Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-77: differenze tra le versioni

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{{Forze armate mondiali}}
 
Il Corpo dei Marines, rinomato per la ferrea disciplina e per i successi in guerra, è uno dei vanti delle Forze Armate americane. Già protagonista delle campagne spietate ed estremamente violente nel settore del Pacifico, enormemente sviluppato (come del resto anche la Fanteria di marina sovietica, che però era destinata ad azioni prevalentemente fluviali) per le necessità della guerra, a differenza della controparte sovietica non è stato sciolto alla fine delle ostilità, né éè stato tenuto entro dimensioni ridotte. Anzi, è rimasto il corpo di fanteria di marina più grande del mondo, e anche il più potente. Con oltre 200.000 uomini negli anni '80, per esempio, disponeva di 450 aerei da combattimento (amministrativamente appartententi all'US Navy), circa 500 carri armati, e artiglierie da 155 mm, nonché una smisurata flotta di mezzi da sbarco, veicoli anfibi e il supporto della Marina americana, in particolare con navi come la classe di LST 'Newport' da 19 esemplari, grosse unità anfibie con una specie di ponte levatoio anteriore, che le rendeva inconfondibili, e sopratutto le 12 portaeromobili d'assalto anfibio, 7 'Iwo Jima' e 5 'Tarawa', le prime erano un progetto derivato dalle portaerei di scorta americane pensate per la II G.M, da circa 180 m e 12.000 t; le seconde, che assommavano in sé anche le caratteristiche delle navi da sbarco (LSD), avevano una massa di ben 40.000 t ed erano enormi scafi da 250 m di lunghezza, di gran lunga le navi più grandi e potenti del mondo nel settore anfibio, anche se la costruzione è stata interrotta ben prima del completamento dei piani. La sostituta anche delle 'Iwo Jima' è stata la classe Wasp, molto simili alle 'Tarawa', ma con una importante novità: quella di essere fin dall'inizio pensate, senza esitazione, per le operazioni aeree di macchine ad ala fissa. Queste sono state occasionalmente portate dalle 'Iwo', ma si tratta di navi un po' troppo piccole per garantirne un impiego ottimale (ma attenzione, le loro dimensioni non sono inferiori a quelle del 'Garibaldi', il che dà un'idea di quello che gli americani intendano per 'piccolo'), mentre le 'Tarawa' hanno avuto una capacità aerea ben superiore, e sono state costruite in contemporanea dell'avvento degli AV-8 Harrier, sia pure della prima generazione. Le 'Iwo', comunque, pur essendo palesemente obsolete rispetto alle nuove arrivate, sono state intensamente impiegate: forse perché erano più numerose, forse perché più piccole e 'alla mano', hanno svolto una carriera molto intensa ed erano quelle usualmente schierate dagli USA nel Mediterraneo, nonché spesso anche nel Golfo persico. La loro funzione era, essenzialmente, quella di far sbarcare un battaglione rinforzato di Marines utilizzando squadriglie per una ventina di CH-46 e -o CH-53, invero più adatti alle 'Tarawa'. Queste ultime hanno avuto anche la capacità di sbarcare mezzi pesanti tramite il bacino allagabile posteriore. Le 'San Giorgio', fatte le debite proporzioni (dimensioni pari alla metà, dislocamento pari a un sesto) sono una sorta di mini-Tarawa, anche se tra il ponte di volo e quello veicoli non hanno un hangar vero e proprio, per cui devono far operare i loro mezzi aerei solo sul ponte, il che ne limita l'operatività (specie con tempo non proprio favorevole, tipo Falklands), per non parlare dei depositi di armi e carburante, che le operazioni aeromobili svuotano con gran facilità.
 
A proposito, la dimensione aeromobile è ben presente nei Marines, che hanno avuto esperienze durissime durante la guerra mondiale, sbarcando spesso sotto il fuoco nemico. Per ridurre l'esposizione niente di meglio degli elicotteri d'assalto, e a questi si sono aggiunti mezzi da sbarco normali, mezzi corazzati e negli ultimi anni, anche altri veicoli speciali. Si cominciò con gli immensi LARC, una specie di 'traghetti a 4 ruote', veicoli anfibi capaci di trasportare sul loro pianale di carico anche camion e corazzati leggeri. Ma ultimamente vi sono sopratutto gli hovercraft, come gli LCAC, che possono portare anche carri armati.
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Una disamina dell'aviazione dei Marines perderebbe troppo tempo e non è certo l'unica cosa notevole di questa Forza Armata, nondimeno merita un approfondimento: A-4, A-6, F-4, F-18 e molti altri hanno fatto storia ed è giusto ricordarli almeno in parte. Quanto agli elicotteri, s'é già detto di come questi siano per lo più parenti stretti di quelli dell'US Army, ma in configurazione bimotore: UH-1N e AH-1T, poi AH-1W che vantano praticamente lo stesso sistema motore degli AH-64 pur pesando di meno. In pratica, per varie ragioni, i Marines non hanno seguito la nuova generazione di elicotteri dell'US Army, ovvero gli UH-60 e gli AH-64, ma hanno mantenuto le macchine della generazione precedente, anche se aggiornate. Del resto a loro non è mai interessato molto al riguardo di elicotteri leggeri o anche medio-leggeri. Per ottimizzare il numero di elicotteri dai ponti delle navi è necessario usare macchine grandi e compatte. Ma anche qui hanno fatto una scelta difficile da comprendere: hanno adottato il Boeing Model 107, che è diventato il CH-46 'Baby Chinook'; ma per affiancare questa macchina, già molto rispettabile, non hanno usato il CH-47 Chinook, come sarebbe stato ampiamente prevedibile, ma hanno adottato l'enorme CH-53, che altro non è che un parente molto ingrandito (il Model 65) del Model 61, ovvero il Sea King della Sikorsky. Non è certo una macchina disprezzabile, con due motori, poi addirittura tre, e una grande potenza complessiva; ma nondimeno non si può nemmeno dire che sia compatta. Come capacità di carico non è molto meglio del Chinook, e come velocità non ha particolari meriti. Quello che si può dire è che è un 'antidoto' a quest'ultimo dato che sia l'USMC, che l'Esercito tedesco (oltre 100 macchine ordinate) che gli Israeliani l'hanno adottato, sempre in alternativa al CH-47, che non è stato adottato nemmeno in piccolo numero di esemplari e da altre F.A.
 
Ma veniamo ai caccia fino ai tempi moderni. I Marines avevano forti aerei da caccia anche nella II G.M. I Corsair, tanto difficili da far appontare sulle portaerei rispetto agli Hellcat, con lo stesso motore ma più lenti e meno 'esasperati', vennero consegnati prevalentemente a loro (ma vale la pena di ricordare che gli inglesi, pur con portaerei più piccole, li usarono senza tante difficoltà), e divennero presto una costante delle zone d'atterraggio ricavate ovunque i Marines riuscissero a mettere piede. Presto rimpiazzarono i Wildcat e combatterono accanitamente, trasportati via mare, con i loro piloti, sia come caccia che come bombardieri tattici. In seguito, nella Guerra di Corea i Marines utilizzarono i primi aviogetti e negli anni '50 in generale ebbero un po' di tutto, dagli F2H agli F3D, e così via. Divennero poi utenti anche degli F-4, con i quali ottennero un'unica vittoria nella Guerra del Vietnam (e subirono un abbattimento nello stesso teatro d'operazioni, con i MiG che pareggiarono il conto), ma sopratutto eseguirono innumerevoli missioni d'appoggio per le truppe al suolo, tra cui sopratutto le loro, scaricando tonnellate di bombe contro gli attacchi, spesso a ridosso delle loro stesse basi.
 
In ogni caso, i Marines ebbero gli aerei comprati dalla Marina, e in genere seguirono la sua impostazione, anche per poter operare da bordo in caso di necessità. Ma non è stato sempre così, perché mentre la Marina ha comprato gli A-7, i Marines, che pure condividevano gli F-4 Phantom e gli A-6 Intruder, hanno mantenuto gli A-4 Skyhawk al posto dei loro successori, i Corsair II. Ma non erano A-4 normali, ma ancora una volta, delle versioni molto evolute dei tipi precedenti, gli A-4M, prodotti specificatamente per loro e soltanto per loro. Ma ancora più specifici sono stati gli AV-8A e C Harrier, con le versioni d'addestramento TAV-8. Questi apparecchi hanno aperto la via all'impiego con i Marines del caccia tattico a decollo verticale inglese. La fornitura di 102 monoposto, presto falcidiati dagli incidenti e alcuni biposto avrebbe poi fatto da apripista ai numerosi AV-8B di seconda generazione, con ali di nuova concezione in fibra di carbonio. E siccome per un aereo l'ala è tutto o quasi, ne è nata una macchina del tutto diversa come capacità e prestazioni.
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===Il VMFA(AW)-533 <ref>Jolly, Randy: I Falchi del VMFA-533, Aerei luglio 1996 p.6-13</ref>===
 
Nato come reparto da caccia nel '43 a Cherry Point, specializzato nella caccia notturna, il VMF(N)-533 ebbe inizalmente gli F-6F-3N Hellcat. Poi venne imbarcato nel '44 sulla USS Long Beach e nel '45 sbarcò a Yotono Field, Okinawa. AbbattèAbbatté più aerei nelle missioni d'intercettazioni notturne (all'epoca era una rivoluzione resa possibile da un apposito pod sotto un'ala), con tanto di asso, il Capt. Baird. Nell'ottobre '45 venne mandato a Peiping, ovvero in Cina ed ebbe finalmente dei velivoli più specifici per il suo delicato compito, gli F7F-3N bimotori. In breve tempo gli americani dovettero togliere il disturbo dalla Cina e questo squadrone si posizionò nelle Hawaii, per poi arrivare nel gennaio 1947 a Cherry Point. Lì vennero addestrati gli equipaggi da caccia notturna per la Guerra di Corea e nel maggio del '53 arrivarono i primi caccia a reazione, gli F2H-2 Banshee, tanto che il reparto cambiò nome in Fighter Squadron 533. Volò a bordo di varie navi come la 'Bennington', 'F.D. Roosvelt' e 'Saratoga'. Nel '57 arrivarono gli F9F-9 Cougar, che avevano l'ala a freccia ma non gli servì a molto se nel '59 cedettero il passo niente di meno che agli A4D Skyhawk. A quel punto con i nuovi aerei divenne presto il Marine Attack Squadron 533. Nel '65 arrivarono addirittura gli A-6A Intruder, i primi interdittori ognitempo americani, e infatti divenne il Marine All-Weather Attack Squadron 533. Addestratisi ai nuovi sofisticati apparecchi, venne schierato nel '67 in Vietnam a Chu Lai, e lì rimase fino al '69 per poi tornare sulla MCAS Iwakuni, Giappone. Il ciclo vietnamita venne costellato di circa 10.000 sortite e questo valse alcuni premi per l'efficienza dimostrata come l'Aviation Efficiency Trophy. Non è chiaro se questo comprende anche le azioni che fecero dopo il ritorno in zona, nel '69, ma a Nam Phong, Thailandia, sulla base 'Rose Garden'. Colpirono da lì il Vietnam e il Laos e poi dal '73 la Cambogia tra il maggio e l'agosto di quell'anno. Tornò ad Iwakuni fino al novembre '75 e a quel punto l'epopea dei Marines nel S.E. asiatico era proprio conclusa. Il reparto ritornò in N.Carolina e nel '76 ricevette i primi A-6E dall'avionica ampiamente rinnovata, per diventare nel 1980 un Maritime All-Weather Attack Squadron e ritornò ancora a Iwakuni con 10 A-6E/TRAM (che avevano la torretta per il FLIR-designatore laser). Ricevette l'Aviation Safety Award e altre onorificenze, come la nomina a reparto dell'anno sia nel 1980 che nel 1981. Nel 1981-82 altro tour a Iwakuni e poi ritorno, entro l'aprile 1982 a Cherry Point. Agosto 1983, imbarco sulla USS Saratoga e poi nell'aprile 1984 crociera nel Mediterraneo, con assegnazione nel 1986 alla USS Kennedy e il suo CVW-3. Altra crociera nel 1988-gennaio 1989 con la stessa nave e poi ritorno ad Iwakuni nell'aprile 1990, per l'ennesima volta. Ma nel dicembre venne trasferito sulla Sheikh Isa Air Base, in Barhein: Desert Storm stava cominciando, anche se ancora si chiamava 'Desert Shield'. Iniziò le ostilità tra i primi, attaccando un centro per la manutenzione missili ed entro il 27 gennaio aveva fatto 407 missioni belliche. Poi in Marzo tornò in N.Carolina, da dove mancava da quasi un anno. Ma altri cambiamenti incombevano: il 1 settembre 1992 divenne la prima unità del 2s Marine Aircraft Wing a passare sui nuovi e agili F-18 Hornet lasciando i vecchi e gloriosi Intruder. I nuovi F-18 D Night Strike erano meno forniti in autonomia ma non fecero rimpiangere i vecchi A-6. La versione biposto dell'Hornet si è presto manifestata come una capace di attacchi di interdizione ognitempo, lasciando sempre di più la vecchia concezione dell'addestratore biposto: in effetti questo modello consegnato non aveva più i comandi nel secondo abitacolo per la condotta dell'aereo. Nel periodo 7 ottobre-7 dicembre ebbe tutti i suoi aerei e poi si trasferì sulla MCAS di Beaufort, S.Carolina. Per poco, ovviamente: luglio 1993, trasferimento ad Aviano per l'operazione 'Deny Flight' e 'Provide Promise'. Ritorno negli USA e nel luglio 1994 premio Attack Squadron of the Year. Marzo 1995, ritorno ad Aviano e attacchi contro i Serbi il 24 e 25 di maggio contro dei depositi di munizioni a Pale, dopo che il 23 erano state colpite le difese aeree dei Serbi. Le missioni avevano una durata di 2,5 ore quando andava bene, 6 ore nel peggiore dei casi e comunque serviva il rifornimento in volo. Anche dopo la fine di Deliberate Force, la presenza di questo reparto d'eccellenza dei Marines è rimasta incentrata ad Aviano. Il tipico carico utile era quello di un lanciarazzi da 70 mm, un Maverick,2 AIM-9. 2-3 LGB da 450 kg o uguali tipi a caduta libera. Possono usare missili HARM ma oltre che colpire le antenne radar nemiche, nella stessa missione hanno anche la capacità di attaccare altri bersagli aerei o di terra. Hanno subito talvolta lanci di SAM ma senza esito; hanno localizzato l'8 giugno il cp. O'Grady diventato famoso per essere stato abbattuto col suo F-16 sulla Bosnia. A luglio vi sono state missioni SEAD e addestramenti DACT con F-14. F-15E, F-16 e Mirage 2000C, e persino, a Laage, contro i MiG-29 tedeschi. Peccato che non siano disponibili dettagli dei risultati. In tutto alla fine di luglio erano state volate 98 missioni 'Deny Flight' e 61 di addestramento, mentre nuove ECM sono state montate sugli aerei impiegati sopra l'ex-Yugoslavia. Ad Agosto altra intensificazione dell'attività antiradar, FAC, appoggio tattico. Voli notturni d'addestramento alle azioni d'attacco e interdizione, DACT. Infine, altre esercitazioni con un decollo su allarme dietro l'altro. Dopo altre catastrofi vissute a Sarajevo (una strage al mercato, probabilmente), il 30 agosto 8 aerei del -533 hanno attaccato un deposito a Pale con le LGB, poi missioni d'attacco simili il 31 e infine una infruttuosa missione di CSAR a beneficio dell'equipaggio di un Mirage 2000 abbattuto, ma con i due piloti fatti prigionieri non c'é stato un esito positivo delle ricerche. In tutto, durante questa serie di azioni vennero lanciate 10 GBU-16 e altrettante Mk 83, mentre nel mese di agosto erano state volate 117 missioni addestrative, 100 Deny Flight di cui 18 d'attacco e altre 6 di attacco o di supporto al CSAR: totale 500 ore di volo. Anche in settembre, nonostante le condimeteo non più valide vi sono stati dei bombardamenti e azioni SEAD contro gli SA-2 e 6 di Baja Luka. E così in 3 settimane a settembre sono state volate altre 180 missioni addestrative e 140 operative, anche se il totale delle armi effettivamente usate era di 4 HARM, una singola GBU-10, 26 GBU-12, 10 GBU-12, 2 Mk 82 e vari razzi da 70 mm. Totale ore di volo: 500 circa. Finalmente, il 18 settembre è stato considerato chiuso anche questo ciclo d'operazioni e aerei e macchine sono tornati a Beaufort per riposarsi. Almeno per il momento. Da rimarcare le caratteristiche della guerra aerea nell'ex-Yugoslavia: differentemente dall'Irak, dove le munizioni guidate sono state meno del 10% del totale, qui sono arrivate a livelli davvero impressionanti: sganciare 2 singole bombe e qualche salva di razzi verso 37 LGB era un segno dei tempi e della guerra 'senza effetti collaterali'. Precisione che, dopo questo picco del 1995, non sarebbe più stata mantenuta: lanciare 2 bombe guidate ogni bomba 'stupida' evidentemente non era sostenibile in guerre più ampie delle rappresaglie NATO in Bosnia, ma oltre che per ragioni economiche non c'é dubbio che questo si sia verificato anche per quelle politiche. Anche qui l'era di Clinton e quelle di Bush avrebbero mostrato vistose differenze, per dire il minimo.
 
Nel periodo 1995-1996 il VMFA-533 ha ottenuto la qualifica, primo reparto dei Marines su F-18D Night Strike, per operare su portaerei. Entro breve, nel settembre del '96, era atteso nuovamente ad Aviano per ricominciare la sorveglianza della ex-Yugoslavia. Difficile davvero trovare un reparto tanto indaffarato (e premiato) quanto gli 'Hawks'.
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Sempre a proposito degli Harrier II, sostituti degli A-4M oltre che dei vecchi AV-8C, vale la pena di rimarcare questa loro espansione al rimpiazzo di macchine ad ala fissa: gli ultimi Skyhawk erano tutt'altro che vecchi e limitati. Ma grazie al maggior raggio d'azione e alla capacità di usare avionica di nuova generazione, gli Harrier II sono riusciti a rimpiazzare anche i vecchi, amatissimi 'Scooters'. Per questo il numero è aumentato: 3 reparti di Harrier e non meno di 5 di A-4M da rimpiazzare con un congruo numero di nuovi AV-8B (anche perché le perdite operative non sarebbero state poche e quindi la riserva doveva essere abbondante). Il compito di 'fast FAC', invece, assegnato ai TA-4, non è stato mai preso in carico dagli AV-8: piuttosto, per questo ruolo si è scelto niente di meno che l'F-18, che invece ha sostituito il Phantom e poi, via via, anche l'Intruder.
 
La versione D, ovvero il 'Night Attack' era arrivato solo poco tempo dopo Desert Storm, almeno come macchina in carica ai reparti. Una delle sue prime crociere fu con l'USS Belleau Wood (LHA-3) classe Tarawa, che dall'agosto del '92 era basata ad Atsugi. Il suo VMA-211 aveva inviato 5 AV-8 di questo nuovo modello, dal caratteristico naso con il Flir, che differentemente da tipi come i modelli russi è su di una struttura piatta che piuttosto farebbe pensare ad un ricettacolo per il rifornimento in volo o qualcosa del genere: è diverso dai normali FLIR, almeno a vederlo all'esterno, mentre appena dietro vi pè l'aereoplanino' del sensore dati aria, che ricorda un po' i 'galletti' di latta sopra i pali o gli alberi delle navi. Il cockpit mostrava un grande MFD circondato da una ventina di pulsanti, ma ancora a fosfori verdi; e uno più piccolo di questo (che era in posizione centrale), alla sua sinistra. Per le operazioni di volo la portaelicotteri aveva vari segnali luminosi per facilitare l'appontaggio: il HAI (Harrier Approach Indicator), CAI (Carrier A.I.), HPI (Hover Position I.). PEr esempio, con quest'ultimo se il pilota vede le luci bianche vul dire che è troppo in alto, e se vede solo quelle rosse è troppo basso per l'appontaggio<ref>Cupido, Joe: ''I Marines e l'Harrier, Aerei nov. 1992 p.6-11''</ref>.
 
Da non dimenticare che a Cherry Point esisteva la scuola per gli Harrier: all'inizio degli anni '90 la base era più precisamente la MCAS 'Cherry Point', North Carolina. Qui, nell'ambito del Marine Air Group 32 vi era il VMAT-203 'Hawks', costituito nel 1947 e sempre con gli stessi compiti. Ebbe tra l'altro i TF-49F Cougar, T-33B, TA-4J. Ma sopratutto, dal 1972 ebbe i pochi TAV-8A Harrier che rimpiazzarono gli Skyhawks.
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===Gli ultimi Phantom<ref>Van Roye, Gerd: ''Ultimi F-4 dell'USMC'', Aerei giugno 1992 p.14-18</ref>===
Dov'é che sopravvivevano gli ultimi Phantom dei 'colli di cuoio'? Risposta, nel bel mezzo degli Stati Uniti, equidistante tra le due flotte. Là si poteva trovare il Marine Fighter Attack Squadron 112 o VMFA-112, sulla NAS Dallas. Questi vecchi guerrieri sono stati ritirati nel dicembre 1991, anche se nella versione S erano tutt'altro che disprezzabili. Quanto al '112, è stato costituito a San Diego il 1 marzo del '42, era il Marine Fighting Squadrone 112, dipendente dal Marine Aircraft Group 11 che a sua volta era dell'1st Marine Air Wing. CombattèCombatté nel Pacifico con onorificenze varie per il valore dimostrato nei combattimenti sulle isole Salomone, Guadalcanal e così via. Imbarcato su portaerei dal '43, combattècombatté fino alla fine della guerra, quando venne poi il suo turno: sciolto il 10 settembre 1945. Ma già il 1 luglio del '46 nacque ancora come unità della riserva sulla NAS Dallas. Richiamato in servizio nel 051 per via della Corea, tornò poi a Dallas alla fine della guerra. Dato che nel luglio del '62 era nato il MAG-41 della 4th MAW della Reserve, il '112 ne divenne parte dal febbraio 1965. Nel 1971, il primo novembre, divenne un All Weather Fighter Squadron, con gli F-8 Crusader. POi divenne quello che è rimasto fino alla fine dell'esperienza con i suoi Phantom, quando nel '76 ebbe gli F-4N, parte dei 178 'B' modificati nell'impiantistica rispetto. Nel 1983 ebbe i Phantom J, anch'essi non esattamente all'ultimo grido dato che esistevano da quasi 20 anni, e solo nel 1986 ebbe la loro versione aggiornata S. Del resto all'epoca la RAF aveva appena comprato 15 'J' come 'gap fillers'.. Con i nuovi motori J-79-GE-10B senza fumo e con maggiore vita utile, con nuova avionica e cablaggi etc. il Phantom ha continuato a fare quello che principalmente era inteso di dover fare con i Marines: attacco al suolo, con la vasta capacità di carico che gli era propria. Nondimeno ha ottenuto per due volte l'Hanson Award come reparto migliore da caccia dell'anno, sia nel 1977 che poi nel 1984, quindi con i Phantom N e S. Forse le uniche note di una vita passata in relativa tranquillità, senza rischieramenti massacranti in Vietnam, per esempio. Quanto al suo 'superiore' MAG-41, uno dei 4 Gruppi del 4th Marine Aircraft Wing, aveva alle sue dipendenze anche dil Detachment Bravo dell'HMH-772 con i CH-53D, anche se fino al '91 hanno avuto la versione A precedente. Poi c'era lo squadrone logistico MALS-41 e il Det. Alpha, per la sicurezza della base.
 
Così si è conclusa la carriera del Phantom, i cui primi esemplari vennero assegnati ai Marines già nel 1962, quando anche i primi modelli di quest'aereo erano davvero fantascienza. Tra gli avvenimenti vi sono stati il traguardo delle 10.000 ore senza incidenti del VMFA-251, o le 888 ore in 17 giorni del -531. Ma tutto ha una fine. Dopo 29 anni il VFMA-112 'Cowboys' ha iniziato la transizione sull'Hornet, certo più moderno e flessibile nell'impiego, ma anche più lento e con minor raggio d'azione e magari, anche meno personalità del vecchio Phantom.
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===La fine degli Skyhawk<ref>Cupido, Joe: ''Gli ultimi Skyhawk dei Marines'', Aerei Maggio 1994 p.15-19</ref>===
 
I vecchi Skyhawks stavano subendo l'ingiuria degli anni, almeno dal punto di vista americano. La sostituzione con gli Harrier era solo questione di tempo anche se certo, non senza costi aggiuntivi rispetto al semplicissimo 'scooter'. Il VMA-131 'Diamondblacks'del MAG-49, unità della Reserve, sulla NAS a Willow Grove, Pennsylvania. L'ultima loro missione operativa è stata la Desert Dogs, sulla NAS Fallon, Nevada, perché lì aveva base il Naval Strike Warfare Center. In questa operazione vi sono stati moltissimi altri reparti coinvolti con AV-8B (il VMA-231, 223, 203 con i biposto), F-18, EA-6B, KC-130F. Il futuro dei Diamondblacks era già scritto: elicotteri CH-5D o E, oppure i medi CH-46E. Sarebbe stato anche il primo, secondo la pianificazione, ad ottenere gli MV-22. Forse gli A-4 sarebbero ancora rimasti in servizio per un po': alla fine del 1992 v'erano ancora i reparti VC-1, 5, 12, VFC-13, VF-43, 35, 126), tutti reparti 'aggressor' o con compiti speciali, che certo avrebbero beneficiato dei piccoli monoreattori ancora per diversi anni. Ma sopratutto gli A-4M avrebbero poi trovato maggior fortuna all'estero, in particolare in Argentina. Ma questa è già un'altra storia.
 
===Addestramento dell'USMC: il MAWTS-1, 1996 <ref>Jolly, Randy: MAWTS-1, Aerei Settembre 1995 p. 6-14</ref>===