Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cile-2: differenze tra le versioni

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Ad aggiornamento dello schieramento sopra riportato, va detto che alla fine del 2006 sono stati radiati i Mirage 5M ELKAN (che i lingua Mapuche significa 'guardiano') ex-belgi. Arrivati come notevole rinforzo al Cile nel 1994, essi erano stati comprati in 25 esemplari di costruzione SABCA, 20 erano stati aggiornati allo standard MIRSIP, ovvero aggiornamento dei sistemi del Mirage, prima della fornitura ai cileni, mentre gli altri 5 erano ricognitori oppure, in un singolo caso, biposto. Sono stati tutti ritirati anni addietro. Gli ELKAN hanno rimpiazzato gli Hunter e ora hanno servito nel Grupo 8 fino alla fine della loro carriera, anche se la cerimonia di addio è stata data sulla base del Grupo 10 di Santiago. La loro presenza si era ridotta molto, pare 18 di cui 10 efficienti. Sarebbero stati sostituiti dagli F-16, come accadde in Belgio a suo tempo. La lunga competizione per il nuovo caccia cileno ha visto la vittoria dell'F-16, che è stato comprato in 17 F-16A/B Block 15 aggiornati allo standard MLU: 12 A e 5 B. Essi sono stati comprati dall'Aeronautica Olandese ad un prezzo di realizzo, di appena 180 milioni di dollari, non molto considerando che sono sì macchine vecchie, ma aggiornate negli anni '90 con elettronica molto migliorata tra cui una versione del radar con il 25% di portata in più e compatibilità con gli AMRAAM. I Mirage 5 sono stati messi in vendita, ma almeno inizialmente, senza successo.
 
 
 
===Esercito, 2004<ref>J.P.Husson, articolo su RiD set 04</ref>===
Data la situazione economica piuttosto stabile, il Cile, a differenza di altre nazioni dell'America latina, ha potuto ammodernare facilmente le sue F.A., a maggior ragione dopo che l'Argentina, che ha un contenzioso territoriale come quello della Laguna del Desierto-appena 520 km2, ma che nel '65 rischiarono di scatenare una guerra e provocarono una crisi lunga tre anni- cosa da poco per due nazioni che hanno confini in comune per 4.500 km. Vi sono state anche tensioni per alcune isole meridionali, risolte nel '91; la Bolivia, che ha un confine di 800 km, e il Perù, con 'soli' 150, non hanno particolari problemi diplomatici, sebbene vi siano alcune questioni di confine.
 
Le F.A. cilene, senza dubbio tra le migliori del Sud America, strumento della celebre dittatura di Pinochet (egli stesso generale) e adesso forza di stabilità del Paese, sono state riorganizzate profondamente, specie l'Esercito che per ovvie ragioni è quello più coinvolto nella dittatura trascorsa; la riogranizzazione è stata fatta con il piano Alcazar, in due fasi; la prima è stata del 1994-97 e la seconda nel 1998-2010. L'Esercito cileno, nel 2004 con 45.000 effettivi di cui la metà di leva, è stato ristrutturato e razionalizzato per diventare sempre di più uno strumento ad alta tecnologia e al passo con i tempi. Dal 2004 il Cile aveva una nuova struttura per il suo esercito, fondando battaglioni e reggimenti in unità tattiche pluriarma, e rispiegando alcune guarnigioni per migliorare la logistica. Il paese delle Ande per eccellenza, con la sua lunghissima linea di alte montagne che ne è la caratteristica dominante e la sua stretta conformazione, è ovviamente molto infuenzato dalla sua posizione. Con una lunghezza di oltre 4.000 km, e al contempo una larghezza tra 100 e 200 km, non poteva essere certo diversamente e le montagne di una delle catene più alte del mondo non aiutano a muoversi, se non verso la costa. Le sette 'Divisioni dell'esercito' sono corrispondenti ad altrettante Regioni militari. Vi sono, partendo da Nord: la VI Division, comando Iquique, la I Division, Antofagasta, IIa Division, Santiago, III Division, Conception; IV Division, Valdivia, VII Division, Coihaique, V Division, Punta Arenas. Queste 'divisioni', delle dimensioni in realtà più vicine a delle brigate, sono dei piccoli eserciti autonomi dato l'isolamento geografico (e del resto, ci sono circa 10 soldati per km di lunghezza, immaginatevi con così pochi uomini e così tanti km come si potrebbe dare una continuità alla struttura), ha al comando di un ufficiale superiore e forma anche il personale locale e gestisce l'amministrazione. Dal 2004 hanno ricevuto queste divisioni anche raggruppamenti pluriarma permanenti, ovvero i Regimientos Reforzados, con fanti, genio, corazzati e artiglieria. Così in una guarnigione vi è tutto quel che serve. Se il Cile è difficile da difendere, però, non è che sia facile invaderlo. A nord c'é il deserto di Atacama, il posto più 'secco' del pianeta, e che fa da confine con Perù e Bolivia; nondimeno, piuttosto che difendere un posto su cui difficilmente qualcuno vorrebbe passare anche solo la notte, si è preferito riunsciare alla difesa del confine per scaglionarla in profondità. Così la VI Division, da Arica, a circa 20 km dal confine, è stato spostato ad Iquique, 220 km a Sud della precedente locazione; ad Arica è rimasto comunque il Regimiento Reforzado N.6 MATUCANA, che è stato ottenuto dal reggimento d'artiglieria 'Dolores', cavalleria corazzata 'Vencedores' e del Genio 'Azapa', per fare da primo ostacolo ad un eventuale aggressore (che tutto sommato, potrebbe essere solo il potente Perù, peraltro afflitto da una notevole inefficienza complessiva del suo strumento militare). Ad Est, altipiani di Putre, altezza 4.400 m, sempre ai confini con queste due nazioni, vi è il Rezimeniento Reforzado N.24 HUAMACHUCO, ovviamente un'unità di montagna. La VI Division di Iquique ha il grosso delle forze, con il Regimineto Reforzado N.5 'Pampa Germania', che oltre alle unità normali ha anche reparti di commandos. Il tutto è concepito per resistere ad un'invasione da Nord arretrando lentamente verso Sud, lungo la Panamericana, la strada che attraversa il Cile fino all'estremo Sud; i corsi d'acqua delle Ande, che scendono verso il Pacifico, sarebbero linee di resistenza molto utili. Ma in tutto, va detto che la VI divisione ha solo 3.500 effettivi.
 
Vicino alla capitale le montagne sono molto alte, toccando anche i 7.000 m. Così, malgrado la minaccia potenziale argentina, il Cile non corre molti rischi di essere 'spezzato' al centro. La I Division è sia volta a fermare invasioni boliviane che argentine sui tre assi possibili di penetrazione e conta sopratutto sul R.R. N.5 'Topater'. Questa unità, a Calama ('solo' 200 km da Antofagasta), è stata costituita da elementi del reggimento fanteria n.15 e del Genio (rgt n.1); l'altitudine a cui è questa cittadina è di 3.000 m, ma è anche un importante nodo stradale per la regione, idem per le ferrovie, che collegano Antofagasta con Sucre (Bolivia), mentre gli argentini potrebbero arrivare da Salta, con l'unica rete stradale della cordigliera andina. Ad Antofagasta c'era anche un altro R.R., il n.20 La Conception, con unità corazzate, artiglieria, fanteria, in funzione di riserva. La regione ha anche il controllo di un'altra unità, basata a Copiapo, a ben 400 km a Sud: il Rtg di fanteria n.23 'Copiapo'. Prima di questa ristrutturazione, la 1a Divisione era in effetti una grossa formazione dell'esercito, con i 3 rgt di fanteria n.7 'Esmeralda', n.15 'Calama' e n.23 ' Copiapo', più quello di cavalleria blindata n.8 'Esploradores', il rgt genio n.1 'Atacama', e il n.1 delle trasmissioni, il 'Tocopilla', per un totale di sei reggimenti. Tutto questo è stato allestito per via del fatto che da Cordoba, in Argentina, è possibile arrivare con una strada (che passa la cordigliera a ..6.000 m di quota) alla Panamericana, l'arteria di scorrimento dell'intero Cile, tanto che la presa di Copiapo sarebbe sufficiente per tagliare i collegamenti (terrestri, ovviamente) con il Cile settentrionale. Mentre a sud, dove non ci sono passi, stanziare grosse unità dell'esercito è inutile. Poi c'é Santiago, con la II Division de Ejército, tutta in funzione anti-argentina. Che può essere contenuta attraverso il controllo della strada e ferrovia locali, colleganti Mendoza oltreconfine, con la capitale Santiago del Cile, e poi, più avanti, anche Valparaiso. Nella zona litoranea vi è il Reggimento di fanteria n.21 'Arica', uno rinforzato è invece il n.3 'Yungay', vicino alla capitale, ottenuto da due precedenti rgt di fanteria; verso Sud c'é il R.R. n.22 'Lautaro', di Forte Arteaga, con tre unità corazzate, fanteria e genio che lo hanno costituito. Infine, nella capitale è presente il rgt di fanteria n.1 'Buin', che come fa intuire il numero stesso, è il più vecchio dell'esercito cileno; più il reggimento di cavalleria bilndata n.1 'Granaderos', anche per servizi di scorta VIP, e il reggimento Genio n.2 'Puente Alto', specializzato in ferrovie. Valparaiso, a circa 100 km ad ovest di Santiago, è stanziato il rgt di fanteria n.2 'Maipo' e a Rancagua, 100 km a sud, un altro reggimento di fanteria, il n.4 completa la II Division.
 
Scendendo più a Sud, la Panamericana è difesa dalla III Division; a Talca, meno di 250 km da Santiago, c'é il rgt di fanteria n.16 ' Talca', il No.9 'Chillan' è per l'appunto a Chillan, a 180 km a sud; e a Los Angeles, ancora 120 km più a sud, c'é il Regimiento Reforzado n.17 'Los Angeles'. Infine vi è il QG a Conception, assieme al reggimento di fanteria n.6 'Chacabucco' e quello di artiglieria n.4 'Silva Renard'. Ad Angol vi è un ultimo reparto da mensionare, stavolta non di prima linea, i genieri del rgt. n.4 'Arauco'.
 
Scendendo ancora più a sud, la cordigliera cala in altezza e anche in ampiezza, là è l'habitat della IV divisione, che sorveglia tre strade di montagna, che portano vicino a Los Angeles, Freire e Osorno. A Valdivia vi è il QG e il reggimento di cavalleria blindata n.4 Husares e l'unità di appoggio n.4 'Valdivia' per genio e trasmissioni; scendendo ancora più a sud vi è La Union, con il Regimiento de Artilleria n.2 'Maturana', ad Osomo c'é il Rgt di cavalleria blindaa n.4 Coraceros e a Puerto Mott il n.12 'Sangra', di fanteria.
 
Scendendo ancora in questa infinita camminata, si può arrivare alla Patagonia, dove vi sono ben due divisioni dell'esercito, la VII e la V. Strano, visto che è così desolata e non vi è più nemmeno la Panamericana, che termina a Puerto Mott, appena 1.800 m prima della Patagonia, per lasciare il posto alla Carretera Australe, che non è nemmeno asfaltata (almeno al 2004). E sotto la città di Cochrane vi è un'interruzione di quasi 650 km in cui non c'é niente o quasi, la Carretera Australe va da Puerto Natales fino a Punta Arenas, che è l'estremità meridionale, non molto lontana dai ghiacci antartici. Malgrado tutto, le divisioni sono qui, la VII è a Coihaique e la V a P. Arenas. La prima delle due ha un reggimento rinforzato, il N.14 'Aysen', con fanteria per la maggior parte, ma anche genio e artiglieria; la V Division ha invece il r.r n.6 'Dragones' e il N.5 'Lanceros', per lo più con mezzi corazzati; il reggimento d'artiglieria n.7 'Chorillos', quello di fanteria n.10 'Pudet' e quello di telecomunicazioni n.5 'Patagonia', tutti a Punta Arenas. Completa la V Divisione il reggimento genio n.5 'Punta Arenas' di Ojo Bueno, e il r.r. n.11 'Caupolica', per lo più costituito da fanteria e basatao a Porvenir, Terra del Fuoco, che è di fronte a Punta Arenas, ma dall'altra parte dello Stretto di Magellano.
 
Certo che può suonare strano che proprio in posti così desolati vi siano ben due divisioni, servire le quali non dev'essere molto comodo per i coscritti e anche per i militari di professione. Queste unità hanno sopratutto rifornimenti via mare e aerea. I loro compiti sono di dimostrare la sovranità nazionale in questa terra, ma potrebbero anche essere una minaccia per la Patagonia argentina, specie lungo la strada tra Coihaique e Comododor Rivadavia, o Rio Gallegos. Ad ogni modo, se la Patagonia con le sue estensioni pianeggianti è ideale per i movimenti di unità meccanizzate, la difficoltà dell'ambiente e l'isolamento logistico sarebbero un ostacolo non indifferente. Ad ogni modo, queste due divisioni sono le uniche a non partecipare direttamente alla difesa del Cile 'utile', ovvero quella parte non sacrificabile che è rappresentata sopratutto dalla zona centrale.
 
Nonostante tutti i problemi di mobilità e le montagne, il Cile si è molto interessato di mezzi meccanizzati e in particolare, corazzati, e in generale a un tipo di mezzi che sembrano più adatti ad un esercito europeo. Anche se i peruviani e gli argentini sono ben armati, non sembrerebbero così pericolosi da dare adito a certi programmi. Eppure è quello che succede. I cileni hanno rottamato gran parte delle loro ferraglie della II GM e anni '50, ovvero M24, 41 e Sherman, grazie ad oltre 200 Leopard 1-V, che gli Olandesi consegnarono tra il 1999 e il 2001, malgrado la forte possibilità di destabilizzare i rapporti di forza della regione, visto che i vecchi T-55 peruviani, il niente o quasi dei boliviani e i leggeri TAM argentini non sono pari ad una tale forza. Questi carri hanno sistema di puntamento EMES 12 A3 Fase 2, tlm laser, stabilizzazione elettro-idraulica, visione notturna con sistemi IL del tipo PZB 2000. E non solo, sebbene questi carri sarebbero più che sufficienti, la Germania a fine 2002 ha accettato di vendere un altro pò di residuati della Guerra fredda, con ben 170 Leopard di cui 100 A1 e A2 e gli altri del moderno tipo A5, con sistema di visione termico come quello del Leopard 2. Alla fine del 2003 alcuni erano stati già consegnati, tanto che si dava notizia che l'esercito aveva non meno di 335 Leopard 1 e 11 carri del genio sullo stesso chassis, di cui due sminatori con sistema Pearson, sei gettapone di cui 3 Biber e infine 3 PiPz da combattimento del genio, tutti questi mezzi speciali erano ex-olandesi. Così il Cile aveva un deciso margine di vantaggio sugli altri Paesi dell'America latina, sebbene con mezzi costruiti negli anni '60-70. Entro il 2005 la forza di oltre 400 carri sarebbe stata completa. Prima c'erano gli AMX-30B2, circa 20 ex-francesi, consegnati attorno al 1999,oltre a M-24, M4A3 e M41A3, circa cinquanta per questi ultimi, ammodernati con nuova FCS e motore diesel americano; circa 20 M24 erano stati parimenti 'dieselizzati' con il Detroit Diesel 6V53T, e con un cannone da 60/70 mm associato ad un tlm laser israeliano della El-Op. Quanto ai mezzi della fanteria, circa 350 sono gli M113, e tra questi, modernizzati anch'essi (dalla FAMAE) con un motore diesel americano, (sempre della Detroit Diesel), vi sono anche 127 mezzi ex-italiani, vendita passata praticamente inosservata. I mezzi italiani sono armati per lo più con lanciagranate da 40 mm Mk-19 (arma montata successivamente) ed erano in consegna nel 2004. Circa 100 M113 ex-US Army erano stati comprati recentemente e andavano a rinforzare il totale dei mezzi cileni. Ma per una nazione 'on the road' come questa, servivano sopratutto mezzi ruotati. Tra questi vi sono così 250 MOWAG Piranha di cui 150 6x6 e 100 circa nella versione 8x8, prodotti su licenza dalla FAMAE/Cardoen in numerose configurzazioni: APC, AIFV, supporto di fuoco con torre da 90 mm Cockerill, a.a. (Ramta TCM-20 da 20 mm), radar (Elta ELM/M-2106), portamortaio da 120 mm (francese); completano il parco circa 50 potenti blindo ruotate EE-9 Cascavel da 13 t con cannone da 90 mm e circa 30 EE-11 Urutu loro compari, tutti mezzi della brasiliana Engesa, 6x6 diesel. Vi sono ancora vecchi M-3 semicingolati con motore Detroit Diesel 6V53T per compiti di riparazione campale. Non mancano progetti avanzati, tra cui la ricerca di materiali 'stealth' che permettano di ridurre la segnatura, specie IR, dei mezzi cileni, i quali, a questo punto, sono più come carri armati e blindo che come APC, benché il Cile non avrebbe nessuna ragione particolare per una tale forza cingolata. Quanto all'artiglieria, non è che questa abbia grandi armamenti a disposizione, sempre un pò in contrasto per un esercito di montagna. Tra i mezzi più potenti c'erano i 12 lanciarazzi (e altri in fornitura) del tipo LAR-160, con 18 colpi calibro 160 mm e gittata di ben 35 km, con sistemi digitali di navigazione del tipo GPS e cartine digitalizzate. Nell'aprile del 2003 il programma RAYO, simile ma ancora più potente, è stato abbandonato. Esso era svolto assieme alla BAe Systems da circa 15 anni, e avrebbe portato alla realizzazione di un'arma da 45 km di portata con lanciarazzi multipli su autocarro MAN SX 2000 6x6, con motore diesel da 400 hp. In tutto v'erano 24 razzi calibro 160 mm e sparabili in meno di un minuto, con FCS canadese e sistema di navigazione inerziale. Per il resto l'artiglieria ha 75 M101A1 e A2, vecchi obici americani da 105 mm, con la canna da 22 calibri sostituita con una da 33, e quindi con maggiore gittata (15 km? Prima era 11); e 54 OTO Mod. 56 someggiabili, di cui ben 18 sono ex-argentini, catturati alle Falklands dai britannici (anch'essi clienti, a suo tempo, di questo riuscito obice someggiabile). A parte quest'arma, le forze per i combattimenti in montagna hanno anche mortai e cannoni SR, come quelli su jeep da 106 mm (i famosi e potenti M40A1). Per le armi più pesanti vi sono, guarda caso tutti concentrati a Sud, a Punta Arenas in particolare, 12 M-71 e vari M-68 della Soltam israeliana, da 155 mm. Queste poche artiglierie trainate sono usate assieme ai vecchi AMX-13 F-3 da 155 mm, comprati negli anni '70 e forse schierati vicino al confine del Perù. Tutti i sistemi dei gruppi d'artiglieria, sono provvisti dell'FCS DAVID israeliano per la gestione dell'artiglieria campale. La contraerea ha batterie di Mistral recentemente comprate che sono integrate dai vecchi Blowpipe e dai radar di avvistamento Elta EL/M-2106, più 24 cannoni GDF-0001 da 35 mm, 60 TCM-20 da 20 mm binati, 40 Rh-202 binati da 20 mm, e forse altre armi più vecchie, specie da 40 mm. Tra i programmi interessanti dell'Esercito vi sono anche lanciarazzi c.c. monouso e in versione ricaricabile, per integrare e progressivamente sostituire i razzi M72 americani, M-65 da 89 mm spagnoli, e da 67 mm Armbrust tedeschi (della MBB), particolarmente efficaci nei combattimenti urbani (l'Armbrust è stato usato frequentemente nell'ex-Yugoslavia e può essere sparato da locali interni senza soffocare con la vampata, un grosso vantaggio tattico nei combattimenti urbani). Infine vi sono i cannoni SR da 106 mm M40A1 su jeep 4x4 israeliane, le Storm M-242. I Cileni continuano credere in quest'armamento, troppo presto abbandonato in Occidente per il peso e la scarsa capacità perforante contro i carri moderni; in realtà, hanno implementato un tlm laser, un visore notturno NVS-800 per il puntatore mentre il conducente ha l'NVG-50. Con una portata pratica superiore a 1 km e una massima teorica di 7, proiettili da circa 15 kg, cadenza di tiro di diversi colpi al minuto, quest'arma da 200 kg offre una notevole potenza di fuoco in combattimento, è sufficiente per distruggere un blindato, un bunker o una casa e ad un costo limitato. Le armi c.c. comprendono anche i missili, in particolare i relativamente rari e poco conosciuti IMI MAPAT, armi israeliane che sono guidate da sensori laser semiattivi, e sono simili ai TOW; la testata pesa 3,5 kg con esplosivo HV-10, il peso è di 29,5 kg e il calibro da 152 mm, peso incluso il lanciatore di 95 kg e portata di 4 km.
 
Prima non si è menzionata l'aviazione dell'Esercito. Nota fino al '95 come CAVE, ovvero Comando de Aviacion de l'Ejército, essa è in aggiornamento con tanto di ristrutturazione interna. Nel 2004 era nota come Brigata dell'aviazione dell'Esercito. Il QG è a Rancagua, circa 100 km a sud da Santiago, e dipende, nemmeno a dirlo, dalla II Divisione. Ha il Reggimento di aviazione n.1 'La Indipendencia', con la scuola di pilotaggio e cinque plotoni distaccati nel Paese; poi le sezioni d'aviazione n.1 di Antofagasta, la n.3 di Conception, la n.4 di Valdivia, la n.6 di Arica, la n.7 di Coihaique; più il Battaglione aeromobile, quello di Trasporto, quello di esplorazione e ricognizione, quello di collegamento e quello di manutenzione. IN tutto nel 2004 c'erano: tre CN-235 e sei C-212, due Citation II e III, sei Cessna R172K (per i collegamenti), tre Cessna 208B Caravan I, 20 elicotteri MD 369FF e 530, mezzi civili armati ed equipaggiati dalla Piasa (con razzi Hydra da 70 mm); 11 Puma SA-330, due Superpuma SA-332 per VIP e reparti speciali, 9 Lama, un Bell 206, un solo UH-1H, 12 elicotteri leggeri Engstrom 280FX, francamente poco e così si pensava di comprare altre 12-16 macchine come il Blackhawk o il Mi-17. Altri programmi vedono l'Alcazar che dovrebbe comportare una maggiore meccanizzazione oltre a quella già ottenuta, il miglioramento delle trasmissioni militari con sistemi satellitari e comunicazioni della Thales, accorpamento dei reparti informatici, G.E. e appoggio logistico in tre centri funzionali; creazione del comando Sanità e il raggruppamento delle istituzioni più importanti per le scuole, la Scuola di guerra, il politecnico militare e la scuola dei servizi nel Comando Istituti militari.
 
 
Quanto all'aviazione cilena, all'epoca, la situazione era, per sommi capi, questa. La FAC (Fuerza Aerea del Chile) aveva appena scelto un'organizzazione territoriale, scelta del resto necessaria data l'estensione del Paese. C'erano così cinque Brigate Aeree che gestivano le basi e i reparti nella loro giurisdizione territoriale, ed avevano come comando comune il Comando de Combat, che controlla reparti aerei e di difesa a.a. La I Brigata Aerea, QG Ala Base n.4 (ovvero base aerea) 'Los Condores' di Iquique, ha il Gruppo de Aviacion n.1 con gli Enaer T-36 e AT-36 Halcon e i T-37B e C, per addestrare i piloti; e il gruppo n.2 per la ricognizione elettronica e sorveglianza marittima con i C 212-200 e cinque Beech 99A Petrel; a Sud, Antofagasta, c'é la V B.A. per la difesa della capitale, con i gruppi 7 (15 F-5E e F) e 8 (15 Mirage 5MA, MD e Elkan, ex-Belgi); Santiago è difesa dalla II B.A. con le basi di Los Cerillos e Quinteros. La prima ha il Gruppo n.9 (elicotteri UH-1H, Bell 206, UH-60 e BK-117), e il gruppo 10 (con sei C-130, quattro B 707 di cui due aerocisterne, e un AWACS Phalcon, più un B 707 VIP-presidenziale, un Gulfstream III); e poi c'é il servizio aerofotografico con gli immancabili Learjet 35A, Twin Otter e Beech A-100 King Air; infine c'é la pattuglia acrobatica (Esquadrilla de Alta Acrobacia) Halcones, con cinque Extra 300.
 
Ancora più a Sud c'é l'Ala Base N.5 di El Tepual, vicino Puetro Mott, con la III B.A. e i suoi gruppi N.3 (A-36) e 5 (C-212, T.Otter, Cessna Tu206 e Bo-105); in fondo a tutto, a P.Arenas, vi è la IV Brigada Aerea, con il Grupo de Aviacion N.4( 15 Mirage 50CN e DCN Pantera), e il n.12 con 15 A-37 e OA-37, da sostituire con una decina di F-16 Block 50 e 52, cominciando dal 2005. Infine vi è anche il gruppo d'esplorazione antartica n.19 con BO-105CS e aerei Twin Otter sulla base 'Presidente Frei', che è sul suolo (si fa per dire) antartico, dove si deve supportare gli scenziati cileni della base. Ogni brigata aerea ha anche reparti di difesa SAM (Grupo de Defensa Antiaerea), radar (Gr. de Comunicaciones y Deteccion) e collegamento-SAR (T.Otter, Piper PA-28, Lama, BO-105, BK-117 e UH-1H).
 
====Ultime novità, 2008<ref>Tokunaga R e R.S, ''Il potere aereo cileno'', Aerei nov-dic 2008 p.46-49</ref>====