Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-Armi aeroportate: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: errori di battitura
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: lettere e sillabe sovrannumerarie
Riga 18:
Esistono anche versioni speciali e in particolare quella con il kit Paveway a guida laser. Con questo il peso aumenta a 513 kg circa (kit Paveway II). Gli inglesi non hanno mai sviluppato kit per bombe a guida laser (differentemente dai francesi) e hanno comprato i sistemi direttamente dagli americani, adattandoli alle bombe di loro produzione. In almeno due occasioni vennero usate durante la [[w:Guerra delle Falklands|Guerra delle Falklands]] da parte di un Harrier GR.Mk 3, verso la fine della campagna. In entrambi i casi venne sganciata una coppia di bombe, la prima delle quali mancò il bersaglio, mentre la seconda lo centrò. La designazione laser venne fatta da un operatore a terra, mentre l'acquisizione da parte dell'aereo avvenne con il sistema di ricerca laser LRMTS montato nel muso (con la sua caratteristica forma allungata) con sgancio in cabrata per evitare di entrare nel raggio delle difese antieree argentine. Con le bombe normali vennero usati altri 'mode' di attacco per evitare la difesa antierea argentina. Uno era quello delle bombe sganciate in cabrata dai [[w: Sea Harrier|Sea Harrier]] e fatte esplodere a mezz'aria con una spoletta altimetrica, per colpire le difese antieree argentine con le esplosioni e le schegge. Venne utilizzata per la prima volta il 1 maggio 1982 con l'attacco sull'aeroporto di P. Stanley, il più importante delle Isole. Un altro modo era stato usato appena prima, quando un Vulcan arrivò a bassa quota, per evitare di essere agganciato dai radar, poi per evitare le armi antiaeree a corto raggio salì in quota fino a 3 km e quindi sganciò 21 bombe trasversalmente alla pista, cercando di colpirla almeno con una, cosa che avvenne (il lancio lungo la pista avrebbe potuto colpirla con diverse armi, come anche mancarla del tutto). Da ricordare anche la versione a caduta frenata di queste bombe, con un grande parafreno che si apre attorno a tutto il corpo bomba, in maniera continua e non a pannelli come i tipi 'Snakeye', una specie di 'ombrello' metallico. Apparentemente gli argentini non ne disponevano.
 
In seguito le bombe inglesi vennero ancora utilizzate durante le guerre recenti (come del resto lo furono, sia di nuovi che vecchi tipi, durante i conflitti anteriori all'82, per esempio in Malesia e Kenya) come la [[w:Guerra del Golfo|Guerra del Golfo]] (più precisamente la seconda, dato che di 'guerra del Golfo' si parlava già per il conflitto Irak-Iran degli anni '80: storicamente è corretto quanto dire che la 'Grande guerra' è quella del 1939-45). Qui vennero sganciate, sopratttosoprattutto dai Tornado, circa 6.000 bombe per 3.000 t. Di queste armi solo 1.000 erano guidate (ma in percentuale gli inglesi ne sganciarono di più degli americani, che si limitarono a circa il 10% di munizionamento guidato). Dai dati inizialmente divulgati pare che circa il 30% delle bombe non guidate colpì i bersagli, contro il 90% di quelle guidate. Le Paveway quindi hanno colpito quasi quanto quelle non guidate, ma con un costo decine di volte superiore (dell'ordine delle decine di migliaia di dollari). Ma a parte questo, furono determinanti nel ridurre le perdite di aerei durante gli attacchi agli obiettivi irakeni, molto ben difesi dopo le esperienze con gli attacchi iraniani, e nel colpire con precisione obiettivi 'duri' come gli hangar, magari in punti più deboli della volta del loro tetto, che era spessa in molti casi 1.2 m, 50 cm più degli standard NATO (che erano già sufficienti per ordigni da 454 kg). I Tornado italiani usarono bombe da 454 kg, ma pare che fossero solo Mk 83 americane, mentre i sauditi utilizzarono forse entrambi i modelli. Le bombe LGB, quando portate dai Tornado, sono in genere presenti su due piloni, con un massimo di tre, tutti sotto la fusoliera (sebbene anche quelli subalari interni potrebbero agevolmente ospitarne, ma sono usati per i serbatoi). La carriera delle bombe inglesi è continuata con la lunga e triste lista di guerre e interventi vari degli anni '90 e fino ai giorni nostri.
 
Secondo una statistica sull'efficacia delle bombe convenzionali, per eliminare una squadra di fanteria dispersa sul terreno, erano mediamente necessaria 3 bombe da 454 kg, un carico non indifferente per un risultato di ridotta efficacia, cinicamente parlando, bellica: quello di eliminare un'unità elementare di fanteria. Un differente approccio, già apparso durante se non prima dell'ultima guerra mondiale, era quello delle '''bombe a grappolo''' (CBU) ,che in sostanza sono un'evoluzione delle spezzoniere. La differenza è che le granate non sono sparse a 'scia' dall'aereo, ma sono eiettate da un singolo contenitore, che è sganciato dall'aereo. Tra i vantaggi vi è quello di non avere predisposizioni particolari per il loro uso, il lancio di precisione d'alta quota, aprendosi eventualmente con un'azione ritardata. Come nel caso delle bombe HE, nel ramo [[w:CBU|CBU]] gli inglesi non sono stati pari alla produzione degli aerei. La loro arma standard, apparsa nei primi anni '70, è la Hunting '''BL-755'''<ref>'BL-755', A&D Maggio 1987 p.22-25</ref>. Si tratta di un grosso contenitore con una particolare spoletta anteriore ad elica, che si arma e si aziona dopo un certo tempo dal lancio, usualmente a bassa quota. È fatto da 7 sezioni con 21 bombette l'una, e ciascuna di queste ha una massa di 1.02 kg. Essendo piuttosto grandi, hanno una efficace capacità duale di frammentazione e di perforazione controcarri (HEAT) di circa 270 mm di acciaio. Sono armi sopratutto per compiti controcarro, da 272 kg (600 libbre) tutto compreso. L'arma '''Mk 20''' Rockeye americana è molto simile (e spesso usata assieme all'arma inglese, per esempio nell'AM da alcuni anni, prima aveva solo la BL-755), ma pesa solo 227 kg (500 libbre) con ben 247 granate, molto più leggere ma con sufficienti capacità distruttive (perforazione di circa 200 mm d'acciaio). La BL755 quindi è più pesante e ha esattamente 100 granate in meno, il che farebbe pensare ad una minore efficienza, cosa certamente vera per il compito controcarri. In ogni caso le bombe a grappolo sono l'equivalente di un fucile a pallettoni: sono tutto fuorché 'armi intelligenti', ma di bombardamento a 'tappeto'. Inoltre esiste il rischio di ordigni inesplosi, specie perché i primi tipi di CBU hanno solo una spoletta a impatto, che lascia non meno del 5% del totale inesploso a terra, ma ancora pericoloso. Era tutto sommato un effetto voluto, vista la minaccia 'percepita' delle orde di carri del Patto di Varsavia, che avrebbero trovato dei campi minati improvvisati nella loro avanzata grazie a questi ordigni difettosi. I tipi più recenti sono più sofisticati e hanno spolette a tempo, che riducono drasticamente (ma non annullano) i 'duds' in caso di mancanza di funzionamento di quella a scoppio.