Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA: differenze tra le versioni

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Il problema dell'Allison era che senza turbocompressore (come nel P-38) il velivolo era scarso a potenza in quota. La maneggevolezza era eccellente, l'Allison era più leggero del successivo Merlin e il velivolo era ottimizzato per questo motore. Il P-51 venne usato come ricognitore e cacciabombardiere a lungo raggio, con le sue robuste ali dotate di 4 cannoni da 20 mm. Le caratteristiche di volo, negli esemplari operativi, erano cadute di 32 kmh e la salita a 6.100 m in 11'. L'entrata in azione fu il 27 luglio 1942. Nel frattempo venne ordinato un lotto di 500 A-36 Invader, bombardieri in picchiata che operarono con l'USAAF sopratutto in Mediterraneo, con notevole successo.
 
La successiva evoluzione fu il '''P-51B''' con il Merlin, velivolo eccellente, ma con un abitacolo angusto e scarsa potenza di fuoco (4 M2). Volò nel novembre del '42 dimostrandosi capace di 679 kmh, meno dei 710 previsti. Nonostante ciò era un velivolo eccellente, capace di salire con le sue 4-5 t di peso a 6.000 m in 6,05', e 9.100 m in 11,05'. In seguito, il XP-51B arrivò a 709 kmh e 6.100 m in 5'51 sec. Dopo il P-51B e C, arrivò il '''P-51D''' con 6 M2 e sopratutto il tettuccio a goccia. Questo garantiva comodità (i primi P-51 erano scomodi per i piloti di alta statura), ma era piuttosto sgradevole per il volo ad alta quota per i raggi del sole (non c'era schermatura di sorta). Il Mustang perse poi un po' di stabilità in picchiata. Ma con quest'aereo si ottenne un progetto estremamente valido. Simile al D fu il 'K', semplicemente avevano un'elica di tipo diverso. Ecco la ragione di questa diversa versione, realizzata in 1.500 esemplari contro i 6.500 D. I P-51 Mustang con il Merlin iniziarono le loro attività nel dicembre del '43, e nell'arco di un anno spazzarono via gran parte della Luftwaffe. Il P-51D e gli ultimi B raggiungevano i 2.000 km di autonomia perché ai serbatoi alari fu aggiunto uno di fusoliera, per un totale di 928 l. Con serbatoi ausiliari si poteva fare i 3.350 km in 8 ore e mezzo.
 
Il '''P-51D/K''' era già un caccia formidabile, nonostante il tettuccio aveva ridotto la velocità a 704 kmh a 7.600 m. Ma c'era spazio per un miglioramento? Una risposta venne trovata raffrontando quello che facevano gli Inglesi e i Tedeschi. Il Mustang era molto robusto, ben più dello Spitfire e in generale di quanto richiesto dagli Inglesi. Alleggerirlo era una buona idea e il 'Mustang alleggerito' prese forma come NA-105. Così apparvero due '''XP-51F''' che vennero aumentati a 5 nel giugno del '43 (pochi mesi dopo l'inizio di questo restyling). L'aereo esteriormente sembrava ancora un Mustang, ma in realtà gran parte dei componenti era stata riprogettata e non era più nemmeno compatibile, le ruote erano più piccole, più semplice il sistema idraulico, ridotte a 4 le mitragliatrici ma con 440 colpi l'una. Il serbatoio di fusoliera, che quando era pieno dava problemi di centraggio (per quanto possa sembrare bizzarro, era suggerito nelle missioni a lungo raggio di consumare per primo il suo carburante, proprio per ristabilire il centraggio originariamente stabilito con i soli serbatoi alari), togliendo il sistema di raffreddamento dell'olio, con i suoi vulnerabili circuiti, da dietro il radiatore del liquido, il tettuccio ingrandito per ridurre (paradossalmente) la resistenza, le superfici di controllo vennero ingrandite, l'elica ridotta a tripala ecc.
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===L'US Navy<ref>Armi da guerra 55</ref>===
[[Immagine:F8F Bearcat VF-31.jpg|320px|left|]]
Qui l'evoluzione fu meno drastica, un po' perché c'erano gli ottimi ma assolutamente classici '''[[w:Grumman F6F|F6F]]''' a dominare, un po' perché gli F4U Corsair si stavano confermando dei notevolissimi caccia multiruolo, anche se molto difficili da pilotare in operazioni su portaerei (almeno per la media di esperienza dei piloti di allora). Gli Hellcat non sono macchine dalle innovazioni eccezionali, ma vanno ricordati almeno per sommi capi: volarono come sostituti del Wildcat, dapprima come prototipo con motore R-2600, il 26 giugno 1942; entreo il luglio comparve il prototipo con il motore R-2800 da 2.000 hp, e gli esemplari di produzione iniziarono le consegne già a ottobre, con una rapidità di trasformazione da prototipo a mezzo di serie veramente eccezionale, specie se si considera che si trattava di un velivolo che, seppur simile al Wildcat, era nettamente più grande e potente (lunghezza di 10,2 m anziché 8,76, apertura alare 13 m anziché 11,6 m, peso di 4,1-6,4 anziché 2.100-2.766 kg, potenza 2.000 hp anziché 1.200). Eppure i primi 10 vennero consegnati già nel 1942, 2.545 nel 1943, 6.139 nel '44 e 3.578 nel '45, sommergendo con un totale di circa 12.000 aerei (tutti o quasi prodotti durante la guerra, differentemente dai Corsair) ogni velleità giapponese di mantenere la propria capacità bellica usando i più leggeri Zero, degni avversari dei Wildcat, ma non certo degli Hellcat (che pure erano più lenti in salita). Ottenne circa 5.000 vittorie aeree. La sua versione iniziale, la F6F-3 era un caccia puro, ma la F6F-5 era un cacciabombardiere con 907 kg di carico, mentre non mancarono in entrambi i casi i tipi da caccia notturna con appositi radar in pod subalari. Agile, robustissimo, con lunga autonomia anche se non particolarmente veloce, armato con 6 M2 oppure, più tardi 2 cannoni da 20 e 4 M2, si dimostrò fondamentale nella 'rivincita' di Midway, la guerra sulle Marianne di due anni dopo, quando i Giapponesi vennero sterminati. Meno valido, specie per velocità a bassa quota (530 kmh) era contro i kamikaze, ma nel frattempo il Corsair era stato ottimizzato anche per le portaerei e così passò il testimone a quest'ultimo.
 
Da non dimenticare, nella genia Grumman, come il Wildcat, accreditato a tutto il 1943 di 905 vittorie contro 178 perdite, era stato sviluppato in due interessanti versioni: l'FM-2 che era un 'Wildcat di seconda generazione', aveva motore R-1820 da 1.350 hp e con questo poteva superare i 530 kmh, e dimostrarsi ancora un duro combattente. Visto che sulle piccole portaerei di scorta non c'era abbastanza spazio per gli Hellcat, vennero usati sopratutto questi velivoli, che si diedero molto da fare contro l'incursione di Kurita a Leyte e contro i Kamikaze in generale, tanto che paradossalmente ottennero un miglior rateo di vittorie dei Wildcat originari. La Eastern Union ne produsse ben 4.777. Ma un altro tipo era anche di maggior interesse: il Wildcat F4F-7 pesava al decollo 4.684 kg, e venne prodotta anche mentre la Grumman aveva iniziato a costruire l'Hellcat (appaltando alla Eastern Union gli ultimi F4F); questo ricognitore era pieno di serbatoi di carburante che gli conferivano l'eccezionale autonomia di 24 ore (non è ben chiaro a che velocità, ma certo non meno di 200 kmh), una risorsa di notevole valore per l'USN.
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===I caccia 'pacifici'<ref>Sgarlato N: ''Pacific Fighter'' Aerei nella Storia ott-nov 2003</ref>===
Per le lunghe distanze del Pacifico, venne pensato anche ad aerei specifici con lunga autonomia, cosa non facile: fare un caccia con l'autonomia di un bombardiere. L'AMC lo chiese già l'11 marzo 1939 con un'apposita specifica, che ebbe però attuazione molto tempo dopo, o magari non l'ebbe affatto. Ecco i velivoli concepiti: dell'XP-82 qui non si parla, ma solo perché è stato già trattato in altra sede, altrimenti sarebbe certamente da considerare. Gli Altri sono l'XP-50 e XP-49, aerei della Grumman, che per dire il vero erano già stati concepiti dal 1938 sia per la Marina che per l'USAAF, erano rispettivamente gli XF-5F-1 e XP-50 Skyrocket, così si spiega lo iato tra F4F e F6F. Il primo XP-50 volò il 14 maggio 1941, per poi andare perduto il 14 maggio con un guasto ai suoi motori da 1.200 hp R-1820, che letteralmente esplose. Era un aereo molto interessante, molto compatto, monoposto e con doppia deriva. Era simile al successivo F7F Tigercat; un po' troppo compatto, con fusoliera incurvata all'altezza dell'abitacolo, e se fosse stato costruito in serie avrebbe avuto 2 cannoni da 20 mm e due armi da 12,7 mm, con ben 682 kmh a 7.600 m. Questo aereo venne seguito dal progetto G.51 che poi divenne sia l'F7F che l'XP-65, quest'ultimo cancellato dall'USAAF. In ogni caso il vincitore fu il Lockheed L-106; ma nemmeno questo, classificato come XP-49, ebbe successo essendo motorizzato con 'infame Continental XIV Hyper, uno dei maggiori fallimenti della motoristica americana, che tra l'altro distrusse anche l'avveniristico XP-67 Bat. Quanto all'XP-49, venne progettato dal 23 dicembre 1943, e volò il 14 novembre 1942, con arma prevista di due pezzi da 20 e 4 da 12,7 mm, armi che però non erano installate sul prototipo, mentre la velocità sarebbe arrivata a 737 kmh senonché quella effettiva non superava i 653 kmh pur con l'aereo disarmato.
 
Poi c'é il P-81, della Consolidated Vultee, con il Model 102 che era sì un bimotore, ma di concezione del tutto nuova. Era infatti dotato di una turboelica e di un turbogetto per gli spunti di velocità. Erano la G.E. TG-100 da 2.300 hp e il J-33 da 1.700 kgs; però non c'erano tali motori a turboelica per quando l'aereo volò il 2 febbraio 1945. Così volò con un V-1650 da 1700 hp; quando fu disponibile la turboelica vi fu la triste scoperta che esso anziché erogava 2.300 hp, raggiungeva 1.400. Questo grande aereo con aspetto piuttosto aggressivo e moderno, prese d'aria dorsali, carrello triciclo anteriore, non fu considerato un successo e i 13 YP-81 vennero cancellati. Erano previsti 6 cannoni da 20 mm o altrettante M2, con velocità di 769 kmh a quota 0, o 816 a 9.150 m, autonomia 4.000 km.