Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Grecia-1: differenze tra le versioni

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La Grecia di per sé è necessariamente una nazione marittima, quasi un'enorme porto proteso dai Balcani sul Mediterraneo. Pochi dati in merito: 132.000 km2 di superficie a cui fanno riscontro qualcosa come 15.000 km di coste. Vi sono un gran numero di isole, ben 3.000, ma forse la cosa più interessante è che solo poco più del 10% sono abitate, appena 440. Molte di queste isole, scogli e affini sono contese dalla vicina Turchia, e nell'insieme l'Egeo, non casualmente scelto da Salvatores per il suo film premio Oscar, è un qualcosa di molto meno noto e più distante dalle altre realtà dell'aerea di quanto si creda, se si considera per intero il cosidetto territorio nazionale greco. Questo, sebbene quasi 2.600 isole non siano abitate e gli 11 milioni di abitanti siano presenti sulle altre e nell'entroterra. Non c'é bisogno di dire che la Grecia, con celebri famiglie d'armatori, sia anche un cantiere navale importantissimo: la sua flotta mercantile arriva a 26 milioni di tonnellate, su un totale di 1.600 scafi (quindi mediamente di grandi dimensioni) sorreggono la sua economia. E cosa ancora più interessante, ben 900 di queste navi sono mobilitabili per necessità NATO, delle quali ricoprono il 22%. Gli armatori greci, in tutto, controllano il 20% della flotta mercantile mondiale, e non da adesso, basti pensare al glamour che già esisteva attorno all'armatore Onassis 50 anni fa.
 
Per dare vigore a tutta questa attività navale vi sono cantieri molto impegnati nel settore turistico e cargo. Ma per controllare l'Egeo, per quel che ci riguarda, c'é la Marina militare. Questa ha una forza di 20.500 persone, di cui 3.900 ufficiali, 12.500 sottufficiali, e solo 4.100 personale di leva, una parte nemmeno tanto cospicua sui 177.000 militari, per lo più riguardanti l'Esercito e l'Aviazione. Capace di eseguire guerra di mine e di sorvegliare gli stretti passaggi tra le isole, la '''Polemiko Naftiko''' attualmente è alla guida di un ammiraglio 56enne, tale Giorgios Karamalikis, e vanta una lunga tradizione di ostilità contro la Turchia, come la guerra del 1911, ma anche più di recente, con le crisi del 1974, in cui venne affondata la torpediniera T-3 con tutto l'equipaggio, del 1987 e del '96. Dal 1990, con il mondo un po' cambiato rispetto al passato, la Grecia ha cominciato a partecipare ad esercitazioni navali con il resto della NATO e a missioni fuori aerea, anche perché il rischio non del tutto trascurabile di cambiare posizione riguardo la NATO si affievolì con la caduta del Patto di Varsavia e la guerra in Yugoslavia. Attualmente le sue navi fanno parte della Standing Response Force Group-2 della NATO e contribuiscono anche nella S.R.F. MCM e alla forza anfibia italo-spagnola SIAF. Organizzata in Stato Maggiore, Comando della Flotta, Comando Addestramento Navale, Comando Logistico Navale, e basata sulle basi di Suda, Salamina, e Patrasso, più altre 6 basi minori, una delle quali, Skyros, danneggiata nel 2001 a causa di un terremoto. A Skaramaga vi è infine sia una di queste basi minori, che la cantieristica militare. I Comandi sono quello Settentrionale (Salamina), Ionico (Patrasso), Egeo (Suda). Essi coordinano le loro azioni anche con altri servizi, primo tra tutti quello della Guardia costiera. Il comando della Flotta è a Salamina, oramai da oltre 120 anni. Da questo comando, ovviamente quello di maggiore interesse, dipendono 7 comandi minori che sono:
*COMHELFRIG: è il Comando fregate, e controlla ben 14 navi missilistiche e tre ausiliarie, il tutto suddiviso in 3 squadroni; essi sono a sua volta rappresentati da HELLFRIGRON 1 e 2, costituiti in maniera mista da 5 Hellis e 2 Hydra, e dal Support Squadron, con le navi logistiche. Facile immaginare che in caso di guerra quest'ultimo cederebbe le sue navi come supporto alle due flottiglie fregate.
*Altra pedina fondamentale sono i sottomarini: il loro Comando è sempre a Salamina con gli 8 Type 209 e in attesa dei 4 Type 214.
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Ma al di là di questo la Marina greca ha attualmente anche problemi di natura generale: l'economia non è molto ben messa, e la Commissione Europea ha posto tali vincoli di bilancio che nel 2010-15 sarà necessario 'tirare la cinghia', quasi dimezzando la spesa per nuovi materiali per le proprie F.A. La Grecia, d'altro canto, non è che non abbia fatto acquisti di una certa importanza, tra cui numerosi F-16, C-27, etc. ma per la Marina esistono problemi, con luci ed ombre da esaminare attentamente.
 
Tra le prime da segnalare la presenza delle 10 'Kortenaer', che sono davvero una forza considerevole. La prima coppia arrivò, nuova, dall'Olanda nel 1981-82, quando in Italia entravano in servizio le 'Maestrale' se non un poco prima, e si caratterizzavano per un secondo cannone da 76 dietro l'hangar, un po' come sui caccia 'De la Penne' italiani di anni successivi. Grossomodo equivalenti a queste fregate italiane, sono attualmente addirittura più numerose e in questo momento la Marina Greca può affermare di avere più fregate in servizio di quella italiana, addirittura 14 contro 8.
Anche includendo i 4 'Artigliere' il paragone numerico non cambia. 6 di queste fregate olandesi saranno sottoposte ad un aggiornamento che è seguito ad un limitato refitting del '97, ma questo vero MLU è cominciato nel 2004 e terminerà nel 2009 con la AEGEON. Le altre 4 'Kortenaer' saranno invece messe in disarmo nei prossimi anni o in riserva. Queste navi sono state fornite, apparentemente, senza il CIWS Goalkeeper sopra l'hangar o almeno non si evince dalla foto che l'abbiano. Piuttosto, attualmente, per stanardizzare l'armamento CIWS, sono state equipaggiate o sono in corso di aggiornameno con un Phalanx sopra l'hangar. La loro difesa contraerea quindi ha avuto un settore cieco, settore che sarebbe stato chiuso dai Sea Sparrow ESSM, che però sono stati rimandati, per ora, nel limbo degli acquisti 'necessari' ma non possibili per ragioni finanziarie.