Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-1: differenze tra le versioni

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*AM: attacco, 95 Tornado IDS, 15 F-104S/CB, 25 G.91R, 38 G.91Y, una trentina di F-104G, 22 AMX, 16 MB.339A; intercettazione, 115 F-104S/ASA; addestramento, 30 SF-260AM, 78 MB.339A, 72 G.91T, 23 TF-104G, 2 AMX-T, 2 NH-500D e i primi di 50 NH-500E; 22 PD-808, 42 G.222, 18 Atlantic, 12 C-130H, in ordine o consegna 4 B.707T/T, 52 MB.326, 2AB204, 35 AB-212, >23 HH-3D, 10 P.166M, 25 S.208M.
 
In tutto erano 350 aerei di prima linea italiani, su di un totale di 869; l'A. de l'A. aveva 624 aerei, più quelli di seconda linea per un totale di 1.665, con debolezze e punti di forza per entrambe le forze aeree; la principale debolezza per l'A. de l'A era il ridotto numero di aerei da interdizione e attacco ognitempo; l'Italia però non aveva abbastanza aerei da trasporto e difettava di caccia intercettori efficienti; l'Aeronautica aveva anche la brigata missili intercettori con i potenti NIKE-Hercules, potenti ma obsoleti e senza mobilità tattica. Entrambe le forze avevano batterie di cannoni e missili SAM a corto raggio, un po' meglio per la Francia. In termini di difesa aerea la MM contribuiva con parecchi sistemi di difesa Standard e Aspide, mentre l'Esercito aveva 22 batterie di SAM HAWK contro 12 sole per la MN, che però aveva anche parecchi sistemi SAM Roland, di minore portata ma maggiore mobilità. Anche la MN aveva batterie di missili SAM di vario tipo, e una forte componente aeronavale con circa 400 velivoli di cui un centinaio di prima linea, mentre la MM aveva appena iniziato a ricevere gli Harrier, di una quantità ordinata di 18 esemplari. In termini nucleari ovviamente la Francia aveva il margine di indipendenza garantito dalla sua Force de Frappe, poi FAS, che aveva tra l'altro 18 missili balistici a medio raggio. L'Italia aveva armi nucleari, ma in subordine agli USA con il sistema della doppia chiave, visto che le armi nucleari erano del governo di Washington.
 
==In azione con gli aerei francesi==
In sostanza, si tratta di un jet ma con prestazioni grossomodo simili a quelle di un caccia della II GM, pur mancando di armi e corazzatura. È considerato comunque un apparecchio molto sicuro e abbastanza formativo, in ogni caso uno di maggior successo di quelli della prima generazione di aerei turbojet da addestramento.
 
La seconda macchina usata è l'acrobatico CAP 10 che ha linee squadrate, fatto in tela e legno, ma capace di resistere a 10 g sia negativi che positivi. E'È usato assieme ad alcuni alianti per le missioni dei primi 2 anni d'accademia.
 
Il Magister ha equipaggiato anche la Patrouille de France dal '64 all'80, poi giunsero i potenti Alpha Jet E. Entro il 1994 erano attesi gli EMB-312F Tucano per rimpiazzare i vecchi jet, da radiarsi entro il '95.
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