Caccia tattici in azione/USAAF-5: differenze tra le versioni
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In ogni caso era possibile ottenere un risultato largamente positivo e così la RAF ad un certo punto ebbe il suggerimento da parte dalla R.R. per tutti I Mustang della RAF, con 500 motori Merlin 65. Solo la mancanza di officine campali adatte mise fine alla proposta. Ad un certo punto la R.R. propose addirittura un Griffon da 2.400 hp (serie Griffon 63), ma stavolta in posizione centrale come il P-39, per non alterare troppo il baricentro, e con due eliche controrotanti, abitacolo mosso in avanti ecc. Alla fine si sarebbe ottenuto un caccia da 805 kmh (500 mph), e venne provato anche un mock-up. Tuttavia non se ne fece nulla.
La NAA a sua volta ebbe l'idea di istallare il Merlin costruito su licenza dalla Packard, e il 25 luglio 1942 la N.AA venne autorizzata a convertire due Mustang con il Merlin 65 direttamente importato dalla Gran Bretagna. Risultato fu l'XP-78, poi diventato semplicemente XP-51B. Era un
Ecco quindi arrivare alla scelta necessaria per il nuovo caccia, che oltretutto, cosa non meno importante, saliva a circa il doppio del rateo del modello precedente. Così si sarebbe potuto combattere contro i '190 e 109 tedeschi ad armi pari e alla fine venne fuori un ordine per 2.200 '''P-51B''' con il V-1650-3, basato sul Merlin 68. Oramai, alla fine del '42, il programma Mustang, partito comee outsider e poco considerato, stava dinventando gigantesco e nuovi impianti erano costruiti o ingranditi.
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A Dallas venne costruito il molto simile '''P-51C'''. Ora la produzione si espandeva, mentre l'armamento era costituito da 4 armi con 350 cp per le interne e 280 per le esterne nelle ali. Primo volo 5 maggio 1943, il tipo C seguì il 5 agosto. In tutto vennero prodotti in vari lotti 1.988 B a Inglewood e 1.750 C a Dallas. I motori erano inizialmente da 1.400 hp al decollo e 1.450 hp a 6.000 m, nemmeno tanto per le prestazioni di chi erano capaci. Presto vennero fuori, dopo alcune centinaia di aerei, i caccia con il serbatoio dietro il pilota, da 85 galloni per un totale di 419 compresi due sganciabili, sebbene a scapito del movimento troppo all'indietro del CG con danno alla stabilità di volo, il che dava ai Mustang, per la prima ora di volo, dei seri problemi. Furono gli ultimi 550 P-51B-5-NA ad essere dotati di questo serbatoio, così come i P-51C-3, altri vennero modificati.
IN genere, però, in servizio i piloti erano poco esperti nel 'maneggio' di questo cavallo selvaggio, e il Mustang normalmente non era caricato con il pieno, limitandosi ad un ragionevole compromesso di 65 galloni, ancora più che sufficiente per scortare i bombardieri fino a Berlino. Dal P-51B-10 e C-1 si decise che l'aereo avrebbe avuto solo la colorazione metallica naturale invece del verde oliva scuro che era tipico di quanto fin'allora fatto, per poter distinguere meglio i Mustang dai caccia della LW e, anziché nasconderglisi, sfidarli apertamente in battaglia: era nata la 'superiorità aerea', insomma. L'aereo era anche più veloce grazie a questo, e poi ad alta quota la colorazione mimetica standard non sarebbe servita a molto. Un certo numero, circa un centinaio, divennero F-6C caccia ricognitori. Ma il prolema maggiore era la scarsa visuale per il pilota che si trovava piuttosto a disagio dentro il suo abitacolo, e solo con una certa modifica per estendere il tettuccio rigonfiandolo un
I Mustang III divennero una realtà quando nel tardo 1942 gli Spitfire VB vennero ceduti all'8a AF, e così in contraccambio gli americani fornirono 274 P-51B e 626 C, 59 vennero poi dirottati alla RAAF. La prima unità inglese con i Mustang III fu il No.65 sqn, il dicembre 1943. Molti Mustang III ebbero il Malcom Hood di cui si è già parlato. I successivi Sqn furono il No.19 nel marzo del '44, poi i No.64,65, 66, 93, 94, 112, 118, 129, 165, 234, 237, 241 249, 250, 260, 268, 306, 309, 315, 316, 345, 430, 441, 442, 516 , più il No. 541 del Coastal Command. Gli squadroni 306, 309, 315 e 316 erano polacchi, uno era Francese. I Mustang III non ebbero un grande impiego, tuttavia, anche perché usati largamente per intercettare in casa le V-1, grazie a modifiche che permettevano loro di usare carburante ad alto numero di ottani e di arrivare a circa 678 kmh a 600 m, il che era più che sufficiente per raggiungere le V-1, in genere volanti a poco più di 590 kmh.
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Altri test indicano i P-51B come aventi una velocità di 444 mph a 6.100 m con il massimo di sovrapressione di 75 in Hg, o di 426 con 67 in. a 7.620 m.
Peso dell'aereo di 9.335 lb. Al decollo l'aereo non ha tendenze a zig-zagare, e sale in maniera rapida e con angolo assai ripido. Eccellenti i controlli di volo a ttte le velocità con forze moderate, molto maneggevole e -in questo caso (forse perché è un B-15?) con un raggio di virata stretto, ma stando attenti a non tirare troppo perché andrebbe in un rapido stallo con poco avvertimento. Eccellente controllo laterale e rateo di rollio a tutte le velocità. In termini di potenza, da rilevare che il nuovo motore V-1650-7 era capace di maggiori velocità rispetto al V-1650-3 a un
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L'aereo è stato testato anche per l'agilità e si è dimostrato buono tranne per una leggera tendenza a picchiate oltre le 400 mph (644 kmh), e per i problemi di trimmaggio quando si volava con 90 in di sovrapressione. Il peso al decollo testato era di 9.544 lbs, con zavorra per simulare l'armamento interno. Il peso massioo al decollo è stato con due bombe da 454 kg, 11.545 lbs, quando con sei razzi HVAR e due bombe da 227 kg si poteva ancor contenerlo in 11.345 lbs.
L'aereo manovrava bene a terra per parcheggio e posizionamento, grazie anche alla ruota di coda sterzabile di sei gradi per parte. Decollando con 7 gradi di flap, oppure 15-20 per campi di volo ridotti, si staccava a 103 mph e poi si saliva a circa 160. A parte la difficoltà di controllo alla massima sovrapotenza di 90 in di Hg, l'aereo mostrava belle doti di volo, molto agile e con un ridotto raggio di virata, così come il tempo per rollare attorno al proprio asse; buone anche le caratteristiche di stallo, relativamente gentili e facili da gestire uscendone. La quota a cui è stato investigato è di 10.800 m circa per la velocità di crociera, poi l'aereo comincia a 'soffrire' malgrado la sua potenza. L'atterraggio sembra normale con una velocità di circa 102 mph. Il rumore e le vibrazioni sono snsibili solo quando si mette la superpotenza oltre i 74 in Hg, vi è un
In termini di prestazioni, con la WEP e 90 in di Hg si arriva a 401 mph slm, 431 a 6.800, 423 a 13.400, 451 a 21.200, 448 a 25.000, quest'ultimo valore con 78 in di Hg.
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==Contro la LW==
Lo scontro con la forte difesa germanica fu senz'altro il più difficile per l'aviazione Alleata, e come detto, questa ebbe un vantaggio non di poco conto quando arrivarono i primi Mustang Merlin, in particolare quelli del 354° FG il 1 dicembre 1943. Dato che la missione del 14 ottobre 1943 aveva da sola comportato la perdita di 60+ bombardieri, 138 altri danneggiati e 1.000 uomini tra feriti e dispersi, il tutto su di un totale di 291 B-17 mandati all'attacco, l'esigenza di caccia di scorta validi restava irrisolta. Lo Spitfire aveva un raggio troppo scarso, circa 300 km; il P-47 era capace di fare appena meglio, oppure di arrivare a 500 km con il serbatoio da 765 l ausiliario, e a 600 km con i due subalari da 408 l, ma per il momento non era ancora così efficiente e ben equipaggiato per tali missioni, inoltre sotto i 5.000 m non era un granché contro FW-190 e Bf-109. Quanto al P-38, poteva arrivare anche a 730 km di distanza nelle missioni di scorta, ma non riusciva a combattere alla pari con i suoi avversari tedeschi e sopratutto, sembrava soffrire particolarmente il clima freddo (specie per i motori), con problemi di affidabilità notevoli. SOlo con gli ultimi tipi di P-47 e P-38 si sarebbero risolti un
Il 4th FG della 8th AF ebbe solo il 27 febbraio i suoi P-51B e C, e non perse tempo: il 28, con appena 1 ora di volo sul nuovo caccia, venne mandato in azione di scorta ai bombardieri della sua 8th AF. Fu un gesto potenzialmente disastroso, ma i piloti americani ne uscirono in qualche modo.
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====I consigli di Kit Carson====
La prima impressione è quella che conta. Kit Carson disse del Mustang: ''Aveva l'aspetto di una macchina competente: solido, pulito, pratico. Mi piaceva sopratutto il carrello a zampe larghe.. non c'era il pericolo che ti tradisse cappottando, magari con il vento al traverso''. ''L'elica quadripala era una novità per me: silenzioso simbolo di potenza''. Carson andò all'estremità dell'ala e la scosse cercando di farla dondolare con tutte le sue forze. La trovò rigida. ''Bene. Io odio quelle alucce elastiche che fingono di essere rigide (a chi si sarà riferito? Certo non al robusto P-39, forse allo Spitfire?). Salito sull'aereo, controllato tutto, ossigeno, freno inserito ecc, inserimento batterie e così via. Al primo tentativo (il Mustang non aveva modelli biposto, così era necessario esordire da soli) di accensione solo due o tre cilindri si accesero, ma non bastarono a muovere l'elica da 154 kg (nemmeno molti, la Rotol tripala dello Spitfire pesava ben 227 kg). Al secondo tentativo, lentamente, due-tre dei cilindri si accesero per volta e alla fine l'aereo si ritrovò con il motore a 1.200 giri, sebbene fosse ancora 'fiacco' a tale basso regime, sferragliando e scoppiettando abbondantemente per via dell'incrocio tra valvole di aspirazione e scarico. A 2.300 giri per scaldare l'aereo, 1.500 giri, poi autorizzazione al decollo con rullaggio un
Passò l'Atlantico sulla QUEEN ELIZABETH. Una rapida traversata di appena 5 giorni e mezzo. Il transatlantico britannico era così veloce che nessuna unità di scorta poteva stargli dietro (non per un percorso così lungo, almeno), e portare ben 14.000 persone per ogni traversata. Nessun sommergibile era in grado di attaccarla, anche se poteva sempre tenderle un agguato in qualche punto strategico, dove si spera vi fossero abbondanti navi di scorta, almeno costiere. Di fatto, questo transatlantico (a differenza di quelli che operarono in Mediterraneo, tre dei quali affondati dall'HMS Upholder) rimase invulnerabile agli attacchi dei sottomarini, anche se poteva sempre essere attaccato dagli aerei, e se sì, sarebbe stata una perdita ben maggiore persino del Titanic. Diventato sottotenente a 10 dollari al mese più supplemento di 75 dollari per l'impiego in guerra, Carson divenne un pilota dell'USAAF basata in Gran Bretagna, nel Suffolk. Carson si impratichì subito del caccia, trovandolo eccezionale per accelerazione e velocità. Poi, in missioni che duravano anche 7 ore, scortava i bombardieri. Stranamente, la RAF usò invece i suoi Mustang Mk I come aerei da cooperazione con l'esercito (24 squadroni) e poi i 1.800 Mk III e IV con il Merlin in altri 21 squadroni della II TAF e sette nel Mediterraneo, fino al novembre 1946.
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===I 'Super-Mustang'===
All'inizio del '43 si stava pensando a come rielaborare il progetto del Mustang, che era piuttosto robusto, decisamente superiore a quello che era stato richiesto dai clienti britannici, con il risultato di essere un
Per la cronaca, ecco le prestazioni di questo trio di aerei sperimentali: XP-51F: 466 mph a 29.000 ft; salita a 19.500 ft in 4,9 minuti, tangenza 42.500 ft, raggio 650 miglia, massima autonomia 2.100; pesi 5636-9060 lbs.
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===Il Mustang si fa in due===
È poco noto, ma diversi caccia della IIGM vennero pensati anche in versione a doppia fusoliera, come per esempio i Bf-109, i G.55 e Re.2005. Ma l'unico che ebbe attuazione fu il P-82, nato con il compito di scortare i B-29 nel Pacifico e basato sull'esperienza del Mustang. La progettazione iniziò il 7 gennaio 1944 e vinse sui rivali Bell XP-83 e Consolidated XP-81, ennesimi caccia sperimentali americani. Vennero usate due fusoliere di P-51H un
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