Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-01: differenze tra le versioni

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Le postazioni difensive irakene risultarono anche più forti di quanto ci si aspettasse, estese e protette da oltre 1 milioni di mine controcarro e antiuomo. La resistenza delle truppe irakene era però meno forte di quanto ci si aspettasse, anche perché 6 settimane di attacchi aerei li avevano fiaccati. L'addestramento NATO, la manovra ad armi combinate era stata micidiale per gli irakeni che pure combattevano a difesa del loro territorio, nonostante la differenza rispetto al teatro europeo in cui erano schierati i reparti pesanti americani e inglesi. Infine l'avanzata era stata quasi priva di perdite, e veloce: l'avanzata finale per tagliare la strada a Basra du tanto rapida che la 7a Brigata corazzata impiegò 100 minuti per percorrere 45 km.
 
Le Special Forces inglesi arrivarono a frotte, ma sopratutto il 22nd Special Air Service Regiment, ovvero il SAS. Dalle basi avanzate in Oman e Marinah è stato facile schierarli, e nelle montagne omanite da anni gli inglesi da anni seguivano corsi di addestramento e SERE (evasione e resistenza, ovviamente tra le cose più segrete e riservate del loro programma). I SAS sono stati preceduti da 25 elementi dell'SBS della Marina che erano imbarcati sull'Armilla Patrol del Golfo. Unità del NISOG, i gruppi di 'osservazione' speciale del N.Irlanda sono stati pure usati nel Golfo, dando fiato all'IRA che ha avuto un incremento dell'attività proprio nello stesso periodo. Non sono mancate poi le Special Forces Flight della RAF e il 7th Army Air Corps Regiment con gli elicotteri per missioni speciali. Uno di questi operatori era a bordo anche di uno dei due MH-53E PAVE LOW III che illuminavano i bersagli per i missili degli Apache. Gli SBS operarono con i SEAL dei Team 3, 5 e 6, con funzioni di sminamento, mentre il SAS ha svolto azioni dirette sul territorio nemico e non scherzarono affatto: avevano liste di materiale, persino pesante, e personale. Addiruttura, vi è stata una missione congiunta del SAS e della Delta Force in cui è stato usato un certo numero di Mi-8 ex-DDR: prontamente scambiati per elicotteri irakeni dai soldati, erano in realtà guidati da personale ex-DDR su contratto. Finì che catturarono una batteria dei relativamente nuovi ed efficienti SA-8 (anche se è strano visto che questi missili erano disponibili anche nella DDR, e oltretutto erano troppo pesanti per essere trasportati in aria da qualcosa di meno che un CH-47). Le S.F. hanno anche operato per rapire personale per ottenere informazioni, hanno persino ucciso gli ufficiali che sembravano più 'efficienti' nello spronare i loro uomini, vi sono state incursioni negli alti comandi delle unità irakene per prendere documenti. Ne sono seguiti conflitti a fuoco in cui gli inglesi hanno avuto in genere la mano migliore, stimando un rapporto perdite a loro favore di 15:1. Hanno ottenuto secondo alcune fonti, 1 morto e 7 prigionieri, oppure 4 uccisi, nessun prigioniero e alcuni feriti. Poi vi sono state le missioni assieme alla Delta Force, alla 5th Special Forces Group americane in missioni congiunte chiamate 'Fusion Cells' per la caccia agli Scud, con team di 18 elementi di cui 6 del SAS inglese e il resto americani. Agivano in base alle informazioni dello Squadrone infiltratosi già agli inizi di Desert Shield dentro il territorio irakeno, e di altri reparti speciali che si muovevano passando per poveri beduini, anche a dorso di cammello. In questo modo segnalavano la presenza dei missiil, le Fusion Cells venivano paracadutate e poi scappavano con delle jeep speciali e recuperati dagli elicotteri pesanti. Altri compiti erano l'illuminazione laser per gli F-117, posa di radiofari etc. (anche se bisogna dire, solo pochissimi lanciatori mobili degli SCUD vennero neutralizzati in qualche modo, nonostante le operazioni di aerei come gli F-15E). La ricognizione per le truppe in avanzata era anche un compito utile. Certo che muoversi nelle pianure del deserto era molto più pericoloso che entro terrritoriterritori coperti da vegetazione, ma qui veniva in aiuto non tanto la copertura, ma la dissimulazione: non potendo nascondersi alla vista, si facevano passare per qualcos'altro, un po' come i Ninja giapponesi. Passando ostentatamente per poveri arabi nomadi non facevano molta notizia.
 
Insomma, le S.F. hanno combattuto nel Golfo la loro guerra misteriosa, sporca e senza esclusione di colpi, e come al solito, misteriosa e senza prove precise tranne che in casi speciali. Il successo delle unità da guerra 'non convenzionali' era l'ombra di quello ben più 'luminoso' delle forze convenzionali, che evidentemente ha come base elementi-ombra che trascendono dalla sola tecnologia e addestramento. Supportati dalle informazioni da oltre confine potevano ottenere dei successi decisivi altrimenti non ottenibili.