Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-9: differenze tra le versioni

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{{Forze armate mondiali}}
==US Army/USAF==
===Kiowa e Cayuse===
[[File:Cobra and Kiowa DF-ST-86-10445.JPEG|320px|left|thumb|]]
Il OH-58 è invece la versione militare da ricognizione leggera del Bell 206. È una macchina efficiente e robusta, alla lunga, nonostante la sua fusoliera allungata da macchina civile più che militare, è un velivolo che ha vinto la gara contro l'OH-6 Cayuse per il secondo contratto, quello del '68.
Infatti la gara iniziale del 1962 era stata vinta dalla Hughes, che approfittò delle difficoltà del rivale per vincere questo primo confronto per l'elicottero leggero.
Ma la Bell non rimase ad osservare il successo della rivale e mise mano al suo migliore elicottero leggero, il Bell 206, che aveva perso contro l'Hughes. Convinta che potesse risultare un velivolo di successo, venne perfezionato nel modello 206A e a quel punto si ritenne di avere la carta vincente per riaprire il concorso prima che venissero consegnati tutti gli elicotteri. Se la Bell migliorò la propria posizione, la Hughes peggiorò a sua volta, perché ad un certo punto, alla metà degli anni '60, non riuscì a contenere i prezzi di produzione ai livelli pattuiti, dando almeno parziale ragione ai contestatori della sua vittoria.
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Ma la prova migliore fu il servizio in Vietnam, grazie alle ottime prestazioni dovute alla leggerezza, all'eccellente ripartizione dei pesi rispetto al baricentro, al rotore principale di ridotto diametro e alla turbina da 317HP che forniva le migliori prestazioni della categoria tra i velivoli dell'epoca, una ridotta richiesta di manutenzione, oltre che difficile da localizzare a bassa quota nella sua tipica colorazione verde scuro. Emetteva anche un rumore ridotto, caratteristica che verrà mantenuta e persino migliorata nei tipi successivi, con specifici accorgimenti anti-rumore.
 
Oltre 14001.400 macchine vennero rapidamente prodotte, con una media che giunse fino a 70 esemplari al mese, tanto che le consegne terminarono già il 30 agosto 1970.
 
Hughes 369/500:
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In termini di colorazione, nei servizi militari si è passati attraverso innumerevoli combinazioni: dal blu dei tipi navali, al grigio scuro uniforme degli elicotteri in Vietnam, al grigio-verde scuro delle macchine in servizio in Italia, al grigio-giallo chiaro dei velivoli nei contesti tropicali. Le Special Forces, che hanno adottato praticamente tutte le versioni del piccolo elicottero Hughes, li hanno dipinti in nero, perché normalmente operano di notte, con apposite strumentazioni. In genere sono disarmati ma non mancano velivoli equipaggiati con sistemi d'arma sofisticati, mentre la capacità di trasporto, lungi dall'essere ottimale, fa sì che spesso i team imbarcati trovino alloggio sui carrelli d'atterraggio. Il nome in codice è little bird per tutte le macchine note come MH-6 o in versione armata, AH-6.
 
Un M.500 in livrea civile, non dissimile dal '369 di T.C.Uno di questi elicotteri era la macchina usata come mezzo di lavoro (generalmente turismo) di T.C., spesso sfruttato dalle richieste dell'amico investigatore, protagonista di una delle più famose e singolari serie tv degli ultimi decenni, Magnum P.I.. Entrambi erano reduci dalla Guerra del Vietnam, in cui il primo dei 2 era elicotterista (pilotando le versioni militari del '369).
 
===Huey===
[[Immagine:Hueyrockets.jpg|320px|left|thumb|Un UH-1 armato con uno dei primi lanciarazzi.]]
Il Bell UH-1 Iroquois, più brevemente 'Huey' è l'elicottero più diffuso a livello mondiale, praticamente un sinonimo di elicottero medio-leggero multiruolo. Ben conosciuto per le sue apparizioni in ogni ambito, da Apocalipse Now al corpo aereo dei Vigili del Fuoco, non ha molto bisogno di presentazioni. Ecco in breve la sua storia.
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Il suo rimpiazzo arrivò con il Sikorsky S-70, conosciuto come UH-60 Black hawk. Questo non deve essere confuso con l'altro Blackhawk, il S-67 che era una macchina da trasporto e attacco potente, invano presentata in Iran (dove si sfasciò durante la presentazione). Era armato con un massimo di 16 missili TOW, 2 AIM-9, una torretta con cannone e la capacità di trasportare una squadra di fanti equipaggiati, similmente all'Hind sovietico coevo, che era a quanto pare meno maneggevole. Questo non era il primo elicottero da combattimento di grande potenza, e non fu l'ultimo: la prima macchina era l'AH-56 Cheyenne, con alette di sostentazione che lo aiutavano nel volo in velocità. Esso stabilì un record di velocità di 356 kmh per gli elicotteri.
 
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[[File:Blackhawk.jpg|380px|left|]]
Durante la guerra in Vietnam l'US Army si chiese, a far tempo dal '68, che tipo di elicottero sarebbe stato necessario per le sue esigenze, in prospettiva per sostituire l'UH-1. Molte le ditte che si fecero avanti, tra cui la Hughes che presentò il suo minuscolo Model 369/500 modificato, la Bell con il model 214, la Sikorsky (dal 1970), la Boeing-Vertol. La Request for Proposal venne emessa solo all'inizio del 1972 e il 30 agosto già vennero scelti il Sikorsky S-70 e il Boeing Model 179 quali finalisti, come UH-60 e UH-61. La specifica era la UTTAS, ovvero Utility Tactical Transport Aircraft System. La Sikorsky ebbe un contratto di produzione per tre prototipi, di cui uno solo per prove a terra, e l'YUH-60 voltò il 17 ottobre 1974, era quindi parte della 'nuova generazione' di armamenti avanzati (lo stesso anno volò anche l'F-16). Seguirono sette mesi di prove comparative e infine vinse la Sikorsky. Il nuovo arrivato, con la sua fusoliera a forma di 'polpetta', bassa e allargata, era stato chiamato Black Hawk; tutto attaccato questo nome indicava il formidabile elicottero-cannoniera S-67, che però non ebbe successo. Il nuovo UH-60 aveva due potenti turbine GE T-700-GE-700 da 1.543 sHP e un rotore quadripala simile, quanto a tecnologie, a quanto realizzato con il CH-53. Il prezzo era inizialmente di 3 mln di dollari, poi è aumentato notevolmente causa inflazione.
 
Il servizio iniziò nel 1979 e il nuovo elicottero, da subito caratterizzato da una livrea scura, spesso nera-opaca (per ridurre la 'segnatura' IR, si tratta di vernici speciali spesso applicate a velivoli e mezzi militari), divenne presto una figura familiare delle operazioni statunitensi nel mondo. La sua 'prima' è stata nel 1983, quando partecipò all'invasione di Grenada (immortalata nel film 'Gunny' di C.Eastwood); malgrado le sue pregevoli qualità e le caratteristiche di guerra a 'bassa intensità', tuttavia, la contraerea leggera cubana ne abbatté alcuni esemplari, così come toccò a due AH-1T dei Marines.
 
Dato che l'elicottero doveva essere capace di sopravvivere alle offese (il Vietnam era stato un duro maestro al riguardo, andarono persi circa 4.000 elicotteri americani in gran parte per fuoco di armi leggere, anche perché all'epoca i SAM portatili non erano molto diffusi), di fatto si ritrovò anche piuttosto costoso e pesante, circa 7.315-9.185 kg, ma nodimeno, capace solo di portare tre persone d'equipaggio e 11 soldati a causa della cabina piuttosto piccola. In altre parole, non era un miglioramento come 'cargo' vero e proprio, rispetto al precedente e molto meno costoso UH-1; tuttavia era ben più veloce, rapido, agile, e dotato di capacità di sopravvivenza superiori, come le corazzature protettive capaci di reggere le armi di piccolo calibro, e una struttura 'safe' in caso di atterraggio forzato ('crash'), che conservava la sua integrità strutturale anche con forti impatti, salvando l'equipaggio.
 
Così, il giudizio del mercato sarebbe stato discontinuo: da un lato la capacità di sopravvivenza e di velocità lo pone sopra il tipico standard di Sea King/Commando, Puma e Mi-8 (ma Super Puma e Mi-17 sono già un altro tipo di 'cliente'), dall'altro lato esso le sue capacità di carico sono relativamente modeste quanto a volume e numero di truppe a bordo, così ci si dovette rassegnare a non poterlo considerare il vero sostituto degli innumerevoli 'Huey', che a tutt'oggi volano a migliaia; l'USMC, come già per l'Apache, non ne volle sapere e si tenne l'UH-1N. Dove invece il Sikorsky S-70/UH-60 non ha da temere nulla è nella capacità di trasporto, grazie ai motori esuberanti: circa 3,6 t di carico, molto maggiore degli 'Huey' monomotore e anche di quelli bimotori. Solo che per espletare al meglio questa capacità di carico deve trasportare il carico al gancio baricentrico, perché dentro la cabina non c'é abbastanza posto. Così,ovviamente, l'agilità di manovra (data anche dal grande piano di coda totalmente mobile) e la velocità ne sono decisamente compromesse. Un Mi-8 o un Puma, i suoi avversari tipici sul mercato, sono capaci di portare altrettanto carico, ma anche 24-28 soldati a bordo del mezzo; non solo, ma il Mi-8/17 è anche capace, tramite la porta a valva, di ospitare carichi ingombranti e persino veicoli leggeri a bordo, senza quindi sacrificare le sue prestazioni con il trasporto tramite gancio baricentrico. Un altro parallelo che si può fare è con il nuovo NH-90. Sebbene il Black Hawk, quanto a rumore, traccia IR (relativamente alla potenza installata) e come traccia radar (date le forme sfuggenti) fosse già relativamente 'stealth', non ha avuto una progettazione pensata per questo, né materiali compositi ampiamente usati come nel caso del molto più recente elicottero europeo. Entrambi hanno grossomodo la stessa massa e prestazioni, ma l'NH-90 ha la cabina più alta e lunga e può portare più truppe al suo interno. Tuttavia, il costo è ben maggiore anche rispetto a quello dell'UH-60, mentre non è così evidente tale differenza nel caso dei tipi navali, dove la suite avionica condiziona la maggior parte del costo. Paradossalmente, questo rischia di rendere l'NH-90 meno competitivo nel settore terrestre rispetto all'UH-60, proprio dove invece avrebbe un apprezzabile vantaggio (circa 20 soldati anziché 14). Del resto, l'età dell'oro per gli elicotteri utility, gli anni '70-80, è oramai solo un ricordo e i costi esponenzialmente crescenti delle nuove generazioni di mezzi militari sono il vero 'concorrente' al loro successo.
 
In sostanza, l'UH-60 non ha avuto una risposta del mercato incondizionatamente positiva, malgrado sia quasi l'unico tipo che gli USA offrono (specie via FMS), mentre il Bell 412, pur se più vecchio, continua a vendere discretamente, e così i competitori stranieri. Il Black Hawk è, più che un mezzo da trasporto, un elicottero d'assalto, e in questo somiglia molto ai primi Mi-24A; ma rispetto agli 'Hind' non ha la stessa capacità di fuoco. La versione iniziale era armata solo di due M60 brandeggiabili in cabina, anche se aveva lanciachaff-flare; non c'erano nemmeno i lanciarazzi tipici di molti UH-1. In seguito l'UH-60 ha rimediato a questa manchevolezza, sfruttando la sua potenza motrice che tra l'altro, è anche molto valida per le prestazioni in quota (molto 'sensibili' per un elicottero), e ad un certo punto, con le alette di trasporto è stato capace di portare persino 16 missili Hellfire in quattro gruppi, ma questa ed altre configurazioni d'armamento pesante non sono mai state ben accette; piuttosto, razzi ed Hellfire sono stati usati dagli MH-6/MD-530 e OH-58D da osservazione-combattimento, che pure sono elicotteri leggeri, nati pressoché senza armamento. Di fatto, a parte l'aumento del calibro delle armi laterali e-o le canne (fino a 2 gatling a 3 canne da 12,7, o due M2 o due Gatling da 7,62), l'unico vero salto nell'armamento è stato con l'SH-60, ma questa è un'altra storia. Di fatto, quindi, l'UH-60 opera con le cannoniere AH-64 e OH-58D, trasportando mezzi leggeri, artriglierie e squadre d'assalto; mentre per i compiti di trasporto pesante ci sono i CH-47, abbastanza agili per l'impiego in prima linea.
 
Il tipo S-70L divenne l'SH-60B Seahawk per l'USN Navy; poi sono apparse anche l'EH-60A Quick Fix II da guera eletronica, e l'EH-60B SOTAS. Seguirono l'HH-60A Night Hawk per il CSAR dell'USAF (derivato da proposte precedenti, di cui una era la più ricca e costosa, l'HH-60D e l'altra era la più semplice, l'HH-60E; il tipo definitivo era un pò nel mezzo); poi c'era il VH-60A, nove ordinati dall'USMC per trasporto VIP; l'SH-60F per sostituire i SH-3H Sea King; i tipi export, l'S-70A militare e l'S-70C commerciale.
 
Quanto al Seahawk, senz'altro il più sofisticato e costoso della famiglia, esso venne scelto nel 1977 come nuovo mezzo ASW e di impiego generale; il prototipo volò il 12 dicembre 1979. La sua suite ASW comprendeva un elaboratore acustico IBM AN/UYS-1, un ESM Raytheon AN/ALQ-142, un radar doppler Teledyne Ryan AN/APN-217, MAD T.I. AN/ASQ-81, radar ricerca T.I. AN/APS-124, e infine 25 tubi esterni, sul lato sinistro, per lanciare con un sistema pneumatico le boe acustiche. Non vi è però il sonar filabile. Le boe sono, per contro, una soluzione decisamente dispendiosa per la caccia ai sottomarini e non stupisce che le marine europee non l'abbiano adottata. Le armi non erano molte: uno o due siluri Mk.46.
 
L'EH-60 è un vettore per il Quick Fix II, un apparato da 815 kg; il primo YEAH-60 volò il 24 settembre 1981, in seguito al quale l'US Army volle la conversione di 40 elicotteri con questo sistema. Nel 1985 l'USAF aveva cancellato sia l'HH-60D (che aveva capacità ognitempo), che il tipo economico HH-60E, ma poi ha voluto ordinare 90 HH-60A, di cui il primo volò il 4 febbraio 1984, e nel 1986 era ancora in valutazione. L'EH-60B SOTALS (Stand Off Target Acquisition System) era un sistema ancora più sofisticato, che l'US Army voleva in 100 esemplari come massimo, ma solo 5 macchine di preserie vennero completate. La loro funzione era di ospitare un radar di scoperta a terra Motorola, un pò come l'Horizon francese.
 
Attorno al 1987 l'UH-60A era in produzione con 1.107 ordinati su di un fabbisogno, da finanziare con gli anni, di ben 1.715 entro il 1990; la 500ima macchina venne ricevuta il 27 marzo 1984. Nel frattempo, malgrado il costo, era in valutazione in Australia, Giappone, Spagna e Filippine, oltre che presumibilmente anche altre nazioni
<ref>C.Tatangelo, A&D Giu 1987</ref>.
 
Verso la fine degli anni 1980 il disegno venne aggiornato con l'introduzione dell'UH-60L (primo esemplare di produzione 89-26179) dotato di maggiore potenza e carico utile aumentato in seguito al passaggio dei motori General Electric al modello -701C.
 
Nell' ambito dell'operazione UNOSOM in Somalia, il Black Hawk diventò protagonista di una azione bellica nota come Battaglia di Mogadiscio. La battaglia venne combattuta nel corso dell'operazione Gothic Serpent, condotta il 3 ottobre 1993 dagli U.S. Army Rangers e dal 1st Special Forces Operational Detachment-Delta (1st SFOD-D, meglio nota come “Delta Force”), con il supporto aereo del 160th Special Operations Aviation Regiment. Questo reggimento aerotrasportato era imbarcato su elicotteri MH-60 (versione del Black Hawk con motori diversi e avionica potenziata). Due di questi elicotteri vennero abbattuti (notare bene, non con armi leggere, ma con i razzi RPG usati in funzione anti-elicottero, che colpirono nella zona del rotore di coda) e si ebbero violenti scontri all'interno della città tra i soldati americani inviati in soccorso degli equipaggi abbattuti e i miliziani somali. Negli scontri morirono 18 soldati USA e un numero imprecisato, stimato in oltre mille, di somali. Episodio chiave fu la difesa ad oltranza condotta da due membri della Delta Force, asserragliati nel relitto del secondo elicottero abbattuto, che alla fine vennero sopraffatti e linciati. Nel 1999 lo scrittore Mark Bowden descrisse i fatti nel libro Black Hawk Down: A Story of Modern War dal quale fu tratto un film dallo stesso titolo, Black Hawk Down (Black Hawk abbattuto), diretto da Ridley Scott nel 2001.
 
È in corso di sviluppo una nuova versione che prenderà la denominazione UH-60M che estenderà la vita operativa di entrambi gli UH-60A e UH-60L fino almeno agli anni 2020. La variante in corso di sviluppo ha motori ulteriormente potenziati in grado di fornire potenza e carico utile maggiorati oltre a avionica e sistemi di controllo del volo allo stato dell'arte.
 
La serie di elicotteri Black Hawk è in grado di compiere una vasta gamma di missioni, comprendendo il trasporto tattico di truppe, la guerra elettronica e le missioni di evacuazione medica, inoltre, diversi Black Hawks sono usati per il trasporto del Presidente degli Stati Uniti assumendo il nome di Marine One e ribattezzato VH-60 Whitehawk. Nelle operazioni di assalto aereo può dispiegare una squadra di 11 soldati equipaggiati o trasferire un obice M102 da 105 mm con 30 colpi ed un equipaggio di 6 uomini in una singola sortita. In altrernativa, può imbarcare un carico di 1.170 kg (2.600 lb) o sollevarne al gancio baricentrico uno di 4.050 kg (9.000 lb). Il Black Hawk è equipaggiato con un'avionica avanzata e dispositivi elettronici per incrementare le probabilità di sopravvivenza e la capacità, come il Global Positioning System.
 
Il costo unitario del velivolo varia con la versione e in funzione delle differenti specifiche e equipaggiamenti. Per esempio l’UH-60L Black Hawk per l’esercito costa 5,9 milioni di dollari, mentre la variante per l’ Air Force, denominata MH-60G Pave Hawk, costa 10,2 milioni di dollari.
 
La versione standard per l’US Army può essere equipaggiata con alette laterali che consentono di trasportare fino a quattro serbatoi di carburante supplementari esterni per operazioni che richiedono maggiore autonomia.
 
 
'''Sikorsky UH-60A'''
*Propulsione: due G.E. T-700-GE-700 da 1.560 sHP, 1.340 l di carburante interno
*Equipaggio: 2-3+14 soldati o 6 barelle
*Dimensini: 19,76 max lunghezza, fusoliera 15,26 m, diametro rotore 16,36 m, altezza 3,76 m, piano orizzontale di coda 4,38 m, superficie disco rotore 210,05 m2
*Date: primo volo YUH-60, 1974; servizio dal 1979
*Pesi 4.819 kg a vuoto, 7.375 kg totale, max al decollo 9.185 kg (11-113 kg per l'UH-60L), carico 3,6-4 t, carico rotore 35 kg -m2, potenza-peso 2,6 kg-sHP
*Prestazioni: a 7.375 kg, v.max consentita 361 kmh, max orizzontale 296 kmh, slm, max continua slm 269 kmh, crociera con un motore 195 kmh, salita max 12,5 ms, tangenza 5.790 m, hovering a 35°, in effetto suolo, 2.895 m, fuori effetto suolo in condizioni ISA 3.170 m, o a 35°, 1.705 m (il che fa capire che cosa significhi per un elicottero operare in condizioni hot and high, vedi Afghanistan); autonomia max 600 km, 1.850 km+ se con serbatoi esterni
*Armamento: due Cadillac Cage M60 da 7,62 mm.
 
Nel 1982, l’ United States Air Force ha ricevuto il HH-60G Pave Hawk, una versione fortemente modificata del Black Hawk riprogettata per il recupero degli equipaggi abbattuti o di altro personale isolato durante un conflitto. È equipaggiato con un verricello con 60,96 m (200 ft) di cavo che ha una capacità di sollevamento di 270 kg (600 lb) e con una sonda retrattile per il rifornimento in volo.
 
Nel 1983, la United States Navy ha ricevuto il primo SH-60B Seahawk navalizzato. Una ulteriore variante SH-60F è stata consegnata nel 1988.
 
Nel 1992, la United States Coast Guard ha ricevuto l' HH-60J Jayhawk. È equipaggiato con un verricello con 60,96 m (200 ft) di cavo che ha una capacità di sollevamento di 270 kg (600 lb).
L’ S-70A Firehawk è una versione del Black Hawk progettata per compiti antincendio, SAR, evacuazione medica e trasporto utilizzando il vano esterno o il gancio baricentrico per il trasporto di materiali. La National Guard dell’ Oregon è stata la prima organizzazione militare a ricevere il Firehawk, mentre il Los Angeles County Fire Department è stata la prima organizzazione civile.
 
L’ United States Army ha in dotazione modelli per uso medico configurati come eliambulanze.
Le varianti MH-60K Blackhawk sono utilizzate per le operazioni speciali dal 160th Special Operations Aviation Regiment ("Night Stalkers") di Fort Campbell nel Kentucky.
L’MH-60L Direct Action Penetrator (DAP) è utilizzato dal 160th Special Operations Aviation Regiment.Può essere armato con un cannoncino da 30mm, razzi da 2,75" e cannoni a canna rotante M134D installati alle portiere laterali o lungo la direzione di volo.
 
L’AH-60L Arpía III è la versione Colombiana utilizzata dalla Fuerza Aérea Colombiana.
 
L’AH-60L / S-70 Battle Hawk è utilizzato dall’ Australian Army.
L’ US ARMY e la NASA realizzarono un programma di sviluppo per denominato UH-60 RASCAL(Rotorcraft-Aircrew Systems Concepts Airborne Laboratory) che effettuò il primo volo nel 1991, spendendo 25 milioni di dollari su di un Black Hawk modificato per lo studio della manovrabilità
 
Operatori noti:
Australia-
Austria-
Bahrain-
Brasile-
Brunei-
Colombia-
Cile-
Germania-
Egitto-
Israele-
Giappone-
Giordania-
Malesia-
Messico-
Marocco-
Filippine-
Arabia Saudita-
Corea del Sud-
Spagna (Marina)-
Taiwan-
Thailandia-
Turchia-
US Army-
US Navy-
US Air Force
 
 
 
 
 
===CH-54 e Chinook: i sollevatori di pesi===
[[Immagine:Sikorsky Skycrane carrying house bw.jpg|320px|left|thumb|Quando le immagini parlano da sole]]
Il Sikorsky S-64 è un elicottero da trasporto statunitense conosciuto anche come Skycrane, "Gru volante" in inglese, in quanto non dispone di un suo vano di carico ma ha la capacità di trasportare il carico appeso alla trave principale. La versione impiegata dall'US Army è nota come CH-54 Tarhe, comprata inizialmente in un tipo, l'A, che venne seguito dal potenziato CH-54B. Chiaramente era imparentato con il CH-53, ma in questo caso la fusoliera era praticamente assente, giusto una trave che partiva dall'abitacolo, con sopra i due motori e l'elica a 6 pale, e portava fino alla coda. Le gambe del carrello erano alte e trasportavano a cavalcioni il carico utile, di qualunque tipo fosse, sia sotto la fusoliera che appeso ad un gancio baricentrico nel caso eccedesse la taglia ammissibile.
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===Cobra, Apache e Comanche===
 
[[Immagine:Bell AH-1 Cobra.jpg|320px|left|thumb|Un Cobra con i colori Redbull]] Il Bell AH-1 Cobra è dotato della stessa meccanica dell'UH-1 ma con una fusoliera totalmente diversa, snella (0,9 m) e affusolata per una macchina più leggera, veloce e agile, armata con una torretta brandeggiabile sotto il muso e inizialmente dotata di lancia granate e mitragliatrici, oltre ai carichi trasportabili sotto i 4 piloni sub-alari.
 
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Alcuni esemplari ex-US Army sono stati ceduti ad altri Paesi; altri sono stati addirittura messi a disposizione di operatori civili, come forze di polizia e trasporti aerei. In entrambi i casi sono stati spogliati di tutte le armi ed equipaggiamenti militari, e la potenza del motore assieme alla leggera fusoliera ha consentito di raggiungere notevoli prestazioni di velocità e di carico.
 
[[Immagine:AH-64 Apache.jpg|320px|left|thumb|]]
L'Hughes '''AH-64 Apache''' è - quale successore dell'AH-1 Cobra - il principale elicottero da attacco dell'US Army nonché - verosimilmente - il più costoso della categoria. È certamente quello che gode di maggiore popolarità e bibliografia.
 
L'Hughes AH-64 Apache è - quale successore dell'AH-1 Cobra - il principale elicottero da attacco dell'US Army nonché - verosimilmente - il più costoso della categoria. È certamente quello che gode di maggiore popolarità e bibliografia.
 
Esso è in effetti nato come programma di sviluppo almeno ventisette anni prima di Desert Storm e la sua fama, assai insolita per un elicottero ancora in fase di sviluppo, è dovuta prima di tutto alle capacità elevate richieste come progetto e, quindi, ai costi considerevoli per il programma. Il velivolo ha avuto una definitiva consacrazione a livello internazionale per l'efficacia dimostrata durante la guerra del 1991 nel Golfo Persico, da cui partì il suo virtuale monopolio nel mercato del settore.
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Lista clienti: Stati Uniti, Arabia Saudita, Bahrain, Corea del sud, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Grecia , Israele, Olanda, Regno Unito con 67 WAH-64.
 
[[Immagine:Rah-66.jpg|320px|left|]]
 
Il '''Boeing-Sikorsky RAH-66 Comanche''' era un programma elicottero da ricognizione ed attacco per l'esercito con caratteristiche stealth. Il programma è stato cancellato nel 2004 per problemi di bilancio, e sostituito dallo sviluppo di un elicottero leggero, il Bell ARH-70, derivato dal Bell 407: le conoscenze acquisite saranno probabilmente utilizzate come aggiornamento sugli AH-64 Apache.
[[File:Blackhawk.jpg|380px|left|]]
Durante la guerra in Vietnam l'US Army si chiese, a far tempo dal '68, che tipo di elicottero sarebbe stato necessario per le sue esigenze, in prospettiva per sostituire l'UH-1. Molte le ditte che si fecero avanti, tra cui la Hughes che presentò il suo minuscolo Model 369/500 modificato, la Bell con il model 214, la Sikorsky (dal 1970), la Boeing-Vertol. La Request for Proposal venne emessa solo all'inizio del 1972 e il 30 agosto già vennero scelti il Sikorsky S-70 e il Boeing Model 179 quali finalisti, come UH-60 e UH-61. La specifica era la UTTAS, ovvero Utility Tactical Transport Aircraft System. La Sikorsky ebbe un contratto di produzione per tre prototipi, di cui uno solo per prove a terra, e l'YUH-60 voltò il 17 ottobre 1974, era quindi parte della 'nuova generazione' di armamenti avanzati (lo stesso anno volò anche l'F-16). Seguirono sette mesi di prove comparative e infine vinse la Sikorsky. Il nuovo arrivato, con la sua fusoliera a forma di 'polpetta', bassa e allargata, era stato chiamato Black Hawk; tutto attaccato questo nome indicava il formidabile elicottero-cannoniera S-67, che però non ebbe successo. Il nuovo UH-60 aveva due potenti turbine GE T-700-GE-700 da 1.543 sHP e un rotore quadripala simile, quanto a tecnologie, a quanto realizzato con il CH-53. Il prezzo era inizialmente di 3 mln di dollari, poi è aumentato notevolmente causa inflazione.
 
Il servizio iniziò nel 1979 e il nuovo elicottero, da subito caratterizzato da una livrea scura, spesso nera-opaca (per ridurre la 'segnatura' IR, si tratta di vernici speciali spesso applicate a velivoli e mezzi militari), divenne presto una figura familiare delle operazioni statunitensi nel mondo. La sua 'prima' è stata nel 1983, quando partecipò all'invasione di Grenada (immortalata nel film 'Gunny' di C.Eastwood); malgrado le sue pregevoli qualità e le caratteristiche di guerra a 'bassa intensità', tuttavia, la contraerea leggera cubana ne abbatté alcuni esemplari, così come toccò a due AH-1T dei Marines.
 
Dato che l'elicottero doveva essere capace di sopravvivere alle offese (il Vietnam era stato un duro maestro al riguardo, andarono persi circa 4.000 elicotteri americani in gran parte per fuoco di armi leggere, anche perché all'epoca i SAM portatili non erano molto diffusi), di fatto si ritrovò anche piuttosto costoso e pesante, circa 7.315-9.185 kg, ma nodimeno, capace solo di portare tre persone d'equipaggio e 11 soldati a causa della cabina piuttosto piccola. In altre parole, non era un miglioramento come 'cargo' vero e proprio, rispetto al precedente e molto meno costoso UH-1; tuttavia era ben più veloce, rapido, agile, e dotato di capacità di sopravvivenza superiori, come le corazzature protettive capaci di reggere le armi di piccolo calibro, e una struttura 'safe' in caso di atterraggio forzato ('crash'), che conservava la sua integrità strutturale anche con forti impatti, salvando l'equipaggio.
 
Così, il giudizio del mercato sarebbe stato discontinuo: da un lato la capacità di sopravvivenza e di velocità lo pone sopra il tipico standard di Sea King/Commando, Puma e Mi-8 (ma Super Puma e Mi-17 sono già un altro tipo di 'cliente'), dall'altro lato esso le sue capacità di carico sono relativamente modeste quanto a volume e numero di truppe a bordo, così ci si dovette rassegnare a non poterlo considerare il vero sostituto degli innumerevoli 'Huey', che a tutt'oggi volano a migliaia; l'USMC, come già per l'Apache, non ne volle sapere e si tenne l'UH-1N. Dove invece il Sikorsky S-70/UH-60 non ha da temere nulla è nella capacità di trasporto, grazie ai motori esuberanti: circa 3,6 t di carico, molto maggiore degli 'Huey' monomotore e anche di quelli bimotori. Solo che per espletare al meglio questa capacità di carico deve trasportare il carico al gancio baricentrico, perché dentro la cabina non c'é abbastanza posto. Così,ovviamente, l'agilità di manovra (data anche dal grande piano di coda totalmente mobile) e la velocità ne sono decisamente compromesse. Un Mi-8 o un Puma, i suoi avversari tipici sul mercato, sono capaci di portare altrettanto carico, ma anche 24-28 soldati a bordo del mezzo; non solo, ma il Mi-8/17 è anche capace, tramite la porta a valva, di ospitare carichi ingombranti e persino veicoli leggeri a bordo, senza quindi sacrificare le sue prestazioni con il trasporto tramite gancio baricentrico. Un altro parallelo che si può fare è con il nuovo NH-90. Sebbene il Black Hawk, quanto a rumore, traccia IR (relativamente alla potenza installata) e come traccia radar (date le forme sfuggenti) fosse già relativamente 'stealth', non ha avuto una progettazione pensata per questo, né materiali compositi ampiamente usati come nel caso del molto più recente elicottero europeo. Entrambi hanno grossomodo la stessa massa e prestazioni, ma l'NH-90 ha la cabina più alta e lunga e può portare più truppe al suo interno. Tuttavia, il costo è ben maggiore anche rispetto a quello dell'UH-60, mentre non è così evidente tale differenza nel caso dei tipi navali, dove la suite avionica condiziona la maggior parte del costo. Paradossalmente, questo rischia di rendere l'NH-90 meno competitivo nel settore terrestre rispetto all'UH-60, proprio dove invece avrebbe un apprezzabile vantaggio (circa 20 soldati anziché 14). Del resto, l'età dell'oro per gli elicotteri utility, gli anni '70-80, è oramai solo un ricordo e i costi esponenzialmente crescenti delle nuove generazioni di mezzi militari sono il vero 'concorrente' al loro successo.
 
In sostanza, l'UH-60 non ha avuto una risposta del mercato incondizionatamente positiva, malgrado fosse quasi l'unico tipo che gli USA offrono (specie via FMS), mentre il Bell 412, pur se più vecchio, continua a vendere discretamente, e così i competitori stranieri. Il Black Hawk è, più che un mezzo da trasporto, un elicottero d'assalto, e in questo somiglia molto ai primi Mi-24A; ma rispetto agli 'Hind' non ha la stessa capacità di fuoco. La versione iniziale era armata solo di due M60 brandeggiabili in cabina, anche se aveva lanciachaff-flare; non c'erano nemmeno i lanciarazzi tipici di molti UH-1. In seguito l'UH-60 ha rimediato a questa manchevolezza, sfruttando la sua potenza motrice che tra l'altro, è anche molto valida per le prestazioni in quota (molto 'sensibili' per un elicottero), e ad un certo punto, con le alette di trasporto è stato capace di portare persino 16 missili Hellfire in quattro gruppi, ma questa ed altre configurazioni d'armamento pesante non sono mai state ben accette; piuttosto, razzi ed Hellfire sono stati usati dagli MH-6/MD-530 e OH-58D da osservazione-combattimento, che pure sono elicotteri leggeri, nati pressoché senza armamento. Di fatto, a parte l'aumento del calibro delle armi laterali e-o le canne (fino a 2 gatling a 3 canne da 12,7, o due M2 o due Gatling da 7,62), l'unico vero salto nell'armamento è stato con l'SH-60, ma questa è un'altra storia.
 
Il tipo S-70L divenne l'SH-60B Seahawk per l'USN Navy; poi sono apparse anche l'EH-60A Quick Fix II da guera eletronica, e l'EH-60B SOTAS. Seguirono l'HH-60A Night Hawk per il CSAR dell'USAF (derivato da proposte precedenti, di cui una era la più ricca e costosa, l'HH-60D e l'altra era la più semplice, l'HH-60E; il tipo definitivo era un pò nel mezzo); poi c'era il VH-60A, nove ordinati dall'USMC per trasporto VIP; l'SH-60F per sostituire i SH-3H Sea King; i tipi export, l'S-70A militare e l'S-70C commerciale.
 
Quanto al Seahawk, senz'altro il più sofisticato e costoso della famiglia, esso venne scelto nel 1977 come nuovo mezzo ASW e di impiego generale; il prototipo volò il 12 dicembre 1979. La sua suite ASW comprendeva un elaboratore acustico IBM AN/UYS-1, un ESM Raytheon AN/ALQ-142, un radar doppler Teledyne Ryan AN/APN-217, MAD T.I. AN/ASQ-81, radar ricerca T.I. AN/APS-124, e infine 25 tubi esterni, sul lato sinistro, per lanciare con un sistema pneumatico le boe acustiche. Non vi è però il sonar filabile. Le boe sono, per contro, una soluzione decisamente dispendiosa per la caccia ai sottomarini e non stupisce che le marine europee non l'abbiano adottata. Le armi non erano molte: uno o due siluri Mk.46.
 
L'EH-60 è un vettore per il Quick Fix II, un apparato da 815 kg; il primo YEAH-60 volò il 24 settembre 1981, in seguito al quale l'US Army volle la conversione di 40 elicotteri con questo sistema. Nel 1985 l'USAF aveva cancellato sia l'HH-60D (che aveva capacità ognitempo), che il tipo economico HH-60E, ma poi ha voluto ordinare 90 HH-60A, di cui il primo volò il 4 febbraio 1984, e nel 1986 era ancora in valutazione. L'EH-60B SOTALS (Stand Off Target Acquisition System) era un sistema ancora più sofisticato, che l'US Army voleva in 100 esemplari come massimo, ma solo 5 macchine di preserie vennero completate. La loro funzione era di ospitare un radar di scoperta a terra Motorola, un pò come l'Horizon francese.
 
Attorno al 1987 l'UH-60A era in produzione con 1.107 ordinati su di un fabbisogno, da finanziare con gli anni, di ben 1.715 entro il 1990; la 500ima macchina venne ricevuta il 27 marzo 1984. Nel frattempo, malgrado il costo, era in valutazione in Australia, Giappone, Spagna e Filippine, oltre che presumibilmente anche altre nazioni
<ref>C.Tatangelo, A&D Giu 1987</ref>.
 
Verso la fine degli anni 1980 il disegno venne aggiornato con l'introduzione dell'UH-60L (primo esemplare di produzione 89-26179) dotato di maggiore potenza e carico utile aumentato in seguito al passaggio dei motori General Electric al modello -701C.
 
Nell' ambito dell'operazione UNOSOM in Somalia, il Black Hawk diventò protagonista di una azione bellica nota come Battaglia di Mogadiscio. La battaglia venne combattuta nel corso dell'operazione Gothic Serpent, condotta il 3 ottobre 1993 dagli U.S. Army Rangers e dal 1st Special Forces Operational Detachment-Delta (1st SFOD-D, meglio nota come “Delta Force”), con il supporto aereo del 160th Special Operations Aviation Regiment. Questo reggimento aerotrasportato era imbarcato su elicotteri MH-60 (versione del Black Hawk con motori diversi e avionica potenziata). Due di questi elicotteri vennero abbattuti e si ebbero violenti scontri all'interno della città tra i soldati americani inviati in soccorso degli equipaggi abbattuti e i miliziani somali. Negli scontri morirono 18 soldati USA e un numero imprecisato, stimato in oltre mille, di somali. Episodio chiave fu la difesa ad oltranza condotta da due membri della Delta Force, asserragliati nel relitto del secondo elicottero abbattuto, che alla fine vennero sopraffatti e linciati. Nel 1999 lo scrittore Mark Bowden descrisse i fatti nel libro Black Hawk Down: A Story of Modern War dal quale fu tratto un film dallo stesso titolo, Black Hawk Down (Black Hawk abbattuto), diretto da Ridley Scott nel 2001.
 
È in corso di sviluppo una nuova versione che prenderà la denominazione UH-60M che estenderà la vita operativa di entrambi gli UH-60A e UH-60L fino almeno agli anni 2020. La variante in corso di sviluppo ha motori ulteriormente potenziati in grado di fornire potenza e carico utile maggiorati oltre a avionica e sistemi di controllo del volo allo stato dell'arte.
 
La serie di elicotteri Black Hawk è in grado di compiere una vasta gamma di missioni, comprendendo il trasporto tattico di truppe, la guerra elettronica e le missioni di evacuazione medica, inoltre, diversi Black Hawks sono usati per il trasporto del Presidente degli Stati Uniti assumendo il nome di Marine One e ribattezzato VH-60 Whitehawk. Nelle operazioni di assalto aereo può dispiegare una squadra di 11 soldati equipaggiati o trasferire un obice M102 da 105 mm con 30 colpi ed un equipaggio di 6 uomini in una singola sortita. In altrernativa, può imbarcare un carico di 1.170 kg (2.600 lb) o sollevarne al gancio baricentrico uno di 4.050 kg (9.000 lb). Il Black Hawk è equipaggiato con un'avionica avanzata e dispositivi elettronici per incrementare le probabilità di sopravvivenza e la capacità, come il Global Positioning System.
 
Il costo unitario del velivolo varia con la versione e in funzione delle differenti specifiche e equipaggiamenti. Per esempio l’UH-60L Black Hawk per l’esercito costa 5,9 milioni di dollari, mentre la variante per l’ Air Force, denominata MH-60G Pave Hawk, costa 10,2 milioni di dollari.
 
La versione standard per l’US Army può essere equipaggiata con alette laterali che consentono di trasportare fino a quattro serbatoi di carburante supplementari esterni per operazioni che richiedono maggiore autonomia.
 
 
'''Sikorsky UH-60A'''
*Propulsione: due G.E. T-700-GE-700 da 1.560 sHP, 1.340 l di carburante interno
*Equipaggio: 2-3+14 soldati o 6 barelle
*Dimensini: 19,76 max lunghezza, fusoliera 15,26 m, diametro rotore 16,36 m, altezza 3,76 m, piano orizzontale di coda 4,38 m, superficie disco rotore 210,05 m2
*Date: primo volo YUH-60, 1974; servizio dal 1979
*Pesi 4.819 kg a vuoto, 7.375 kg totale, max al decollo 9.185 kg (11-113 kg per l'UH-60L), carico 3,6-4 t, carico rotore 35 kg -m2, potenza-peso 2,6 kg-sHP
*Prestazioni: a 7.375 kg, v.max consentita 361 kmh, max orizzontale 296 kmh, slm, max continua slm 269 kmh, crociera con un motore 195 kmh, salita max 12,5 ms, tangenza 5.790 m, hovering a 35°, in effetto suolo, 2.895 m, fuori effetto suolo in condizioni ISA 3.170 m, o a 35°, 1.705 m (il che fa capire che cosa significhi per un elicottero operare in condizioni hot and high, vedi Afghanistan); autonomia max 600 km, 1.850 km+ se con serbatoi esterni
*Armamento: due Cadillac Cage M60 da 7,62 mm.
 
Nel 1982, l’ United States Air Force ha ricevuto il HH-60G Pave Hawk, una versione fortemente modificata del Black Hawk riprogettata per il recupero degli equipaggi abbattuti o di altro personale isolato durante un conflitto. È equipaggiato con un verricello con 60,96 m (200 ft) di cavo che ha una capacità di sollevamento di 270 kg (600 lb) e con una sonda retrattile per il rifornimento in volo.
 
Nel 1983, la United States Navy ha ricevuto il primo SH-60B Seahawk navalizzato. Una ulteriore variante SH-60F è stata consegnata nel 1988.
 
Nel 1992, la United States Coast Guard ha ricevuto l' HH-60J Jayhawk. È equipaggiato con un verricello con 60,96 m (200 ft) di cavo che ha una capacità di sollevamento di 270 kg (600 lb).
L’ S-70A Firehawk è una versione del Black Hawk progettata per compiti antincendio, SAR, evacuazione medica e trasporto utilizzando il vano esterno o il gancio baricentrico per il trasporto di materiali. La National Guard dell’ Oregon è stata la prima organizzazione militare a ricevere il Firehawk, mentre il Los Angeles County Fire Department è stata la prima organizzazione civile.
 
L’ United States Army ha in dotazione modelli per uso medico configurati come eliambulanze.
Le varianti MH-60K Blackhawk sono utilizzate per le operazioni speciali dal 160th Special Operations Aviation Regiment ("Night Stalkers") di Fort Campbell nel Kentucky.
L’MH-60L Direct Action Penetrator (DAP) è utilizzato dal 160th Special Operations Aviation Regiment.Può essere armato con un cannoncino da 30mm, razzi da 2,75" e cannoni a canna rotante M134D installati alle portiere laterali o lungo la direzione di volo.
 
L’AH-60L Arpía III è la versione Colombiana utilizzata dalla Fuerza Aérea Colombiana.
 
L’AH-60L / S-70 Battle Hawk è utilizzato dall’ Australian Army.
L’ US ARMY e la NASA realizzarono un programma di sviluppo per denominato UH-60 RASCAL(Rotorcraft-Aircrew Systems Concepts Airborne Laboratory) che effettuò il primo volo nel 1991, spendendo 25 milioni di dollari su di un Black Hawk modificato per lo studio della manovrabilità
 
Operatori noti:
Australia-
Austria-
Bahrain-
Brasile-
Brunei-
Colombia-
Cile-
Germania-
Egitto-
Israele-
Giappone-
Giordania-
Malesia-
Messico-
Marocco-
Filippine-
Arabia Saudita-
Corea del Sud-
Spagna (Marina)-
Taiwan-
Thailandia-
Turchia-
US Army-
US Navy-
US Air Force
 
 
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Il Boeing-Sikorsky RAH-66 Comanche era un programma elicottero da ricognizione ed attacco per l'esercito con caratteristiche stealth. Il programma è stato cancellato nel 2004 per problemi di bilancio, e sostituito dallo sviluppo di un elicottero leggero, il Bell ARH-70, derivato dal Bell 407: le conoscenze acquisite saranno probabilmente utilizzate come aggiornamento sugli AH-64 Apache.
 
Con il largo uso di materiali radar-assorbenti, il Comanche è stato il primo elicottero concepito con capacità stealth, cioè di bassa osservabilità radar. Molte delle tecniche sono state condivise con quelle usate nell'F-117 e nell'F-22, come le armi portate in una stiva interna ed il carrello d'atterraggio retrattile, insieme alla cura per la disposizione delle superfici in modo da riflettere il meno possibile le onde radar. Anche il rotore di coda è inserito nel Fenestron, introdotto dalla francese Aérospatiale nei suoi modelli Gazelle e Dauphin per ridurre la segnatura radar. I gas di scarico dei motori vengono, al momento della fuoriuscita, raffreddati per ridurre la minaccia di missili a ricerca termica. Il cockpit è simile a quello dei nuovi caccia stealth, completamente digitale, è dotato di HUD (Head-Up Display) e radar simili all'AH-64 Apache che, oltre ad individuare varie decine di obbiettivi, è in gardo di classificarli in ordine di pericolosità. Il Comanche può essere utilizzato anche come osservatore; infatti può tracciare un quadro completo della situazione, e tenendolo costantemente aggiornato, può inviarlo al comando delle operazioni, alle truppe di terra e ai corazzati di assalto.