Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina-4: differenze tra le versioni

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Iniziamo dunque la disamina di questa nutrita famiglia di mezzi corazzati, con il WZ-120, sigla che corrisponde più comunemente al '''Type 59''', probabilmente la copia del T-55A (alle volte è però indicata come copia del T-54, in effetti il numero dei colpi, 34, è analogo mentre il T-55 ne ha 43); esso è in servizio fin dagli anni '50, con versioni come la Type 59-I, la migliorata -II con cannone da 105 mm tipo NATO (da 51 calibri), e numerose versioni migliorate che hanno anche introdotto corazze ERA su scafo e torre, mentre il motore è nelle ultime edizioni (ricavate per ammodernamento) un tipo da 730 hp del tipo L12150L, a sua volta originario dai vecchi tipi da 520 hp, ma rielaborato rispetto ala V-54 e 55. Il vecchio progetto, nato negli anni '30 dallo TSIAM (Istituto centrale per motori aeronautici), in quanto debitore di tecnologie aeronautiche, venne perfezionato entro il 1938 e per primo utente ebbe il BT-7M. In seguito, dopo il successo registrato nei confronti dei precedenti tipi a benzina, ebbe uso (con potenza di 500 hp a 1.200 hp) sui T-34, mentre un sotto-tipo ancora più potente, da 600 hp, andò ai KV. Rimasto in produzione quanto meno fino al 1968, nell'attuale incarnazione è frutto della Norinco cinese, resta un 12V a 4 tempi di dimensioni contenute (1,584 x 0,896 x 0,907), che aumenta la potenza grazie ad un turbocompressore attivato dai gas di scarico. Con questo motore, e nonostante l'aumento di peso a 37 t, il Type 59II o WZ 120B, o ancora T-59P è capace di sfiorare i 20 hp/ton. Il cannone è il 105/51 mm con i vari accessori moderni (manicotto, evacuatore di fumi, sistema di controllo del tiro computerizzato, munizioni perforanti moderni, stabilizzatore, sistemi di visione notturni) e tra i vari aggiornamenti vi è anche il missile GP-2, di cui si parlerà poi.
[[File:Puckapunyal-Type-69-II-MBT-2.jpg|320px|left|thumb|Il Type 69]]
Nel frattempo, mentre il T-59 era ancora in produzione, il successivo sviluppo è stato il simile '''Type 69''' o T-60l o, per la Norinco, WZ-121. Sviluppato dal 1963 nello stabilimento 617, esso incontrò sia il problema del migliorarsi pur restando simile al carro precedente, sia per la famigerata Rivoluzione Culturale, per non parlare della rottura dei rapporti con l'URSS e la sua tecnologia. Quando vi furono scontri di frontiera nel 1969 (zona del fiume Ussuri) i sovietici dimostrarono la superiorità dei loro mezzi corazzati. All'epoca quelli cinesi erano penosamente inadeguati: niente stabilizzazione (almeno su due assi), visione IR notturna, protezione NBC, e qualità in generale scarsa. Il T-62 venne impiegato in combattimento per la prima volta, e la sua armatura era resistente anche agli RPG cinesi, di bassa qualità. Ma i Cinesi riuscirono, malgrado tutto, a catturare un T-62 (o forse più d'uno) e a studiarlo attentamente, così da copiarne una parte delle caratteristiche nel T-69, che anche per questo è un po' visto come il suo equivalente cinese.
[[File:Type-69.jpg|270px|right|thumb|Il vecchio Type 69 non ha avuto scampo in Irak]]
Tuttavia, solo nel '74 il nuovo Type 69 ebbe una configurazione definitiva. Il nuovo carro ebbe anche un cannone ad anima liscia, come sul T-62, ma dal calibro ridotto a 100 mm. Nonostante questo, la sua efficacia non sembrò sufficiente, probabilmente sopratutto per via dell'imprecisione e della qualità delle munizioni. Così, un po' sorprendentemente, il successivo Type 69-II ritornò alla copia cinese del D-10T, che è facile da distinguere perché ha l'evacuatore di fumo all'estremità e non a metà canna. Il T-69II è un mezzo degli anni '80, che introduce anche un motore da 580 anziché 520 hp, sistema stabilizzato a due assi, e, a differenza dell'ispiratore sovietico, un vero FCS Type 70 con calcolatore BCLA e telemetro laser (in posizione esterna) TCR-LA. Nemmeno questo mezzo fu un grosso successo, tanto che non si sa bene se fu adottato dall'esercito cinese. All'export, però, ne vennero venduti oltre 2.000, dato il costo ridotto e la struttura sostanzialmente semplice. Il solo Irak ne ebbe oltre 1.000, ma i cinesi vendettero anche all'Iran, sia T-59 che almeno 200 T-69; seguirono il Pakistan con 250, Thailandia con oltre 300, Albania con 150, fino alla Birmania (60) e Zimbawe (10), ma probabilmente quest'elenco non è ancora completo.
[[File:ChineseType79Tank.jpg|320px|left|thumb|Il Type 79]]
Dato che negli anni '70-80 la Cina si avvicinò all'Occidente, la tecnologia fece un passo avanti, specie nell'elettronica. Tra i prodotti vi fu il Type 69-III o ZW-121D, spesso noto anche come '''Type 79'''. Questo carro aveva il cannone NATO da 105, noto come Type 83, e una FCS Marconi, costruita su licenza come Type 73; il cannone da 105 però, pare provenisse da Israele. Per il resto c'era il motore da 580 hp cinese. Il nuovo mezzo entrò in servizio verso la fine degli anni '80 con diverse centinaia di esemplari. Altri 88, in un tipo evoluto come '''Type 69 Mk-IIG''', è andato al Bangladesh in 88 esemplari. Questo carro armato è decisamente sorprendente, perché ha un cannone da 120/50 mm ad anima liscia, sviluppato in Cina e compatibile con i proiettili NATO, ha una FCS digitale e un motore turbocompresso da ben 1.200 hp, più GPS e sistemi di comunicazione moderni. E'È decisamente interessante, il Bangladesh ha così uno dei carri armati più potenti di tutta l'Asia. Il Type 69 ha dato anche origine a vari tipi specializzati, come l'ARV Type 84, gettaponte Type 84, semovente (con due armi da 37) PGZ-88, sminatore GLS-130 e un modello 'multifunzione' designato GCZ-110.
 
Dopo la prima generazione, ecco una successiva famiglia che è stata sviluppata dagli anni '70, sempre dallo stabilimento 617 di Baotou e dall'Istituto 201. Il risultato è stato il '''Type 80''', simile al T-69 ma con sei ruote portanti per lato, come su certi tipi rumeni, cosa che permette meglio di redistribuire il peso rispetto alle 5 ruote dei tipi precedenti. Il peso è infatti salito a circa 39 t, non è chiaro se vi siano corazze stratificate (molto probabili, specie nella parte anteriore dello scafo), mentre l'accessoristica è simile a quella dei Type 69-II e III.
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Dopo questa seconda generazione, è comparso il '''Type 85''', che sviluppato dalla Norinco e dall'Istituto 201, è noto dal 1988, ed è caratterizzato dalla torretta saldata; con la versione Type 85-I è stato sicuramente dotato di corazze stratificate. Parte della tecnologia usata è dei T-72, catturati dall'Iran durante la guerra del Golfo. Il Type 85-II ha così un cannone da 125 mm, il IIA e B sono migliorati e il secondo è noto dal 1990, con corazze, FCS e visori notturni migliori. Il Type 85 è noto anche come '''Type 90 II''' e per l'export, come MBT-2000; tuttavia è stato costruito su licenza dal Pakistan, o ancora '''Al-Kalid''' , noto dal 1991. Il Type 90 è apparso negli anni '90 e ha sia il cannone da 125 che il sistema di carica automatico, una sorta di Kasetka russo, missili AT-11 (sistema Refleks/Svir), corazza stratificata e motore turbodiesel da 1.200 hp del tipo ucraino 6TD, usato sull' Al Khalid pakistano di cui sopra. Il Type 90 ha visto comunque la sperimentazione di vari tipi di motore, anche di tipo occidentale inglesi (Perkins) da 1.000 hp con trasmissione SESM francese, che era stato inizialmente pensato proprio per il Pakistan, ma poi l'embargo contro questo (per via del programma nucleare) ha mandato tutto a rotoli; poi venne offerto il simile Type 85-IIAP con motore cinese, che però nel deserto pakistano funzionò in maniera insoddisfacente, da qui la conversione al diesel ucraino nella configurazione definitiva, motore che oltretutto motorizza anche i 320 T-90UD comprati entro il 1999 come i principali carri dell'esercito pakistano.
[[File:ChineseType85Tank3.jpg|320px|right|thumb|Il Type 85]]
Costruito in oltre 300 esemplari, con motore potente, cannone da 125 mm e moderna FCS, ha messo in pericolo l'esercito indiano con i suoi vecchi T-72 (e ancora di più la crisi è stata avvertita, con l'arrivo dei T-80UD); ma intanto il Type 85 non è stato adottato dal PLA, che si è trovato soddisfatto solo con il '''Type 96''' che è l'evoluzione del Type 85-III e-o del Type 88C. E'È ancora una soluzione temporanea, in attesa dei Type 98 e 99.
 
Il '''Type 96''' o ZTZ-96 è stato l'alternativa nazionale, simile come soluzioni al Type 90-II, ma con lo scafo ancora del Type 88, per cui spesso è noto come Type 88C, in servizio dal 1997 e prodotto fino al 2005, poi sostituito dal Type 96G nelle linee. In tutto, la PLA ne ha avuti almeno 2.000 esemplari, più alcuni comprati dal Sudan, pertanto sono di gran lunga i più importanti mezzi cinesi, che nelle ultime versioni non sono tanto inferiori ai Type 98-99. Si tratta di un mezzo da 41 t e motore da 730 hp diesel, con cannone da 125 mm russo. L'ultimo modello è il Type 96G con corazze ERA e FCS migliorato, mentre esiste anche un tipo con vano motore ingrandito, che nasconde un motore più potente.
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Il loro sviluppo iniziò già nel 1970, con un programma che sulle prime portò al WZ-122, che era una sorta di MBT-70 locale, tra l'altro con una postazione binata da 12,7 mm in torretta. Nel 1977 questo mezzo, già cancellato attorno al 1973, è stato sostituito d un nuovo modello sperimentale, il 1224, con motore MTU tedesco MB8V331; da questo mezzo si passò al Type 1226 con motore 8V165 da 1.000 hp, vi fu anche un tipo con un motore diverso, realizzato da un altro stabilimento (il n.616). I carri di questo tipo erano dotati di cannone cinese ad anima liscia da 120/50 mm; il Type 1224, con torretta saldata, aveva proiettili stivati nella parte posteriore della stessa. All'epoca vi era molta competizione, tra un progetto tipo il Merkava, e uno tipo il T-72, che poi nel 1984, riuscì a vincere il confronto. Lo sviluppo iniziò a pieno titolo solo nel 1989. Il prototipo fu pronto già nel 1990 e i test nel 1992-93. Vi furono molte faticose esercitazioni nelle più svariate condizioni climatiche. Il carro, dopo anni di sviluppo, anche per implementare le novità emerse nella guerra del 1991, è stato messo in servizio, con un costo che pare sia di 1,9 mln di dollari. In pratica solo nel 2000 il progetto venne definitivamente 'fissato' e partì come Type 98G o anche '''Type 99'''.
 
Esso ha un motore 150HP da 1.200 hp, e pare che poi sia stato adottato anche il tipo da 1.500 hp del Leopard 2, con sette marce (i Type 98 avevano invece un motore da 1.000 hp); il peso è adesso di 54 t, e nondimeno la velocità dichiarata è di 80 kmh, anche se l'accelerazione da 0 a 32 kmh è ottenuta solo in 12 secondi, un po' troppi.
 
La torre è biposto e il cannone è lo ZPT-98, lungo 6,4 m circa e capace di funzionare per 700 colpi perforanti. NOn è chiaro se quest'arma da 125 mm sia derivata dal 2A46 o dal pezzo cinese da 120, ma il sistema di caricamento a due parti rende le munizioni analoghe a quelle sovietiche. La canna è rimpiazzabile in appena 60 minuti, le munizioni sono 41 di cui 22 pronte al fuoco nella solita 'giostrina', la cadenza di tiro normale fino a 8 c.min, e sono presenti anche missili come l'AT-11 e il GP-2. Tra le munizioni, oramai estremamente avanzate anche ad Oriente, vi è una perforante con rapporto lunghezza/diametro di ben 50:1, in carburo di tungsteno (solo pochi anni fa era già tanto superare 20:1), e può perforare 850 mm a 2 km; vi è anche un più costoso tipo DU, che perfora ben 960 mm. Praticamente è lo stesso valore attribuito al 120 mm americano con la M829A3. Il sistema di puntamento aiuta a sfruttare questo potente armamento, con un sistema capace di ingaggi fino a 5 km, camera termica tipo Sprite a 5 e 11,4 x, tlm, computer, sensori meteo, capacità del capocarro di sostituire il cannoniere. La corazzatura è tale da avere retto nei test 7 colpi da 125 e 9 da 105 mm da 1,5 km, ma non è noto di quale tipo, e perciò si stima variamente la protezione, dell'ordine del metro di corazza in acciaio equivalente, tra cui corazze aggiuntive passive o attive (moduli simili alle ERA russe, ma più sottili).
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Il neofita di armamenti cinesi può restare spiazzato: la Cina, quindi, nota essenzialmente per le sue 'brutte copie' del T-54/55, in realtà ha sviluppato la bellezza di nove tipi diversi di carro armato, solo considerando gli MBT entrati in produzione: i Type 59/69/79/80/85/88/90/96/98/99; per giunta ha immesso in produzione o in aggiornamento dozzine di versioni diverse. Il fatto è che, nonostante il progressivo disinteresse occidentale, in Asia esiste ancora un forte interesse per gli MBT. Mentre da noi i carri armati sono stati concepiti tutti, ma proprio tutti, non oltre gli anni '80, in Asia le cose stanno ben diversamente e vi sono notevoli investimenti in nuovi equipaggiamenti. Non tutte le nazioni del mondo possono permettersi la 'guerra networkcentrica' con UAV, missili cruise, aerei stealth ecc, la maggior parte dei conflitti è in realtà a bassa intensità e come gli americani stessi hanno (ri)scoperto, per controllare il terreno è necessario avere carri armati, e ben protetti contro minacce provenienti ovunque. Qui i carri orientali non sono così ben messi, per via della loro leggerezza e angusto volume interno, che rende difficile permanervi a lungo (non si può nemmeno stare in piedi in torretta, per esempio) e combattere per via della ridotta dotazione di munizioni (di piccolo calibro) per le mitragliatrici (tutti i carri hanno una 7,62 coassiale, e più o meno tutti una 12,7 in torretta). Tuttavia, i 'mostri' occidentali, che oramai superano anche le 60 tonnellate, diventano troppo impegnativi nella gestione e persino nel trasporto, così per controllare il territorio -che significa senz'altro un buon numero di mezzi disponibili- l'opzione orientale è più allettante. Inoltre, la Cina e la Russia non conoscono bene il termine 'embargo' e così esportano anche agli 'Stati canaglia' dichiarati indesiderabili dall'Occidente. Infine, l'evoluzione dei carri cinesi ha portato a dei 'Leopard' locali, a parte l'armamento, dei carri piuttosto grossi. Questo forse, anche perché i popoli asiatici, per quanto tradizionalmente di bassa statura, ultimamente sono diventati 'più alti'. Chiaramente, c'é una bella differenza nello stare in un carro se sei alto 1,6 m e pesi 65 kg, oppure se arrivi a 1,8 m e a 85 kg. E'È una cosa di cui si deve tenere conto se si vogliono mezzi abitabili.
 
L'armamento dei carri cinesi è temibile, anche per via di una buona FCS. Se gli Irakeni avessero avuto, per esempio, i carri Type 99 -per certi aspetti l'evoluzione estrema del T-72-, le cose per gli USA si sarebbero complicate alquanto. Se è vero che i proiettili cinesi sono capaci di perforare quasi un metro di acciaio a 2 km, anche l'M1 avrebbe potuto correre dei rischi, almeno nello scafo se non anche in torretta, anche ammettendo la vulnerabilità del Type 99 ai proiettili dell'americano. Inoltre, c'é il sistema elettronico-laser che permette di vedere tutt'attorno e se necessario, accecare il puntatore nemico. I laser di per sé sono capaci di danneggiare sensori ottici (e occhi), e i telemetri laser sono un problema anche nelle loro configurazioni 'normali'. Non è da adesso che però se ne studiano sistemi offensivi veri e propri, come l'americano Stingray. Ma il problema essenziale è che a nessuno importa di portare a compimento questo nuovo, pericolosissimo sviluppo nella guerra tecnologica. Magari è meglio abbagliare un avversario piuttosto che disintegrarlo con una cannonata, ma di fatto a nessuno piace l'idea di accecare i 'sensori nemici' e così questi sistemi, per quanto già disponibili da anni, non sono mai stati usati a quanto se ne sa. Certamente sarebbe convenuto ai carristi di Saddam averne, perso per perso. L'unico limite del sofisticato sistema cinese è la velocità di scansione, che richiede ben 8 secondi di tempo per guardarsi tutt'attorno, quando magari una battuta laser richiede molto meno tempo, tuttavia è uno sviluppo formidabile della tecnologia, che può portare a mettere KO un carro nemico (o un elicottero d'attacco) anche senza colpirlo o perforarlo materialmente.
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Ma gli MBT non sono tutto quello che è stato realizzato nel settore carri armati. Infatti i cinesi hanno anche almeno due tipi di mezzi leggeri, il Type 62 e il Type 63.
 
Cominciamo dal '''Type 62'''. Si sa che i carri russi sono decisamente piccoli e angusti rispetto a quelli occidentali. Ma questo carro armato è a sua volta, un 'mini T-54'. Sebbene abbia ancora 4 elementi d'equipaggio, le dimensioni sono di appena 5,5 m x 2,86 x 2,25 m, il che, assieme ad una corazza meno spessa, dà appena 21 tonnellate di peso totale. Se lo si osserva attentamente, si vede che il suo cannone è un pezzo da 85 mm e non da 100 o 105. Per il resto vi è la solita mtg da 7,62 e da 12,7 sul tetto della torre. Sebbene questa abbia una struttura del tutto simile a quella dei carri 'normali', si vede sensibilmente come la mitragliera da 12,7 sia più grande, in proporzione appaia un po' come una 14,5 mm rispetto ad un carro normale.
 
Dato il peso ridotto, il motore è limitato a 430 hp, il che dà ancora una notevole potenza per la massa del mezzo. Le sospensioni sono a barra di torsione e il cambio, come su tutti i carri cinesi (eccetto i Type 98-99) è manuale, ma con 22 hp/ton il veicolo è capace di 60 kmh, mentre l'autonomia è di 500 km e la salita è possibile fino a pendenze del 60%.
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In buona sostanza, questo non è un vero e proprio carro leggero, ma un carro 'ridotto'. La sua ragione d'essere si trova quindi nella sua capacità di essere usato in ambienti desueti per un carro armato normale, come le zone montagnose dove nessun'altro carro potrebbe operare. Inoltre, esso è così leggero che potrebbe benissimo essere portato, magari vuoto, da un grosso cargo tipo il C-130 o l'An-12. Come dice la sigla, lo sviluppo è stato iniziato negli anni '60, scafo saldato e torretta di fusione, stranamente, nonostante la massa inferiore di quasi 15 t rispetto a quella di un carro normale, vi sono ancora cinque ruote per lato (quando per esempio, lo ZSU-57-2 sostiene le sue 28 t con appena quattro). In genere non vi sono serbatoi esterni, ma l'autonomia è ancora di 500 km. La protezione è forse di 20-50 mm e nonostante il ridotto spazio interno, dentro è ancora simile ad un carro normale, con i comparti combattimento, pilotaggio e motore separati. Il cannone da 85 mm è un'arma discretamente potente e consente di portare a bordo 47 granate, più di quanto non sia per i T-54 e i T-55.
 
E'È dunque armato come il T-34/85, ma con un po' meno di munizioni. Oramai fuori produzione, è stato ampiamente costruito per il PLA (1.200+), Albania (35), Congo (15), Corea del Nord (100), Mali (18), Sudan (60), Tanzania (30), Zaire (50). Ha avuto impiego in battaglia, subendo perdite dovute alla sua vulnerabilità. Chiaramente, al di fuori della sua 'nicchia' è meno adatto rispetto ad un carro normale, anche se molto dipende dalle situazioni, specie se si pensa che la moltitudine di carri armati leggeri come gli AMX-13, Scorpion, M24 e 41, non sono certo più protetti e forse nemmeno meglio armati.
 
Nell’insieme un mezzo particolare, dal costo sicuramente limitato, impiegato spesso in conflitti locali da alcuni dei più poveri Stati africani. Per dare un’idea delle sue dimensioni, il confronto con il T-34, dotato di cannone analogo e anch'esso in servizio con il PLA per molti anni, e il T-55:
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Insomma, si tratta di un mezzo senz’altro superiore, i fondamentali del Tipo 63 sono migliori del PT-76. E ora guardiamoli attraverso i compiti ‘istituzionali’ di questo carro.
 
Anche per via del suo compito, il Type 63 ha necessità di un'elevata velocità e di una discreta autonomia. Il PT-76, con i sui 44 kmh, è nettamente più lento dei carri medi come gli M47-60 e i T-54/62, così da restare potenzialmente indietro, a meno che non vi sia da guadare delle acque piuttosto profonde. E'È la stessa situazione che nella II GM subivano i T-60/70 da parte dei T-34, che seppure più pesanti, erano sensibilmente più veloci, una combinazione non certo ideale. Invece il Type 63 è appena 1 kmh più lento della velocità dichiarata per il Leopard 1, 4 kmh più rapido del T-72 e dell'AMX-30, ben 14 kmh superiore ai T-54, 55 e 62, nonché alle copie cinesi, e 16 kmh più veloce dei Patton americani. Questo margine lo aiuta ad essere un efficace mezzo da ricognizione, mentre l'autonomia, che potrebbe essere superiore, nondimeno è discreta. Se il PT-76 era ancora utile come mezzo esplorante, il Type 63, con circa il 20-40% di mobilità in più, è molto migliore e può fare da schermo esterno ai reparti corazzati principali.
 
Quanto alla potenza di fuoco, il 76 mm è pressoché inutile contro degli MBT, giusto come era in difficoltà il T-34/76 conto i Tigre. Le munizioni sono deboli e in pratica possono sperare di infliggere danni solo sparando su di un lato dei carri armati medi o pesanti, e solo in condizioni relativamente favorevoli e comunque a distanze ridotte (per la capacità di perforazione per i proiettili AP, e per la precisione che limita l'efficacia delle HEAT sulle lunghe distanze). La corazza laterale di un M-47, per esempio, è di 63 mm (leggermente inclinata) sulla torretta, e ben 76 mm (verticali) sullo scafo. Il cannone da 76, di conseguenza, è pressoché inutile con le granate AP e solo marginalmente efficace con le HEAT. Contro i carri T-54/62 sarebbe forse anche peggio, avendo i lati della torre spessi fino a 120 mm e sui fianchi fino a 80 mm di acciaio. Contro le corazze frontali, spesse agevolmente 100 mm a 60 gradi (LOS 200 mm) ogni speranza di far danno è ridotta al minimo, così il PT-76 deve davvero sperare di non ritrovarsi 'faccia a faccia' con un MBT. Contro un Leopard o un AMX è più facile (il primo ha corazze laterali, per lo scafo, di appena 35 mm, anche se inclinate di circa 25°), ma la perforazione frontale è comunque difficile (70+ mm a 60°). Contro gli altri mezzi, carri leggeri (come gli Scorpion, M24 e M41) e blindo, l'armamento del PT-76 è invece efficace. Il Type 63 ha un pezzo da 85 mm ben più potente, e con maggiori riserve di munizioni. Sebbene -come nel caso del T-34/85 vs il Tigre- sia appena sufficiente per essere una minaccia, il proiettile da 85 è comunque più pericoloso, sia come perforante (AP o HVAP), sia come granata HEAT (e, contro bersagli di altro genere, con proiettili HE da 9 kg anziché 6). Nel primo caso la perforazione dovrebbe superare i 140-150 mm, nel secondo i 230 mm (o 100 mm a 60° con cono d'impatto di 30° per lato), pare successivamente incrementati ulteriormente; per cui è possibile sperare qualcosa contro i carri NATO già frontalmente, e porre una minaccia più che concreta lateralmente e posteriormente (dove la corazza è ancora meno spessa). Non è molto, ma pur sempre molto meglio che con il 76 mm. A parte questo, la 12,7 mm aiuta molto a difendersi da minacce come aerei, elicotteri o fanteria, cosa che solo raramente è stata fatta anche con il PT-76. Inoltre, giusto come il T-34/85 comparato al T-34/76, vi è il fatto che con la torre triposto (cannoniere, capocarro e puntatore) l'acquisizione degli obiettivi e la procedure di fuoco è molto più svelta che con una torre biposto (notare che il PT-76 ha una struttura saldata e tronco-conica, non una calotta di fusione come nei carri medi quali il T-54). La protezione balistica del Type 63 dovrebbe essere sì scarsa, ma pur sempre superiore a quella del PT-76, che stenta un po' ad assicurare una difesa contro le mitragliatrici da 12,7 mm, e le schegge più grandi. Pochi mm di protezione in più possono aiutare a neutralizzare il pericolo, e forse questo spiega in parte la maggiore massa del mezzo cinese. Visto e considerato tutto, quindi, si tratta di un mezzo superiore, ma afflitto da una certa carenza di tecnologie avanzate in settori chiave come la protezione NBC e la visione notturna, entrambe molto importanti per il teatro europeo.
 
Stranamente i sovietici, a loro volta, pur avendo tutte le tecnologie del caso, hanno deciso di non continuare in questa strada (affidandosi piuttosto al BMP in versione recce), una cosa piuttosto strana perché il PT-76 è stato prodotto per molti anni, nel mentre gli MBT sovietici venivano modificati e migliorati di continuo. Per i progettisti di Mosca sarebbe stato facile potenziare il motore del PT-76 e aumentarne l'autonomia, incrementare di qualcosa la corazzatura (come fatto, per esempio, sulla serie BTR-60/80), e applicare una torretta simile a quella del Type 63, anche perché, mentre i cinesi probabilmente hanno dovuto adattare il cannone del T-34/85, i sovietici anche nel dopoguerra hanno sviluppato nuove armi in questo calibro, come quella del carro aviotrasportato ASU-85, perfetta anche per un mezzo come il PT-76. Ma non l'hanno fatto, cosicché, sia pure per ragioni diverse, entrambi i carri anfibi non hanno sviluppato il massimo delle loro capacità: ai cinesi mancava il 'software' e ai sovietici non è interessato migliorare l'hardware, se così ci si può esprimere. Il Type 63 ha ottenuto in seguito un telemetro laser (almeno su alcuni mezzi), ma non dispone di una vera FCS e così l'efficacia di tale apporto è relativamente ridotta in termini pratici. Entro certi aspetti, la mancanza di collaborazione in termini di idee e tecnologie ha nuociuto sia a Mosca che a Pechino; al Type 63 è stato dato di recente un degno sostituto con il carro esplorante anfibio con il cannone calibro 105 mm, il pezzo 'minimo' per un carro odierno, e al contempo il massimo trasportabile per un mezzo anfibio.
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===Blindati per la fanteria<ref>E.Po, op. cit.</ref>===
[[File:ChineseType85C2Veh.jpg|310px|right|thumb|Il Type 63]]
Anche qui v'é stata una certa tendenza a copiare i sovietici, ma non così marcata, anzi presto sono comparsi modelli del tutto originali. Ciò perché gli APC sono stati sviluppati dopo i carri e per allora la Cina e l'URSS erano già in rotta di collisione. Così il primo mezzo cinese cingolato è stato il '''Type 63''' o YW-531, un eicolo costruito dalla N.V.M.F., impiegato dal 1964. E'È quindi pressoché un coevo dell'M113 e dell'FV-432, e somiglia molto ad entrambi. E'È costruito in lega d'acciaio anziché la più costosa lega d'alluminio. Inizialmente ha avuto parecchi problemi tecnici, ma questi sono stati poi risolti dato che è diventato un vero best-seller, con migliaia e migliaia costruiti e in buona parte esportati. Il peso è di 12-13 t, il motore da 235 kW (6150L), un diesel cinese a sei cilindri, me i tipi più recenti hanno un 8 cilindri con raffreddamento ad aria anziché a liquido; questo è un tipo tedesco della stessa potenza. Da questo mezzo corazzato vennero derivate diverse linee evolutive che hanno visto un po' di tutto, dai semoventi d'artiglieria ai cacciacarri, ma anche a nuove edizioni non tanto diverse, come il Type 85 e il Type 90. Il primo è noto anche come YW 531H, esiste anche il YW 534, mentre il Type 90 è una sorta di progetto migliorato ma abbassato nell'altezza complessiva (vedi la sezione 'novità' qui sopra). Non è ben chiaro come tutti questi sviluppi si siano combinati, data la confusione e la moltitudine di sigle dovute alla continua evoluzione dei prodotti, alla designazione dell'esercito, quella industriale, quella di 'marketing' e quella dei Paesi esteri che alle volte sono gli unici utenti di un tipo di mezzo o della sua versione appositamente preparata. E la confusione è tutt'altro che definitivamente terminata, la Cina sembra non cessare mai di riservare sorprese.
[[File:ChineseType63APC.jpg|300px|right|thumb|Il Type 63 visto da dietro, mostra la portiera d'accesso]]
La blindatura non è molto inclinata rispetto a quella del BMP-1 e si potrebbe considerare intermedia tra quella di questo veicolo e l'M113. Caratteristiche le ruote, solo quattro per lato e di grosso diametro, tanto che non hanno bisogno di ruotini reggicingolo, mentre le sospensioni sono a barra di torsione. E'È un mezzo capace di 65 kmh e, in acqua, di 7-8 kmh, l'autonomia di 500 km e la capienza fino a 15 soldati e membri d'equipaggio (il pilota è a sinistra del motore). L'armamento è costituito dalla solita copia cinese della 12,7 DshKm sovietica, ma come nel caso dell'M113 base, non ha una protezione per il mitragliere. Questo veicolo è stato esportato in numerose nazioni, come la Corea del Nord, il Pakistan e l'Irak, qui ha fatto un po' la parte dell'M113 assieme all'MT-LB. Di esso si dice che si sia dimostrato, oltre che economico, anche robusto e affidabile, anche se con una corazzatura debole e una certa propensione ad incendiarsi. A parte questo, con la sua disposizione razionale, è stato senz'altro molto utile per la fanteria, un veicolo che ne consente l'entrata e uscita in sicurezza senza i problemi dei BTR russi. Ma ne sono stati anche realizzati numerosi tipi con armamento potenziato, dalla scudatura per il mitragliare, a sistemi come quello controcarri con lanciamissili binato e persino un sistema d'artiglieria, in verità molto semplice, da 122 mm semovente, con il pezzo sistemato nel comparto truppa.
 
Ma questo mezzo doveva essere aiutato da qualcosa di più potente. Negli anni '70 i cinesi riuscirono a clonare il BMP-1 grazie ai mezzi passati dall'Egitto, così ne ricavarono il '''Type 86''' o ZW-501. Nel 1986 esso passò in produzione per l'export, e benché seguisse il BMP di ben 20 anni, ebbe comunque successo e il PLA ne ha attualmente in servizio oltre 1.000, per non dire di Irak, Iran, Sri Lanka e Birmania. Il Type 86B è stato pensato per i fanti di marina cinesi, forse con idrogetti.
[[File:Chinese Type86.jpg|320px|left|thumb|Il Type 86]]
In effetti il Type 86 è simile al BMP-1, solo un po' più leggero e veloce. Ha il cannone da 73 che è la copia del 2A28 Grom da 73 mm, idem per il missile HJ-73 Red Arrow, che è l'AT-3 (9M14M). Peso 13 t e trasporto di 8 soldati più i tre dell'equipaggio, motore 6V150 da 292 hp diesel raffreddato a liquido, copia del 4D20 russo per una velocità di 65 kmh in strada, 7-8 in acqua, 35 fuori strada e 500 km di raggio.
 
Questo è il tipo base, ma poi vi sono i vari ZW-503, 504 e 505; il 503 è un semplice APC con arma da 12,7, il 504 è un tipo c.c. con missili (4 Red Arrow pronti al lancio), e il 505 ha cannone da 30 mm e Red Arrow sempre però in torre monoposto. C'é persino l'NFV-1 che ha avuto una torre con arma da 25 americana, nonché il Type 86G con cannone da 30 mm.
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Ma nemmeno il Type 86 era del tutto consono alle esigenze previste e prevedibili, e così venne pensato, sempre negli anni '80, un nuovo carro per i fanti, anche per via di vari problemi evidenziati dai Type 63, incluso il poco spazio per i fanti e la mancanza di feritoie di tiro interne. Alla fine del programma iniziato nel 1982 venne fuori il '''Type 89''' noto anche come YW534 o ancora ZSD-89. Sebbene simile come configurazione ai tipi precedenti, (non è chiarissimo il suo rapporto tra questo e i vari Type 85 e 90, che sembrano più un'evoluzione dei precedenti Type 63 come il C-13 a suo tempo lo è stato dell'M113/VCC-1) è più grande e potente, con muso ben più profilato, ha sei feritoie di tiro e 8 iposcopi, portellone posteriore singolo per l'accesso. Dimensioni 6,15 x 3,13 x 2,56 m, peso 14,5 t, 5 ruote per lato e motore tedesco Deutz BF841 da 235 kW per 65 kmh. L'armamento non è eccezionale, la W85 da 12,7 è però in istallazione protetta.
[[File:ZBD97_-_front_left_view.jpg|320px|right|thumb|Il Type 97]]
Poi, negli anni '90 è apparso il '''Type 97''', o ZBD-97, che tuttavia è entrato in servizio solo nel 2006. E'È per certi aspetti simile al BMP-3, ma è più grande e ha la torretta del BMD-4; importante da notare, il motore è stavolta anteriore, come sui vecchi BMP-1 e 2; l'equipaggio è di 3 più 7-8 fanti. L'armamento è sempre quello noto come 2K23 del BMP-3, un tipo molto potente e rispettato, malgrado possa lasciare piuttosto sconcertati questo dualismo tra due armi di grosso calibro. Vi è il cannone a bassa pressione 2A70 da 100 mm, con la 2A72 da 30 mm coassiale e così per una PKT da 7,62 mm. E' stabilizzato con un apparato elettronico sui due assi e ha un alzo tra -6 e +60 gradi. La granata da 100 mm, dell'arma a canna liscia, è in un certo senso l'evoluzione della generazione da 73 mm, ma è più grande per consentire la maggiore potenza possibile al missile controcarri, che è integrato nel sistema di ricarica automatica, 22 colpi dei 30 disponibili complessivamente. La granata tipica è la HE-FRAG 3UOF17 con proiettile 30F32 pesante 15,6 kg, di cui 1,7 di HE. E'È possibile anche usare un proiettile HEF con maggiore velocità del 30% e il 70% di schegge in più; ha portata fino a 7 km. Per il resto esiste il missile GP-2. La mitragliera serve invece per colpire bersagli di tutti i tipi, con cadenza di 330 c.min e velocità iniziale di 980 m.sec e portata a.a. fino a 2 km. Il proiettile AP perfora 25 mm a 60° a 1,5 km. Il sistema di controllo del tiro è stabilizzato e consente di usare anche apparati moderni come camere termiche, con capacità stabilizzata per muoversi sparando. Il tutto risulta in una torretta pesante 3,86 t, più eventuali corazze aggiuntive. I fanti hanno 5 iposcopi e tre feritoie, di cui una per lato e una posteriore. Le ruote del nuovo mezzo sono sei per lato di piccolo diametro , le sospensioni a barra di torsione con ammortizzatori idraulici sulle prime e ultime. La velocità è di 65 kmh e l'autonomia di 500 km.
 
Una sua evoluzione ulteriore, del 2006, comprende il mezzo anfibio per la fanteria '''ZBD-2000''', che è adatto anche a sostituire il Type 63 (carro leggero) perché ve n'é un tipo con cannone da 105 mm ad alta velocità. Lo scafo, in acciaio, è molto simile a quello del precedente. L'armamento standard è costituito da missili Red Arrow e cannone da 30 mm. L'equipaggio, in genere di 10 elementi complessivi, nel modello carro leggero si riduce a quattro. Il cannone è moderno, ha un FCS digitale e sistemi di visione notturna. Di fatto è quell'AGS che i Marines hanno tentato anni fa di ottenere con il LAV-105, fallendo tuttavia. Esiste anche la possibilità di lanciare il missile GP-2, come già per il Type 97 e il suo pezzo da 100 mm.
 
L'ultimo nato della nutrita famiglia di APC/IFV cinesi (per non dire di quelli ruotati) è il '''WZ-26''' o ZLC-2000. Realizzato nel 2000, in produzione di serie dal 2003, è un blindato leggero per truppe avioportate apparso per la prima volta al pubblico nel 2005 come ZLC-2000C. Ve ne sono molti tipi tra cui IFV e cacciacarri, tra cui i soliti mezzi armati con cannone da 30 e lanciamissili c.c., mentre l'equipaggio è di tre più altri 4 sistemati nel vano di trasporto posteriore. Il peso è oltremodo ridotto, appena 8 t, e in effetti somiglia molto, concettualmente, al BMD-2, incluso il fatto di avere una torre monoposto. E’È un altro settore che i cinesi sono riusciti a coprire, offrendo oramai una gamma di mezzi corazzati per tutte le esigenze, e ben disposti a vendere i propri prodotti a qualunque nazione ne faccia richiesta, forti sia del basso prezzo, che di una qualità migliorata progressivamente, così come l’affidabilità e la durata dei propri sistemi d’arma e veicolari.
 
 
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Tra i razzi più potenti vi è il sistema WM-80 della NORINCO, che è a sua volta basato sul paricalibro Type 83 da 273 mm, a 4 canne come il successore. Questo però, malgrado l'indubbia potenza, non è entrato in servizio con le PLA data la concorrenza dell'A-100. In compenso è stato esportato, con un modesto successo, visto che si conosce come utente l'Armenia, che lo comprò nel 1999 in quattro unità di fuoco.
 
La principale differenza tra i due tipi è che il WM-80 ha chassis ruotato anziché cingolato. Inoltre vi sono modifiche di dettaglio, come sistemi computerizzati di controllo del tiro, mentre il raggio arriva fino a ben 80 km, 10 in più del BM-30 russo. Ovviamente l'uso è stato previsto per il Corpo d'Armata. In tutto sono presenti 8 razzi pronti al lancio in due sezioni di tiro con 4 tubi l'una, utilizzabili anche per lanciare altri tipi di razzi, anche di calibro diverso, e con alzo tra 20 e 60 gradi, direzione di 20 gradi per lato. L'autocarro Taian TAS5380 8x8 ha 4 stabilizzatori idraulici da abbassare per poter sparare con maggiore precisione. Vi sono sistemi di comunicazione radio e apparati visivi, e ovviamente delle persiane di protezione per il parabrezza quando i razzi vengono approntati al lancio, cosa che avviene ad un ritmo di uno ogni 5 secondi. La ricarica prende circa 5-8 minuti. Ogni razzo è lungo 4,58 m e pesa 505 kg, di cui 150 di testata. Alla traiettoria ottimale per la maggiore gittata, la quota raggiunta è di ben 31 mila metri e gli 80 km vengono percorsi in 165 secondi. Per quello che riguarda gli aspetti negativi, il minimo raggio è di 34 km, mentre il CEP è il 12% del raggio, il che significa che varia tra 4 e 9 km circa, un po' troppo (forse è un errore, e stava per 1,2%?) specie per un razzo così grosso e stabilizzato sia per rotazione che per governale. Le testate sono HE con spoletta ad impatto o MD-23A elettronica, di prossimità. Vi sono anche submunizioni (380 per testata di tipo HEAT, capaci di perforare 8-10 cm di acciaio). Il peso del sistema completo è di 34,7 t.
 
Quanto all'A-100, esso è un lanciatore a 10 tubi sullo stesso chassis, ma basato sullo Smerch russo da 300 mm, il che lo rende ancora più potente.
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La famiglia WS (WeiShi) è molto numerosa:
 
*il WS-1 ha 4 razzi da 302 mm, prodotto dagli inizi degli anni '90 (dalla SCAIC, Sichuan Aerospace Industry Corporation ) per l'export. E'È un altro lanciarazzi gigante, insomma, ma non per il PLA. Eppure, la sua gittata arrivava a 100 km, ancora di più di quella del WM-80. Dimensioni 4,737 m, peso 524 kg, testata 150 kg, velocità massima 4,2 mach, portata 40-100 km, CEP 1%, tempo di ricarica dei 4-8 tubi, 20 minuti.
 
*Il suo modello WS-1B è dei tardi anni '90 e arriva ad un raggio massimo di ben 180 km. L'unico problema evidentemente è la precisione a tali distanze. Lunghezza 6,376 m, peso 725 kg, testata 150 kg, velocità 5,2 mach, portata 60-180 km, per il resto analogo, con un CEP massimo del 1,2% sulla gittata.
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Il ZCY 45 e il ZCL 45 sono mezzi comando basati invece su di un mezzo diverso, quello della fanteria Type 85, così pesano solo 14,9 t, dimensioni 6,32 x 3,15 x 2,7 m, 65 kmh e 500 km (su strada), con equipaggio di 4 elementi. Il calcolatore di tiro ha un tempo di reazione di 12 secondi e dirige il tiro fino a 120 bersagli, con vari imput sulle zone di sicurezza su cui non sparare, le condizioni meteo ecc, con precisione di puntamento di un millirad in alzo e 0,4 di direzione.
 
Il GCL 45 per acquisizione obiettivi è basato sullo stesso mezzo, pesa 15,2 t e ha sempre 4 elementi d'equipaggio, con sistemi elettro-ottici di rilevazione, inclusi sistemi termici e TV, nonché telemetri laser di bordo e smontabili. La camera termica ha apertura angolare 5° x 3,3° con 6x, 2,5° x 1,5° con 12x. La camera TV ha campo un po' maggiore e portata di 8 km, il tlm laser ha raggio di 150-10.000 m, precisione 10 metri, il goniometro ha una precisione di 1,5 mil. Il sistema portatile ha camera termica con campo di 6,25 x 3,75 in scoperta con 3x, oppure 2,5 x 1,5° con ingrandimento di 7,3x, scoperta s distanza di 4 km anziché i 6 km del tipo veicolare. La camera TV con angolo di 1,9 x 1,5°; mentre il tlm e il goniometro sono gli stessi della torretta, essendo smontabili.
 
Il radar Type 704-1 è su di un mezzo con 4 elementi d'equipaggio e su due autocarri Steyr; uno ha il radar, che ha portata di 3-12 km contro i mortai da 81 mm e 3-16 km vs obici da 122 mm, fino a 20 km contro i proiettili da 155 mm. Ha radar a scansione elettronica con antenna piatta, reagisce in 8-9 sec e segue fino a 8 bersagli, mentre l'alimentazione è con un generatore diesel da 15 kW per corrente da 127 o 220 V. L'altro autocarro ha i sistemi di comando e controllo.