Esperanto/Note preliminari: differenze tra le versioni

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note stilistiche
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==Stile e coordinamentoCoordinamento degli sforzi degli utenti==
In questo libro ci sono ancora cose da fare, elencate dopo questo paragrafo. In genere, tieni conto dei seguenti accorgimenti:
 
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Se vuoi creare esercizi di completamento (completare una frase in cui mancano singole parole), puoi avvalerti di un utile strumento, che è il [[Aiuto:Quiz|quiz]] (oltre alle risposte multiple, troverai anche come creare questo tipo di frasi da completare). [[Italiano/Esercizi|Qui]] c'è un esempio di uso molto interessante (guarda la sezione esercizi sulla destra).
 
==NomiNote propristilistiche==
Descrizione dello stile delle spiegazioni
Gli stili seguiti nel libro sono presentati in seguito.
* le parole o gli esempi in esperanto sono in corsivo, quelli in italiano sono in testo normale.
* ogni frase di esempio e la relativa traduzione iniziano per lettera maiuscola, mentre gli esempi con parole che non compongono frasi di senso compiuto possono iniziare in minuscolo
*si usa il '''grassetto''' per mettere in evidenza delle parole (o anche desinenze, parti di parole) che sono oggetto della spiegazione di un dato paragrafo; se tali parti sono in esperanto, si usa il '''''corsivo + grassetto'''''.
* il simbolo uguale "=" indica traduzione
* il simbolo freccia "→" indica trasformazione nella stessa lingua (quindi non indica la traduzione)
* se la traduzione riguarda poche parole e deve essere fatta due volte per la presenza di una trasformazione, si può optare per la scrittura della traduzione tra parentesi tonde, secondo quanto è indicato più in avanti
 
*Per le traduzioni si usano i seguenti stili:
# italiano = ''esperanto''
# ''esperanto'' = italiano
esempio:
* ''domo'' = casa
 
Le trasformazioni di una o più parole (esempio per cambio di numero) sono indicate da una freccetta "→". La traduzione in italiano può essere data secondo i tre stili seguenti:
# ''esperanto'' (traduzione in italiano) → ''esperanto trasformato'' (traduzione in italiano)
# ''esperanto → esperanto trasformato'' = traduzione italiana → traduzione italiana trasformata
# ''esperanto'' = traduzione in italiano → ''esperanto trasformato'' = traduzione in italiano trasformata
esempi (immaginando di voler far vedere la formazione del plurale):
# ''tiu domo'' (quella casa) → ''tiuj domoj'' (quelle case)
# ''Li estas mia amiko → Ili estas miaj amikoj'' = Lui è mio amico → Loro sono miei amici
Si preferisce la forma 2 o la 3 per le frasi, la 1 per brevi insiemi di parole.
La trasformazione o una parola particolare può essere evidenziata con il grassetto, se ritenuto utile anche nella traduzione:
# ''tiu domo'' (quell'''a''' cas'''a''') → ''tiu'''j''' domo'''j''''' (quell'''e''' cas'''e''')
# ''Li estas mia amiko. → Ili estas mia'''j''' amiko'''j''''. = Lui è mio amico. → Loro sono miei amici.
Il grassetto può indicare anche una parola particolare sulla quale si focalizza la spiegazione, in questo caso la parola andrà in grassetto in entrambi, esempio e traduzione, eccezion fatta quando la parola non esiste in una delle due lingue (ad esempio l'articolo indeterminativo non esiste in esperanto); può anche accadere che una parola in una lingua coincide con più parole nell'altra, in tal caso tutte le parole andranno in grassetto.
# ''domo'' = '''una''' casa
# ''Mi lernas '''per''' tiu libro.'' = Imparo '''per mezzo di''' quel libro.
 
===Nomi propri===
Nonostante alcuni nomi propri di persona abbiano una traduzione in esperanto, questo non vale per tutti, e naturalmente non può valere per tutti i nomi di tutte le culture (questo può valere anche per i nomi propri di luogo non tanto famosi da avere una traduzione). Inoltre, il modo con cui alcune lingue (come l'italiano) hanno una variante maschile e femminile per un certo nome non sempre si adatta col modo di formare il femminile in esperanto. Ad esempio ogni scrittore esperantista, praticamente da sempre, si è scelto un nome adattato all'esperanto, o ha mantenuto il proprio (ad esempio, lo spagnolo [[:w:Jorge Camacho Jorge Camacho]] ha usato per le sue opere sia il proprio nome di battesimo che lo pseudonimo ''Georgo Kamaĉo''). In questo libro vige pertanto libertà nella scrittura dei nomi che possono essere tradotti oppure mantenuti come da "registro anagrafico", per cui (esempio classico) si potrà scrivere "Johano", ma anche "Giovanni", a discrezione di chi scrive (la lettera maiuscola iniziale chiarirà che si tratta di un nome proprio di persona).
 
Per informazioni più generali non limitate solo a questo libro, le [http://akademio-de-esperanto.org/decidoj/propraj_nomoj.html raccomandazioni sui nomi propri dell'Accademia di Esperanto].
 
===Esperanto va in maiuscolo o minuscolo?===
In esperanto, come in inglese, il nome di una linguaesperanto si scrive in maiuscolo. Secondo la lingua italiana invece, talii nomi di lingua vanno in minuscolo, compresa la parola "esperanto". Una frase tradotta sia in esperanto che in italiano dovrà tener conto dello stile nelle rispettive lingue (maiuscolo in esperanto, minuscolo in italiano). Idem per i nomi delle altre lingue.
 
==Pdf==