Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina-2: differenze tra le versioni

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===L'Aviazione navale<ref>Rollino, Paolo: Speciale Argentina, JP4 Giugno 1991 pagg. 24-56 </ref><ref>Padin, Joge Felix Nunez: Super Etendard in Argentina, JP-4 settembre 1993 pagg. 50-55 </ref><ref>Rollino, Paolo, Aerei ott 1992</ref>===
Con la Venticinquo de Mayo per l'ennesima volta ferma in cantiere agli inizi degli anni '90 (era alla Fincantieri, e comprendeva nuove turbine, armi difensive e sistemi di navigazione: si prevedeva il ritorno il servizio nel 1993), tutti gli aerei ad ala fissa erano costretti ad operare da terra,l'ANA. (AviacionAl Navaltardo Argentina),1992 componente dell'ARAla (ArmadaVenticinquo de laMayo Republicaera Argentina)a avevaBuenos nondimenoAires, circaormeggiata 70in velivoliattesa disponibilidegli all'epoca:ennesimi 12lavori Superdi Etendardcui (comunementeaveva notibisogno comequesta 'Super'),quasi 10cinquantenne circaregina MB.326,dei 5 MBmari.339, 3 jet Fokker F.28 da collegamento.
Al tardo 1992 la Venticinquo de Mayo era a Buenos Aires, ormeggiata in attesa degli ennesimi lavori di cui aveva bisogno questa quasi cinquantenne regina dei mari. Si pensava ad installarle nuove turbine, armi difensivi e sensori. Nel frattempo gli aerei Super Etendard e Tracker normalmente imbarcati erano costretti, di quando in quando, ad esercitarsi sulle portaerei americane che ogni anno venivano usate per un'esercitazione congiunta tra le due marine, nell'Atlantico meridionale. All'epoca l'aviazione navale argentina (ANA) aveva quattro basi principali e una di rischieramento (ovvero attivabile quando ce ne fosse stata la necessità). La forza di velivoli in dotazione non era disprezzabile per gli standard dell'America Latina, circa settanta. Di questi 12 erano i Super Etendard, circa dieci gli MB.326 e 5 gli MB.339 superstiti, anche se oramai messi a terra per mancanza di parti di rispetto. C'erano anche tre F-28 per trasporto di materiali, passeggeri e VIP. Per i potenti Super (Etendard) i piloti che riuscivano a raggiungere il traguardo dell'abilitazione ad operare su di esso erano solo due-tre all'anno. Prima c'era il test psico-attitudinale, il corso di pilotaggio in aliante per trenta ore (massimo), il che riduceva i costi di formazione del giovane pilota, grazie anche all'uso di vettori e operatori civili noleggiati . Poi erano trasferiti (i superstiti di queste selezioni) alla BAN (Base Aerea Navale) di Punta del Indio con i T-34C (undici disponibili, ovvero tutti eccetto i quattro persi, distrutti al suolo dagli inglesi nell'82, in quanto basati sulle isole e usati per ricognizione e attacco leggero), aerei forniti nel '78 (e dunque in piena dittatura dei generali, ma questo vale anche per gli MB.339 e i Super). Questo corso basico di pilotaggio durava otto mesi per ben 200 ore di volo (i T-34C erano mezzi decisamente economici), con otto-dieci allievi brevettati ogni anno al massimo. DI questi circa i due terzi erano destinati agli aerei e quindi volavano con gli MB.326 nella stessa base, ma con la Escuadrilla Aeronaval de Ataque, con combattimenti aerei simulati e missioni varie di attacco al suolo, tanto che erano disponibili bombe Mk.77, 81 e 82 nonché serbatoi al napalm (ma anche le Mk.77 dovrebbero essere gli ordigni incendiari al napalm) da 250 e 500 lbs, pod lanciarazzi Zuni da 127 mm (4 colpi) e da 70 mm (fino a 19), per cannoni da 30 mm e mtg da 12,7, persino pod fotografici. Di questi aerei, vecchiotti ma ben apprezzati, otto erano MB-326GB, forniti nel 1968-71. Essi erano di produzione Aermacchi. Nel 1983 arrivarono dal Brasile altri sette aerei, per ripianare le perdite operative (nessuna delle quali dovuta alle Falklands), anche se la qualità della costruzione dei tipi brasiliani Embraer era inferiore. La Escuadrilla doveva anche volare con gli MB.339AA, cinque dei dieci comprati nel 1980 (grossomodo quando vennero anche comprati i Super), ma oramai le parti di ricambio, specie i motori Viper inglesi, li avevano costretti a stare a terra. Erano circa 5 anni che questi apparecchi, la metà dei quali persa alle Falklands, non avevano più utilizzo. Sebbene essi fossero stati ben giudicati dai piloti, restava da chiedersi se ora, che l'embargo era finito, fosse ancora il caso di rimetterli in efficienza aumentandone il numero oppure venderli. Si pensava anche di ridarli indietro all'Aermacchi in cambio di assistenza per i '326, e nel frattempo comprare 10-12 IA.63 Pampa, aerei locali di prestazioni inferiori ma certo non disprezzabili. La Escuadrilla d'attacco vedeva i piloti restarvi in organico per 3-5 anni a poi diventare tante altre cose: piloti di trasporti, istruttore sui T-34, e per i più fortunati, pilota di Super Etendard, ma solo se nel frattempo avevano superato le 700 ore o più con i soli MB-326. I Super erano un bene prezioso, come l'esemplare 3-A-202, a cui venne attribuito il successo contro lo Sheffield e anche il danneggiamento dell'Invincible (mai avvenuto, peraltro, stando ai britannici l'Exocet venne abbattuto da una cannonata da 114 mm). I Super erano anche impiegati per le CAP di protezione della flotta, ed operavano dalla BAN Comd. Espora, Bahia Blanca. I primi vennero consegnati, assieme a cinque missili, giusto prima della guerra (alcuni piloti erano ancora in Francia), gli ultimi nove dopo, malgrado l'embargo che molti costruttori avevano fatto contro l'Argentina dopo l'attacco delle Falklands. Nel 1992 erano disponibili ancora 9 aerei. Solo sette-otto erano attivi, altri 4 erano in riserva, o comunque fuori servizio per ragioni di manutenzione. I piloti non avevano modo di addestrarsi su versioni biposto del Super, che non sono mai esistite, per cui volavano sul simulatore con ben 14 sessioni di 60-90 minuti; seguivano due rullaggi e quindi il fatidico decollo in coppia con un istruttore su di un altro aereo. C'era bisogno di circa un anno di attività per essere definibili come 'combat ready'. Nelle esercitazioni di tiro erano spesso impiegati i cannoni da 30 DEFA (modello 552A), bombe francesi da 250 e 120 kg, razzi. I missili AA erano i Magic R-550, quelli antinave gli AM-39. In genere l'attività di volo era piuttosto sostenuta, con 150 ore l'anno per pilota, anche di più per quelli con i più economici MB-326, ma gli istruttori volavano anche il 30% in più della media.
 
L'ANA (Aviacion Naval Argentina), componente dell'ARA (Armada de la Republica Argentina) aveva nondimeno circa 70 velivoli disponibili all'epoca: 12 Super Etendard (comunemente noti come 'Super'), 10 circa MB.326, 5 MB.339, 3 jet Fokker F.28 da collegamento, trasporto di materiali, passeggeri e VIP.
 
Nel frattempo gli aerei Super Etendard e Tracker normalmente imbarcati erano costretti, di quando in quando, ad esercitarsi sulle portaerei americane che ogni anno venivano usate per un'esercitazione congiunta tra le due marine, nell'Atlantico meridionale. All'epoca l'aviazione navale argentina (ANA) aveva quattro basi principali e una di rischieramento (ovvero attivabile quando ce ne fosse stata la necessità).
Con la Venticinquo de Mayo per l'ennesima volta ferma in cantiere agli inizi degli anni '90 (era alla Fincantieri, e comprendeva nuove turbine, armi difensive e sistemi di navigazione: si prevedeva il ritorno il servizio nel 1993), tutti gli aerei ad ala fissa erano costretti ad operare da terra,l'ANA (Aviacion Naval Argentina), componente dell'ARA (Armada de la Republica Argentina) aveva nondimeno circa 70 velivoli disponibili all'epoca: 12 Super Etendard (comunemente noti come 'Super'), 10 circa MB.326, 5 MB.339, 3 jet Fokker F.28 da collegamento.
 
Va rimarcato che l'Argentina ha cominciato presto ad interessarsi presto di aerei come supporti per la sua flotta, in corso di modernizzazione e tra le maggiori del Sudamerica quando, nel 1912 venne fondata la Escuela de Aviacion Militar, che vide brevettato anche il Ten. di fregata Melchor Z. Escola, il primo 'marinaio' argentino con le ali. La costituzione della Aviacion Naval si ebbe nel 1916 con biplani Farman per l'addestramento, mentre i primi aerei utilizzabili per compiti di prima linea (essenzialmente ricognizione) erano 2 M.7 e 2 M.9 della Macchi, arrivati nel 1919. L'Argentina, nel 1948 fu la prima nazione sudamericana che utilizzò elicotteri imbarcati, ma per la prima portaerei, quella che sarebbe diventata Indipendencia, bisognò aspettare il 1958, con una forza iniziale di 26 F4U Corsair. Nello stesso anno arrivarono anche i jets: 24 Panther ex-US Navy.
 
Per i potenti Super (Etendard) i piloti che riuscivano a raggiungere il traguardo dell'abilitazione ad operare su di esso erano solo due-tre all'anno. Prima c'era il test psico-attitudinale, il corso di pilotaggio in aliante per trenta ore (massimo), il che riduceva i costi di formazione del giovane pilota, grazie anche all'uso di vettori e operatori civili noleggiati. La B.A.N. (Base Aero Navale) di Punta del Indio continuava l'addestramento dei piloti con il T-34C, dei quali restavano 11 esemplari, esattamente quanti ne lasciò la distruzione di 4 macchine alle Falklands, dove vennero usate come aerei d'attacco al suolo: dal 1978 non se ne perse uno in attività di volo. Essi vennero consegnati grossomodo al tempo dei Super e degli MB.339AA, un notevole ammodernamento malgrado la feroce dittatura dei Generali.
Per risparmiare sulla formazione, il pilota navale argentino seguiva un corso che comprendeva una trentina di ore su aliante con noleggio da club privati. La B.A.N. (Base Aero Navale) di Punta del Indio continuava l'addestramento dei piloti con il T-34C, dei quali restavano 11 esemplari, esattamente quanti ne lasciò la distruzione di 4 macchine alle Falklands, dove vennero usate come aerei d'attacco al suolo: dal 1978 non se ne perse uno in attività di volo. Il corso durava otto mesi in cui venivano volate ben 200 ore. I Macchi MB.326 erano il mezzo successivo per l'addestramento avanzato che in teoria avrebbe portato al Super. La macchina aveva pod per mitragliatrici da 12,7 e forse da 30mm, razzi da 70 e 127mm, bombe da 113 e 227 kg, anche incendiarie al napalm, pod fotografici. 8 MB.326 vennero comprati e forniti tra il 1968 e il 1971, curiosamente nessuna macchina di questo tipo andò all'Aeronautica Argentina. Nel 1983 8 '''EMB-326''' Xavante vennero comprati per far fronte ai rimpiazzi. L'Armada aveva comprato anche 10 MB.339, essendo soddisfatta degli '326, ma la metà venne persa alle Falklands, per lo più al suolo, e gli altri sono rimasti poi senza ricambi. La Escuadrilla de Ataque ha perso entro il 1988 anche gli A-4 ed è rimasta solo con i 'Super', due dei quali persi entrambi l'anno dopo, e gli altri mediamente presenti con 7-8 macchine e altre 4 imballate per riserva. La panoplia di armi comprendeva anche i missili Magic e ovviamente gli Exocet, probabilmente anche i Pescador aria-terra. I piloti volavano circa 150 ore l'anno, anche di più se erano sul '326 e di più ancora se erano istruttori. Ma già l'anno dopo tali valori risultavano dimezzati.
 
Il corso durava otto mesi in cui venivano volate ben 200 ore. I Macchi MB.326 erano il mezzo successivo per l'addestramento avanzato che in teoria avrebbe portato al Super. La macchina aveva pod per mitragliatrici da 12,7 e forse da 30 mm, razzi da 70 e 127 mm, bombe da 113 e 227 kg, anche incendiarie al napalm, pod fotografici. 8 MB.326 vennero comprati e forniti tra il 1968 e il 1971, curiosamente nessuna macchina di questo tipo andò all'Aeronautica Argentina. Nel 1983 arrivarono dal Brasile altri sette aerei, per ripianare le perdite operative (nessuna delle quali dovuta alle Falklands), anche se la qualità della costruzione dei tipi brasiliani Embraer era inferiore.
Per l'abilitazione sui Super Etendard, stabilmente presenti nella 3.squadriglia sulla base di Comandante Espora, Bahia Blanca, i piloti dovevano avere almeno 1.000 ore sugli MB.326, e siccome non esistevano biposto, l'abilitazione comprendeva 14 sessioni di 60-90 minuti l'una sul simulatore di volo disponibile e dopo un anno di volo sul cacciabombardiere, il pilota era pronto a tutti gli effetti. Naturalmente non vi erano molti piloti: 2-3 all'anno andavano ai Super, ora che poi gli A-4 e anche (dal 1988) i Macchi MB.339 non erano più operativi, tutte le attenzioni dei piloti erano per queste poche macchine, presenti effettivamente in linea in 5-8 macchine al massimo. La base di Espora aveva anche 6 Sea King, 4 di costruzione USA (consegnati nel 1971), e 2 di costruzione Agusta, di tipo leggermente più recente e prestante, spesso utilizzati per l'appoggio alle navi rompighiaccio.
 
La Escuadrilla doveva anche volare con gli MB.339AA, cinque dei dieci comprati nel 1980 (grossomodo quando vennero anche comprati i Super), ma oramai le parti di ricambio, specie i motori Viper inglesi, li avevano costretti a stare a terra. Dal 1987 questi apparecchi, la metà dei quali persa alle Falklands, non avevano più utilizzo. Sebbene essi fossero stati ben giudicati dai piloti, restava da chiedersi se ora, che l'embargo era finito, fosse ancora il caso di rimetterli in efficienza aumentandone il numero oppure venderli. Si pensava anche di ridarli indietro all'Aermacchi in cambio di assistenza per i '326, e nel frattempo comprare 10-12 IA.63 Pampa, aerei locali di prestazioni inferiori ma certo non disprezzabili.
 
La Escuadrilla de Ataque ha perso entro il 1988 anche gli A-4 ed è rimasta solo con i 'Super', due dei quali persi entrambi l'anno dopo, e gli altri mediamente presenti con 7-8 macchine e altre 4 imballate per riserva. La panoplia di armi comprendeva anche i missili Magic e ovviamente gli Exocet, probabilmente anche i Pescador aria-terra. I piloti volavano circa 150 ore l'anno, anche di più se erano sul '326 e di più ancora se erano istruttori. Ma già l'anno dopo tali valori risultavano dimezzati.
 
I Super erano anche impiegati per le CAP di protezione della flotta, ed operavano dalla BAN Comd. Espora, Bahia Blanca. I primi vennero consegnati, assieme a cinque missili, giusto prima della guerra (alcuni piloti erano ancora in Francia), gli ultimi nove dopo, malgrado l'embargo che molti costruttori avevano fatto contro l'Argentina dopo l'attacco delle Falklands. Nel 1992 erano disponibili ancora 9 aerei. Solo sette-otto erano attivi, altri 4 erano in riserva, o comunque fuori servizio per ragioni di manutenzione. I piloti non avevano modo di addestrarsi su versioni biposto del Super, che non sono mai esistite, per cui volavano sul simulatore con ben 14 sessioni di 60-90 minuti; seguivano due rullaggi e quindi il fatidico decollo in coppia con un istruttore su di un altro aereo. C'era bisogno di circa un anno di attività per essere definibili come 'combat ready'. Nelle esercitazioni di tiro erano spesso impiegati i cannoni da 30 DEFA (modello 552A), bombe francesi da 250 e 120 kg, razzi. I missili AA erano i Magic R-550, quelli antinave gli AM-39. In genere l'attività di volo era piuttosto sostenuta, con 150 ore l'anno per pilota (al 1992), anche di più per quelli con i più economici MB-326, ma gli istruttori volavano anche il 30% in più della media.
 
Questo corso basico di pilotaggio durava otto mesi per ben 200 ore di volo (i T-34C erano mezzi decisamente economici), con otto-dieci allievi brevettati ogni anno al massimo. Di questi circa i due terzi erano destinati agli aerei e quindi volavano con gli MB.326 nella stessa base, ma con la Escuadrilla Aeronaval de Ataque, con combattimenti aerei simulati e missioni varie di attacco al suolo, tanto che erano disponibili bombe Mk.77, 81 e 82 nonché serbatoi al napalm (ma anche le Mk.77 dovrebbero essere gli ordigni incendiari al napalm) da 250 e 500 lbs, pod lanciarazzi Zuni da 127 mm (4 colpi) e da 70 mm (fino a 19), per cannoni da 30 mm e mtg da 12,7, persino pod fotografici. Di questi aerei, vecchiotti ma ben apprezzati, otto erano MB-326GB, forniti nel 1968-71. Essi erano di produzione Aermacchi. La Escuadrilla d'attacco vedeva i piloti restarvi in organico per 3-5 anni a poi diventare tante altre cose: piloti di trasporti, istruttore sui T-34, e per i più fortunati, pilota di Super Etendard, ma solo se nel frattempo avevano superato le 700 ore o più con i soli MB-326. I Super erano un bene prezioso, come l'esemplare 3-A-202, a cui venne attribuito il successo contro lo Sheffield e anche il danneggiamento dell'Invincible (mai avvenuto, peraltro, stando ai britannici l'Exocet venne abbattuto da una cannonata da 114 mm).
 
Per l'abilitazione sui Super Etendard, stabilmente presenti nella 3.squadriglia sulla base di Comandante Espora, Bahia Blanca, i piloti dovevano avere almeno 1.000 ore sugli MB.326, e siccome non esistevano biposto, l'abilitazione comprendeva 14 sessioni di 60-90 minuti l'una sul simulatore di volo disponibile e dopo un anno di volo sul cacciabombardiere, il pilota era pronto a tutti gli effetti. Naturalmente non vi erano molti piloti: 2-3 all'anno andavano ai Super, ora che poi gli A-4 e anche (dal 1988) i Macchi MB.339 non erano più operativi, tutte le attenzioni dei piloti erano per queste poche macchine, presenti effettivamente in linea in 5-8 macchine al massimo. La base di Espora aveva anche 6 Sea King, 4 di costruzione USA (consegnati nel 1971), e 2 di costruzione Agusta, di tipo leggermente più recente e prestante per via della trasmissione migliorata, spesso utilizzati per l'appoggio alle navi rompighiaccio.
 
Gli '''Alouette III''' vennero invece consegnati nel 1974, con un totale di 14 macchine, imbarcabili anche su navi. 4 di queste affondarono assieme alla nave che li aveva a bordo, e le rimanenti (circa 10, forse meno) restavano le uniche in carico alle fregate e caccia, ora che non erano più oprativi i due Lynx. Quando l' 'Almirante Brown' venne usato nel Golfo, aveva un paio di Alouette, armabili con missili AS-11 o 12 e utilizzabili come macchine SAR.