Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Sukhoi: differenze tra le versioni

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*Pesi 9.185-17.530 kg
*Prestazioni: 975 kmh a quota zero, 877 kmh a 3.000 m, salita 72 m.sec, tangenza pratica 7.000 m, ragigo d'azione 510 kkm, autonomia 1850 km, carico sostenibile 6,5 g con 1,5 t di carico
 
===Su-34===
La V-VS (R), ovvero l'aviazione russa (VoenoVozhdusch'niye Sili (Rossii)) ha avuto molti problemi a rinnovare la sua linea di aerei da combattimento, e se è per questo, li ha ancora. Ma di quando in quando vi sono delle notizie interessanti. In particolare, si parla del Su-34 'Fullback' (in codice NATO), noto anche come Platypus per via del suo naso piatto, o a papero (come per l'appunto il platipo, mammifero monotremo australiano); il primo ordine per 24 aerei di serie da consegnarsi entro il 2010 venne seguito nel 2006 da un altro per 34, con consegne nel 2011-2015, come annunciato dal ministro della Difesa Ivanov, in occasione dell'uscita del primo esemplare di serie a Novosibirsk il 6 luglio 2006. E' nato come Su-27IB (IB sta per cacciabombardiere), o come progetto T-10V, dei primi anni '80, un tentativo di dare un sostituto al Su-24 e 17, e persino ai ben più grandi Tu-16 e 22, affiancando i Tu-22M (che eventualmente avrebbe sostituito, se non fosse stato possibile dare loro un rimpiazzo della stessa classe). Mentre l'ala resta quella del Su-27, con l'aggiunta delle superfici canard, la fusoliera diventa una struttura molto diversa, con una prominente 'gobba' nel muso, che diventa un vero e proprio abitacolo a posti affiancati, come nei bombardieri di classe superiore, o anche nei tipi americani F-111/A-6. La velocità è di mach 1,8, anziché i precedenti Mach 2,3, malgrado i motori siano i Lyulka AL-35 da 14 tonnellate di spinta; ma la fusoliera allargata e le prese d'aria a geometria fissa non consentono di arrivare alle velocità precedenti, malgrado l'aumento di potenza. Del resto si tratta di un aereo più pesante, arrivando a circa 45 t, per cui anche l'aumento di spinta, circa il 15%, non basta a dargli un sufficiente rapporto potenza-peso, se comparato al vecchio 'Flanker'. L'avionica è del tutto diversa, e la struttura ha elementi irrobustiti, sia per assorbire il maggior peso, che per assicurare maggiore durata. Il sistema avionico di bordo è incentrato in un elaboratore digitale BTsVM-386, sistema gestione armamento Sc-141, radar multimode Leninets V-004, optronica UOMZ Platan per guidare le armi laser, e un sofisticato set di protezione posteriore, che non ha solo sistemi RWR e ECM (del tipo Khibiny), ma anche un radar di scoperta sistemato nel lungo 'pungiglione' sistemato posteriormente agli scarichi dei motori. Per le esigenze di bordo, data l'autonomia notevolmente lunga dell'aereo, era previsto che i piloti potessero alzarsi dal loro posto, usare una piccola toilette chimica, e un forno a microonde per riscaldare i cibi in razioni preconfezionate. Se usato come caccia a lungo raggio o attaccato, però, è ancora in grado di difendersi, sia con i sistemi elettronici, sia con le armi di bordo. Conserva infatti li cannone GSh-301 e può portare fino a otto R-77 (AA-12) e R-73. Il carico massimo è di circa 8 t. Con pieno carico d'armi (non è chiaro però quale sia il suo armamento tipico) avrebbe un raggio d'azione di 660 km a bassa quota, e molto di più (1.113) ad alta quota, confermando che i motori sono ancora di qualcosa più specializzati per le quote medio-alte che per quelle più basse. Tuttavia, con i profili di volo più favorevoli l'aereo è capace di colpire fino a 2.025 km, mentre l'autonomia di trasferimento arriva a 4.500 km. Non è un aereo nuovo: i due prototipi realizzati, sfruttando l'ottima e capiente cellula del Su-27, sono stati realizzati da molto tempo, il primo volò il 13 aprile 1990, quando ancora c'era l'URSS. A questi seguirono quattro aerei di preserie e una cellula per prove statiche, ma il programma, nel disastro generale della fine dell'URSS, venne abbandonato. Ripreso in seguito dalla NAPO di Novosibirsk, è arrivato alfine alla produzione in serie. Sebbene questa sia solo una pallida ombra dei ritmi produttivi di venti anni fa, e sebbene l'aereo sia alquanto più sgraziato del Flanker (del resto non è facile costruire un abitacolo da bombardiere con una cellula da caccia abbinata), l'aereo è comunque una realtà. Il suo peso maggiore e la sua attitudine al bombardamento sono evidenziate anche dal carrello: non solo l'elemento sterzante anteriore, ma anche i due principali sono biruota, con questi ultimi dotati di ruote in tandem, un pò come nei bombardieri medi e pesanti.
 
A parte questo, si parlava anche dei Su-27R da ricognizione e il tipo Su-27PP da guerra elettronica, ma non vi sono state ulteriori informazioni in merito. Certo è che il Su-27/34 si presta molto bene a qualunque modifica, con la potenza e la volumetria disponibili. Il Su-34 non è un aereo stealth, ma il suo 'becco' anteriore, con la caratteristica forma piatta, è probabilmente pensato anche per questo compito, ridurre la RCS; ma è anche possibile che sia semplicemente un contributo aerodinamico a costruire 'portanza', aiutando le ali, ora notevolmente più caricate di quando non vennero concepite negli anni '70.
 
*Dimensioni: 22,15 x 14,7 x 6,36 m x 46,5 m2
*Pesi: 24.580 kg a vuoto (ben 11 t più del tipo base Su-27), totale 38 t, max con carichi esterni, 44.360 kg
*Prestazioni: mach 1,8 o 1.911 kmh oltre 11.000 m (praticamente la velocità del Tornado IDS o qualche cosa in meno); raggio 660-2.025 km, autonomia max 4.500 km, IFR
 
 
 
 
===Su-35<ref>A&D Dic 2008</ref>===
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Questo caccia è riuscito ad ottenere 14.375 litri di carburante interno, pari a 11.500 kg. È una quantità di cherosene mai ottenuta prima da un caccia da superiorità aerea ed eccede del 22% il quantitativo del Su-27, circa il doppio rispetto ad un Tornado ADV e a un F-15 (sempre pensando al carburante interno). I nuovi motori sono gli NPO Saturn AL-41F-2, capaci di 14,5 t di spinta e con ugelli regolabili di 15°, mutuati da quelli del Su-37 e Su-30MKI. I motori sono costruiti dagli stabilmenti UMPO di Ufa e superano le 12,5 t dei Su-27 (AL-31F), le 13,4 t (AL-31FN AL-35) dei Su-32, e le 13,9 t/s (AL-37F) dei Su-37. Ne sono stati costruiti 5 esemplari di cui uno sottoposto a 200 ore di funzionamento continuo con cambio di posizione degli ugelli orientabili per 6.000 volte.
 
Dei 5, due sono stati provati a terra, uno montato su di un Su-27 e due per il Su-35. La vita garantita è di ben 4.000 ore, superiore alla maggior parte dei motori aeronautici da caccia. Le prestazioni non sono eccezionali in termini velocistici (1,14 mach o 1.400 kmh a bassa quota, 2.390 kmh o mach 2,25 in quota); l'agilità però è ulteriormente aumentata rispetto a quella dei Flanker. Al contempo l'avionica ha il nuovo Tikhomirov N-035 Irbis, radar Phased-array capace che rispetto ai primi radar dei Su-27 aumenta la portata da circa 200-240 dei primi Su-27 (o anche meno, dipende dalle fonti) a ben 400 km con 120° di campo visivo (pare per ciascun lato, quindi sarebbero ben 240°) e la possibilità di seguire 30 bersagli in simultanea attaccandone 8; ad esso è associato un IRST OLS-35, un nuovo apparato infrarosso +telemetro laser, con capacità di aggancio di spalle di 70 km e 40 km frontali. Esiste un sofisticato sistema FBW di pilotaggio MNPK KSU-35 e anche il nuovo sistema antiradar (forse del tipo 'allo schermo di plasma') Knirti SAP-518 con disturbatore interno per le alte frequenze e esterno per le medie frequenze (radar di ricerca). Anche il pilota, finalmente per i velivoli russi, ha un sistema totalmente digitale nel cruscotto: due grandi MFD a colori del tipo LCD, da 23x30 cm (risoluzione di 1.400x1.080 pixel) occupano tutto il cruscotto, più un piccolo display ausiliario superiore e uno più grande a sinistra; un HUD a diffrazione è presente sopra il cruscotto. La cloche, come al solito per i caccia russi, è centrale e non a lato del pilota. Il colore del cruscotto è ancora il classico 'azzurrone' di ricordo sovietico. L'armamento è totalmente rinnovato: AAM a corto raggio RVV-MD (derivati dall'R-74M), RVV-SD (Srediney DAlnosti, medio raggio), derivati dai K-77M (AA-12 evoluti), e infine i missili a lungo raggio K-100-1 (o I-172), che arrivano a mach 3,8 ma sopratutto a 400 km di gittata massima, pareggiando la distanza di scoperta del radar. Manovrano a 12 g come massimo (non molto per un AAM) e se ne possono portare fino a 5, ideali sopratutto per attaccare grandi bersagli come gli AWACS. Si tratta di un armamento e di un sistema radar che superano anche le capacità degli F-14/AIM-54, che sebbene vecchi sistemi, sono ancora al 'top' delle prestazioni. Per l'attacco al suolo vi è il Kh-38ME, pesante 500 kg circa e con gittata di 40 km; esso è disponibile in versioni IR, SARH, GPS, radar attiva, il missile antinave Kh-59MK2 da 900 kg e 285 km (con quote di volo tra 50 e 300 m, per la verità piuttosto alte per un missile antinave), armi antiradar Kh-58UShE, Kh-31P/A Mini-Moskit (riferimento al grosso ordigno della famiglia Sunburn), oltre al solito KBP GSc-301 da 30 mm e 150 colpi. Se possibile, la produzione partirà nel 2009 o nel 2011, con possibilità di esportazione in Brasile, Cina, India e altre nazioni nonché la Russia stessa, in attesa del T-50 (disponibile non prima del 2020), che potrebbe ordinarne 24 esemplari. Anche la Libia e la Siria, impossibilitate a compare il Su-30MK perché esso contiene avionica israeliana, adesso potrebbero dotarsene visto che i Russi sono riusciti a fare interamente in casa l'avionica del loro nuovo supercaccia. Al Su-35 prototipico se ne aggiungono un altro paio in assemblamento; non è chiaro se i Su-35 avranno il futuro in Russia, oppure se l'aggiornamento già in essere per i Su-27 (standard SM2) e per i tipi navali Su-33. Forse potrebbero avere i radar N035 Irbis e i motori AL-41F1 diventando di fatto dei 'quasi-Su-35'. Così si compie al massimo grado possibile la potenzialità del progetto del Su-27, con una moltiplicazione enorme delle sue potenzialità in tutti i settori, anche se con un aumento di costo e complessità.
 
'''Su-35''':