Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/EAU: differenze tra le versioni
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Dopo la guerra gli USA, nuovi 'garanti' dello status quo, divennero i protettori principali degli staterelli del Golfo, armati all'inverosimile ma ancora insicuri contro l'Irak e ovviamente, l'Iran. La 5th Fleet americana divenne ospite di Manama, località che qualcuno ricorderà come bersaglio di un'epica incursione aerea da parte di alcuni SM-82 guidati da Ettore Muti, nel '41 (il bersaglio erano le raffinerie).
All'Emirato venne offerta, nei tardi anni '80, una proposta apparentente allettante: in cambio degli F-5 venne 'messa sul tavolo' una squadriglia di 16 o 18 F-16N ex- USN, costruiti nel 1987-88; ma questi aerei, seppur superiori agli F-5, non avevano molte cose, come il cannone, non potevano nemmeno lanciare AAM, avevano l'avionica base dell'F-16A iniziale, ma sopratutto problemi di affaticamento della struttura (dovuti al loro ruolo di 'aggressors'), che richiedevano parecchio lavoro di riparazione. Alla fine l'offerta venne rifiutata, così come per gli F-16A e B ex-USAF, proposta molto più costosa, e gli F-16 già comprati dal Pakistan, ma mai consegnati causa embargo per il loro programma nucleare. Alla fine la scelta ricadde ancora sugli F-16, ma nuovi di zecca.
Settembre 1998, il programma 'Peace Crown II' vide un acquisto di dieci F-16C
Uno degli F-16 è noto
In Iraqi Freedom (l'invasione americana dell'Iraq, fatta con motivazioni 'altamente discutibili') la appena ribattezzata Royal Bahraini AF o RBAF mandò i suoi F-16C armati di AMRAAM in pattugliamento sul Kuwait, per rinforzarne le difese aeree (anche se non vi furono attacchi aerei irakeni), una cosa già vista, sia pure con materiali meno avanzati, 12 anni prima.
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