Elettronica/Diodi: differenze tra le versioni
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:<math>I_D=I_s \left( {e^{qV_D \over nkT}-1} \right)</math>
con
*I<sub>D</sub> intensità di corrente
*V<sub>D</sub> differenza di potenziale tra i due terminali;
*I<sub>0</sub> '''intensità di corrente di saturazione''', un fattore proporzionale che dipende dalle caratteristiche costruttive del diodo, direttamente proporzionale alla superficie della ''giunzione p-n'', assumente quindi valori variabili tra i 10<sup>-10</sup>, quando le dimensioni del diodo sono grandi, ed i 10<sup>-15</sup>, quando le dimensioni del diodo sono piccole;
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*n coefficiente di emissione, anch'esso dipendente dal processo di fabbricazione e spesso omesso perché approssimato a 1 (ma che potrebbe ipoteticamente variare fino a 2).
Graficando questa funzione si ottiene la curva I - V del dispositivo:
[[Immagine:Caratteristicadiodoreale.png]]
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===Applicazioni dei diodi===
I diodi vengono applicati praticamente ovunque in qualunque campo dell'elettronica, dalle radio frequenze fino all'elettronica di potenza. Ad esempio nelle radio i diodi sono i componenti principali dei rivelatori di inviluppo e dei mixer passivi oppure possono essere usati come capacità variabili (i cosiddetti diodi varicap) o come resistenze negative negli oscillatori (i diodi tunnel).
Nell'elettronica di potenza servono come elementi di base dei raddrizzatori e fungono da elementi di protezione degli interruttori di potenza (transistor e IGBT). I diodi Zener sono usati come riferimenti di tensione e anch'essi come dispositivi di protezione che livellano eventuali sovratensioni nei nodi delicati. I diodi possono essere anche utilizzati come sensori di temperatura, sebbene la non linearità della dipendenza dalla temperatura ne comporti un ristretto range di utilizzo.
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