Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Guerre Arabo-israeliane: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 543:
La 37ima Brigata israeliana colpì omm-Kattef nella mattina del 2 novembre, ancora supportata dai P-51, riuscendo alfine a rompere lo schieramento e a muovere verso Ovest. Solo che scambiò la 7a Brigata corazzata, lì presente, per un'unità nemica e venne fuori uno scontro fratricida, con la morte del comandante della 37ima e di numerosi altri soldati. La 9a Brigata continuava l'avanzata verso il sud del Sinai, con il supporto sempre più consistente dell'aviazione israeliana. L'obiettivo era Sharm el-Sheikh, o meglio, gli Stretti di Tiran, che chiudevano la navigazione ad Eilat. Nonostante l'impegno, però, Sharm era un obiettivo difficile da conquistare. La prima serie di attacchi venne fatta da circa 30 aerei, inclusi Mosquito e B-17. Ma fu uno dei tipi più moderni, un Mystère, ad essere abbattuto dalla contraerea, anche se il pilota venne recuperato la notte successiva da un L-18; altri aerei vennero danneggiati gravemente e dovettero atterrare in emergenza. Ma solo due giorni dopo queste azioni la 9a brigata riuscì davvero ad arrivare in zona a causa delle strade molto difficili che incontrò nel percorso. Per accelerare i tempi venne anche deciso di lanciare due compagnie parà ad A-Tur, con i C-47 del No.103 Sqn (175 soldati lanciati alle 17), il che consentì di realizzare subito una piccola striscia d'atterraggio, dalla quale fu possibile sbarcare rinforzi e anche veicoli. Alla fine venne costituita un'altra colonna per avanzare verso Sharm.
 
Nella notte del 3 novembre la RAF attaccò ancoracon Luxor,22 inviandoCamberra da Cipro 22 Camberra e, colpendo con efficacia laancora baseLuxor; Huckstep venne invece colpita da due ondate di Camberra e Valiant, poi il maltempo su Malta impedì altre operazioni. La situazione divenne davvero difficile, così difficile -a causa delle perdite materiali- che il Col Salim diede a Nasser il suggerimento di suicidarsi. Tuttavia, e nonostante la propaganda alleata, l'opinione pubblica era con lui. Infatti credevano cheai inmedia Sinaidel vi fossero state vittorie importanti contro Israeleregime, cosa che eraannunciavano stataimportanti riportatavittorie daiin mediaSinai delcontro regimeIsraele. Ma sopratutto, si trattava divoleva aspettare, dato che gli anglo-francesi erano sottoposti ad una forte pressione tale,internazionale. inMa termininon politici,si da dover cambiare i loro piani operativi e accelerare le operazionifermarono. Il giorno 3, con la luce del sole, 20 Camberra degli squadronisquadron 10, 15 e 44 attaccarono Ismailia, Almaza e Nfisha, con lagli scortaHunter degliche Hunterli scortavano (sebbenema paradossalmente, erafu proprio l'assenza dei MiG che suggerì di mandare i Camberra di giorno i Camberra). Nel frattempo l'EAF era diventata una forzaun aerearicordo del passato, con un'attività residua del tutto trascurabile e vertente, sopratutto nelloper spostare gli aerei su basi più sicure. Oramai la pressione della RAF diventavastava tropposchiacciando grande per quello che restava delll'aviazione egiziana, tanto che: a Kibrit venneil No.6 Sqn distruttodistrusse l'ultimo MiG-15; intatto,a colpito dal No.6 Sqn;Fayd i Venom colpirono al suolo due Meteor in rifornimento su Fayd. Un Venom venne mandato, assieme ad altri tre, in ricognizione armat,armata vicino al-Quantara, quando la contraerea si fece viva. L'aereo cercò di scappare ma si trovava già a bassa quota e così impattò sull'acqua durante la manovra. Questo fu il primo aereo della RAF perduto fin'allora.
 
In mare laLa HMS Albion dovette interrompere l'azione, dopo così poco tempo, per potersi rifornire, lasciando alle altre 4 portaerei il compito di continuare le operazioni. Successe persino che gli Avenger dell'ARROMANCHES localizzassero l'USS Cutlass, un sottomarino americano, che era in mezzo alla formazione navale francese, fino a costringerlo all'emersione.
Nella notte del 3 novembre la RAF attaccò ancora Luxor, inviando da Cipro 22 Camberra e colpendo con efficacia la base; Huckstep venne invece colpita da due ondate di Camberra e Valiant, poi il maltempo su Malta impedì altre operazioni. La situazione divenne davvero difficile, così difficile -a causa delle perdite materiali- che il Col Salim diede a Nasser il suggerimento di suicidarsi. Tuttavia, e nonostante la propaganda alleata, l'opinione pubblica era con lui. Infatti credevano che in Sinai vi fossero state vittorie importanti contro Israele, cosa che era stata riportata dai media del regime. Ma sopratutto, si trattava di aspettare, dato che gli anglo-francesi erano sottoposti ad una pressione tale, in termini politici, da dover cambiare i loro piani operativi e accelerare le operazioni. Il giorno 3, con la luce del sole, 20 Camberra degli squadroni 10, 15 e 44 attaccarono Ismailia, Almaza e Nfisha, con la scorta degli Hunter (sebbene paradossalmente, era proprio l'assenza dei MiG che suggerì di mandare di giorno i Camberra). Nel frattempo l'EAF era diventata una forza aerea del passato, con un'attività residua del tutto trascurabile e vertente sopratutto nello spostare gli aerei su basi più sicure. Oramai la pressione della RAF diventava troppo grande per quello che restava dell'aviazione egiziana, tanto che a Kibrit venne distrutto l'ultimo MiG-15 intatto, colpito dal No.6 Sqn; i Venom colpirono al suolo due Meteor in rifornimento su Fayd. Un Venom venne mandato, assieme ad altri tre, in ricognizione armat, vicino al-Quantara, quando la contraerea si fece viva. L'aereo cercò di scappare ma si trovava già a bassa quota e così impattò sull'acqua durante la manovra. Questo fu il primo aereo della RAF perduto fin'allora.
 
Durante la giornata l'EAGLE mandò un attacco contro il ponte di Gamil, con i Sea Venom e Wyvren che usarono le bomb, ma senza riuscire a colpire l'obiettivo. Altri 8 Sea Hawk della Bulwark colpirono Almaza, dove riuscirono a distruggere ancora tre aerei: un Meteor, un C-46 e un T-6. Questa stessa base fu perseguitata anche dai caccia francesi, ma i Corsair non erano i migliori opponenti per i due Meteor visti decollare dalla base. Uno degli aerei francesi si staccò dalla formazione, già impegnata in una precipitosa fuga, per seguire i due egiziani, ma poi non fu più rivisto. Pare che fu abbattuto (Lt. de Lancrenon) dalla contraerea, gli egiziani dissero che era morto nell'abitacolo (cadde sui quartieri popolari del Cairo), l'addetto militare italiano disse che era stato linciato dalla folla dopo essere atterrato in paracadute. Altri tre Corsair ebbero danni a bordo o guasti, uno tornò addirittura con una bomba che penzolava dalla sua ala, non correttamente sganciata (la portaerei era la Lafayette). Nel trionfo generale, questa non fu una missione fortunata. Negli attacchi successivi al ponte di Gamil venne abbattuto anche il Wyvern di McCarthy, che tuttavia riuscì a raggiungere il mare e poi a lanciarsi. Inizialmente si pensò che fosse vittima della flak, ma pare che in realtà venne colpito da diversi colpi tirati da uno dei due MiG-17F (pilotati da sovietici) che erano in pattugliamento sul Canale di Suez. Tuttavia la cinemitragliatrice dell'abbattitore non funzionava e così non gli venne accreditata ufficialmente come vittoria. Gli attacchi su Gamil continuarono senza tregua e una bomba da 454 kg colpì in pieno il ponte, abbattendolo. Il lavoro non era finito nemmeno ad Almaza, dove i Sea Fury della HMS Bulwark dichiararono ben 18 aerei tra Meteor, Fury, T-6, Chipmunk e addirittura Lancaster.
In mare la HMS Albion dovette interrompere l'azione, dopo così poco tempo, per potersi rifornire, lasciando alle altre 4 portaerei il compito di continuare le operazioni. Successe persino che gli Avenger dell'ARROMANCHES localizzassero l'USS Cutlass, un sottomarino americano, che era in mezzo alla formazione navale francese, fino a costringerlo all'emersione.
 
Durante la giornata l'EAGLE mandò un attacco contro il ponte di Gamil, con i Sea Venom e Wyvren che usarono le bomb, ma senza riuscire a colpire l'obiettivo. Altri 8 Sea Hawk della Bulwark colpirono Almaza, dove riuscirono a distruggere ancora tre aerei: un Meteor, un C-46 e un T-6. Questa stessa base fu perseguitata anche dai caccia francesi, ma i Corsair non erano i migliori opponenti per i due Meteor visti decollare dalla base. Uno degli aerei francesi si staccò dalla formazione, già impegnata in una precipitosa fuga, per seguire i due egiziani, ma poi non fu più rivisto. Pare che fu abbattuto (Lt. de Lancrenon) dalla contraerea, gli egiziani dissero che era morto nell'abitacolo (cadde sui quartieri popolari del Cairo), l'addetto militare italiano disse che era stato linciato dalla folla dopo essere atterrato in paracadute. Altri tre Corsair ebbero danni a bordo o guasti, uno tornò addirittura con una bomba che penzolava dalla sua ala, non correttamente sganciata (la portaerei era la Lafayette). Nel trionfo generale, questa non fu una missione fortunata. Negli attacchi successivi al ponte di Gamil venne abbattuto anche il Wyvern di McCarthy, che tuttavia riuscì a raggiungere il mare e poi a lanciarsi. Inizialmente si pensò che fosse vittima della flak, ma pare che in realtà venne colpito da diversi colpi tirati da uno dei due MiG-17F (pilotati da sovietici) che erano in pattugliamento sul Canale di Suez. Tuttavia la cinemitragliatrice dell'abbattitore non funzionava e così non gli venne accreditata ufficialmente come vittoria. Gli attacchi su Gamil continuarono senza tregua e una bomba da 454 kg colpì in pieno il ponte, abbattendolo. Il lavoro non era finito nemmeno ad Almaza, dove i Sea Fury della HMS Bulwark dichiararono ben 18 aerei tra Meteor, Fury, T-6, Chipmunk e addirittura Lancaster.
 
Nel frattempo la situazione politica internazionale si stava surriscaldando. Tutt'altro che indeboliti dalla crisi in Ungheria, i sovietici minacciarono di usare i loro missili nucleari contro Londra e Parigi; gli USA, per reagire a questa minaccia disposero l'allerta per il 306th BW (B-47), che all'epoca era basato a Ben Guerir, in Marocco e del resto già il 26 ottobre erano arrivati in un altro aeroporto marocchino alcuni B-47 (70th SRW) sulla base di Sidi Slimane, questi usati per missioni di ricognizione su Cipro e Egitto, tanto che nel primo caso vennero intercettati in più occasioni dagli Hunter. Nel frattempo i caccia dell'USN continuavano a provocare le difese delle navi inglesi, così facendo 'bruciavano' molte delle sortite possibili per gli squadroni della RN in decolli su allarme di Sea Hawk e Sea Venom, peraltro entrambi inadeguati contro i Fury e i Cougar. Per pattugliare il mare e mettere sotto controllo le navi americane, gli Shackleton MR.2 del No.37, presenti in Libia e a Malta, vennero mandati in azione. Anche gli aerei da pattugliamento americani erano in volo, e gli S-2 Tracker iniziarono a cercare i sottomarini anglo-francesi nella zona a sud di Cipro. La sera del 3 novembre, per sbaglio, alcuni aerei israeliani attaccarono un caccia inglese che era vicino a Sharm. La cosa fece innervosire così tanto gli ufficiali britannici che chiesero l'esclusione degli omologhi israeliani dal comando congiunto dele operazioni, anzi si paventò persino l'attacco allo stesso Israele! Così i due piani alternativi rischiavano .. di essere usati insieme. Poi la calma tornò, in quella strana guerra in cui tutti sembravano contro tutti, a parte il sodalizio Egitto-URSS e quello Francia-Israele.