Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Polonia-2: differenze tra le versioni

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Quanto al '''PZL I-22 IRYDA''', esso è una sorta di Alpha Jet in termini di prestazioni e di progettazione generale, volato per la prima volta il 3 marzo 1985, in servizio il 22 dicembre 1992, ma come si vedrà, senza successo. Nacque dal programma de '76 per un addestratore avanzato, come rimpiazzo del TS-11. Un aereo robusto, dall'aspetto un po' tozzo e sgraziato, simile a quello di un grosso IA-63 Pampa. Uno degli aerei, quello di preserie, cadde in un incidente dovuto ad un test all'estremo del suo sviluppo di volo. Mancanza di finanziamenti nei duri anni '90 condussero alla fine del programma, che vide solo 8 aerei e servizio solo nel 1992-96. La sua eredità è stata ripresa, come si vede, dal più economico PZL-130.
 
Caratteristiche: dimensioni 13,22 x 9,6 x 4,3 x 20 m2; peso 4.600-7.500 kg di cui 1.800 di carico utile massimo; i motori erano due PZL K-15 da 14,7 kN. La velocità max era di 940 kmh a 5.000 m, autonomia 1.200 km, tangenza 13.700 m, salita 41 m.sec. Nell'insieme appena inferiore rispetto all'Alpha Jet che si proponeva di emulare, senza tuttavia ottenerne il successo data la congiuntura economica.
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La '''MAG-95''' è un'arma disegnata nei primi anni '90 e prodotta nel periodo 1995-2000, con varianti come le MAG-98 e 08. Essa pesa 1.230 grammi, poi ridotti a 1.055. La lunghezza è di 200 mm, di cui 115 di canna. Larghezza e altezza sono 35 e 140 mm. I proiettili sono i 9x19 Para sparati a 356 m.sec. Il sistema meccanico interno per molti aspetti è simile a quello delle pistole Browning. Il caricatore è da 15 colpi. Dato il peso e il munizionamento è un po' la Beretta 92 polacca. Sono stati introdotti molti sistemi di sicurezza di tipo occidentale, per migliorare un settore di cui le armi leggere orientali non brillavano in precedenza. Il loro compito è sostituire le P-64 e P-83 ed è stato abbandonato il 9x18 Makarov per il 9x19 Parabellum, leggermente più potente, sopratutto adottato dalla NATO. Il diretto competitore era il WIST-94, meno sicura e durevole (e meno protetta in caso di spari accidentali), ma l'esercito aveva chiesto 800 gr di massa e dimensioni max di 195 x 33 x 135 mm, e nemmeno la MAG-98 con castello di alluminio ebbe successo, pesando ancora 75 g più del massimo. Sebbene l'arma sia stata prodotta poi per la Guardia di frontiera e la polizia penitenziaria, la Polizia (in generale) aveva espresso piuttosto la decisione per le pistole Glock e Walther P99. Il mercato civile di armi, in Polonia, è ancora (fortunatamente) una realtà di poca cosa, date le leggi in materia, e così non vi sono stati molti sbocchi nemmeno in tal senso. L'ultimo tipo prodotto, la MAG-98C, è un tipo sportivo con un caricatore da 20 colpi e mirino di precisione. Dopo di che, nonostante una piccola serie prodotta anche per gli USA, nel 2000 la produzione cessò data la bancarotta dell'azienda madre. Questo nonostante l'opinione dei suoi pochi utenti, che la considerano arma precisa e ben bilanciata, nonché durevole, e il peso consenta una stabilità di tiro migliore rispetto a quella di altre armi; pare che sia anche più semplice ed economica della WIST-94. Forse per queste qualità è stata poi ripescata come MAG-08, nel 2008 per l'appunto, da parte della FBL, che è succeduta alla precedente casa madre.
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La Pistolet maszynowy wz. 1984 ('''PM-84P''') Glauberyt è un progetto successivo di mitra, in servizio dal 1984 e progettata entro il 1981. E'È più grande, con peso di 1,84-2,42 kg a seconda dei tipi, lunghezza 560-605 mm, canna da 165-185 mm, altezza di 160-172 mm, larghezza di 51-58 mm. Anche qui vi è stato l'originale 9x18 Makarov ad un certo punto integrato dal 9x19 Para. IL raggio utile è di circa 200 m. A differenza del mitra precedente, è un sistema pensato per migliorare l'accuratezza del tiro anche a raffica e questo aiuta molto nell'impiego pratico quando si spara a tiro rapido. Attualmente è usata anche dall'Irak.
 
Una versione ulteriore è la PM-98, più moderna e apparsa di recente.
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Il MID Bizon-S è un mezzo pionieri consegnato in 11 esemplari in due versioni, il PMC è invece un gettaponte di cui vi sono varie versioni, tra cui 5 con il sistema francese Leguan per la Malaysia e il nuovo MG-20 Daglezja.
 
Un tipo forse più appariscente è il '''PZA Loara-A''' è un veicolo da 45 t, dimensioni 6,67 x 3,4 x 2,19 m con tre persone d'equipaggio. Armato con 2 cannoni svizzeri da 35 mm, motorizzato con un S-1000 (1.000 hp), 60 kmh e 650 km di autonomia, esso è un avanzato mezzo antiaereo. PZA (Przeciwlotniczy Zestaw Artyleryjski ) che originariamente venne basato sullo scafo del T-72, ma che poi, nel modello standard è stato basato sul più avanzato PT-91. Doveva essere integrato con il PZA Loara con missili SAM, ma questo progetto è stato cancellato.. Il sistema, simile al Gepard, ha un radar 3D da 26 km ed identifica fino a 64 bersagli in simultanea, oltre ad operare a 60 giri-sec, anche in movimento. Non c'é un radar di tiro, ma per gli ingaggi ognitempo è stato installato, più economicamente (come nelle opzioni per il mezzo c.a. sudafricano da 35 mm ) un telemetro laser e un FLIR; il tempo di reazione è di 10 secondi. Il raggio di tiro arriva fino a 5 km, contro bersagli che possono essere in volo fino a 500 m.sec, ovvero ogni velocità pratica per le quote medio-basse (circa 1,5 mach a bassa quota). Ovviamente è utilizzabile anche contro bersagli a terra o sulla costa, anche se la torretta assai alta è un po' troppo visibile per un eventuale avversario, cosa del resto impossibile da evitare per un semovente contraereo con cannoni ad alta elevazione e di calibro elevato.
Realizzati 2 esemplari, pare che ne siano stati ordinati 48, e vi sono voci di altri 100 ordinati dall'India.
 
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Il WZT-1 è stato progettato nei tardi anni '60 e prodotto dalla Bumar tra il 1970 e il 1978: dimensioni 7,1 x 3,27 x 2,1 m, equipaggio 3 persone. Il peso è di sole 31,5 t dato che non c'é la torretta e che per un carro recupero è fondamentale ovviamente avere il miglior rapporto potenza peso possibile, visto che poi deve tirarsi dietro anche i più pesanti carri e blindati vari. L'armamento è ridotto ad un'arma da 12,7 mm DShK con 200 colpi, il motore al solito è il V-55A da 38,88 l e 580 hp; il rapporto potenza peso arriva così a 18,4 hp-t, come grossomodo il ZSU-57-2, ma la velocità non è diversa: 50 kmh su strada, 27 fuoristrada, 15 in traino. L'autonomia operativa è di 470 km esclusi serbatoi ausiliari, in genere non installati. In servizio dal 1970, oramai non è più in linea. L'idea era nata già in URSS nei primi anni '50 anche se il T-54 non era che appena più pesante del T-34; il primo carro ARV era il BTS-1 (=Bronirowannyj Tjagacz Sriednij), dal '55 aggiornato con nuove attrezzature tra cui una piccola gru, e come tale definito BTS-2. Questo venne anche costruito più tardi su scafo T-55; alla fine degli anni 60 soltanto venne esportato in Polonia e Cecoslovacchia e la prima almeno ne ricavò un mezzo migliorato, per l'appunto il WZT-1.
 
Presto comparve il WZT-2, prodotto tra il '73 e il '92, in un totale di ben 600 esemplari. Il Peso aumentava a 34 t, le dimensioni sono simili (3,27 m larghezza, 2,1 altezza), l'equipaggio 4+3 eventuali feriti. Il resto non cambia molto a parte il motore V-55W da 591 hp, che riduce leggermente l'autonomia (465 km) ma almeno aiuta a non far calare troppo il rapporto potenza-peso. Esso è ancora in servizio come mezzo principale, ma più che altro per i BMP e i 2S1 dato che T-72 e Leopard 2 sono un po' troppo pesanti e richiederebbero in caso il traino da parte di due di questi mezzi. Vi sono anche carri di recupero usati per le emergenze ferroviarie. 80 dei 600 mezzi erano ancora in servizio al 2004, ma parecchi mezzi erano anche in uso da privati, ovviamente senza mitragliatrice. L'India ne ha comprati ben 196 e l'Irak e la Yugoslavia alcuni altri.
 
Dato il successo, il WZT-3 non tardò a continuare l'esperienza polacca sugli ARV, in servizio dal 1989 al 2003. La produzione durò 10 anni, tra il 1989 e il 1999, ma solo 20 ne vennero realizzati. Pesano 42 t, dimensioni 8,3 x 3,27 x 2,71 m, 4 persone d'equipaggio, solito armamento ma motore V-46-2 da 780 hp turbodiesel, con velocità di 60 kmh e 450 km di autonomia.
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Lo '''Dzik 3''' è un blindato più piccolo, da 4,5 t. Esso ha dimensioni di 4,5x 2 x 2,16 m, con 13 persone d'equipaggio, armato con una PK da 7,62 mm o anche armi un po' più pesanti, coraze di classe per lo più B6, velocità 100 kmh e autonomia 800 km, motore da 146 hp Aifo (Iveco, ancora una volta). Ve ne sono mezzi antiterrorismo (-AT) e APC vari, con vari tipi di uscite e posti di osservazione e tiro in vario numero e disposizione. Per ora ne hanno ordinati centinaia, in particolare l'esercito Irakeno, altro cliente, ne ha ordinati entro il 2006 600 del modello -3 (Ain Jaria 1, 4 porte, spazio per 11 soldati, 13 posti di fuoco e torretta con mitragliatrici), con la possibilità di arrivare fino a circa 1.000.
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Anche l''''RPG-76''' è una specialità polacca, in questo caso si tratta però di un ordigno c.c.. Il Komar (nome proprio) è in servizio dal 1980, anche se è stato progettato nel 1973. La sua particolarità è di ritornare al concetto base da cui sono nati gli RPG, ovvero il Panzerfaust. Questo significa un ordigno molto semplice che in effetti pesa appena 2,1 kg totale, di cui 1,78 per il razzo. La lunghezza con calcio esteso è di 1190 mm. Il razzo, più piccolo dei normali RPG, è calibro 68 mm e penetra 260 mm di corazza, il suo motore a razzo è al solito calibro 40 mm e imprime una velocità di 145 m.sec (circa la metà degli RPG-7), per un raggio effettivo non superiore a 250 m. Il Komar porta quindi il nome che in polacco significa 'zanzara' ed è un po' una risposta al fatto che gli RPG-7 sono piuttosto ingombranti. Specie per le truppe aviotrasportate e altre unità speciali o leggere, questo significa che c'era spazio per un requisito per armi più piccole e così nel '71 l'Istituto militare polacco per la tecnologia iniziò il programma 'Argus' che inizialmente comprendeva possibilità sia di usare cannoni SR che lanciarazzi. Quest'ultimo venne scelto grazie all'esperienza del precedente PGN-60, e così la nuova arma è rimasta un lanciarazzi piuttosto che un mini-cannone SR come era il concetto originale padre degli RPG, ovvero il Panzerfaust. Parteciparono anche degli scenziati bulgari allo sviluppo di quest'arma inconsueta (in URSS, per lo stesso compito, si stavano clonando gli M-72 LAW americani come RPG-18, di calibro leggermente calato da 66 a 64 mm). Il prototipo venne presentato nel 1973, ma la collaborazione con la Bulgaria cessò ad un certo punto e questo sistema rimase un tipo esclusivo della Polonia. Lo sviluppo fu invero molto lungo, tanto che solo nel 1985 entrò in servizio come RPG-76 Komar. Dato che il piccolo calibro non gli consentiva di penetrare i carri armati moderni frontalmente (in verità questo è un problema anche di armi più grandi e sofisticate), essa è diventata un'arma di tipo specializzato per truppe non standard, prodotta a Niewiadowo. È stata usata anche in Afghanistan dopo il 2001, ma nel 2003 essa è stata rimpiazzata da un piccolo numero di Carl Gustav, gli obicui cannoni SR portatili che offrivano maggiore potenza e flessibilità d'impiego.
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