Archeoastronomia/Astronomia nell'antica Roma: differenze tra le versioni

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'''Plinio il Vecchio''' ( morto durante un’ eruzione del Vesuvio ), ha il merito di aver diffuso in Roma l’astronomia greca.
Altro importante personaggio è '''Vitruvio''' che in un trattato da lui scritto descrive gli strumenti per la misura del tempo, soprattutto meridiane per le quali vengono anche indicate le istruzione per la loro costruzione.
Infine '''Seneca''' ( 3-65 d.C ) si dimostrò lo scrittore di maggior cultura astronomica e non solo, coi suoi scritti che affrontano fenomeni metereologicimeteorologici, ottica atmosferica, corpi celeste, terremoti e comete. Per quest’ultime ipotizzò la loro periodicità ( cioè il loro periodico ritorno verso il Sole ), ipotesi che verrà riconosciuta esatta 1700 anni dopo.
 
[[Categoria:Archeoastronomia|Astronomia nell'antica Roma]]