Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-11: differenze tra le versioni
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Data la caratteristica eminente di potenza globale, in tutto succedente alla decaduta Gran Bretagna, non stupirà che gli USA siano stati molto interessati allo sviluppo di una forza da bombardamento particolarmente temibile e consistente, nonostante i costi enormi che questo comportava. Come detentori di una flotta di bombardieri sufficientemente moderni alla fine della II guerra mondiale e di elevate prestazioni, oltre che disponibili in quantità elevata, gli USA potevano estendere efficacemente l'uso dei loro armamenti nucleari in ogni parte del mondo. Ben presto al compito di deterrenza contro le mire offensive sovietiche in Europa, si aggiunsero i conflitti regionali di cui il Vietnam è stato indubbiamente l'apice, ma certo non il solo. Assieme alle portaerei, da sempre l'altro contendente della competizione tra USN e USAF, i bombardieri del SAC (Strategic Air Command) sono stati così largamente usati ovunque gli USA avessero interesse a farlo, anche nel compito molto più silenzioso di ricognitori strategici e, per ottenere il raggio d'azione globale desiderato, come aerocisterne quando obsoleti quali macchine di prima linea. Il SAC arrivò ad un massimo di oltre 1.700 aerei negli anni '50, di cui centinaia in volo simultaneamente, tanto che ben presto la flotta di B-47 si 'consumò' sparendo negli anni '60. L'era dei turbogetti B-47 e dei B-36 continuò fino a trovare come sostituti il B-52, il bisonico B-58 e poi i vari FB-111A, B-1 e infine i B-2, il cui costo enorme ha tuttavia
==Bombardieri==
===Dopoguerra===
[[Immagine:USAF Lucky Lady II.jpg|320px|left|thumb|]]
Il B-29 Superfortress
'''B-50''':
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*Equipaggio: 11
*Primo volo: 25 giugno 1947
*Entrato in servizio:
*Costruttore:
*Esemplari costruiti: circa 400
*Dimensioni: lunghezza 30,2 m,
*Peso: 36.800 kg
*Propulsione:4 Wright R-4360 turbocompressi radiali a 28 cilindri, 3.500 CV l'uno al decollo
*Prestazioni: velocità massima 620 km/h, autonomia 7.600 km
*Armamento: 10 Browning M2 calibro 12,7 mm, razzi, bombe fino a 12.720 kg
I motori davano prestazioni migliori, anche se limitavano l'autonomia causa l'elevato consumo. Venne pertanto introdotta una novità, la sonda per il rifornimento in volo, che tanti problemi avrebbe risolto se fosse stata adottata dai belligeranti della II GM (lo sviluppo di tale tecnica è di decenni anteriore). Venne anche introdotto un operatore specifico per i sistemi ECM, che prima non esisteva. Altro segno dei tempi.
*B-50A: modello iniziale,
*B-50B: 45 aerei, impiegati per lo più come ricognitori. Primo volo nel 1949.
*B-50D: seguendo il "C" rimasto prototipo con i suoi motori turboelica, il
*RB-50: conversioni della macchina-base da bombardiere in
*KB-50: Il B-50 venne usato anche come aerocisterna, dotato di attrezzature apposite, serbatoi aggiuntivi nel vano portabombe e 2 turbogetti J-47 per consentire l'erogazione di maggiore potenza al decollo e in
Il servizio con il SAC iniziò nel 1948. Il B-50 'Lucky Lady II' divenne famoso per il primo volo attorno al mondo senza scalo (naturalmente con il rifornimento in volo). Però il B-50 non era tanto brillante: per imbarcare le atomiche dell'epoca era necessario un pozzetto sotto il vano portabombe
[[Immagine:Convair B-36 Peacemaker.jpg|320px|left|thumb|]]
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In tutto vennero realizzate le sguenti versioni :
*B-36A: 22 macchine disarmate, primo volo 28 agosto 1947, consegne
*B-36B: motori definitivi R-4360-41 da 3.500 hp, radar
*B-36C: avrebbe dovuto essere
*B-36D: aggiunse 4 turbogetti J47-GE-19, migliorava la dotazione radar con il sistema K-3A, peso aumentato, carico leggermente ridotto a 'soli' 38.100 kg. 26 costruiti e 64 B trasformati. Ve ne fu una versione da ricognizione RB-36D con 22 persone d'equipaggio e ben 14 fotocamere, 80 bengala e fino a 50(!) ore d'autonomia. Primo volo 18 dic. 49 e produzione di 16 D + 7 ex-B-36B
*RB-36E: ricognitore migliorato derivato dal precedente modello, motori da 3800 hp, primo volo 18 novembre 1950 e costruiti 34 esemplari, aggiornati poi a standard più moderni
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*XC-99: colossale aereo da trasporto, realizzato abbastanza presto tanto da essere completato nel novembre 1947, data in cui volò per la prima volta. Era capace di ospitare nella sua enorme fusoliera 45,8 t di carichi, o 300 feriti barellati o 400 uomini equipaggiati. È certamente il più grande esempio di comunanza tra i progetti dei bombardieri pesanti e quelli dei trasporti militari. Era dotato di una fusoliera a due ponti e di un piccolo radar meteo nel muso. Fu utilizzato solo fino al 1949 e purtroppo non vide ordini.
Nel servizio i B-36 dimostrarono pro e contro. La loro carriera durò solo fino al 1959, sostituiti dai B-52, ma da subito apparve chiaro che questi apparecchi erano decisamente lenti per la missione di bombardamento nucleare, contro difese dotate di jet da caccia. Tuttavia, la quota operativa era impressionante e sopratutto a tali tangenze,
Il B-36 era un vero monumento per l'era industriale dell'aviazione classica. La sua apertura alare era pari al primo balzo dei fratelli Wright nel 1904. La Fu l'unico aereo americano equipaggiato sperimentalmente con un propulsore nucleare. Tra il 1946 ed il 1961, l'USAF e l'Atomic Energy Commission spesero più di 7 miliardi di dollari per la ricerca e sviluppo di un aeroplano a propulsione nucleare. Effettivamente nessun aero a propulsione nucleare ha mai volato, ma l'USAF convertì un B-36, nominato Nuclear Test Aircraft, per trasportare un reattore nucleare operativo raffreddato ad aria. Il reattore aveva una potenza di 3 megawatt, e lo scopo del progetto era quello di individuare eventuali problematiche nell'utilizzo di questo sistema di propulsione. Il NB-36H effettuò 47 voli sopra il Texas ed il New Mexico tra il giugno 1955 e marzo 1957. Il NB-36H trasportava il reattore all'interno della sua stiva di carico. Il muso venne modificato con una nuova sezione, pesante 12 tonellate dovute agli schermi montati per proteggere i piloti dalle radiazioni (i vetri della cabina di pilotaggio erano spessi tra i 25 e 30 centimetri).
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Ora parliamo invece di come gli USA arrivarono ai jet, e in particolare ai progetti di bombardieri a reazione<ref>Principalmente basato su Ciampaglia, Giuseppe: ''Dai primi bombardieri sperimentali a getto al B-45 Tornado'', RID giu 2006 p.90-97</ref>.
Anzitutto vi fu un ammonimento ai vertici dell'USAAC: Linbergh, che si interessò di viaggiare nelle industrie aeronautiche tedesche durante il 1936-38, riportò il rischio che i Tedeschi realizzassero presto motori a reazione e caccia da 500 miglia (805 kmh) e oltre, ma solo nel febbraio del 1941 la NACA iniziò a studiare il problema, con la sola base delle esperienze dei bombardieri B-17 e 24 provvisti di razzi JATO per facilitarne il decollo
Dalla turboelica TG 190, altro progetto nato per tentare di ridurre il consumo specifico dei motori dell'epoca, venne fuori il J47, testato dal 21 giugno 1946 con potenze di 2,2-3,4 t e prodotto fino al '56 in qualcosa come 36.500 esemplari sopratutto per F-86 e B-47. Nonostante il ritardo, e il fatto che l'industria americana avrebbe accusato una certa inferiorità nel settore perlomeno fino a metà degli anni '50, gli USA già dal 17 maggio 1943 decisero di costruire l'XP-80; dall'ottobre decisero di costruire anche un bombardiere, esercizio ben più complesso sopratutto per i problemi che dava in fatto di autonomia. Così il progetto in corso, per un bimotore, venne modificato per due J35. Era questo l' '''A-42 Mixmaster''', pensato dalla Douglas come rimpiazzo degli A-20 Boston/Havoch.
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