Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Filippine: differenze tra le versioni

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Qui le condizioni erano molto varie: zone agricole, urbanizzate, di montagna. Azioni di terrorismo ed attività estorsive erano all'ordine del giorno, come anche le imboscate per i governativi e l'attacco alle grandi proprietà terriere, uno dei problemi mai risolti dalla struttura sociale delle Filippine.
 
La Regione in parola era tenuta dalla CASF, Composite Air Support Force con 9 elicotteri, il cui compito era supportare i rangers: 3 erano i potenti AUH-76 del 15th Strike Wing (base Cavite City, vicino a Manila) tutti dipinti in nero e senza segni di riconoscimento, 6 erano invece gli UH-1H appartenenti al 206th Tactical Helicopter Wing che ha la sua base istituzionale a Pasay City. Non erano poi molti ed erano quindi costretti ad effettuare 2-3 missioni al giorno sopratutto per azioni di rifornimento alle guarnigioni isolate, ma non mancavano ogni mese da 3 a 5 missioni di guerra sia offensive che difensive (azioni di forze speciali e attacchi ai guerriglieri). I guerriglieri NPA non erano molto armati, ma registravano con continuità quando c'erano i cambi truppe delle guarnigioni e ne approfittavano per quello che nella guerriglia moderna è un po' il nuovo sport: il tiro all'elicottero, specie quando è a pochi metri da terra in atterraggio. Ma gli elicotteri erano provvisti di corazze protettive e pare che nessuno fosse stato abbattuto durante questi agguati, mentre gli Huey, spesso difesi dagli S-76, erano armati con due M60 laterali. Anche la guerriglia le aveva, assieme ad AK-47, M14 e AKM. Se erano in numero sufficiente formavano una specie di falange e sparavano tutti insieme una vera palla di fuoco contro il facile bersaglio, che tuttavia era in grado di sopravvivere a queste azioni, mentre in Vietnam analoghi tipi di azioni avevano distrutto molti Huey. Questi erano piuttosto vecchiotti e non rispondevano molto bene ai comandi che spesso necessitavano di molta velocità d'esecuzione per portarsi fuori dai guai. Ogni elicottero dle 206th aveva subito molti impatti di proiettili, ma ai guerriglieri mancavano armi pesanti e missili portatili. Entro 30 minuti era possibile intervenire su chiamata di soccorso, ed entro un'ora era possibile evacuare i feriti. Se necessario si poteva chiedere l'appoggio dei T-28D. L'esercito filippino, ora molto meglio messo quanto a spirito combattivo, tifava per Fidel Ramos, alla prova per le nuove elezioni dell'11 maggio 1992: come ministro della difesa di Corazon Aquino neutralizzò 7 colpi di stato.
 
I guerriglieri perdevano colpi, è vero. Dopo oltre 3 settimane di caccia da parte della 6a Divisione ad un reparto di guerriglieri forte di 300 uomini in origine, di questi ne restavano solo una cinquantina, affamati e debilitati dall'inseguimento. Era questione di poco e si sarebbero arresi. Dall'altra parte gli uomini governativi non erano certo riposatissimi, ma almeno se feriti si potevano subito evacuare invece di arrendersi o dovere essere curati dopo ore di barella tra le insidie della jungla. Lo spirito dell'Esercito, crollato nei primi anni '80, con la cacciata di Marcos era chiaramente migliorato. I soldi non erano molti, nondimeno: gli elicotteristi filippini facevano un lavoro infernale e prendevano 250 mila lire (in pesos) al mese, vivendo in baracche umide e prive di conforti. Ma erano, riporta Husson, entusiasti di combattere perché sognavano un Paese pacificato dalla guerriglia, che il presidente Ramos voleva sconfiggere ma senza per questo che i militari prendessero la supremazia sulla costituzione e la società civili. E così, sperando che le cose andassero davvero bene, un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra guerriglia e governativi si scontravano in queste zone di guerra.
 
===1993: Marina filippina <ref>Sengupta P. '' I programmi militari del S. E Asiatico'' RID Agosto 1993 p. 30</ref> ===
Non risulterà difficile capire, già da quanto è stato prima detto, che la Philippine Navy era valutata come la più vecchia e obsoleta tra le marine dei Paesi ASEAN. Aveva da pattugliare 1,94 mln di kmq di cui parte è stata dichiarata sua EZZ, precisamente nel '79. La necessità era di comprare ben 100 navi ma la possibilità reale era di 38: con il 38% del necessario non è che ci si potesse fare molto. C'erano da proteggere 785.000 pescatori da ogni sorta di problema (dai cicloni ai pirati) e di eliminare il fenomeno della pesca di frodo oltre che il contrabbando. Non c'erano reali problemi con altre nazioni, con i classici grandi scontri navali immaginati nelle costruzioni delle flotte d'alto mare. Però l'arresto di pescatori taiwanesi nelle acque del nord e gli attacchi della marina malaysiana contro i pescatori attorno a Mindanao non erano un problema marginale. Per capire come queste 'guerre del pesce' fossero tutt'altro che simboliche, basti dire che tra il 1 aprile e il 4 maggio del '91 sono stati catturati 7 battelli da pesca di Taiwan. Non solo, il 27 aprile del '91 ne è stato affondato anche uno, al largo di Luzon. E che dire delle 8 isole rivendicate dell'arcipelago Spratly (le Palawan e Kalayaan)? Insomma, di problemi ce n'erano anche se non particolarmente gravi rispetto ad altre zone di tensione. Per affrontarli la PN ha chiesto un budget, nel 1991, di 80 milioni di dollari o meglio 1,8 mld di pesos. Questo serviva per il programma di ammodernamento da farsi nel corso di un decennio. Non era certo molto: 8 mln di dollari per anno sono risibili a dire il meno. Ma il Congresso ha stabilito che solo 324 mln fossero accordati alla Marina. Questo sembra un vantaggio per le finanze dello Stato. No. Sono perdite enormi: 2 mld di dollari (non di pesos!) all'anno per la mancata azione di contrasto ai pescatori di frodo, che sottraggono 1 mld solo in tonni!. E che dire del contrabbando? 93 mln di dollari nei precedenti 5 anni, anche se a confronto dei pesci sottratti sembrano una bazzecola. Un po' meno i 110 mln di dollari di danni causati dai pirati (che sono una piaga mai estirpata). Tutto questo spiega come mai 'piova sul bagnato': se sei un Paese debole, quello che succede di conseguenza non riequilibra affatto, se lasciato a se stante, la tua posizione, ma tende ad indebolirti. Le Filippine sono state derubate di decine di mld di dollari in pesce, e hanno continuato a soffrire di problemi economici che hanno alimentato ulteriori predazioni da parte di gente senza scrupoli.
 
Per ottenere un po' di rispetto sono state ordinate ai cantieri spagnoli di Bazan le 3 motocannoniere 'Cormoran' da 158 mln di dollari, da consegnarsi per il 1995, grazie ad un pagamento agevolato da un prestito a tasso commerciale più varie compensazioni. La consegna era prevista a partire dal marzo del '94, ma c'erano anche altre 3 navi costruite nei cantieri di Cavite, proprio a Sud di Manila. Come armamento queste navi da 360 t si presentavano piuttosto agguerrite con il solito cannone OTO da 76 mm (forse il primo caso in cui entrò in servizio nelle Filippine), un altro impianto Breda da 25 mm binato, 4 missili MM-40 Exocet, sistema di combattimento ALCOR con apparati optronici, radar navigazione e scoperta aerea, una consolle multifunzione di tipo COAR e un databus CORMONET. Non bastando queste potenti navi c'erano anche in acquisizione 8 motovedette costruite a N.Orleans, lunghe 24 m, con due diesel Allison, eliche a 4 pale, riduttore tedesco ZF, 4 mtg da 12,7 mm, 2 da 7,62 mm e un mortaio da 80 (o 81?) mm. I programmi vertevano anche su 3 cannoniere costieredi provenienza australiana, due picccole navi da rifornimento LSV da appena 1.560 t della China Ship and Trading Corporation, costanti appena 34 mln di dollari. Ma forse più interessante era l'offerta russa di 12 corvette Tarantul, ad appena 40 mln di dollari l'una (che però significano 480 mln complessivi), armate con i missili P-22 antinave e SA-N 4 antiaerei. Erano appartententi alla flotta Sovietica dell'Estremo Oriente. Navi piuttosto capaci e complesse da circa 800 t, erano della prima versione, ma anche così sembra strano che nel settembre del '92 la Marina russa fosse intenzionata a disfarsi di un nucleo di unità di tutto rispetto visto lo stato generale della flotta, composta da navi ben più vecchie. Forse volevano più che altro fare 'cassa' data la disastrata situazione finanziaria. Sta di fatto che la Marina di Singapore, anche considerando i rinforzi previsti per la PN, era capace di offrire una molto superiore capacità combattiva, e parliamo di un mini-stato da circa 600 km2 e 2 milioni di persone. Le Filippine erano davvero in una situazione molto vulnerabile e pirati più pescatori di frodo lo sapevano.
 
===2001 Fassari <ref>Giuseppe 'Cosa succede nelle Filippine? Aerei Mag-giu 2002 p.16-17</ref>===
Con l'avvento della Guerra al Terrore non poteva mancare l'interesse americano per le Filippine. La ragione è quella prima accennata al riguardo della guerriglia islamica. Abu Sayyaf, leader della guerriglia ha confermato il suo appoggio ad A.Q. con un messaggio letto in video da due coniugi americani presi in ostaggio. Le Filippine, però, se da un lato non hanno molte forze armate per affrontare il controllo del territorio, dall'altro non permettono a forze straniere di accedervi- Prima Spagnoli, poi americani, Giapponesi, ancora americani sono un po' troppo per sostenere uno Stato indipendente. La base di Clark e quella di Subic sono state chiuse all'inizio degli anni '90 e gli USA hanno fatto le valigie anche grazie alla solita eruzione del Pinatubo, che ha causato un problema anche agli aeroporti vicini con le sue ceneri vulcaniche. Ma per rientrare 'sotto mentite spoglie' c'é sempre un modo, per esempio organizzare delle 'esercitazioni' che in realtà sono dei veri e propri metodi per attaccare la guerriglia, come quella della foresta a sud dell'isola di Basilan. L'esercitazione BALIKATAN del 2002 è stata frequentata da oltre mille soldati americani, che come al consueto, presentano la caratteristica (quelli impiegati in questa periodica esercitazione) di essere spesso della Riserva: di fatto sono consiglieri militari. Spesso ci sono stati conflitti a fuoco. Un Chinook è caduto apparentemente in maniera accidentale in mare e i 10 a bordo sono morti, di cui solo 3 recuperati assieme ad alcuni rottami. Non è chiaro se la macchina in realtà sia stata colpita e si suppone che fosse un MH-47 del 160th Special Operations Aviation Regiment ovvero il SOAR. Era all'epoca organizzato in ben 3 battaglioni di elicotteri altamente modificati per le incursioni notturne, dai più piccoli ai più grossi (gli MH-47 sono 'corazzate volanti' rispetto agli OH-6). Uno dei suoi battaglioni, il 'Black' era impiegato all'epoca in Afghanistan mentre gli altri due erano a Fort Campbell, Kentucky come sede stanziale, l'altro sarebbe stato normalmente in Georgia.
 
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