Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-5: differenze tra le versioni

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Venne costruito in soli due esemplari, il 'Dora' e lo 'Schwere Gustav', una sfida tecnologica senza precedenti, almeno nel settore delle artiglierie. Prodotti tra il 1941 e il 1942, normalmente viaggiavano in 60 vagoni ferroriari. Quando era rimontato, si rivelava una super-arma con un calibro di 800 mm, e canna di lunghezza pari a 32,5 m. Sparava due tipi di colpi, perforante ed esplosivo. Il primo era pesante 7.100 kg (!), e tirabile a 38 km di distanza. Il secondo, con pareti più sottili, era di 'appena' 4,8 tonnellate e sparabile a 47 chilometri. L'affusto poggiava su di una doppia rotaia costruita ad hoc, per un totale di 4 binari. Non era possibile usare l'affusto su ferrovie normali. Il peso del complesso, molto alto e dalla sagoma imponente, era di circa 1.330 tonnellate. Servivano 4.120 uomini per movimentarlo e gestirlo, 250 solo per caricarlo e totalmente 1.500 per gestirlo in azione e difenderlo. il 'Grande Gustav' come spesso era chiamato il primo dei due cannoni, sparava al massimo 2-4 colpi all'ora.
 
I supercannoni tedeschi avrebbero dovuto servire a demolire la Linea Maginot, ma arrivarono troppo tardi. Si pensò allora a Gibilterra, da attaccare da tergo con l'autorizzazione a passare concessa dal Gen. Franco. Ma il Caudillo non sentiva affatto l'impellenza di trascinare il suo Paese martoriato dalla guerra civile in un'altra guerra ancora peggiore, e volle rimanere neutrale. Così l'Operazione 'Felix', che se attuata avrebbe potuto cambiare le sorti della II Guerra mondiale, mai ebbe luogo e tutti i materiali, i carri, le artiglierie e le truppe (inclusi i paracadutisti e gli alianti d'assalto) vennero a quel punto radunati invano. Poi, quando sembrava che gli obiettivi dei cannnonicannoni da 80 cm non esistessero più, vi fu l'assedio a Sebastopoli. Qui i Tedeschi vollero dare una prova propagandistica della loro efficienza e potenza. I forti sovietici erano numerosi e proteggevano l'importantissimo porto, e per superarli si pensò ad un'azione di artiglieria che era un riverbero delle epoche precedenti, specie della I Guerra mondiale. Vennero portati pezzi d'artiglieria, per lo più pesanti, da tutta Europa, tra cui molte artiglierie pesanti francesi. Per quando il 1 luglio la città cadde, erano stati tirati in poche settimane oltre 560.000 colpi. Sono circa la metà di quelli sparati ad El Alamein, ma in questo caso si trattò di armi quasi sempre di grosso calibro. 48 di quei colpi vennero tirati dallo Schwere Gustav, giunto suddiviso in numerosi vagoni qualche settimana prima. Uno scalo di 1,2 km venne costruito appositamente, venne assemblato con gru capaci di sollevare 110 tonnellate. Ci vollero settimane, ma all'inizio di giugno il supercannone era pronto. E lo fece solo contro obiettivi militari. Il primo bersaglio furono alcune batterie costiere a 25 km; con l'aiuto di uno speciale stormo di Fi-156 da osservazione, bastarono 8 proiettili per distruggerle. Entro sera fu la volta del forte Stalin, in macerie dopo 6 colpi. Il 6 giugno altra serie di colpi per distruggere con 7 granate il Forte Molotov, e poi contro il deposito sottomarino nella baia di Severnaja, prendendo come punto di riferimento la 'Scogliera bianca' lì vicino. Nell'azione, che venne eseguita con 9 colpi, affondò anche una piccola nave a vela. Seguirono fino al 17 giugno 7 colpi contro una fortificazione, poi 6 contro il Forte Siberia, e 5 contro il forte M.Gorkij.
 
In seguito il Gustav e il Dora vennero trattenuti in Germania. Si pensò anche ad una canna da 52 cm per aumentare la gittata, ma non se ne fece nulla. Alla fine i pezzi di questi cannoni vennero smontati e sparsi per tutta la Germania e l'Europa, a costituire meraviglia per gli eserciti che li trovarono nelle loro avanzate. Era stato addirittura pensato ad un semovente per questo cannone, idea rimasta ovviamente sulla carta. Purtroppo nessuno dei due supercannoni è sopravvissuto per testimoniare tale incredibile epigono delle artiglierie di grandi dimensioni. Un terzo supercannone era in costruzione, ma venne distrutto durante l'ennesimo bombardamento sulla Ruhr<ref>Armi da guerra 10, vale anche per le altre super-artiglierie ferroviarie</ref>.