Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Perù: differenze tra le versioni

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Esiste un contenzioso tra l'Ecuador e il Perù. E non è cosa recente. Infatti, già nel 1535 vi furono scontri tra Conquistadores per disputarsi quella parte che è una vasta zona ricca di foreste, la regione di Amazonas. Dal XIX vi sono state battaglie e guerre periodiche. Dopo che nel 1857-60 vinse il Perù, privando l'Ecuador dell'accesso all'Atlantico, ne l'41 questi si fece sotto un'altra volta ma solo per subire l'azione di 15.000 soldati appoggiati da mezzi corazzati e aerei, con tanto di un'azione di parà (la prima del Sud America). Alla fine, con il Trattato di Rio de Janeiro, del '42, quest'aerea venne assegnata a Lima una volta per tutte. E non si tratta di cosetta da poco: 205.000 km2, in Sud America non si ragiona come in altre parti del mondo, dove alle volte i territori contesi sono solo poche decine di km2. Malgrado che l'USAAF stabilisse la linea di confine nel '47, gli Ecuadoregni non accettarono mai questa situazione, e così continuarono ad occupare la Cordigliera del Condor in maniera periodica, fino a denunciare il Trattato di Rio nel '60. Da questa zona si può dominare la valle del Cenepa, ricca di miniere e petrolio. I due Stati si arroccarono in linee fortificate aspettandosi il peggio. Successe che il 28 gennaio 1981 una pattuglia peruviana fece una scoperta: una base avanzata ecuadoregna, il campo militare nell'Alto Cenepa nota come Nueva Paquisha. Ma i Peruviani non vollero che si andasse oltre: avevano i potenti Su-22 Fitter, appena consegnati dai sovietici. Li usarono con la copertura dei Mirage 5P. I 38 aerei russi, dell'11° Grupo, vennero scortati dai Mirage del 6° Grupo di Chiclayo, seguiti poi dai Mi-8TV dell'Esercito che sbarcarono truppe eliportate. Vittoria completa: appena 4 giorni dopo la scoperta, il 2 febbraio, il campo militare non esisteva più, vennero catturati blindati, batterie a.a. e messi fuori combattimento 200 soldati.
 
Ma non finì qui, nonostante questo disastro: altri scontri seguirono nel 1984, 1991,'91 1992.e L'Ecuador92. venne colto, allAll'epoca della guerra di confine del 1981, l'Ecuador venne colto con l'aviazione in riorganizzazione e non la usò. Dopo il 1992 entrambe le parti si lanciarono in una forsennata corsa al riarmo, propedeutica per la guerra successvia, quella del '95, poi nota come 'Del Condor'. La FAP peruviana, nata nel '29 ma con esperienzeprecedenti nate neldal 1910, era diventata una forza di tutto rispetto. Nel periodo 1968-80 la simpatia del governo per l'URSS portò a grosse forniture di armi. Ma anche Francia e Italia fecero lo stesso. A parte l'esercito e la Marina -quest'ultima servita sopratutto dalle 'Lupo' e dai sottomarini Type 209 tedeschi- l'aviazione peruviana ebbe delle commesse impressionanti per gli standard del Sud Americasudamericani. Anzitutto vennero ordinati ben 47 Mirage 5P, già in servizio dal '68; poi 52 Su-22,, di cui nel 1981 erano in linea i primi 38 deisui 52 complessivamente ordinati; negli anni '70 arrivarono anche 18 Camberra B.Mk 68 di seconda mano, 36 aerei americani A-37 (dal '75), 17 OA-37 (dal 1992) americani, e poi gli MB.339. Questi ebberoerano inizialmenteoggetto di grandi piani, tra cuicon la produzione su licenza per un totale di 66 aerei con(compresi quelli comprati direttamente e i K) in base di un accordo con l'Aermacchi del 1981. TuttaviaMa nel 1984, quella che sarebbe stata l'unica produzione su licenza del 'Macchino II' venne annullata per via dei fondi insufficienti. In tutto vennero consegnati dalla Macchi 19 esemplari. Il tipo monoposto K non ebbe seguito, differentemente dal precedente MB-326K-Impala Mk.II. Il fatto è che i caccia, nonostante tutto, latitavano, perché i Mirage 5 erano pur sempre macchine poco dotateprive di radar Cyrano. La loro integrazione con nuovi aerei era necessaria, specie dopo che 10 eranovennero stati mandati indai all'Argentina per rimediare alle perdite subite contro gli inglesi. Così vennero ordinati 26 Mirage 2000P, poi però ridotti ad appena 12, (sempre per ragioni economiche, il(per che dimostra come sia stata unaottenerli, condizionefu indispensabilenecessario rinunciare agli altri MB.339 per riuscire ad ordinare una squadriglia striminzita dei '2000, altrimentitutto dasommato abbandonare inmeno totonecessari). Le consegne ebbero luogo nel 1985-88. Attualmente vi sono solo uno o due aerei ancora in condizioni di volo, a causa della carenza di parti di ricambio, ma è notizia di questi giorni (Agosto 2009) che i superstiti verranno aggiornati pesantemente, più o meno allo standard 2000-5.
 
Ma non erac'erano solo un fatto di cacciabombardieri: vennero anche comprati 10 C-130, 54 An-26 e 32, 54 Bell 47G e J, 38 Bell 205 ovvero gli UH-1D e H (in servizio dal '65), 18 Bell 206 (dal '74), 35 Bell 212 (1972-87, a cui si aggiunsero anche sei AB-212ASW delle 'Lupo'), 8 Bell 214 e 412 (tutti nel 1983-91), 21 Bo.105, una piccola parte dei 1.401 prodotti (la cui linea si è chiusa proprio questi giorni), consegnati nel 1983-89. L'Armada navale ebbe anche 10 AS Sea King, 1978-79 e infine l'Agusta vendette sei suoi elicotteri A.109 (1990). A tutto questo si aggiunsero gli obiqui Alouette, sia del tipo II che del più evoluto III, già presenti negli anni '60. Un discorso a parte per gli elicotteri russi, i cui rappresentati erano ben 36 Mi-24 consegnati dal 1983 al 1986; 6 Mi-6A (tuttavia radiati nel 1988 per problemi di ricambi), e infine il vero 'mulo' del Patto di Varsavia: 118 Mi-8 e 17, ovvero versioni NATO 'Hip-C' e 'H'.
 
Questa potenza (ma l'elenco non è forse completo) portava la FAP a 10.000 effettivi già nel 1980, che potevano disporre di 138 aerei da caombattimento. Nel 1990 gli scontri con Sendero Luminoso e la tensione con l'Ecuador, avevano portato il totale a 15.000 effettivi di cui la metà professionisti. Le tradizioni aviatorie dei discendenti degli Incas erano di tutto rispetto. Anche il fatto che c'erano già 2.100 donne volontarie, servizio aperto con notevole anticipo sulla NATO, già nel 1986. All'epoca c'erano 116 aerei e 36 elicotteri per operazioni di prima linea. In tutto questi erano suddivisi in 9 Gruppi aerei con 22 squadroni, il tutto gestito da tre Zone di difesa Aerea.
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Quanto alla cronologia delle due aviazioni:
 
*Perù: 1910, primi piloti addestrati all'aeroclub di Peruano, 1912 comprato un idro Avro Burga dall'Esercito; 1917, esercito invia ufficiali in Argentina per addestrarsi; gen 1919, Servicio de Aviacion Militar del Ejercito del Peru; gen 1920, esordio della marina con il suo Cuerpo de Avidoeres Naval de l'Armada Nacional; 18 feb 1929, nate le Fuerza Aeras che inglobano le altre due forze aeree; luglio 1950, la CAP divenne FAP, Fuerza Aerea Peruviana.
 
L'Ecuador ebbe le prime esperienze nel 1912, il 25 gen 1920 venne fuori la Compagnia di Aviazione dell'esercito, il 3 luglio 1935 la FAEE, Forza aerea dell'Esercito dell'Ecuador; 1944, diventa arma indipendente come FAE; nel 1965 venne creata l'aviazione dell'esercito e il 19 giugno 1967 quella della Marina.
 
 
Insomma, questaQuesta era l'organizzazionela situazione quando i rapporti tra i due governi ricominciarono ad aumentare le tensioni piuttosto che scioglierle, fin dalla fine del '94. E siccome c'erano le elezioni per l'aprile del '95, Fujumori, in carica dal '90, avrebbe gradito presentarsi con una guerra vinta a suo vantaggio. In fondo, il Perù aveva vinto sempre contro l'Ecuador. Fujimori eraaveva un tipofatto particolarecarriera: in origini era solo un ingegnere della minoranza di origine giapponese, ma dal 1992 era lui a dominare la scena politica e si candidava per un terzo mandato. La cosa era anticostituzionale. Nel frattempo anche in Ecuador il partito al potere dal '92 era in difficoltà dopo le elezioni del '94 e le proteste popolari. C'erano tutte le premesse per la solita scelta sudamericana: se c'é una difficoltà interna si prova la roulette russa della guerra contro qualche nemico storico (vedi Falklands). Così all'inizio del 1995 il 25° Btg Callao peruviano ebbe ad ordinare, per bocca del suo comandante, all'omologo ecuadoriano del 63° btg, lo scombero dell'Alto Cenepa. Cominciarono le trattative, ma senza successo, tra la 5a Divisione peruviana e la 21a Brigata Condor ecuadoriana. Già il 9 e l'11 gennaio vennero catturate pattuglie peruviane. Il 21 i Peruviani decisero di fare sul serio: un intero battaglione peruviano venne portato da circa 22 Hip e Hind creando la base Norte nella zona contesa tra le due nazioni; dopo il 26 si registrarono combattimenti con circa 30 morti e accuse su entrambi i contendenti. Gli Ecuadoregni rilanciarono con l'attacco di elicotteri, che armati di razzi colpirono la città di Tumbes, al confine. Passarono pochi altri giorni, che un Mi-8TV dell'esercito venne abbattuto da un missile Blowpipe degli ecuadoregni, che dimostrarono di farne un uso piuttosto efficace contro i grossi elicotteri peruviani anche nelle battaglie successive. I 5 a bordo rimasero uccisi. Il 31 toccò invece, non è chiaro per quale causa, ad un Gazelle Ecuadoregno.
 
Nel frattempo anche in Ecuador il partito al potere dal '92 era in difficoltà dopo le elezioni del '94 e le proteste popolari. C'erano tutte le premesse per la solita scelta sudamericana: se c'é una difficoltà interna si prova la roulette russa della guerra contro qualche nemico storico (vedi Falklands). Così all'inizio del 1995 il 25° Btg Callao peruviano ebbe ad ordinare, per bocca del suo comandante, all'omologo ecuadoriano del 63° btg, lo scombero dell'Alto Cenepa. Cominciarono le trattative, ma senza successo, tra la 5a Divisione peruviana e la 21a Brigata Condor ecuadoriana. Già il 9 e l'11 gennaio vennero catturate pattuglie peruviane. Il 21 i Peruviani decisero di fare sul serio: un intero battaglione peruviano venne portato da circa 22 Hip e Hind creando la base Norte nella zona contesa tra le due nazioni; dopo il 26 si registrarono combattimenti con circa 30 morti e accuse su entrambi i contendenti. Gli Ecuadoregni rilanciarono con l'attacco di elicotteri, che armati di razzi colpirono la città di Tumbes, al confine. Passarono pochi altri giorni, che un Mi-8TV dell'esercito venne abbattuto da un missile Blowpipe degli ecuadoregni, che dimostrarono di farne un uso piuttosto efficace contro i grossi elicotteri peruviani anche nelle battaglie successive. I 5 a bordo rimasero uccisi. Il 31 toccò invece, non è chiaro per quale causa, ad un Gazelle Ecuadoregno.
A quel punto era proprio guerra, combattuta tra 5ima peruviani e 2 mila ecuadoregni delle due grandi unità viste sopra: la 5a divizione e la 21a Brigata. I Peruviani passarono al contrattacco dal 30 gennaio ed ebbero il supporto della propria aviazione tattica, in un'escalation sempre più dura. Il 6 andò a schiantarsi contro una montagna uno dei Camberra, il 7 toccò ad un Mi-24 o 25, il primo a causa del maltempo, il secondo per via dei missili SAM tiratigli contro dai soldati (Blowpipe), anche qui con 5 vittime complessive (tutti gli aviatori a bordo). Altri due elicotteri tornarono danneggiati dai colpi.
 
A quel punto era proprio guerra, combattuta tra 5ima5.000 peruviani e 2 mila ecuadoregni delle due grandi unità viste sopra: la 5a divizione e la 21a Brigata. I Peruviani passarono al contrattacco dal 30 gennaio ed ebbero il supporto della propria aviazione tattica, in un'escalation sempre più dura. Il 6 andò a schiantarsi contro una montagna uno dei Camberra, il 7 toccò ad un Mi-24 o 25, il primo a causa del maltempo, il secondo per via dei missili SAM tiratigli contro dai soldati (Blowpipe), anche qui con 5 vittime complessive (tutti gli aviatori a bordo). Altri due elicotteri tornarono danneggiati dai colpi.
 
Nel frattempo le trattative politiche fallirono e il 9 febbraio ricominciarono le battaglie aeree e terrestri con maggiore violenza, con 16 missioni di cacciabombardieri sul fronte, con Su-22, Mirage, Camberra (questi di notte); poi toccò ai Su-22 e agli A-37 che attaccarono il 10 febbraio, su Tiwintza, che venne duramente colpita. Gli Ecuadoregni abbatterono un Mi-17 e danneggiarono un altro Hip.
 
NonCosì non si poteva andare avanti a lungo così; quindi la FAR portò in azione i Mirage del 2112°, che non delusero. Alle 14.15 individuarono dei cacciabombardieri nemici (altreo fonti12.40, parlanodipende delledalle 12.40fonti), dopo pochi minuti dal decollo da Taura., Prestoindividuarono duedei Miragecacciabombardieri abbatterono altrettanti Su-22nemici, scoperti a circa 600 m su Tiwintza. Presto due F.1 abbatterono altrettanti Su-22. Per l'occasione usarono i missili Magic Mk.2, arma in produzione dal 1984 e, capace di eguagliare l'AIM-9L e recentemente fornita assieme ai Python Mk. 3 per gli Kfir. I due piloti rimasero uccisi, anche se il primo riuscì a lanciarsi. Era il vicecomandante della squadriglia 'Los Tigres'. I Mirage 2000P erano in giro e il loro radar venne sentito dai sistemi degli F.1, ma essi si tennero piuttosto a distanza, nonostante il rischio mortale posto dai Mirage in giro. Questo diede luogo inevitabilmente a polemiche sull'utilizzabilità di questi modernissimi caccia. Altri due caccia della FAE, due Kfir, volarono di lì a poco sulla valle del Cenepa, e trovarono tre A-37B. Uno venne abbattuto (il pilota si salvò) e gli altri due costretti ad una precipitosa ritirata. I Mirage 2000P forse ingaggiarono i Jaguar, ma non vi sono riscontri. Poi dal 12 febbraio iniziarono le missioni d'appoggio al suolo, nelle quali, la piccola ma efficiente FAE riuscì ad appoggiare con gli A-37 le truppe di terra, scortati dai Mirage e persino dai Jaguar. Il 13 febbraio vennero mandati all'attacco gli elicotteri di una forza di Hip e Hind, ma uno di ciascun tipo venne abbattuto dalla contraerea sul fiume Tatangosa. L'Hip, un Mi-17, era dell'esercito. Poi c'erano i problemi di combattimento in quota, perché molti elicotteri erano poco adatti all'uso in alta montagna durante i caldi mesi estivi, per cui stavano avendo dei problemi di funzionamento.
 
Il 14 si seguitò a combattere con gli aerei da attacco peruviani, un Camberra venne danneggiato, ma uno Kfir venne gravemente danneggiato (forse rottamato dopo l'atterraggio) da un SA-14. Un A-37 della FAE venne poi danneggiato da un SA-7. L'SA-14 proveniva da uno stock fornito a suo tempo dal Nicaragua e si dimostrò subito un brutto cliente.