Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: esercito 6: differenze tra le versioni
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Il Reggimento Alpini Monte Cervino viene costituito nell'inverno del 1915.
Fu ricostituito ed aggiornato nel 1940, fu inviato in albania e nel 1941 fu impiegato in Russia, dove ottenne alte ricompense militari per aver mantenuto a lungo le posizioni assegnate. Gli uomini del Monte Cervino furono soprannominati dai russi "satanas bieli" (diavoli bianchi) per aver dimostrato intrepido coraggio in battaglia. In Russia il Reggimento fu annientato
In tempi recenti, il reparto ha partecipato attivamente a molteplici missioni in cui ha avuto numerosi scontri a fuoco, sia in Iraq che in Afghanistan. Quando era ancora "Compagnia Alpini Paracadutisti" partecipò alla missione in Mozambico nel 1994. Divenuto poi Battaglione, ha operato in Bosnia nel 1996 e nel 2000, ed in Afghanistan (nel 2002 sotto comando ISAF e nel 2003 all'interno di Enduring Freedom), a NIBBIO 1 e 2.
Come Reggimento
In Afghanistan, ha a Kabul dal 2005 un Distaccamento che opera come pedina di forze speciali; pedine del Reggimento sono ad Herat dal 2006, ed operano anche nel sud del paese[citazione necessaria]. Ha anche un Distaccamento Operativo in Libano.
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Quanto ai materiali, l'indicazione degli obiettivi attualmente è fatta sopratutto con i sistemi di mira laser. Questi erano presenti nel caso del 185imo con il GLTD, Ground Laser Target Designator, che era forse il miglior sistema al mondo, specie per la potenza del fascio laser. Ma si trattava di un apparato enormemente pesante e macchinoso, con dimensioni non indifferenti e un peso di ben 40 kg. Anche se ripartibili in 3 carichi da 13 l'uno, è evidente che questo sistema, adatto a veicoli, è tutt'altro che ideale per fanterie in missione che devono muoversi a piedi, e richiede team piuttosto numerosi visto che non si poteva certo pretendere che un operatore dovesse sobbarcarsene il peso e la mole da solo. In pratica solo per questo sistema servivano 3 operatori: uno portava il sistema designatore, uno quello diosservazione, uno il basso e tozzo trippiede. Ma si trattava pur sempre di aggeggi grossi e piuttosto delicati, che erano davvero inadatti per un impiego del genere, sperabilmente si sarebbe comprato poi un sistema molto meno ingombrante e limitante (oltre al designatore bisognava portare visori, radio, armi, e provviste per una settimana -10 giorni di permamenza in zona). Non bastava, perché c'era anche un telemetro con capacità IL, binocolo Steiner 7x50 con bussola, GPS Garmin 12, radio HF 178 e VHF 633, e questa sola aveva un peso di ben 13 kg. In acquisizione risultavano anche il telemetro laser Litton Mk.VII (per quanto grosso, il designatore GLDT non consentiva nemmeno la telemetria..), NVG AN/PVS-15 monoculari e AN/PVS-7 binoculari, e pare anche una camera termica. Chiaramente tutto questo materiale finisce per rendere necessario un team tutt'altro che snello, e anche se il compito e il motto è 'vedere e non essere visti' è chiaro che un conto è un team di 2-3 elementi, un conto uno di 6-8 che probabilmente è il minimo per manovrare tutte queste apparecchiature dal peso complessivo di dozzine di kg, a cui si aggiungono mitragliatrici MINIMI (segno che di fatto si tratta di una attività di squadra), fucili AR , pistole Beretta 92FS, anche fucili per tiratori scelti. I Veicoli erano i Land Rover Defender, i VM-90, gli ACP, tutti mezzi di importanza pressoché nulla in azioni FAC e HUMINT dietro le linee nemiche.
Per fare parte di questa piccola (nonostante il nome di reggimento) ed efficiente unità operativa era richiesta una meticolosa preparazione anche fisica tipo marcia zavorrata con zaino da 20 kg di 7 km in un'ora al massimo, 2000 metri in 9 minuti di corsa, galleggiamento in acqua con la tuta da combattimento (chiaramente senza zavorra) per almeno 12 minuti, 36 piegamenti sulle braccia, altrettanti addominali, sette trazioni alla sbarra. I primi due corsi sono stati fatti entro il 185°, poi dal 2002 si è aperta la possibilità a tutti i 'folgorini' volontari, circa 120. Dopo le prove iniziali ne veniva perso un terzo e un altro entro il quinto mese di addestramento. Il corso basico veniva attuato a Cesano, alla Scuola di Fanteria, e durava 4-5 mesi, con tutte le caratteristiche base del combattimento, topografia etc., ma non prima di un mese al CAPAR di Pia per il brevetto di paracadutista militare (per chi non l'avesse avuto ancora). Altri 4-5 mesi per il corso di specializzazione per la parte 'specialistica' della missione. C'é un
Nonostante il ridotto tempo dalla formazione del RAO e nonostante la lunghezza del corso, già nel 2002 un primo DAO è stato inviato in Bosnia, per la Divisione SALAMANDRE, multinazionale a guida francese. Poi vi sono state esercitazioni come quella con la brigata aeromobile FRIULI nel 2002, l'impiego in Macedonia (operazione 'Amber Fox'). Certo queste missioni all'estero non sono le prime per il 185°, che quando era ancora un'unità 'normale' venne inviata in Libano 2 (giugno-ottobre 1983), Kurdistan (1991), Somalia (dicembre 1992-settembre 1993), Bosnia (1996-97), Kosovo (Ottobre 1999-2000).
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