Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/El Salvador: differenze tra le versioni
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Nel '79 tutto lasciava intendere che una nuova, forte insurrezione sarebbe avvenuta, specie dopo che in ottobre di quell'anno era fallito un golpe militare e il caos era l'unica forma di governo rimasta. Anche i militari erano tra di loro divisi, mentre la situazione economica era diventata talmente insostenibile che molti salvadoregni dovettero emigrare in Honduras. Nel contempo, nel vicino Nicaragua la rivolta sandinista che scacciò Somoza incoraggiava anche i movimenti rivoluzionari salvadoregni, che cominciarono ad istigare la rivolta popolare. Ora, bisogna ricordare che Somoza aveva un regime estremamente autoritario e potente militarmente parlando, con il più grande esercito della regione; eppure era stato rovesciato. Contro il Salvador poteva a maggior ragione essere raggiunto lo stesso risulato.
I gruppi di sinistra attivi cominciarono ad organizzare dimostrazioni di piazza, ma già il 22 gennaio 1980 i militari non trovarono di meglio che aprire il fuoco contro dei dimostranti nella capitale di S.Salvador, un
Le fazioni di destra reagirono, tra forze armate e 'Squadroni della morte', in maniera violentissima. Le loro azioni si rivolsero contro chiunque fosse sospettato di avere simpatia per la sinistra, con rapimenti e uccisioni senza nessuna pietà: si pensa che nel solo 1980 siano state così assassinate qualcosa come 10.000 persone, per lo più colpite di notte. Questa cieca e furibonda azione di governo, che ricordava i metodi usati in passato, per esempio, da Ivan il Terribile (che istituì alcuni dei primi 'squadroni della morte', i Cavalieri neri), non spense la rivolta, anzi la esasperò: la gente non aveva più niente da perdere, nel senso più vero del termine. Carter, da buon Democratico qual'era, non ebbe certo il desiderio di sostenere un regime militare così violento e pericoloso, così che terminò l'appoggio militare alla 'Junta'. Non sarà così per il suo più bellicoso successore, Reagan.
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