Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Guerre Arabo-israeliane: differenze tra le versioni

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I Mosquito PR.16 da ricognizione iniziarono l'attività bellica in sordina con i loro occhi indiscreti, scortati da vari Mystere e due P-51D. I ricognitori si spinsero fino al Canale di Suez, per controllare la disposizione delle forze egiziane. I Mosquito non ebbero per il resto un grande impegno.
 
Alle 14, vi fu unil primo attacco aereo israeliano, in verità molto furtivo, ma non meno importante: sei P-51 del No.116 Sqn volarono ben dentro lo spazio aereo del Sinai con il compito di tagliare le linee telefoniche e telegrafiche sparandogli o con le eliche. Manovrando spesso ad appena 4 metri, riuscirono nell'intento, senza dare troppo nell'occhio.
 
Alle 15 decollò un'ondata di aerei carichi di uomini della 202a Unità parà, per lo più composta dalla 35a Brigata parà, che all'epoca era comandata da un altro giovane promettente, tale Ariel Sharon, all'epoca 28enne come del resto Mubarak. Obiettivo: il Passo di Mitla, fondamentale per superare le montagne del Sinai e per giunta, ad appena 70 km dal Canale.
Alle 16 passarono la frontiera e infine la forza aerea di lenti trasporti, in totale 16 C-47 e tre Noratlas, scortati da vari Meteor F.Mk.8, arrivò al Passo di Mitla alle 17, nel lato orientale. I Dakota lanciarono 395 uomini , mentre i più capaci Noratlas erano solo tre e vennero usati caricati di materiali di rifornimento. All'epoca gli elicotteri medi non erano ancora comuni, così i paracadute portarono gli assaltatori 5 km di distanza dal bersaglio ed ebbero subito 13 contusi nel prendere contatto con il terreno.
 
Poi giunse anche una seconda ondata di aerei che portò armi pesanti, come 8 jeep, 2 mortai da 120 mm, 4 cannoni SR da 106 e munizioni. Con questa forza, inizialmente solo minimamente contrastata, presente 200 km dietro le linee nemiche, venne messo a segno un primo importante punto a favore degli israeliani, mentre gli egiziani non avevano abbastanza informazioni e reagirono lentamene, dato che non capivano bene la ragione di tale raid.
 
Poi, però, ben 3 brigate dell'esercito vennero inviate da Suez per attaccare questi incursori, nel frattempo trinceratisi in zona. L'errore fu presumibilmente quello di un abbattere in rapida sequenza almeno alcuni dei Dakota con la contraerea e con i MiG, e in generale non presidiare un passo così importante.
 
Solo dopo oltre un giorno e qualche combattimento questo battaglione venne raggiunto dall'unità di Sharon, la quale ebbe più che altro problemi d'efficienza. Era partita con 153 camion e 13 carri, ma di questi solo 46 e 3 erano ancora efficienti dopo 36 ore di marcia. Alla fine, alle 22.30 del 30 ottobre, si ricongiunsero ai parà asserragliati nelle retrovie nemiche. Il mattino dopo, nonostante tutto, vennero mandati all'attacco delle postazioni egiziane a Mitla, ma fallirono a causa dell'insufficiente preparazione contro una forza molto ben piazzata. Nel frattempo i corazzati facevano progressi e conquistarono Abu Agheila, tagliando fuori Gaza e puntando su El Arish. La HHA eseguiva nel frattempo un gran numero di azioni aeree, inclusa la scorta da parte dei veloci Mystere ai piccoli Cub che portavano via i feriti dei parà, fin dal 30, ovvero dopo che venne realizzata una striscia d'atterraggio per farli operare in zona.
 
Per contrastare l'avanzata nemica, gli Egiziani avevano una divisione di fanteria tra Gaza e Rafah, una in El-Arirsh e A. Agheila una brigata a Bir Jifjafa, e due divisioni di fanteria ad ovest del Passo di Mitla. Tutte unità ben equipaggiate e posizionate, ma prevalentemente si trattava di forze, almeno quelle ad Est di Mitla, per lo più sistemate in maniera talmente immobile da rendere difficile ogni movimento rapido, mentre Israele contava proprio sulla mobilità per averne la meglio.
 
Ma gli Egiziani occidentali non rimasero immobili mentre le loro forze nel Sinai venivano attaccate. La mattina di quel giorno, un mitragliamento da parte di sei MiG distrusse un Cub, e in seguito Vampire e MiG colpirono una colonna della 202ima unità e abbatterono un altro Cub sul Sinai. La HHA aveva già eseguito 37 missioni d'attacco contro basi e reparti egiziani, questi ultimi in special modo a Mitla. Sharon premeva perché aiutassero maggiormente i parà, e nel pomeriggio alcuni Mystere respinsero 8 caccia Meteor e MiG e altri sei Mystere attaccarono dei MiG-17, distruggendone uno. Gli Ouragan colpirono la 2a Brigata egiziana che marciava verso Mitla, e così la giornata andò a chiudersi. GliData la situazione, gli Egiziani iniziarono anche a bombardare con i loro Il-28, egizianiche vennerocolpirono mandatigli inaeroporti azionedi finTel suNov, EliatEilat e altreRamat Rachel. Sebbene non si sappia quali danni causarono (nessuno per gli localitàIsraeliani) e basiun bombardiere venisse perso per problemi israelianetecnici, mail senzamessaggio causareera inchiaro: quellaIsraele nottenon successiva,poteva dannidifendersi apprezzabili,efficacemente mentredall'aviazione unoegiziana. Il-28 andavaMa perso,non parevi persaranno unpoi guastoaltre missioni simili nel prosieguo della guerra.
 
I Meteor e Ouragan appoggiarono al meglio l'operazione, mentre i Mystère erano in quota a proteggerli dai MiG, ma senza dover affrontare una grossa reazione nemica. Nel prosieguo anche i Mystère eseguirono azioni d'attacco, così come i vulnerabili P-51 (che mantenevano il problema tipico dei motori in linea, i radiatori vulnerabili al tiro nemico, anche perché non protetti da corazze).
 
PoiIl vi31 fuottobre lai battagliacombattimenti navaleproseguirono. delVi 31.fu Quellala giornatacattura undel caccia egizianoIbrahim stavaAl-Awal tornando dalegiziano. bombardamento di Haifa quandoEsso venne attaccatoinseguito dadal navicaccia israelianeKersaint e francesidai edue poicaccia costrettoisraeliani allaYaffo resaed ancheEilat. daiAttaccato danni subitianche da due Ouragan e persinoda un DakotaC-47 usato come 'bomber'.bombardiere, Allafinì finegravemente sidanneggiato e dovette arrenderearrendersi, e vennevenendo trainata ad Haifa, che poco prima aveva bombardato. QuestoDue eraOuragan ile cacciai IbrahimMeteor Aldel No.117 colpirono El-AwalArish, mirando all'aeroporto, ma di fatto colpendo solo dei finti Vampire, ottimamente realizzati.
 
Continuarono gli attacchi in quella che diventava sempre di più una guerra totale, il 31 ottobre i Meteor del 117th colpirono El Arish, distruggendo solo alcuni Vampire usati come decoy.
 
Malgrado le dure battaglie al Passo di Mitla e ad Abu Agheila, gli israeliani avanzavano, mentre le truppe egiziane, troppo ancorate al terreno (tanto che molti corazzati erano affondati nella sabbia, come casematte mobili, ma solo per essere immobilizzati dal fuoco dei carri e delle artiglierie), vennero sopraffatte dopo dure battaglie. Proprio per passare Abu Agheila il comandante della 7a Brigata corazzata, il gen Simchoni (che morirà l'ultimo giorno di guerra per un guasto al suo Cub in ricognizione), chiese alla HHA di concentrare tutto il suo fuoco nella zona, cosicché i parà tornarono ad essere del tutto inermi contro gli attacchi dei Vampire egiziani.
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Furono i Mystere a ridare la superiorità aerea locale, abbattendo altri 3 MiG e colpendone altri 4, mentre i T-6 erano usati dal 140° Sqn per attaccare la 1a Brigata corazzata egiziana, in movimento verso Abu Agheila, ma certo non con grossi successi e due dei 4 lenti aerei vennero abbattuti. Ci provarono anche i Meteor, ma due del 117° vennero danneggiati. I P-51 Mustang del 116° riuscirono a fare di meglio, disruggendo sei T-34 e danneggiandone altri; non subirono perdite dalla contraerea, ma al ritorno ne ebbero una dai MiG. Altri sette MiG attaccarono due Mystere, che tuttavia scapparono senza subire perdite o danni a bordo. Di lì a poco 4 caccia della HHA vennero attaccati da 8 MiG, uno dei quali tuttavia venne danneggiato e costretto ad atterrare in zona controllata dagli israeliani. Maggior successo ebbero contro due Ouragan del 113°, uno danneggiato gravemente, l'altro no ma nondimeno perduto per esaurimento di carburante, che lo costrinse ad un atterraggio d'emergenza, presumibilmente fuori campo. Poi sarà la volta di un L-18 Cub (probabilmente lo stesso di cui si è già detto prima). Altre battaglie ebbero luogo tra due Mystere che abbatterono uno di 5 Meteor scortati da MIG-17 (gli egiziani non hanno confermato tale perdita), ma senza impedire che gli egiziani colpissero le postazioni israeliane e causassero loro gravi danni (ma un Meteor venne abbattuto dalla flak). Su Mitla degli Ouragan vennero ingaggiati da MiG-15, ma uno di questi ebbe gravi danni.
 
Nel pomeriggio del 31 ancora attacchi contro la sfortunata 1a Brigata vicino Abu Agheiba: 4 T-6, poi 4 P-51 (uno abbattuto), poi 4 Meteor del 117° (tutti danneggiati). Era già una dura provagiornata, se il 105° sqn aveva tutti i suoi 13 Mustang colpiti, più la perdita del comandante Tadmor. Ma nel solo 31 ottobre vennero eseguite 150 missioni, di cui il 50% da parte di Ouragan e Mystere, riuscendo ad appoggiare i reparti di terra. La zona del passo di Mitla, piuttosto lontana dagli aeroporti israeliani, era peraltro poco coperta dalla HHA e le forze di Sharon vennero colpite duramente dall'aviazioneEAF, che per l'occasione rispolverò anche dei vecchi Spitfire e Fury. L'aviazione egiziana, malgrado tutto, aveva compiutocompiendo circa 100 missioni operative in quella stessa giornata.
 
Tutto sommato, una situazione di parità, nella quale, dopo circa 2 giorni di guerra, non c'era un chiaro vincitore, specie da parte delle aviazioni. Gli egiziani avevano avuto perdite sopratutto da parte dei caccia MystereMystère, che con le loro prestazioni transoniche e i cannoni DEFA si erano dimostrati avversari letali; ma nell'attacco al suolo erano riusciti ad ottenere dei successi notevoli.
 
Ma quel giorno, mentre i contendenti continuavano ad affrontarsi con un morale ancora alto, arrivarono direttamente in azione gli anglo-francesi, che già avevano svolto azioni di trasporto e di ricognizione (con i reparti francesi). Del resto, il fatto che in Israele vi fossero reparti con i Mystere e gli F-84F non faceva presagire niente di buono. E così fu. L'ultimatum di ritiro entro 24 ore dalla zona del canale, non poteva essere concretamente rispettato e così gli 'alleati', approfittando di tale condizione, attaccarono massicciamente con un potente armata anfibia. Già dalla notte del 31 iniziarono le operazioni, e il 1 novembre fu un disastro. Nasser ordinò di non entrare direttamente in azione contro le potenze occidentali, mentre queste bombardavano a volontà gli aeroporti nemici causando loro danni gravissimi.
 
Il Sinai vide di conseguenza le forze egiziane private del supporto aereo e gli israeliani solo il 1 novembre fecero 200 sortite operative, con un solo P-51 abbattuto dalla flak. Non solo, ma F-84 e Mystere francesi entravano direttamente in azione e stavolta causavano danni decisivi, distruggendo -pare- 38 T-34, sia pure con 2 aerei persi, entrambi F-84F fracassatisi all'atterraggio per i danni subiti dalla flak. Nel frattempo i P-51 colpivano Mitla e El-Arish, e alla fine la 27a Brigata Meccanizzata passò le linee egiziane. IlQuello 2stesso 1 novembre l'aviazionealcuni egiziana scappava in Libia e Sudan, mentre circa 30 aerei israeliani venivano mandati su SharmIl-El28 Sheik,colpirono dove(alcuni eravolati direttada lapiloti 9arussi) BrigataHatzor, perdendoma per l'occasione l'unico Mystere distrutto nella campagna. Altri attacchi vennero sferrati con il lancio di 175 parà su Al-Tur per interrompere la strada tra Sharm e Porto Said, cosapare che fecefecero poco cheo lanessun guarnigione della prima si arrese entro il 4 novembredanno. Poi fu la volta di Porto Said, la mattina del 5 novembre invaso da 1.100 parà anglo-francesi (16a Brigata e 10a divisione rispettivamente), che precedettero lo sbarco dal mare, avvenuto il 6.
 
Il 2 novembre l'aviazione egiziana scappava in Libia e Sudan, mentre circa 30 aerei israeliani venivano mandati su Sharm-El Sheik, dove era diretta la 9a Brigata, perdendo per l'occasione l'unico Mystere distrutto nella campagna. Altri attacchi vennero sferrati con il lancio di 175 parà su Al-Tur per interrompere la strada tra Sharm e Porto Said, cosa che fece sì che la guarnigione della prima si arrese entro il 4 novembre. Poi fu la volta di Porto Said, la mattina del 5 novembre invaso da 1.100 parà anglo-francesi (16a Brigata e 10a divisione rispettivamente), che precedettero lo sbarco dal mare, avvenuto il 6.
Per gli Israeliani la cosa non ebbe ulteriori risvolti. Avevano fatto 1.846 sortite tra il 29 ottobre e il 4 novembre, in questa sorta di guerra dei Sei giorni ante-litteram, con diverse perdite in azione, tra cui il Mystere, un Ouragan, e un Meteor (vittima di un MiG-15 del 1° Sqn), e sopratutto tra sette e ben 14 Mustang (a seconda delle fonti), dimostratisi (per il motore raffreddato a liquido, essenzialmente), un pò troppo vulnerabili; poi vennero persi anche 2 T-6 (abbattuti dalla flak), e tre Cub (uno distrutto al suolo, uno abbattuto da un caccia e uno perso per incidente), più numerosi altri aerei danneggiati. 5 piloti rimasero uccisi e uno catturato. Un P-51, atterrato a 60 km dal fronte israeliano, a causa dei danni subiti dalla flak, vide il suo pilota costretto ad una marcia nel deserto (per fortuna che l'estate era finita) di ben 37 ore. Quanto alle vittorie, la HHA, che perse tre aerei causa caccia nemici, ebbe a sua volta da rivendicare tre MiG-15 (più uno o due MiG-17), 4 Vampire e uno Il-14, quasi tutti distrutti dai Mystere, più circa 40 corazzati e 260 mezzi. Tutto sommato numeri e perdite modesti, così come la cattura di un MiG-15, di un Sokol MRAZ e le perdite egiziane per incidenti, un MiG-17, due Meteor e un addestratore, su di un totale di circa 2.000 sortite, addirittura superiore a quello che fece sul fronte del Sinai, la HHA. Ma gli Egiziani, che di quel passo avrebbero forse potuto tenere a lungo -anche se dipendeva molto dalle forze di terra- ebbero poi da affrontare una forza alleata ben maggiore: con circa 5.000 sortite individuali, gli anglo-francesi avevano demolito gli aeroporti egiziani -privi di difese passive- distruggendo 230 aerei tra cui 104 nuovi MiG e vari Il-28 (all'epoca la forza d'attacco più potente del Medio Oriente), anche negli aeroporti più lontani (Mar Rosso) e uccidendo circa 200 avieri. Furono queste missioni, pagate tra l'altro in maniera decisamente modesta, a causare ben maggiori dell'HHA, che a confronto fece davvero poco.
 
Nel frattempo le unità egiziane lungo il confine israeliano rimasero essenzialmente immobili, sebbene una prima brigata israeliana muovesse lungo i loro fianchi muovendosi di circa 40 km entro il loro territorio. La mattina del 30, a Mitla, gli israeliani crearono una piccola striscia di volo per ottenere rifornimenti di munizioni ed evacuare i loro feriti. I primi ad arrivare furono tre Piper Cub, scortati dai Mystere, piuttosto curiosamente visto che per caccia così veloci era certo difficile coordinarsi con i più lenti tra gli aerei della HHA. Finalmente, alle 7.30 si videro anche i primi caccia della EAF sul Sinai, e dopo avere riportato cosa stesse accadendo su quel terriotorio, visto che non c'era ancora la minaccia diretta degli 'alleati', venne ordinato di scatenare tutto il potenziale disponibile contro di loro, iniziando con due MiG-15 che attaccarono la striscia di Mitla distruggendovi un Cub trovato fermo al suolo. Altri due attaccarono una colonna della 202a Brigata, colpendo e distruggendo almeno sei mezzi; infine altri due intercettaroon un altro Piper sul Sinai e non persero tempo ad abbatterlo. Alle 11 arrivarono anche 4 Vampire mitragliando un'altra colonna che era sempre, come l'altra colpita, ad al-Thamed, il che causò anche più danni. NOnNon solo, ma poi si fecero sotto altri Vampire e Meteor del 5 Sqn, tutti scortati da MiG-15, il che causò danni non indifferenti agli israeliani che coraggiosamente avevano accettato una tale missione. La HHA non poteva restare immobile di fronte a tali azionieazioni e 37 dei suoi jet tra Ouragan, Mystere e Meteor vennero manati in aria quella stessa mattina per colpire le posizioni egiziane, specie le unità che si stavano muovendo verso il passo di Mitla. ALleAlle 15.30 vi fu il primo scontro con i MiG, sei, che scortavano due Meteor F.Mk.8. I MiG-15 responserorespinsero i caccia israeliani e poi mitragliarono e bombardarono i parà, mentre la colonna che a terra doveva raggiungerli era stata vittima della sabbia troppo soffice e anche degli attacchi aerei. Alle 16 però, sei MystereMystère combatterono contro i nuovissimi MiG-17 (N.1 Sqn, di Almazana), vicino a Kibrit. I MiG vennero sorpresi mentre stavano ancora salendo, e uno venne abbattuto. Ma anche un MystereMystère venne danneggiato e alla fine gli israeliani dovettero ritirarsi. Tuttavia, questo diede il modo a diversi Ouragan di attaccare la 2a Brigata egiziana, distruggendole diversi mezzi mentre si avvicinava al Passo di Mitla. Data la situazione, gli Egiziani iniziarono anche a bombardare con i loro Il-28, che colpirono gli aeroporti di Tel Nov, Eliat e Ramat Rachel. Sebbene non si sappia quali danni causarono (nessuno per gli Israeliani) e un bombardiere venisse perso per problemi tecnici, il messaggio era chiaro: Israele non poteva difendersi efficacemente dall'aviazione egiziana. Ma non vi saranno poi altre missioni simili nel prosieguo della guerra. Ma tutto quello che volevano gli israeliani era per il momento raggiunto: dare modo ai 'preoccupati' anglo-francesi di chiedere, anzi imporre una pace, con relativo ultimatum, agli egiziani. E chiaramente, se si parlava di 18 km dal Canale di territorio libero da forze militari, questo avrebbe solo danno all'Egitto. Nasser non accettò, ma ora sapeva che c'era una flotta in mare che poteva minacciarlo. Forse avrebbe fatto bene ad accettare tale situazione, invece di cadere nella trappola.
 
Nel frattempo le unità egiziane lungo il confine israeliano rimasero essenzialmente immobili, sebbene una prima brigata israeliana muovesse lungo i loro fianchi muovendosi di circa 40 km entro il loro territorio. La mattina del 30, a Mitla, gli israeliani crearono una piccola striscia di volo per ottenere rifornimenti di munizioni ed evacuare i loro feriti. I primi ad arrivare furono tre Piper Cub, scortati dai Mystere, piuttosto curiosamente visto che per caccia così veloci era certo difficile coordinarsi con i più lenti tra gli aerei della HHA. Finalmente, alle 7.30 si videro anche i primi caccia della EAF sul Sinai, e dopo avere riportato cosa stesse accadendo su quel terriotorio, visto che non c'era ancora la minaccia diretta degli 'alleati', venne ordinato di scatenare tutto il potenziale disponibile contro di loro, iniziando con due MiG-15 che attaccarono la striscia di Mitla distruggendovi un Cub trovato fermo al suolo. Altri due attaccarono una colonna della 202a Brigata, colpendo e distruggendo almeno sei mezzi; infine altri due intercettaroon un altro Piper sul Sinai e non persero tempo ad abbatterlo. Alle 11 arrivarono anche 4 Vampire mitragliando un'altra colonna che era sempre, come l'altra colpita, ad al-Thamed, il che causò anche più danni. NOn solo, ma poi si fecero sotto altri Vampire e Meteor del 5 Sqn, tutti scortati da MiG-15, il che causò danni non indifferenti agli israeliani che coraggiosamente avevano accettato una tale missione. La HHA non poteva restare immobile di fronte a tali azionie 37 dei suoi jet tra Ouragan, Mystere e Meteor vennero manati in aria quella stessa mattina per colpire le posizioni egiziane, specie le unità che si stavano muovendo verso il passo di Mitla. ALle 15.30 vi fu il primo scontro con i MiG, sei, che scortavano due Meteor F.Mk.8. I MiG-15 responsero i caccia israeliani e poi mitragliarono e bombardarono i parà, mentre la colonna che a terra doveva raggiungerli era stata vittima della sabbia troppo soffice e anche degli attacchi aerei. Alle 16 però, sei Mystere combatterono contro i nuovissimi MiG-17 (N.1 Sqn, di Almazana), vicino a Kibrit. I MiG vennero sorpresi mentre stavano ancora salendo, e uno venne abbattuto. Ma anche un Mystere venne danneggiato e alla fine gli israeliani dovettero ritirarsi. Tuttavia, questo diede il modo a diversi Ouragan di attaccare la 2a Brigata egiziana, distruggendole diversi mezzi mentre si avvicinava al Passo di Mitla. Data la situazione, gli Egiziani iniziarono anche a bombardare con i loro Il-28, che colpirono gli aeroporti di Tel Nov, Eliat e Ramat Rachel. Sebbene non si sappia quali danni causarono (nessuno per gli Israeliani) e un bombardiere venisse perso per problemi tecnici, il messaggio era chiaro: Israele non poteva difendersi efficacemente dall'aviazione egiziana. Ma non vi saranno poi altre missioni simili nel prosieguo della guerra. Ma tutto quello che volevano gli israeliani era per il momento raggiunto: dare modo ai 'preoccupati' anglo-francesi di chiedere, anzi imporre una pace, con relativo ultimatum, agli egiziani. E chiaramente, se si parlava di 18 km dal Canale di territorio libero da forze militari, questo avrebbe solo danno all'Egitto. Nasser non accettò, ma ora sapeva che c'era una flotta in mare che poteva minacciarlo. Forse avrebbe fatto bene ad accettare tale situazione, invece di cadere nella trappola.
Il 31 ottobre i combattimenti proseguirono. Vi fu la cattura del caccia al-Awal egiziano, dopo che esso aveva bombardato Haifa. Esso venne inseguito dal caccia Kersaint, e dai due caccia israeliani Yaffo ed Eilat. Attaccato anche da due Ouragan e da un C-47 usato come bombardiere, finì gravemente danneggiato e dovette arrendersi, venendo trainata ad Haifa, che poco prima aveva bombardato. Due Ouragna e i Meteor del No.117 colpirono El-Arish, mirando all'aeroporto, ma di fatto colpendo solo dei finti aerei, ottimamente realizzati.
 
A terra gli israeliani continuarono gli attacchi israeliani ma ad Abu Agheila vennero respinti dalla 3a Divisione egiziana entro quel pomeriggio, e fallirono anche gli attacchi delle brigate 4a e 10a, nonché della 37a meccanizzata (non è ben chiaro se vi fossero 3 brigate corazzate e 6 di fanteria, oppure fossero una corazzata 2 meccanizzate e 6 di fanteria) contro omm-Kattef nel mattino successivo. Il comandante della 202a brigata, l'allora col. Sharon, ordinò nel contempo un attacco da Mitla verso ovest, malgrado che i superiori non fossero d'accordo, specie considerando che l'aviazione supportava all'epoca sopratutto la 7a A.B. e non poteva fare lo stesso con i parà, che infatti, appena usciti dalle loro posizione vennero colpiti dai Vampire, e con notvoli perdite costretti a ritornare alle basi di partenza. Tuttavia, successivamente i Mystere abbatterono tre Vampire e danneggiandone un quarto. Come avrebbero fatto gli indiani 9 anni dopo, anche qui gli egiziani decisero che i Vampire non fossero più aerei capaci di azioni di prima linea, almeno non senza scorta. Nonostante questo, i piloti egiziani si dimostrarono molto migliori di quel che ci si aspettasse. L'unica vera differenza tra i piloti delle due parti era che gli israeliani avevano cannoni DEFA a maggior rateo di tiro, e comandi servo-assistiti. In ogni caso i sovietici mandarono MiG-15 e 17 aggiuntivi già in questa giornata ai loro alleati egiziani.
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Nel frattempo i Meteor del No.117 Sqn colpirorono ancora la 1a Brigata corazzata vicino ad Abu Agheila, ma ben 4 di essi vennero colpiti e due costretti ad atterraggi d'emergenza. Vi furono poi altri attacchi degli squadroni 105 e 117, e ben 14 Mustang vennero danneggiati in varia misura: addirittura il comandante del No.105 , mag Tadmor, rimase colpito e ucciso (non è chiaro, ma evidentemente anche il suo aereo venne abbattuto). Gli Egiziani ebbero sicuramente delle perdite, ma i Mustang non si dimostrarono certo i migliori incassatori sulla piazza, data la vulnerabilità dei radiatori ventrali, che avrebbero dovuto essere in qualche modo protetti. Un Mosquito del No.110 venne danneggiato invece in pomeriggio.
 
Entro quella giornata, l'HHA aveva volato 150 sortite, di cui 48 dagli Ouragan e 30 dai Meteor, subendo molte perdite e danni, ma impedendo alle colonne egiziane di arrivare sulle posizioni avanzate lungo il confine, e tagliando fuori i difensori di Abu Agheila. Ma non era così a Mitla, dove gli israeliani continuavano a subire pesantemente dalle unità egiziane che gli stavano sparando contro con tutto quello che avevano, inclusi vecchi Spitfire e Fury tirati fuori dai depositi, per un totale di oltre 100 sortite fatte con tutti gli aerei disponibili, il che era un forte aiuto anche psicologico ai soldati di terra egiziani, che si godevano la superiorità aerea conquistata sulle teste dei loro avversari. Anche i piloti egiziani, malgrado tutto, erano contenti di come le cose stessero andando. Sebbene non avessero ottenuto grossi successi nei combattimenti aria-aria, nondimeno nelle missioni d'attacco al suolo si erano dimostrati nettamente superiori, e si dimostrarono capaci di cooperare con le forze di terra in maniera ottimale. Non si diedero molta pena se poi alcuni ricognitori stessero volando sul loro territorio, anzi il 1 novembre alcuni Il-28 colpirono (alcuni volati da piloti russi) Hatzor, ma pare che fecero poco o nessun danno.
 
 
 
 
Per gli Israeliani la cosacampagna nonaerea ebbedi ulterioriSuez risvoltiera stata adeguatamente svolta. Avevano fatto 1.846 sortite tra il 29 ottobre e il 4 novembre, in questa sorta di guerra dei Sei giorni ante-litteram, con diverse perdite in azione, tra cui il Mystere, un Ouragan, e un Meteor (vittima di un MiG-15 del 1° Sqn), e sopratutto tra sette e ben 14 Mustang (a seconda delle fonti), dimostratisi (per il motore raffreddato a liquido, essenzialmente), un pò troppo vulnerabili; poi vennero persi anche 2 T-6 (abbattuti dalla flak), e tre Cub (uno distrutto al suolo, uno abbattuto da un caccia e uno perso per incidente), più numerosi altri aerei danneggiati. 5 piloti rimasero uccisi e uno catturato. Un P-51, atterrato a 60 km dal fronte israeliano, a causa dei danni subiti dalla flak, vide il suo pilota costretto ad una marcia nel deserto (per fortuna che l'estate era finita) di ben 37 ore. Quanto alle vittorie, la HHA, che perse tre aerei causa caccia nemici, ebbe a sua volta da rivendicare tre MiG-15 (più uno o due MiG-17), 4 Vampire e uno Il-14, quasi tutti distrutti dai Mystere, più circa 40 corazzati e 260 mezzi. Tutto sommato numeri e perdite modesti, così come la cattura di un MiG-15, di un Sokol MRAZ e le perdite egiziane per incidenti, un MiG-17, due Meteor e un addestratore, su di un totale di circa 2.000 sortite, addirittura superiore a quello che fece sul fronte del Sinai, la HHA. Ma gli Egiziani, che di quel passo avrebbero forse potuto tenere a lungo -anche se dipendeva molto dalle forze di terra- ebbero poi da affrontare una forza alleata ben maggiore: con circa 5.000 sortite individuali, gli anglo-francesi avevano demolito gli aeroporti egiziani -privi di difese passive- distruggendo 230 aerei tra cui 104 nuovi MiG e vari Il-28 (all'epoca la forza d'attacco più potente del Medio Oriente), anche negli aeroporti più lontani (Mar Rosso) e uccidendo circa 200 avieri. Furono queste missioni, pagate tra l'altro in maniera decisamente modesta, a causare ben maggiori dell'HHA, che a confronto fece davvero poco.
 
===L'undicesima piaga d'Egitto: fuoco dal cielo===