Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-7: differenze tra le versioni
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*Armamento: 4 da 20 mm
Una macchina particolare era poi il '''Ryan Fireball''', caccia con propulsione mista. Aerei ,
'''FR-1''':
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Il vero F-8 definito fu, un
Dal '67 89 F-8D vennero aggiornati come F-8H, con motore analogo a quello dei successivi J, punti d'aggancio subalari come quelli del modello E e relativo sistema di guida missili Bullpup, visibile grazie all'ingobbatura sopra le ali. Il primo volò il 17 luglio e come gli altri ebbe impiego solo con la Riserva, con i VF-201 e 202 (Dallas) e 301-302 (Miramar), oltre che nel '73, per uno squadrone composito, il VC-12, che già l'anno dopo li cambiò con gli A-4L. Questi aerei aggiornati non videro quindi azioni belliche di sorta.
136 F-8E vennero aggiornati come F-8J, grazie al motore J57-P-20A capace di circa 8.100 kgs, come grossomo il J79 dei Phantom E, capacità di portare 2 serbatoi subalari da 300 galloni l'uno e il sistema di controllo dello strato limite ereditato dall'FN preparato per i Francesi. L'F-8J venne usato nel '71-72 ma non
I Crusader continuarono il loro servizio con le piccole navi e le 'Midway', specie come ricognitori del VMCJ-1 dei Marines. I Crusader da caccia spesso avevano razzi Zuni, e collaboravano alla soppressione delle batterie nemiche, spesso seguendo i missili Srhike degli A-4. L'idea era quella di distruggere i radar e poi distruggere le batterie, ma spesso non funzionava: avvistato il missile, i Nordisti spesso spegnevano i radar e in genere si salvavano, per poi attaccare i cacciabombardieri. I Crusader erano capaci di consegnare anche le bombe Mk 84, erano per un certo periodo gli unici a poterlo fare. La guerra non fu poi molto pesante per questi aerei: le perdite per causa nemica furono 42 F-8 e 20 RF-8 dell'USN e 12 RF-8 dell'USMC. Tutti i ricognitori vennero distrutti dalla flak e dai SAM (questi ultimi responsabili della perdita di 10 Crusader della sola USN), mentre tra i caccia almeno 3 vennero abbattuti dai MiG (erano tutti del modello F-8E). Nondimeno, i Crusader erano stati i dominatori degli scontri contro i MiG, ottenendo non meno di 18 vittorie.
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[[Immagine:FA-18-NAVY-Blue-Diamond.jpg|320px|left|thumb|]]
L'[[w:F-18|F-18]] è una macchina di grande successo ma anche controversa. La sua fortuna è stata la polivalenza. Quando naque la sua formula bimotore, più costosa, non si riuscì a dimostrache che fosse superiore all'F-16 monomotore, anche se all'epoca il suo motore non era particolarmente affidabile. Ma proprio la sua capacità bimotore venne in aiuto quando si trattò di essere adottato dall'US Navy e da tutte le forze che necessitano di una macchina bimotore, in genere per il volo sul mare. In ogni caso, ingrassato a sufficienza per fare il caccia bombardiere, l'F-18 entrò in servizio coi Marines, che ne ebbero i primi 3 squadroni. In effetti avrebbero gradito ricevere gli F-14, ma questo gli venne negato, in compenso ebbero la priorità con gli F-18, mentre queste macchine cominciarono a diffondersi nell'US Navy solo dalla metà degli anni '80, rimpiazzando gli F-4 nelle portaerei come le 'Midway' che non erano in grado di ospitare gli F-14. La loro carriera operativa li ha confermati come macchine affidabili ed efficienti, ma anche come le più lente della nuova generazione di caccia; alcuni sottotipi arrivano solo a mach 1,7 (Ma ormai nei combattimenti moderni la velocità non conta più come un tempo) . Sono più lenti degli F4-F14 e con raggio d'azione ridotto come caccia, e come aerei d'attacco non sono stabili quanto un Tornado
Gli F-18D hanno finito per fare la funzione di 'fast FAC' e in generale gli F-8, una volta sostituiti entro il 1991 gli A-7 si sono distinti in aria per la loro maneggevolezza nei combattimenti aerei simulati, e in guerra bombardando senza sosta i nemici degli Stati uniti negli ultimi 20 anni. Moltissime le nazioni che li hanno scelti, a cui si rimanda.
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Gli A-6 non intervennero nel 1980, durante l'Operazione Eagle Claw, anche se si prepararono a farlo; nel 1983 nemmeno, durante l'invasione di Grenada, dove vennero considerati più che sufficienti gli A-7E; il 4 dicembre di quello stesso anno, invece, 12 A-6E TRAM entrarono nella valle della Bekaa, assieme a degli A-7. La missione contro obiettivi siriani fu mal pianificata, e un A-6 e un A-7 vennero abbattuti da missili IR, con la morte di uno dei piloti (che ebbe la gamba tranciata dall'impatto con il seggiolino eiettabile). Meglio andò contro i Libici negli scontri del 24-25 marzo 1986, e poi nell'azione del 14-15 aprile contro Bengasi, così come nel 1988 contro gli Iraniani (Praying Mantis). Poi venne Desert Storm, dove gli A-6 combatterono duramente, subendo anche diverse perdite in azione. Seguiranno altre operazioni, come quella del gennaio 1993, sempre contro l'Irak, e qualche altra. Attualmente molti apparecchi, dopo il loro ritiro, fanno pacificamente parte -assieme a carri M-60, delle barriere coralline artificiali, dopo avere passato un'intera esistenza a distruggere, adesso si dedica alle 'costruzioni' a vantaggio della natura.
Perché l'A-6 Intruder ha avuto tanto successo? L'A-6 non è particolarmente veloce, e tantomeno attraente (cosa che non è di secondaria importanza), ma questa sorta di 'camion volante', degno erede dei vecchi aerosiluranti TBF e altri tipi Grumman, è una macchina robusta, capace di tenere 6,5 g o 5,2 con carichi asimmetrici, un abitacolo a posti affiancati, ma molto spazioso, quasi 9 metri cubi di carburante interno, e 7.500 esterni se necessario, tanto che nel 1961 uno di essi volò per ben 5.631 km, nonostante che avesse pur sempre dei motori a turbogetto. IL carico di 8.165 potrà essere simile a quello del Tornado, ma non subisce degradazioni particolari con missioni pratiche, per cui è possibile portare 10 Mk.83 o 22 Mk.82 senza alcun problema. Poi vi sono i sistemi avionici interni, le ECM, e la torretta TRAM, che per la prima volta in un aereo di questa classe -e con pochissimi antenati- ha permesso di vedere di notte e designare per le bombe-laser i loro bersagli. L'A-6 è stato inoltre adattato ad un gran numero di armamenti esterni, e quindi reso particolarmente flessibile nell'azione. La produzione è andata avanti fino almeno anl 1987, quando un esemplare costava la cifra di 30,9 mln di dollari. Nessuno è stato esportato, sopratutto perché prima venivano le esigenze produttive dell'USN, ma del resto lo stesso si potrebbe dire dell'F-18 e dell'F-14, che invece i clienti export li hanno trovati. Né il costo sembra così alto per l'epoca. Il 26 agosto 1987 volò l'A-6F Intruder II e poi il semplificato A-6G. Essi dovevano fare un
'''Avionica'''<ref>Aerei gen 1992</ref>
Abbiamo parlato delle capacità dell'A-6 in generale. Ecco la sua avionica in particolare, quella della moderna versione A-6E. Il calcolatore IBM collabora con un autopilota con pilotaggio su tre assi, e l'INS AN/ASN-92 CAINS, radar doppler AN/APQ-156 -che è la versione aggiornata con il TRAM del precedente APQ-148-, sistema AAS-33, HDD AN/AVA-1, sistema CNI, UHF AN/ARC-159, TACAN AN/ARN-84, IFF AN/APX-72. L'A-6 ha una capacità di volo a bassa quota, ma a quanto pare il suo TFR non era collegato con una modalità 'hand-off', ovvero senza mani. Ergo, era pur sempre necessario guidare l'aereo in base a quello che il radar mostrava, quindi senza una guida troppo confortevole e senza una quota minima prefissata, a meno che non si voli a quote abbastanza elevate e-o sul mare per cui il sistema automatico è sufficiente, che permette un volo non dissimile da quello degli aerei normali di tipo 'executive'. Il radar è un multimodale con capacità 'track-while-scan' capace di cercare bersagli, cartografia, acquisizione, misura distanza, anche in simultanea, così come i sistemi MTI per trovare bersagli mobili a terra, purché siano ad una certa velocità, per il resto Terrain Advoidance (allertamento sul terreno), TFR manuale, ma non vi è un vero HUD, vi è solo un VDI (un HDD). Nei tardi anni '80 erano arrivati i sensori per i piloti tipo occhiali NVG. Questi permettevano, pur di avere la luna, ma non troppo bassa sull'orizzonte (circa 20 gradi), di volare anche a radar spento (il TRAM non è idoneo per la navigazione) a bassa quota. Altrimenti sarebbe stato necessario volare a 150-200 m, un
In termini strutturali, l'aereo ha una vita utile piuttosto lunga. La sua ala era stata prevista per 4.500 ore di volo, ma di fatto si è dimostrata capace di sole 2.500, per questo l'hanno sostituita a suo tempo, con quella in grafite (fibre di carbonio) e resine, con parziale uso in titanio per le parti più sollecitate. Per il resto si tratta di un'ala ad alto allungamento, 5,31:1, e angolo di freccia di 25 gradi, ricca di slat e flap, mentre gli aerofreni sono alle estremità alari. Altre superfici sono gli spoiler, sul dorso alare. Per il resto, vedi anche l'aereo Prowler. La struttura monoscocca della fusoliera, a sezione decrescente verso la coda, è in alluminio con la sezione centrale in titanio, quella vicina ai motori. Questi ultimi sono i J52, nati originariamente come propulsori per missili, i GAM-77/AGM-28 Hound Dog, ma poi divennero molto affidabili ed efficienti, al punto che ne sono stati prodotti oltre 14.000, sia per gli aerei militari che, come versione turbofan, come JT8D per aerei civili quali i DC-9 (e la versione militarizzata dei turbofan di questo tipo, l'RM8, per il Viggen). Il motore ha peso di 1.020-1.050 kg a secco, spinta tra 4.500 e 5 t a seconda delle versioni, compressione di 12,5:1 e numero di giri di 9-12 mila al minuto, il serbatoio del carburante è di soli 13 litri di capacità (nell'EA-6B è aumentata per permettere un maggior livello di autonomia), davvero pochi per un motore capace di erogare l'equivalente di 15.000 hp, quando per esempio i motori da 3.500 hp dei B-50 avevano un serbatoio da 300 litri, ma erano altri tempi (a pistoni, capaci di arrivare anche a 15 m.sec di velocità). Le dimensioni del J52 sono di circa 3 metri e 80 cm di diametro, il consumo è di 0,85 kg/kgs/h, un valore non tanto inferiore, così come il rapporto potenza-peso, di quelli dei motori moderni, e al contempo molto compatti. Si tratta insomma di un sistema molto valido, e compatto, tanto da non far sentire troppo la mancanza dei turbofan, che sono meno rapidi alla risposta, meno affidabili (vedi TF-30), e decisamente più complessi e costosi, mentre solo macchine come l'RB-199 possono battere nettamente questo tipo di motore quanto a consumi. Il quantitativo di carburante è di 8.873 litri JP-5 più i serbatoi ausiliari e la sonda. Il sistema elettrico è già descritto nell'EA-6B, così come i sedili eiettabili e il carrello.
Quanto all'armamento, tra i primi tipi sofisticati c'era il Bullpup, da circa 16 km di portata, 4 m di lunghezza e 700 kg, poi sono seguiti tutti gli altri tipi di arma e così per le bombe, di un
*A-6A: modello basico entrato in servizio nel 1963, con un totale di 488 , costruiti.
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*A-7C: 67 aerei identici agli A-7E ma ancora con l'TF30-P-408 da 6.080 kg di spinta, un sistema idraulico triplicato per i comandi di volo e doppio per carrello, ipersostentatori ed aerofreno, computer di missione AN/ASN-91 (V), radar AN/AVQ-126(V) con dieci modi operativi tra cui inseguimento del terreno (Terrain Following Radar, TFR) e ground mapping, INS AN/ASN-90 (V), IFF AN/APX-72, RWR ALR 45-50 ed ECM ALQ-126 e un Head-Up Display (HUD) AN/AVQ-7 (V), data link e altro ancora.
*TA-7C: 24 A-7B e 36 A-7C convertiti in biposto da addestramento per l’US Navy, fusoliera allngata 40 cm davanti all’ala e 46 cm dietro, abitacolo era biposto in tandem col tettuccio ad apertura laterale verso destra, paracadute frenante. Primo volo il 17 dicembre 1976. 49 TA-7C vennero aggiornati allo standard A-7E nel 1984 e rimotorizzati con il Pratt & Withney TF41-A-2 da 6.810 kgs, seguiti da 20 A-7E convertiti in biposto TA-7C.
*A-7D: versione per l’USAF con motori Pratt & Withney TF41-A-1 da 6.580kg di spinta, ovvero il R.R. RB162-256 Spey, e blindatura per proteggere motore e abitacolo, carburante ridotto a 5.386 litri per l’uso di serbatoi autosigillanti, avionica dell’A-7C. I primi 26 avevano ancora la sonda retrattile per il rifornimento in volo, sui successivi venne adottato il ricettacolo dorsale per la compatibilità con i KC-135. I cannoni Colt Mk12 da 20 mm vennero rimpiazzati dal M61A1 Vulcan, sul lato sinistro della presa d’aria con ben 1030 colpi, per il resto l’armamento era lo stesso delle versioni precedenti con in
*A-7E: L’armamento era lo stesso dell’A-7D con in
*A-7F(A-7D Plus/A-7 Strikefighter): versione proposta all’USAF con motore Pratt & Withney F-100-PW-220 da 12.800 kg di spinta con postbruciatore, fusoliera allungata di 1,22 m, 76 cm davanti e 46 cm dietro l’ala rinforzata, deriva
*A-7G: simile all’A-7D ma con motore Allison/Rolls-Royce TF41-A-3 da 7.720kg di spinta, proposto per rimpiazzare i Venom svizzeri. Il cannone Vulcan, particolare interessante, era da rimpiazzare con 2 Madsen da 23mm, mentre l'avionica avrebbe dovuto essere svizzera. Non ebbe seguito perché vennero comprati, tra i tanti contendenti per questo concorso, 30 Hunter ammodernati.
*A-7H: era per l’aeronautica militare greca (Elliniki Polimiki Aeroporia), simile all’A-7E ma senza capacitá di rifornimento in volo. Primo volo il 6 maggio 1975, consegne di 60 aerei dall'agosto del '76.
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I primi A-7B arrivarono in Vietnam nel 1969 col VA-147 ed i primi A-7E nel 1971 coi VA-81 “Sunliners” e VA-83 “Rampages” appartenenti al Carrier Wing CVW-17 imbarcato sulla CV-59 USS Forrestal.[1]
L’ultimo dei 92 Corsair persi dall'US Navy durante la guerra del Vietnam (15 dai SAM) fu quello del CDR T.R. Wilkinson del VA-147, CV-64 USS Constellation, disperso durante un volo d’addestramento il 29 gennaio 1973. Gli A-7D dell’USAF compirono invece 12.928 missioni perdendo solo sei aerei, il tasso di perdite
[[Immagine:FRS.1 ski-jump take-off HMS Invincible.JPEG|320px|left|thumb|Un AV-8A americano, fotografato sulla portaerei Invincible britannica: nessuna nave americana ha uno sky-jump]]
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