Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-23: differenze tra le versioni

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Il progetto dell'F-20 nasce dallo sviluppo logico dell'F-5 Freedom Fighter, passando attraverso la derivazione F-5E Tiger II dotata di radar, che raggiunse il suo culmine con il progetto '''F-5G''', poi F-20. L'obiettivo iniziale era quello di costruite un moderno caccia per l'export, in particolare una versione per Taiwan, capace di portare e usare i grossi missili Sparrow. Nel gennaio 1980 venne dato il via al suo sviluppo, con l'approvazione del presidente Carter, in qualità di F-X (un caccia leggero avanzato, per l'export), ma senza alcun supporto diretto da parte del Governo.
 
Si è quindi trattato di una "''private venture''" che ha visto l'idea di coniugare la leggera ed economica fusoliera base del popolare supersonico leggero Northrop con il nuovo motore F404, che sebbene necessario in due esemplari nel caso dell'McDonnell Douglas F/A-18 Hornet, poteva dare vita ad un efficace caccia leggero monomotore. La qualità che questo compatto motore di nuova generazione dimostrava fin da subito, era la notevole affidabilità, per cui si poteva tentare anche di realizzarci un apparecchio monomotore. Tutto questo venne elaborato attorno alla metà degli anni '70, il che comportò la successiva costruzione di 3 prototipi, il primo dei quali venne portato in volo il 30 agosto 1982. E'È seguito un secondo esemplare allo standard di preserie, e poi un terzo; il quarto è stato invece abbandonato. Questi aerei erano chiamati F-5G, ma nel novembre del 1982 divennero F-20A. Così il primo dei 'twenty-series' fu in realtà un'evoluzione della 0-series, un progetto nato decenni prima.
 
Il nuovo aereo era un derivato dell'F-5E Tiger II, dotato di un motore F404 nella parte posteriore della fusoliera al posto dei due precedenti J85, mentre le linee squadrate e semplici delle ali, il muso appuntito ma con la parte posteriore 'piatta' e la fusoliera progettata secondo la regola delle aree erano pressoché immutati. Il nuovo caccia aveva i piani di coda maggiorati del 30%, ma curiosamente il timone verticale era leggermente ridotto per un motivo preciso. Il fatto è che, data la già ben nota impossibilità degli F-5/T-38 di cadere accidentalmente in vite, per via della parte ventrale della fusoliera piatta la stabilità sarebbe stata addirittura eccessiva per consentire al rielaborato progetto di manovrare con grande velocità, tipica delle macchine da combattimento aereo moderne. Il principale motivo di interesse strutturale nel campo aerodinamico, era dato dalla presenza di LERX sul bordo d'attacco dell'ala, che permettevano al velivolo di incrementare la controllabilità del velivolo nelle manovre ad alto angolo d'attacco. Queste aumentavano la portanza del 12% ma con un aumento della superficie dell'ala solo dell'1,6%, miglioravano anche il rateo di virata del 7% (arrivando ad un massimo di 20°/sec). Il muso appiattito (da cui il nome) aiutava a conservare la controllabilità, e gli diede il nome di 'squalo tigre'. La parte posteriore della fusoliera era anche costruita in parte con materiali compositi (grafite). Il raggio d'azione con lo stesso quantitativo di carburante era maggiore del 10% grazie al motore turbofan, mentre per migliorare la velocità di beccheggio (assai militata nell'F-5) vennero ingranditi i piani di coda del 30%. Alla base della deriva verticale c'era adesso una piccola presa d'aria per raffreddare l'avionica. Il tettuccio sembrava simile a quello dell'F-5: in realtà era pià largo del 44% ed offriva una visibilità superiore del 30%, quasi un tettuccio a goccia, insomma, nei limiti dell'aereo e delle sue caratteristiche. L'abitacolo era più avanzato di quello di qualunque altro aereo dell'epoca: aveva un HUD ad ampio angolo, comandi semplici (per esempio, un selettore capace di azionarsi a seconda della posizione per i missili Sparrow, AIM-9 e i cannoni), studiato con un team di ingegneri includente anche esperti di ergonomia, nonché i piloti stessi che avrebbero dovuto usarlo. La stessa manetta, per esempio, era montata nella cloche, così che fosse possibile controllare l'aereo persino con una mano sola (nell'F-16 vi sono sistemi separati).