Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Sudafrica-2: differenze tra le versioni

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Invece, la scelta di rinunciare all’arsenale atomico del presidente FW de Klerk nel 1990 cambiò le cose e il Sudafrica scelse di abbandonare il suo programma atomico e di partecipare attivamente alla non proliferazione nucleare, oltre che abbandonare il regime razzista dell’Apartheid. Con la firma del trattato di non proliferazione del 1991 le bombe vennero distrutte e nel 1993 venne dato accesso all’AIEA ai siti nucleari sudafricani. Nel 1994, il 19 agosto, venne confermato che le bombe erano state smantellate e il Sudafrica divenne dal 1995 un protagonista della non proliferazione nucleare, con il trattato di Pelindbada del 1996 e altri successivi.
 
Tuttavia, non è detto che gli scenziatiscienziati che hanno lavorato al programma siano rimasti inerti, anzi è probabile che sono andati a cercare fortuna in altre nazioni, specialmente del Medio Oriente.
 
Non mancarono nemmeno programmi per agenti chimici e biologici durante gli anni ’80, abbandonati solo nel 1993, benché avesse siglato la convenzione biologica del 1975 mebtre nel 1995 ha siglato quella delle armi chimiche. Pare che poi, nel 1998, sia stato rivelato che durante l’apartheid vennero anche usate queste armi, nell’ambito del Progetto Coast, un capitolo ovviament clandestino del loro impiego. Era nato nel 1983 come programma difensivo per preparare sistemi di protezione NBC, ma a quanto pare andò oltre, con la produzione di cibo con i bacilli dell’antrace, e sistemi di uccisione tramite veleno, ma fatto in maniera tale da far apparire una causa naturale la morte della persona vittima della sua azione.