Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: differenze tra le versioni

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{{Forze armate mondiali}}
 
==Metà anni '80==
===Esercito (al 1984 circa)===
In tutto l'E.I. (Esercito Italiano ) poteva allora contare su un totale di 258.000 uomini, di cui 187.000 di leva con ferma di 12 mesi. Le riserve istruite ammontavano a 545.000 effettivi (ma di fatto, queste riserve avevano pochissimo peso in caso di mobilitazione, data anche la carenza di materiali disponibili ed in'oltre bisogna pure dire che quanto a riserve l'esercito poteva contare sulle ultime classi di leva in congedo al contrario della maggiorparte dei paesi del patto di varsavia i qui uomini una volta in congedo la loro esperiensa militare non finiva con la fine del servizio di leva anche se in genere piu lungo di quello in vigore nella maggior parte dei paesi dell'alleansa atlantica ma erano sottoposti a dei richiami annuali cosi da essere aggiornati all'uso di nuove armi ed equipaggiamenti e mantenersi in addestramento con armi e equipaggiamenti giàgia utilizzati durante il servizio di leva).
 
Non erano solo queste le risorse 'in armi' del territorio. C'erano numerosissime organizzazioni, da quella a tutt'oggi misteriosa chiamata 'Gladio' e facente parte del piano 'Stay Behind', ai servizi segreti, alle forze di polizia, molto consistenti e con unità anche di tipo militare. Quanto a 'Stay Behind', significa 'dietro le linee (nemiche), ma questo è piuttosto difficile da valutare in quanto bisogna vedere cosa significhi 'dietro le linee': resistenza ad un eventuale occupante, o incursioni sul suo territorio? Di fatto dev'essere stato entrambe le cose, come diversi fatti e testimoni affermano, ma di ufficiale c'é solo la lista di poco oltre 600 nomi di 'gladiatori', incongrua anche numericamente data la durata ultraquarantennale dell'organizzazione (ne avrebbero reclutati..15 all'anno?). Tornando alla questione base, l'Esercito, la sua riorganizzazione vide una notevole riduzione degli organici e della potenza complessiva quando nel 1975 venne adottata la brigata la posto del reggimento.
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L'Esercito, come del resto le altre entità statali, era 'cliente stretto' dell'industria bellica italiana, con reciproco sostegno: per esempio, l'obice OTO-Melara Mod. 56 era stato progettato proprio dall'esercito, e il fucile BM59 venne prodotto estrapolandolo dal Garand, su specifiche dell'Esercito.
 
Quanto al resto dell'arsenale, indubbiamente interessante e imponente, ancorché obsoleto, v'era un po' di tutto:
 
*Armi portatili: ancora moltissimi M1 Garand, 100.000 circa BM59 FAL, pistole Beretta Mod.34 e i primi lotti del Mod.92; mitragliatrici MG42/59, M2 HB; cannoni SR da 57 e 75 mm (praticamente pezzi da museo, al pari dei 'Super Bazooka' da 89 mm, tutte armi rimaste, già dopo gli anni '60, prevalentemente nei depositi con gli stock di munizioni probabilmente esauriti o inutilizzabili di lì a poco).
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La difesa dalle mine non era invece altrettanto brillante, visto che i vecchi dragamine erano non moltissimi, specie considerando che il 90% delle importazioni avveniva via mare, e solo all'epoca stavano entrando in servizio i primi cacciamine 'Lerici' con scafo resistente e amagnetico al tempo stesso grazie ad un unico stampo in GRP (che peraltro, deve avere creato un problema d'inquinamento non indifferente data la tossicità delle resine sintetiche), sonar americano AN/SQQ-14, un MIN di realizzazione nazionale (il Pluto, pesante 1.300 kg) più grosso e capace dei due soliti PAP-104 francesi imbarcati nei cacciamine NATO (ma il problema era che, forse proprio per questo, ne era disponibile solo uno..) e un team di 6 sommozzatori, che fanno parte di un altro nucleo della Marina, differente dagli incursori e dai marò. Certo che si trattava di poca cosa, assieme 32 navi di vecchio tipo, in 7 casi si trattava (classe 'Castagno' di dragamine modificati in cacciamine), ma per lo più erano navi litoranee o costiere di tipo del tutto obsoleto. Si pensava ad altri 6 'Lerici', ma poi sarebbero state costruite addirittura 8 'Gaeta', assai più grandi e capaci. Peraltro questo sarebbe avvenuto non senza prima radiare dal servizio praticamente tutte le altre navi fino a che, tolti di mezzo anche i 'Castagno', la MM rimase con una forza di 12 moderni, ma piuttosto pochi, cacciamine. Era la fine degli anni '90, peraltro, e obiettivamente non c'erano molti nemici all'orizzonte intenti a minare le acque italiane: la flotta russa del Mediterraneo era solo un ricordo, e anzi può stupire che questo programma sia andato avanti ugualmente benché per l'appunto non vi fossero più molte ragioni per attuarlo. Assai più attuali sarebbero diventate, con la loro relativa economicità, le corvette e i pattugliatori, tanto che una serie di questi ultimi, da 1.500 t, avrebbero rimpiazzato gli aliscafi 'Sparviero' pensati come navi d'attacco. La dotazione d'armamento per le nuove navi ha visto essenzialmente i cannoni da 76 mm e un paio di mitragliere. A proposito dei primi, se le 'Minerva' hanno avuto ancora i 'Compatto' e le prime 4 NUMC da 1.500 t i 'Super Rapido', molte navi sono state in realtà armate con cannoni di vecchio tipo. La sagoma squadrata delle torri tipo MM da 76 mm si è così stagliata, dando un effetto piuttosto battagliero, sul ponte di coperta dei 'Cassiopea', ma anche delle 'S.Marco' (le prime due quantomeno) e persino delle 'Stromboli' da rifornimento in mare. Questo armamento non era particolarmente moderno e capace di offrire difesa antimissile valida, anche se indubbiamente era qualcosa; ma venne adottato in quanto si trattava di rimanenze di magazzino proveniente da vecchie navi dismesse, forse anche i due vecchi caccia 'Impavido'. Del resto i due cannoni da 127 mm 'Compatto' tolti dagli 'Audace' aggiornati sono stati ammodernati e poi messi sui 'De la Penne' nei primi anni '90.
 
===Aeronautica===
All'epoca<ref>N.B. tutti questi dati relativi alla metà degli anni '80, quando non riportato diversamente, sono tratti da Armi da guerra N.1-3</ref> l'AMI aveva circa 70.600 effettivi, una forza di prima linea di circa 310 aerei da combattimento, per lo più assegnati alla 5a ATAF della NATO, assieme ad unità turche, greche e americane. L'unità base era il Gruppo, equivalente allo Squadron della RAF, e costituito spesso da 12 aerei, anche se l'organico doveva essere di 18. Per i reparti da caccia era particolarmente vero, tanto che con 9 gruppi (164 aerei teorici) di F-104G, erano stati comprati solo 125 aerei, dei quali una ventina persi nei primi 5 anni di servizio. Questo dà l'idea dell'urgenza di introdurre al più presto gli F-104S, che stavolta vennero comprati in ben 205 esemplari, più che sufficienti per le esigenze. Le perdite operative erano state però elevate, tanto che nei primi anni '70 si arrivò in un paio di occasioni a 10 aerei distrutti in un solo anno<ref>Monografia F-104, edizioni Ed.Ai, c.a 1997</ref>. A metà degli anni '80 c'erano ancora 170 F-104S per nove unità di volo ed erano in fase di integrazione con 100 Tornado IDS, all'epoca previsti in quattro gruppi. Questo spiega perché il numero appaia eccedente rispetto alla forza della prima linea; solo anni dopo verrà ripristinata l'originaria intenzione di 4 gruppi, con i Tornado ECR. A parte questo, erano previsti un grande quantitativo di AMX, all'epoca 187 esemplari più 52 biposto e 4 prototipi (poi ridotti a 110, 26 e i prototipi). Mentre i Tornado avrebbero dovuto sostituire gli F-104S, gli AMX dovevano sostituire i G.91. Gli MB.339A erano già in servizio 81 esemplari e altri erano in carico per la PAN; c'erano 12 C-130H e 44 G.222, e 18 Atlantic, elicotteri AB.47 e AB.204, MB.326 e S.208M per il collegamento.
 
All'epoca la MMI aveva il 1° Gruppo con gli SH-3D di base a La Spezia, e al 3° Gruppo di Catania, per un totale di 20 o più macchine. Il 4° e il 5° Gruppo erano a Taranto con circa 50 AB.212ASW, e sempre lì era presente il 2° Gruppo addestrativo con AB.47 e AB.204AS. Per i pattugliamenti aereonavali c'erano due gruppi con gli Atlantic, però erano formalmente dell'AMI, anche se lavoravano per conto della Marina.
 
Quanto all'Esercito, esso aveva oltre 300 elicotteri e 100 aerei. L'ALE aveva 24 CH-47C da trasporto aereo pesante e per compiti di osservazione aerea (OA) e collegamenti, trasporto leggero ecc, vi erano 200 AB.205 e 206; da poco tempo risultavano in carico 18 AB.212 da trasporto, mentre 5 A.109 Hirundo, due dei quali armati con 4 missili TOW, erano in valutazione, ma in prospettiva c'era l'A.129 Mangusta. Degli aerei ad ala fissa c'é da ricordare gli SM.1019, circa 80 in 10 squadriglie POA (Piloti Osservatori aerei).
 
ORBAT:
 
'''Bombardieri'''
*6° Stormo: 154 Gruppo, Ghedi, Tornado IDS
 
*36° Stormo: 156° Gruppo, Gioia del Colle, Tornado IDS
 
'''Caccia'''
*4° Stormo: 9° Gruppo, Grosseto, F-104S
 
*5° Stormo: 23° e 102° Gruppo, Rimini-Miramare, F-104S
 
*9° Stormo: 10° Gruppo, Grazzanise, F-104S
 
*36° Stormo: 12° Gruppo, Gioia del Colle, F-104S
 
*37° Stormo: 18° Gruppo, Trapani, F-104S
 
*51° Stormo: 22° e 155° Gruppo, Istrana, F-104S
 
*53° Stormo: 21° Gruppo, Cameri, F-104S
 
'''Attacco-ricognizione''':
*3° Stormo: 28° e 132° Gruppo, Verona/Villafranca, F-104G
 
*2° Stormo: 14° e 103° Gruppo, Treviso S.Angelo, G.91R
 
*8° Stormo: 101° Gruppo, Cervia-S.Giorgio, G.91Y
 
*32° Stormo: 13° Gruppo, Brindisi, G.91Y
 
*30° Stormo: 86° Gruppo, Cagliari-Elmas, Atlantic
 
*41° Stormo: 88° Gruppo, Catania-Sigonella, Atlantic
 
*14° Stormo: 71° Gruppo, Pratica di Mare, G.222RM; 8° e 71° Gruppo, idem, PD.808 GE e RM (MB.339 presenti nell'8°);
 
 
'''Addestramento''':
*20° Gruppo, Grosseto, TF-104 e F-104
 
*14° Stormo, Pratica di Mare, MB.339A; 313° Gruppo PAN, Rivolto; 212, 213, 214imo Gruppo, Lecce-Galatina, MB.339A
 
(+ le unità G.91T di Foggia e gli SF-260A, qui non menzionate)
 
'''Trasporto''':
*2° e 28° Gruppo, Pisa, G.222
 
*50° Gruppo, Pisa, C-130H
 
*31° Stormo, 306° Gruppo, Ciampino, DC-9; 93° Gruppo, AS-61TS; 306° Gruppo, Ciampino, PD-808 da collegamento
 
*15° Stormo, Ciampino, 82° e 85° Gruppo SAR, HH-3F
 
In tutto vi erano dunque oltre 34 gruppi (37 con i G.91T, più gli SF-260 da addestrmanto basico) di cui 2 bombardieri ognitempo, 9 caccia e cacciabombardieri, 10 da attacco e recce, 7+ da addestramento. Gli aerei teoricamente in servizio di prima linea dovevano essere all'epoca 36 Tornado IDS, 108-120 F-104S, 24+ F-104G, 36 G.91R, 36 G.91Y, 18 Atlantic e decine di MB.339 e PD.808GE; più circa 55 C-130 e G.222 e velivoli minori, istituzionali e SAR. Una forza media, né poderosa né debole, per gli standard NATO, grande grossomodo come l'aviazione turca, ma con il vantaggio dell'entrata in servizio dei Tornado IDS, appena avvenuta e ancora con numerose limitazioni, come la mancanza di quasi tutto l'armamento previsto (missili Kormoran, MW-1 HZG-1 antipista e HZG-2 controcarri, missili AIM-9L).
 
==Forze aeree nel 1995<ref>New A&D, Mar 1995 p.16</ref>==
E' interessante un riassunto delle varie aviazioni istituzionali: un totale difficile da contare, perché le F.A. non sono mai state particolarmente prodighe di dettagli per i loro programmi militari. Inoltre vi sono stati casi particolari, come gli MB.339 fotografati con MM già assegnate ad altri aerei. In tutto, a metà degli anni '90 c'era la ragionevole stima delle varie forze aeree aventi circa 1.600 velivoli ad ala fissa (750) e rotante (850). Le numerose forze di polizia avevano un gran numero di elicotteri, ben 267, sia pure per lo più di tipo leggero. Tutti gli elicotteri erano di costruzione Agusta, per lo più tipi americani prodotti su licenza, ma con parecchi A.109 e 129 nazionali. V'erano delle perdite da conteggiare, come il caso di Volpe 132, un A.109 della Finanza, precipitato nel '94 per ragioni sconosciute, vicino ad una nave sospetta. Un caso riportato all'attualità solo di recente.
 
In tutto, ecco la forza degli aerei ed elicotteri italiani:
 
*AM:, disponeva di un totale di 758 velivoli, malgrado una sensibile riduzione rispetto a qualche anno prima, specie per la radiazione di numerosi MB.326 e G.91, peraltro parzialmente compensata dagli AMX e da parecchi elicotteri. Totale: 647 aerei e un considerevole numero di elicotteri, 111, usati per addestramento e SAR.
 
*AvEs, ovvero l'Esercito, con 354 elicotteri e 42 aerei, questi ultimi in rapido declino
 
*MM, 110 mezzi di cui 93 elicotteri e 17 aerei (in realtà, nel '95, gli AV-8 erano ancora in fornitura, per cui questo totale comprende anche i velivoli delle Capitanerie di Porto)
 
*G.d.F: ben 109 velivoli, 12 aerei e 97 elicotteri
 
*Carabinieri: 89 elicotteri
 
*Polizia di Stato: 74 velivoli, 15 aerei e 59 elicotteri
 
*Corpo Forestale dello Stato e VVFF: oltre 50 velivoli, tra cui 7 Canadair
 
*AAVTAG (Azienda per l'assistenza del volo), vari mezzi.
 
E' anche interessante notare che all'epoca i sistemi SAM Spada, efficaci ma costosi e a corto raggio, erano stati ridotti da 20 unità di tiro previste originariamente, ad un totale di 12. Ne erano per certo in servizio sette, ma non è chiaro a quanto ammontassero, forse 4 lanciamissili sestupli per ciascuna. Tra gli aeroporti che li avevano o li avrebbero avuti in tempi brevi (comunque erano e sono tipi mobili, facili da trasportare via aria o terra) c'erano Grosseto, Pratica, Trapani-Birgi, Gioia, Rimini-Miramare, Cervia<ref>stesso numero di A&D, ma a pag. 9</ref>.
 
== Note ==