Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-caccia moderni: differenze tra le versioni

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Dopo l'avvento del Mirage F.1, si cominciò a seguire nuove linee di sviluppo tecnologico, trainati da quanto accadeva oltreoceano ma anche in Europa con il PA-200, per non parlare dei possibili sviluppi (confermati dal '77) in URSS. Il costo dei nuovi caccia francesi però non è risultato trascurabile e sopratutto la logistica e i sistemi non sono compatibili con quelli NATO se non in minima parte, e meno ancora da questa (grandemente filo-americana quanto a scelte) usate operativamente. Si pensi solo ai motori e ai radar, due componenti non solo fondamentali, ma anche difficili da implementare. Così si è arrivati prima al Mirage 2000, che nonostante tutto, è risultato un aereo gradito e costruito in un numero quasi pari a quello dell'F.1. Poi le cose si sono complicate con il Rafaele, caccia medio-leggero dal costo esorbitante per via del ridotto numero ordinato, in un circolo vizioso che ha visto l'aumento dei costi unitari, che a loro volta hanno scoraggiato altri acquisti e in più, l'export. Una situazione piuttosto mesta, ma resta almeno l'orgoglio di avere prodotto in maniera autoctona un velivolo che resta un formidabile caccia moderno, forse l'ultimo della dinastia Dassault.
 
===Un '2000 per iil '2000===
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Il '''[[w:Dassault Mirage 2000|Dassault Mirage 2000]]''' è il caccia francese di nuova generazione (nonché l'unico europeo di questa categoria escludendo il Tornado ADV e il JA-37: il primo non é propriamente un aereo da caccia multiruolo e il secondo appartenente ad una generazione di qualcosa antecedente), in servizio dal 1984.
Ha conosciuto un'evoluzione tecnica considerevole, fermo restando la struttura basica, ed ha ricoperto praticamente tutti i ruoli possibili per un caccia leggero classe 10 tonnellate, ottenendo un notevole successo commerciale in quattro diversi continenti.
 
L'ala a delta dei cacciadei francesiMirage delladi prima generazione dei Mirage era molto indicata per le alte velocità e quote operative perché massimizzava la sua superficie rispetto alla resistenza indotta; presentava però anche degli inconvenienti, come la scarsa maneggevolezza a bassa velocità e gli spazi di decollo ed atterraggio molto consistenticonsiderevoli.
 
Il tentativo di ovviare a questi problemi portò a numerosi studi da parte della Dassault-Breguet, che si materializzarono prima nei Mirage F.1 e F.2 con ali a freccia a larga corda, poi a sviluppi più avanzati nel campo dellanella geometria variabile, con il Dassault Mirage G.8, prodotto dal programma congiunto AFVG per lo, studio anglo-francese della struttura dell'ala a geometria variabile della forma dell'ala. Abbandonando definitivamente lquest'idea dell'ala a geometria variabile, troppo complessa malgrado i vantaggi che consentiva, questo aereo venne rielaborato come G.8A con ali a freccia. Il velivoloEsso era tuttavia ancora troppo grande e complesso e il suo programma, ora chiamato ACF e simile a quello che portò all'F-15 Eagle, venne in seguito cancellato. Questo accadde non più tardi del 1975.
 
Ritornando alla forma a delta puro dei caccia Mirage III e cercando di ottenere il massimo dell'efficacia da quello che poteva essere solo un caccia leggero, la Dassault applicò allora le nuove tecnologie di controllo del volo con i principi del flyFly-byBy-wireWire con i comandi elettronici e la stabilità 'rilassata'. Questo impedisce all'aereo di restare pienamente stabile senza i computer di volo, ma lo rende molto reattivo rispetto alle macchine a stabilità naturale. Il risultato che si vide in aria a Parigi nel 1979 fu, la possibilità di volare in maniera controllata ad appena 204 km/h e 26 gradi d'angolo d'attacco. I primi aerei cominciarono ad entrare in servizio nel 1984, dotati deicon motori M-53 "Super Atar" e del radar RDM.
 
L'aereo fu realizzato dopo tante elaborazioni progettuali, paragonabili a quelle quasi contemporanee che avevano portatoportarono all'F-16 (anch'esso a stabilità rilassata e fly-by-wireFBW), ed è solo apparentemente "tradizionale". Il sistema dei comandi di volo ha computer digitali capaci diper mantenere il velivolo controllabilecontrollo anche in assetti che non dovrebberopotrebbero essere tollerati dalla configurazione a delta puro. LaIl Mirage macchina2000, caratterizzatacaratterizzato da una forma aggraziata ed elegante, ha un'elevata maneggevolezza, specie ad alte quote e velocità, grazie alla grande superficie alare di ridotta resistenza tipica del delta puro.
 
L'ala ha un angolo sul bordo d'entrata di 58 gradi ma ine quello d'uscita hadi -4 gradi°, dandogli launa complessivavaga strutturaforma di un rombo. La fusoliera ha una costruzione metallica di tipo relativamente convenzionale, con un abitacolo molto stretto e senza tettuccio a goccia.
Il muso contiene il moderno ma angusto abitacolo, l'eventuale sonda a scomparsa per il rifornimento in volo e la maggior parte delle attrezzature elettroniche, culminando in una tozza sonda per i dati aerodinamici (tubo di Pitot).
 
Il velivolo ha un motore M-53 a doppio flusso, molto più potente dei turbogetti precedenti e, nonostante il basso rapporto di diluizione, hacon un consumo abbastanza contenuto a tutte le velocità. La capacità dei serbatoi è di circa 4.000 litri, in gran parte contenuti sotto l'elegante schiena del velivolo. Non molto per alimentare un motore che, pur consumando meno dei predecessori, è pur sempre da 9.000 chili di spinta statica, incrementata poi a 9.700 nei modelli migliorati che sono giunti in seguito. Le prese d'aria sono a cono centrale mobile, come i modelli precedenti. Il cono si sposta a seconda della velocità, arretrando progressivamente al suo aumentare. In questo modo si può regolare la geometria del flusso d'aria adattandolo a tutte le velocità pratiche sostenibili dall'aereo, senza avere un complesso disegno delle prese d'aria stesse, come nel caso di velivoli quali il Panavia Tornado. Sopra di esse esistono due "baffi" fissi che hanno il compito di destabilizzare l'aereo, aiutando paradossalmente il sistema di stabilità artificiale a prenderne il pieno controllo.
 
L'elettronica di missione è molto complessa e variegata per una macchina tanto leggera. Il radar è il sensore principale, del tipo RDM nei modelli base. Si tratta di un sensore multiruolo per compiti aria-aria e aria-suolo. Il successivo RDI ha la funzione quasi esclusiva dell'intercettazione e una portata di 150 km anziché 90. Il pilota può disporre di un'HUD CSF VE-130 per visualizzare i dati nei primi modelli, poi sostituito da altri più avanzati.
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*Ruolo: Caccia multiruolo
*Equipaggio: 1
*Primo volo: 10 marzo 1978, servizio dal 1984
*Costruttore: Dassault Aviation
*Esemplari costruiti: oltre 600
*Dimensioni: lunghezza 14,34 m, apertura alare 9.13 m, altezza 5,22 m, superficie alare 41
*Peso: 7.500-17.000 kg
*Propulsione: 1 turbofan M-53, 9.700 kg/spinta statici
*Prestazioni: velocità massima 2.400 km/h, 1.450 kmh a 0 m, tangenza 18.000 m , autonomia 1.700-3.000 km
*Armamento: 2 DEFA da 30 mm con 125250 colpi, 6.300 kg di armi
 
I principali componenti dell'avionica sono:
 
Radar: Thomson-CSF RDM (multimode, 90 km portata strumentale), RDI (intercettazione, 150 km), Antelope V (TFR]) o RDY (multimode, 150 km),
 
RWR: Thomson-CSF Serval,
ECM: Matra Spiral,
 
INS: SAGEM Uliss 5,
ECM: Matra Spiral,
 
INS: SAGEM Uliss 5,
 
HUD: Thomson-CSF VE-130, oppure VEH-3020 (olografico)
L'armamento base è costituito da due cannoni DEFA calibro 30 mm con 250 colpiproiettili, sparabili a 1.300 colpi al minuto. Il peso di una singola munizione è di 270 grammi e la velocità iniziale è di 800 m/s. In 5 piloni subalari e di fusoliera, incrementati poi a 9 con il Mirage 2000-5, si può trasportare circa 6.300 chili di armi, serbatoi da 1.300 o 1.700 litri, sistemi elettronici di vario generevari.
 
Un carico tipico è dato da: per l'intercettazione:, di due missili Matra Super R.530 e due Matra R.550 Magic sotto le ali, un serbatoio sotto la fusoliera da 1.300 litri. Per le missioni aria-aria a lungo raggio: due Magic, due serbatoi da 1.300-1.700 litri sotto le ali e un R.530 sotto la fusoliera. Attacco nucleare (Mirage 2000N): due serbatoi da 1.700 litri e due Magic sotto le ali, il missile ASMP sotto la fusoliera.
 
Il Mirage 2000 può disporre di armi aria-suolo, ed un carico tipico è dato dai soliti due Magic e 4 bombe da 250 kg sotto le ali, oltre ad un serbatoio sotto la fusoliera. Raggio d'azione dichiarato: 740 km.
Attacco di precisione (Mirage 2000D): può operare con due AS-30L a guida laser sotto le ali, oltre al solito corredo di serbatoi e missili da autodifesa.
Attacco antinave: il Mirage 2000 in appositi modelli export (Mirage 2000E) può operare con due missili Exocet sotto le ali, oppure uno sotto la fusoliera; analogo discorso per i carichi accessori.