Caccia tattici in azione/Lo Zero: differenze tra le versioni

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I Giapponesi erano in difficoltà, perché per il successo a P.Harbour erano richieste tutte le sei portaerei principali; così c'era poco da scegliere: o quelle leggere, oppure le basi a terra. Ma i bombardieri della Marina erano troppo vulnerabili se mandati in azione senza scorta. Al più si poteva organizzare un randez-vous con i caccia navali, ma questi erano ancora del tipo A5M sulle portaerei leggere. Tuttavia una soluzione c'era: il Tainan Kokutai, basato a terra con i nuovi A6M2 Mod.21 Zero, era ben deciso a dimostrare le capacità della macchina (e degli uomini che la pilotavano). In teoria il consumo orario era di 132 litri all'ora; con il serbatoio esterno c'erano 730 litri complessivi, per cui non c'era modo pratico di arrivare fino alle basi sulle Filippine, che richiedevano tra 1.900 e 2.300 km di autonomia. Ma gli esperti aviatori giapponesi (veterani per la maggior parte della Cina) avevano messo a punto una tecnica di volo speciale per massimizzare il percorso. Volando a 3.700 metri, a 218 kmh (1.700 giri.min dell'elica), permetteva di scendere ad appena 65-70 litri-ora, salendo a circa 10-11 ore di autonomia, e quindi circa 2.300 km. Le missioni di ricognizione erano iniziate il 2 dicembre 1941, mentre i piloti si stavano addestrando con grande meticolosità. I quadrimotori a Clark vennero identificati in 32, più 3 bimotori (forse i B-10 della PAF), e 71 caccia. In tutto i Giapponesi stimarono 300 aerei. I piani vennero preparati con grande meticolosità, lanciando all'attacco i bombardieri del 1 Kokutai, parte del Takao e del Tainan Kokutai, su Clark AB; e Iba dal Takao Kokutai, 3° Kokutai e Kanoya Kokutai. Il grosso dell'aviazione sarebbe decollato da Formosa, all'epoca sotto occupazione giapponese.
 
All'1 di notte vennero passati gli ordini per la missione e i piloti si prepararono per decollare alle 4 di notte. Ma alle 3 iniziò un raro fenomeno meteo: la nebbia, rara per quell'epoca, si levò tanto fitta da ridurre a 5 metri la visibilità. Dopo che venne annunciato il successo (alle 7 locali) dell'attacco a P.Harbour, i piloti erano tesisssimitesissimi: c'era il fondato timore che gli americani fossero già in volo verso la loro base, o stessero per attaccarla (come era successo già ai tempi dell'intervento sovietico, con risultati devastanti). Solo alle 9, finalmente, la nebbia si alzò e le missioni di volo iniziarono appena possibile, alle 10 di mattina. Stranamente, nessun aereo si era fatto vivo sulle loro basi. Il fatto che la nebbia coprisse le loro basi alla vista del nemico era di poca consolazione, perché nel migliore dei casi avrebbero mancato il loro principale obiettivo, la distruzione degli aerei americani al suolo. Ma nemmeno sapendo alle 3.30 locali dell'attacco, Mac Arthur riuscì a fare alcunché, tranne ordinare la massima allerta. Nonostante gli americani conoscessero molto bene la disposizione delle forze di Formosa (grazie a missioni di ricognizione fatte a propria volta) e la disponibilità dei formidabili B-17 (peraltro non c'erano bombardieri medi eccetto 3 B-10), non si ritenne di doverle attaccare. Alle 5.30 9 A5M e 13 B5N avevano già attaccato, decollando dalla RYUJO, la base di Davao, distruggendo due PBY contro un B5N danneggiato e costretto all'ammaraggio vicino alla flotta giapponese. Alle 7 arrivarono su Luzon 25 Ki-48: nonostante la loro provenienza (sempre da Formosa) la loro base non risultava interessata dalla nebbia) e così bombardarono Tuguegarao in perfetto orario, seguiti da 18 Ki-21 del 14° Sentai su di un altro obiettivo. Alle 8.30 altri 3 A5M4 -e 2 B5N- attaccarono dalla RUYJO e uno venne costretto ad atterrare dai danni subiti per via della contraerea. Il pilota sopravvisse, ma si suicidò per non finire prigioniero. Ma nemmeno questi attacchi ebbero effetto: gli americani non avevano praticamente nessun piano operativo organizzato. Decollarono numerosi aerei, alcuni giusto per evitare eventuali attacchi al suolo (B-17 in particolare).
 
Ma quando arrivarono i Giapponesi, fecero comunque danni enormi: 25 G3M2 del 1 Kokutai, 27 G4M1 del Takao Kokutai, 36 A6M2 del Tainan Kokutai per colpire Clark e Carmen; contro Iba, 27 G4M1 del Takao Kokutai, 27 G4M1 del Kanoya Kokutai, 38 A6M2 del 3 Kokutai, e 15 del Kainan Kokutai.