione di motori a reazione, e anzi si può credere che il velivolo fosse una sorta di evoluzione del progetto con ali a freccia con potenza e pesi incrementati.
Il nuovo progetto Tupolev si scontrò con altri, quali il Baade B-150 (lo Junkers EF.150 tedesco), l'Il-30 e l'Il-46. Il Tu-16 si chiamava originariamente '''Tu-88''', e riprendeva le caratteristiche di alcuni altri progetti, quali la fusoliera del Tu-85 e le ali a freccia studiate per il Tu-82 e 86, modelli progettati nel 1949. Grazie a due motori Mikulin M 209, poi ridisegnati AM-3, capaci già di una spinta originaria di oltre 6.000 chili, il prototipo volò già il 27 aprile 1952.
Estremamente semplice ed elegante, entrò subito in produzione riducendo il vantaggio temporale del B-47, visto che i problemi di sviluppo, se ci furono, non richiesero certo soluzioni complesse. Già alla parata del 1954 vennero mostrate nove delle prime macchine, ancora di preserie, mentre 15 mesi dopo, nell'agosto del 1955, ci furono non meno di 54 aerei in volo.
== Tecnica ==
Il Tupolev Tu-16 è un velivolo metallico, monoplano, con ala (aeronautica)|ali a freccia costante e motori elegantemente annegati alla base delle stesse. All'interno delle ali, che costituiscono il principale elemento di novità con la loro velatura (anche i piano di coda|piani di coda sono a freccia); dentro le carenature sistemate verso il bordo d'uscita vi sono i due elementi retrattili del carrello d'atterraggio, dotati di due coppie di ruote in tandem.
Il bordo d'uscita era interamente occupato da parti mobili, alettoni nel terzo esterno e ipersostentatore|ipersostentatori in due sezioni per gli altri due settori, aiutati da alettoni ausiliari posti nel dorso dell'ala.
L'equipaggio è di 7-8 uomini, sistemati sia a prua che a poppa. A prua sono ci sono 2 piloti affiancati (che non ha comportato, malgrado questo, una riduzione della velocità significativa, che quasi raggiunge quella del B-47), navigatore ed altri 2 operatori mitaglieri; a poppa invece si sono altri due uomini di equipaggio.
Il carburante per i motori è sistemato in due grandi serbatoi in fusoliera, uno davanti e l'altro dietro il vano portabombe, capace di circa 9.000 kg di ordigni e molto ampio, per potere essere anche un valido sistema per trasportare armi convenzionali in quantità, come 16-18 bombe da 500 kg.
Immagine:Tu-16.jpg|thumb|300px|Un Tu-16 in mostra al Museo centrale della Federazione Russa delle aeronautiche militari|Museo centrale delle aeronautiche militari di Monino, Mosca (città)|Mosca.
Le armi difensive comprendono due torrette a bassissima resistenza aerodinamica, simili a quelle del B-29 ma armate di due cannoni NR-23, almeno una parte in posizione semiretrattile. Anche la coda ha una postazione assistita da un radar con due cannoni, ma qui esiste anche un operatore umano che la presiede con un'ampia vetratura.
Il sistema avionico varia molto; alcuni esemplari hanno un radar di ricerca ventrale, con il muso vetrato, altri hanno il muso solido, occupato interamente da un dielettrico che nasconde una grande antenne radar per la ricerca antinave. Curiosamente, un altro cannone è spesso disposto, fisso, nel muso; probabilmente serviva per eventuali incontri con pattugliatori marittimi nemici.
Il Tupolev è un bimotore: questo significa una grande semplificazione dell'impiantistica e della manutenzione rispetto al B-47 della stessa classe (anzi, in realtà leggermente più pesante) ma dotato di ben 6 motori. Il Tu-16 ha un impianto propulsivo basato su motori capaci di erogare la spinta dei 6 sistemati sul B-47E, una cosa veramente straordinaria se si pensa che queste due macchine erano quasi contemporanee.
I motori erano poi elegantemente affogati alla radice della ali stesse, sebbene così fossero un po' meno raggiungibili per la manutenzione. Il carburante, in uno dei modelli più recenti, il Tu-16K Badger-G9, ammontava a ben 42.950 litri, sia nella fusoliera che (a differenza dello Stratojet) nei serbatoi letteralmente disposti dentro tutta la lunghezza delle ali. Era disponibile anche la sonda per il rifornimento in volo, per la prima volta su di un aereo sovietico operativo.
Le dotazioni elettroniche variavano moltissimo a seconda del modello e comprendevano Contromisure elettroniche|ECM, radar di scoperta e navigazione, radar telemetrici per le torrette di coda e molto altro ancora.
== Versioni ==
* '''Tu-88''' "Badger": prototipo, tre esemplari prodotti. Volò per la prima volta il 27 aprile 1952.
* '''Tu-16''' "Badger-A": primo modello di serie, con poche differenze rispetto agli ultimi due prototipi. Due aerei di questa serie furono modificati per stabilire un record di velocità a circuito chiuso di 1000 chilometri|km con 913 chilometri all'ora|km/h.
* '''Tu-16A''' "Badger-A": la '''A''' dopo il numero deriva da ''Atom'', versione predisposta per attacchi nucleari.
* '''Tu-16G''': assegnato all'Aeroflot per l'addestramento degli equipaggi dei Tupolev Tu-104 (la '''G''' sta per il russo ''versione civile'').
* '''Tu-16(K)''' ''Korvet'': versione specializzata per il soccorso in mare, con motoscafi radiocomandati Fregat paracadutabili vicino agli obiettivi. Si trattava di una soluzione ingegnosa e radicale rispetto a qualunque altra tecnica di soccorso in mare, specie se si considera che si avvaleva di un veloce aero-jet. Nel 1988 i battelli furono ammodernati sostituendoli con modelli Yersh.
* '''Tu-16LL/P''' ''Jolka'': bombardieri convertiti come banchi prova volanti per motori ed apparati elettronici.
* '''Tu-16N''' "Badger-A": versione aerocisterna con sistema a tubo flessibile per il collegamento con le sonde poste sulle estremità alari degli altri Badger.
* '''Tu-16T''' "Badger-A": il "Badger" diede addirittura vita ad un ultimo interessante modello che chiuse l'epopea degli aerosiluranti, grazie ai RAT-52 a razzo. Successivamente i siluri continuarono ad essere usati dagli aerei, ma solo nel ruolo antisom. Questa versione poteva portare anche mine.
* '''Tu-16KS-1''' "Badger-B": simile al precedente, ma provvisto di agganci ed elettronica per l'uso di due missili antinave AS-1 Kennel (Mikoyan KS-1 Kometa III).
* '''Tu-16K-10''' "Badger-C": dotato di un grande radar "Puff Ball" sul anteriormente e dotato di missili KS-10 (AS-2 Kipper)
* '''Tu-16K-26''': aggiornamento della versione precedente, con missili K-26 (AS-6 Kingfish).
* '''Tu-16E/R/P''' "Badger-D/E/F": modelli da ricognizione elettronica; il primo serviva anche come aereo di mezzaguida per i missili antinave lanciati da lunghe distanze.
* '''Tu-16K-11''' "Badger-G": modello modificato per l'uso dei missili K-11 (AS-5 Kelt), esportato anche in Egitto ed Iraq.
* '''Tu-16K-26''': come il precedente, ma destinato ai soli AS-6 Kingfish.
* '''Tu-16PP''' "Badger-H": modello per la guerra elettronica dotato di lanciatori di chaff in grande quantità.
* '''Tu-16RM''' "Badger-J": dotato di disturbatori attivi per ECM di tipo offensivo, a lungo raggio, era una macchina per la guerra elettronica più evoluta del precedente.
* '''Tu-16P''' "Badger-K/L": versioni da ricognizione elettronica e fotografica.
* '''Tu-104''' "Camel": la velatura e i motori del Tu-16 vennero usati per questo primo aereo da trasporto a reazione sovietico, ma la cosa non ebbe molto successo
* '''H-6''': nel 1957 la Cina ottenne un Tu-16 smontato e tutta la documentazione tecnica per la sua realizzazione su licenza. Il prototipo volò già nel 1959, ma impiegò molto tempo ad entrare in servizio operativo, e alla fine degli anni 1980|anni '80 la produzione, passata a vari aggiornamenti, era stata di circa 100-120 esemplari. Il modello H-6D era dotato di missili Silkworm, elaborazione locale degli Styx. Di questi, quattro esemplari sono stati esportati anche in Iraq.
== Impiego ==
Entrato in linea già nel 1954-1955|55, il "Badger" è stato un importante protagonista della guerra fredda. Impiegato per l'attacco nucleare, la ricognizione marittima ed elettronica e l'attacco con missili stand-off di vari e migliorati modelli antinave o da attacco terrestre, il Tu-16 si è rivelato longevo, affidabile e molto manovriero.
L'unica pecca è stata la presenza di troppe torrette difensive, che lo hanno solo appesantito in quanto quella caudale era certamente sufficiente. Curiosamente, anche i modelli avanzati non hanno rinunciato alle torrette difensive, nonostante il fatto che i missili rendessero queste ultime piuttosto anacronistiche.
Il "Badger", grazie al modello Tu-104, ha tentato anche l'impiego come macchina civile, data la spaziosità della fusoliera già nel modello originale e l'efficienza dei motori e della velatura; il risultato però era un velivolo troppo piccolo e rumoroso per essere ben accetto. Divenne tuttavia la base dell'industria dei jet civili sovietici.
I cinesi hanno impiegato largamente il "Badger" come macchina strategica e lo usano ancora oggi. Comparato al B-47, è leggermente inferiore come velocità e autonomia, ha più armi difensive, ed è entrato in linea un po' in ritardo, si pilota certamente meglio e con più sicurezza e non soffre di sottopotenziamento. La sua stabilità è evidenziata anche dalla possibilità di trasportare forti carichi asimmetrici come i missili AS-6 sotto un'ala (oltre 5 tonnellate); nell'insieme si è dimostrato un apparecchio longevo e versatile.
Gli esemplari Egitto|egiziani, 30 in tutto, vennero distrutti nella guerra dei Sei Giorni da attacchi al suolo. Fino a quel momento erano i più potenti aerei d'attacco presenti in Medio Oriente. In seguito ne furono forniti altri e combatterono nel 1973.
Anche l'Iraq ha comprato di questo tipo, sia sovietici, sia cinesi, e ne ha fatto largamente uso. Anche l'Indonesia ha avuto alcuni Tu-16 nelle sue file.
=== I missili del Tu-16 ===
Il "Badger" poteva utilizzare numerosi missili aria-superficie di crociera, che ne aumentarono di volta in volta l'efficienza e la possibilità di superare le difese aeree nemiche. Il concetto di "incrociatore lanciamissili", come riportato dalla propaganda sovietica, era in effetti un settore in cui i sovietici, malgrado la decisa inferiorità iniziale in termini di tecnologia propulsiva ed elettronica rispetto agli statunitensi, hanno insistito e massicciamente investito.
Il Tu-16 aveva così la capacità di lanciare missili potenti su ogni tipo di obiettivo, navale ed aereo, sia nucleari come convenzionali, riuscendo a restare un valido bombardiere d'attacco per molti anni ancora dopo che la fine del bombardamento "convenzionale", decretata dalle difese missilistiche e da caccia ad alte prestazioni, lo avrebbe altrimenti reso obsoleto.
Di seguito c'è un breve elenco dei missili che potevano essere montati sul Tu-16:
* Mikoyan KS-1/"AS-1 Kennel": primo modello di missile cruise aria-terra sovietico, utile per l'attacco antinave e con ben 100 km di gittata. Aveva una guida radar, probabilmente solo semiattiva. La gittata era superiore a quella dei armi contraerei|missili antiaerei navali dell'epoca, anche se il sistema di guida non era ancora del tutto soddisfacente. La sua struttura ricordava quella di un caccia-jet, con una presa d'aria sul davanti e una velatura simile a quella di un MiG-15. Due esemplari potevano essere alloggiati sotto le ali dei Tu-16 "Badger-C". In seguito fu relegato ai lanci da difese costiere e all'uso come aero-bersaglio, due impieghi che ne resero utili le cellule anche quando come arma di lancio da bombardieri erano caduti ormai in disuso.
* Ks-10/"AS-2 Kipper": se il modello precedente non era del tutto soddisfacente in termini di gittata e di guida, il Kipper era diverso e più complesso, dotato di un turbogetto esterno, con un'aerodinamica capace di sostenere velocità supersoniche.<br/>Le testate potevano essere sia nucleari che convenzionali e il sistema di guida era radar-attivo. La sua massa di 4.400 kg rendeva praticamente possibile il trasporto solo sotto la fusoliera, quindi un solo esemplare poteva essere alloggiato per aereo. Somigliava a progetti simili dell'epoca, come l'Hound Dog statunitense. Non ebbe molto successo e non durò molto in servizio, dal momento che un unico missile era considerato insufficiente, come anche le prestazioni non erano migliori del predecessore.
* AK-11/"AS-5 Kelt": derivazione motore a razzo|a razzo del Kennel, era superiore nelle prestazioni, sia in velocità, leggermente supersonica, che nella gittata, ora di 120-250 km a seconda della quota di crociera. Utilizzato sia con testate nucleari che convenzionali, aveva sistemi di guida radar attivi e passivi. Impiegato nella guerra del Kippur, dove distrusse due centri radar israeliani e un deposito. Furono abbattuti alcuni Kelt (non è chiaro quanti di quelli che non giunsero a destinazione) e un unico Tu-16, cosa che conferma l'aumento delle probabilità di sopravvivenza grazie all'uso di armi stand-off.
* K26/"AS-6 Kingfish": era il missile da crociera definitivo per il "Badger", dotato di velocità supersoniche/ipersoniche, gittata fino ad oltre 300 km, testata nucleare o convenzionale, sistemi di guida radar attivi o passivi. Era pesante oltre 5.000 kg e lungo oltre 10,5 metri, ma l'aereo era in grado di trasportarlo sotto l'ala malgrado lo squilibrio causato. Quest'arma è rimasta relegata al Tu-16, nonostante fosse più moderna dell'As-4.
==Bibliografia==
* Ciampaglia Giuseppe: "Il Tupolev Tu-16 decano operativo dei bombardieri sovietici a grande raggio". Rivista Italiana Difesa Marzo 2001.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tupolev_Tu-16
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