Dati utili per wargamers/Cannoni controcarri: differenze tra le versioni

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Torniamo alla piastra da 100 mm. Anche se fosse di tipo omogeneo, se fosse inclinata sarebbe pur sempre un problema per i proiettili perforanti. A 60 gradi lo spessore virtuale raddoppia e così diventa una piastra da 200 mm di spessore. Anche se serve una piastra parimenti maggiore come lunghezza (ovvero, se lo scafo del carro è di 1 m di altezza, che questo sia coperto da una piastra di 20 cm verticale o da una da 10 cm inclinata a 60 gradi non cambia nulla), di fatto le corazze inclinate sono state molto efficaci e apprezzate (dai tempi delle armature medioevali: basti vedere gli elmi, per farsene un'idea). C'é poi un altro discorso, quello sull'angolo limite oltre cui anche un sasso (e persino un proiettile) rimbalza sull'acqua. Molti proiettili perforanti di vecchio tipo ne soffrivano, ma sopratutto ne soffrivano i primi APDS decalibrati: se il pezzo inglese da 76 mm perforava 200 mm con questi, contro 130 con gli APBCB, a 60 gradi il vantaggio si riduceva a circa 70 contro 60 mm, per cui in realtà la riduzione era maggiore di due: anzi, nel caso dell'APDS era di circa 3:1. I proiettili moderni hanno meno problemi e sono più stabili, ma anche loro dovranno pur avere un angolo 'limite'. Inoltre le strutture tridimensionali hanno più assi: se la corazza fosse inclinata di 60 gradi e al contempo, si sparasse da 15 gradi sul lato della piastra, allora l'angolo composito sarebbe maggiore: e un proiettile capace di perforare corazze anche se inclinate di 60 gradi sarebbe respinto. Anche le ogive HEAT hanno problemi: quando esplodono non risentono dell'inclinazione se non nei termini geometrici, ma la spoletta può fallire l'innesco. Anche gli HESH si ritrovano più 'dispersi' da supefici inclinate.
 
Le corazze inclinate, insomma, possono fare brutti scherzi. Se sono monolitiche, però, sono ancora prevedibili nel loro comportamento. Ma se si tratta di corazze laminate il discorso cambia, come s'é visto. Se poi si tratta di corazze distanziate è ancora peggio. Un modo pratico per annullare le HESH? una corazza a 'doppia pelle' non consente la propagazione dell'onda d'urto fino a dentro il mezzo, in pratica annullandone l'effetto. Una corazza di questo tipo tende poi a negare (sopratutto con le vecchie ogive, ma molto meno con le nuove, che alle volte se ne possono persino avvantaggiare!) la distanza di scoppio ottimale (diversi calibri) alle ogive HEAT, che per questo sono provviste di vistose sonde per la spoletta e-o sono sistemate (nei missili) a metà dell'arma. Per l'RPG-7 con la granata originale, per esempio, spesso si dice che perforasse 320 mm d'acciaoacciaio, ma questo non risulta dai test fatti dagli americani sui sistemi catturati: i dati riguardano 220-330 mm con una media di circa 250-260 mm. Già questo fa capire l'aleatorietà delle prestazioni puramente teoriche. In ogni caso questa ogiva, per quanto primitiva, perforava a 60 mm dall'esplosione 150 mm d'acciaio, 100 mm a 90 cm, e ancora a 3,6 m la blindatura di un M113. Le corazze a intercapedine hanno anche la possibilità di dare un certo disturbo alle munizioni perforanti, ma meno che nei tipi esplosivi. Sono comode anche per ridurre i rumori interni e il calore o il freddo che vengono dall'esterno (in genere il secondo non è un problema dentro un mezzo corazzato).
 
Le corazze composite sono anche più difficili da valutare. I sovietici sono stati dei precursori in questo campo, ma quelle più note sono le 'Chobbam' inglesi. In pratica sono un sandwich di concezione segreta, fatto di piastre ceramiche, kevlar, spazi vuoti etc. tra due muri d'acciaio. Anche se hanno maggior volume a parità di peso, il loro vantaggio è che, a parità di massa, resistono di più alla penetrazione. Per esempio, la nostra piastra da 100 mm d'acciaio a 60 gradi (tipo quella di un T-62) offre 200 mm di LOS (spessore equivalente), di più se è di tipo laminato o spaziato, mentre per la Chobbam arriverebbe, con massa equivalente a 100 m, a 280 mm contro proiettili perforanti. Ma non solo questo: a complicare i calcoli c'é anche il fatto che qeusta corazza era stata pensata sopratutto contro le HEAT, visto che i proiettili perforanti degli anni '60-70 erano affrontabili con una certa sicurezza dai carri armati britannici (pesanti 55 t, bella forza..). Contro queste il miglioramento non è di 1,4 ma di 2+, quindi sarebbero 400 mm. Le Chobbam più recenti sono state ottimizzate anche per i proiettili perforanti, specie con piastre di ceramica o di uranio impoverito. In tutto si arriva anche a 600-800 mm per la protezione dello scafo, 1000-1500 mm per la torretta!