Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Guerre Arabo-israeliane: differenze tra le versioni

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Se c’è un conflitto convnzionale ma anomalo, tra i tanti del XX secolo, è questo. Come tutte le guerre degli anni '50, con la parziale eccezione della Corea, passò un pò in sordina, ma è responsabile di una gran parte degli eventi successivi, dei ben più famosi e studiati anni '60. Era un decennio difficile, che suggellò il passaggio dalle rovine della II GM ad una nuova era, con le sue conquiste e libertà, ma anche molti nuovi problemi e conflitti. Così, se il Vietnam ha oscurato in larga misura la Corea, le guerre del '67 e del '73 hanno fatto lo stesso con quella del '56, un conflitto, tra l'altro, senza gloria: il successo militare, rapido e decisivo, fu accompagnato da una gestione politica semplicemente disastrosa, che finì per danneggiare molto di più i vincitori che i vinti. Ma la cosa che forse deve far più riflettere, è che dalle scaramucce di frontiera in un teatro periferico, tra Stati di secondo piano, si sviluppò una tale escalation da far temere la Terza Guerra Mondiale, con impiego massiccio di armi nucleari. Forse fu la prima volta nella Storia, anche se di sicuro non sarà l'ultima. Solo il sangue freddo e il buon senso delle nuove dominatrici, le Superpotenze (USA e URSS) ridurrà a zero tale rischio. Detto questo, la guerra delle 100 ore, in realtà un pò di più, rappresenta dal punto di vista tecnico non pochi punti di interesse. Così, nell'insieme, si tratta senz'altro di un conflitto sottostudiato. Se si chiedesse ad un appassionato medio quando si rischiò per la prima volta una guerra nucleare, o quando si verificò il primo eliassalto dal mare, quando i primi missili tattici ebbero impiego bellico o ancora in quale guerra i paracadutisti ebbero maggiore parte, difficilmente risponderebbe: la Campagna di Suez, che è stata vitale sia per dimostrare come si combatte sul campo, sia quanto grande sia la necessità di preoccuparsi delle conseguenze politiche delle proprie azioni se non si vuole trasformare in un boomerang persino le più brillanti vittorie militari.
 
===GuerraIl sull'EgittoCanale della discordia<ref>Marcon, Tullio: articolo su S.M. feb 2004</ref>===
Finita la costruzione del Canale di Suez, venne costituita la Compagnia del Canale che con l'Egitto portò ad un accordo per ben 99 anni. Era il momento giusto per le potenze coloniali, con il nuovo canale era possibile ridurre la distanza tra la Gran Bretagna e l'India da 10.000 miglia ad appena 6.600, ovvero 23 giorni anziché 35 per una nave a vapore da 12 nodi. In più c'era la maggiore sicurezza rispetto alla navigazione lungo le coste dell'intera africa. La Gran Bretagna comprò parte delle azioni dell'Egitto, che era in grave crisi finanziaria, e poi, nel 1882, approfittando di una rivolta nel sultanato, occupò tutto il Paese dopo un bombardamento devastante di Alessandria d'Egitto. Dopo la Convenzione di Costantinopoli del 1888, sottoscritta da 10 nazioni tra cui l'Italia, il Canale diventava una zona neutrale aperta a tutti, ma i risultati dei britannici sul campo erano comunque tali da essere utilizzati anche in questo contesto, restando di fatto la dominatrice della regione e trasformare l'Egitto, nel 1914, in un protettorato. Ma poco tempo dopo iniziò la rivolta dei nazionalisti arabi e nel '22 la Gran Bretagna riconobbe all'Egitto l'indipendenza, ma mantenendo pur sempre un rapporto di potere con la grande nazione araba. Nel '36 morì il re Fuad, che era regnante dall'indipendenza, e il successore designato Faruk era ancora minorenne, sicché la Gran Bretagna, impegnata nella crisi con l'Italia (Guerra d'Etiopia) ridusse le truppe grazie ad un nuovo trattato, che in concreto mirava a ridurre le forze al livello minimo per difendere il Canale, che pure era per convenzione autorizzato a far navigare ogni nave anche in tempo di guerra. L'Egitto continuò ad essere parte della sfera d'influenza britannica, una realtà assolutamente fondamentale per contrastare l'Asse che operava in Africa del Nord durante la guerra. Finita anche la II GM, l'Egitto passò a reclamare l'indipendenza definitiva da Londra. C'erano allora 88 mila soldati a difesa del Canale, e il Cairo chiese nel '51 che questi lasciassero la zona, nonché l'annessione del Sudan. I Britannici non ci stettero, e l'Egitto denunciò i trattati del 1888 e 1936. Del resto c'era anche un terzo trattato, del '46, che parlava di ritiro inglese entro il '49. In realtà i britannici continuavano a permanere in zona, troppo interessati al Medio Oriente e al Canale di Suez per mollarlo senza 'insistere' ulteriormente. Arrivò un altro periodo di agitazioni popolari in una guerra civile vera e propria, che nell'ottobre del '52 venne fermata dall'avvento al potere del gen. Neguib, che instaurò una dittatura militare e mandò in esilio lo sfortunato Re Faruk.
 
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Il fatto è che anche la Francia era contrariata dall'Egitto, perché questo supportava l'FNL algerino, il che la portò a supportare Tel Aviv.
 
Mentre Israele, nato ufficialmente il 14 maggio 1948, si era trovato subito in guerra con il Libano, Siria, Egitto e Giordania, per poi concluderla restando a 'galla' con l'armistizio dell'estate del '49. Ma la questione palestinese era tale, che le cose non sarebbero mai state 'aggiustate', con l'oppressione israeliana, e dall'altra parte, un notevole opportunismo da parte degli stati arabi, che consideravano Israele un corpo estraneo nella regione, e che erano ben contenti di arruolare i palestinesi che si opponevano ad esso. Nel '51 l'Egitto aveva messo il Canale di Suez al di fuori delle possibilità d'accesso per le navi israeliane, e poi Nasser, malgrado l'appello ONU per la rimozione del blocco, lo estese anche al Golfo di Akaba, in Mar Rosso, per poter mettere in crisi il porto di Eilat. Nel mentre i Fedayn aumentavano i loro attacchi ad Israele, che nel febbraio 1955 attaccò a sua volta Gaza. Nell'aprile del '56 la situazione era ancora talmente grave, che vennero registrati oltre 60 attacchi in 5 giorni, stavolta dalla Siria e Giordania che ospitavano altri esuli palestinesi. Nel mentre l'Egitto, potenzialmente ben superiore al piccolo Israele, stava aumentando il potenziale militare. C'erano molte cifre su quanto gli Egiziani potevano mettere in campo, ma in termini di aerei si stimava la presenza di 110 MiG-15, 44 Vampire, 14 Meteor e 48 bombardieri Il-28, forse i più preoccupanti di tutti data la loro potenzialità offensiva senza alcuna equivalenza nella HHA. In più esistevano circa 200 aerei di seconda linea. Il problema era tuttavia attenuato dal fatto che gli egiziani, pur avendo tutti questi aerei possedevano un numero di piloti limitato: circa 100 erano abilitati, sui 500 complessivi, all'impiego di caccia a reazione.
 
Nel mentre Israele aveva 24 Mystere, 75 Ouragan, alcuni Meteor, con gli aerei francesi comprati dal settembre 1955; il Canada mise sotto embargo la fornitura di 24 F-86 Sabre, nella saggia decisione di non contribuire alla corsa agli armamenti e ad un corrispondente aumento della tensione nella regione. Peccato che non tutti la pensassero allo stesso modo, a partire dalla Francia. Israele aveva anche circa 40 Mosquito, 30 P-51 e 21 T-6, nonché gli ultimi 2 B-17 e 20 trasporti di cui 16 C-47 e 4 Noratlas. Quanto agli Ouragan, sebbene essi non fossero particolarmente moderni, rappresentarono un notevole aiuto per la HHA. Passarono poche settimane dopo l'arrivo dei primi MiG, che gli israeliani erano già in Francia a provare i caccia francesi, e la scelta cadde su di loro, per iniziare una prima attività su jet 'veloci', in attesa dei Mystère. Il primo lotto fu di 12 aerei. Questi velivoli aumentarono presto e persino dopo la guerra Israele ne comprò altri 24. Va ricordato anche in questa complessa fase storica, che la Gran Bretagna iniziò a fornire aerei all'Egitto, stavolta con i Meteor, tentando inutilmente di riportarlo vicino alla propria sfera d'influenza; nel mentre gli istruttori britannici dell'EAF iniziarono a preparare meglio i loro piloti. Era l'inizio del '55, quando venenro consegnati sei preziosi Meteor NF.13 da caccia notturna. Ma era tardi, perché nell'ottobre dello stesso anno erano giunti i primi MiG-15 per gli squadroni No.1 e 30 di Almaza (aeroporto vicino Il Cairo); nel contempo il No.9 ebbe gli Il-28. A quel punto, gli aiuti britannici, sebbene molto importanti per la caccia notturna (non coperta dai sovietici) erano diventati piuttosto irrilevanti nel loro insieme. Il problema era la mancanza di preparazione: già gli egiziani erano poco rilevanti in questo settore, ma con questi nuovi jets non avevano molta dimestichezza. Sarebbe servito molto tempo, e presto gli eventi avrebbero negato tale prerequisito per ottenere una forza aerea efficiente. Nel frattempo, all'inizio del '56, Francia e Israele rinforzarono l'alleanza e nel maggio 18 Myster IVA vennero comprati, iniziando subito i passaggi di alcuni piloti di Ouragan; siccome questi caccia non erano ancora del tutto sufficienti, nell'agosto vennero comprati altri 36 Mystere e sei Ouragan, più 3 Meteor NF.13 dalla Gran Bretagna. I Mystere sarebbero presto diventati gli aerei più importanti e moderni, in particolare con il No.101 Sqn.
 
Nel frattempo l'Egitto cominciava a pensare a trasferire anche aerei in Giordania, per attaccare in futuro Israele; mentre la Francia era senza riserve contro l'Egitto, Londra era intenzionata a restare molto più distante da eventuali politiche di appoggio diretto ad Israele, dato che la sua posizione era di non mettersi in uno scontro frontale contro i Paesi Arabi, i quali peraltro stavano aumentando la pressione sul piccolo stato ebraico. Questo significava a sua volta la considerazione di un attacco contro Gaza e il Sinai, colpendo di sorpresa e cercando di guadagnare tempo e spazio per contrastare la reazione degli altri Stati della Lega Araba, tra cui l'occidentale Giordania e una Siria sempre più filosovietica. Gli USA stavano in campagna elettorale per il secondo mandato di 'Ike' e non erano affatto interessati ad appoggiare attacchi colonialistici a Stati sovrani; l'URSS era invece interessata ad aumentare la tensione per aumentare la sua capacità d'influenza nel Medio Oriente e nel Mediterraneo, dove aveva cominciato a operare con 4 sottomarini e una nave appoggio nel porto di Valona, il primo esempio di Eskadra sovietica (distaccata dalla Flotta del Mar Nero). Ma nel Patto c'erano problemi con la Polonia e una tensione crescente con l'Ungheria. La DDR si era ribellata qualche anno prima (1951) ed era stata un'altra brutta grana, anche se in via di risoluzione dato che l'URSS aveva capito che non si poteva solo vendicare contro il popolo tedesco se voleva costruire una zona d'influenza stabile.
 
 
===Nubi di guerra===
In tutto, le cose stavano diventando sempre più difficili, e il '56 si potrebbe definire una sorta di riedizione del '48 quanto a caos internazionale. La Francia si incontrò con Israele in termini diplomatici, ma espliciti: il ministro della Difesa francese chiese a quello degli esteri israeliano (Peres) se Israele avrebbe potuto conquistare il Sinai e raggiungere il Canale, e rispose di sì. Ma ad un patto: che la Francia fornisse supporto a tale azione. L'idea era sempre più pericolosamente accarezzata dalle nazioni occidentali. La Gran Bretagna e la Francia si accordarono così: se Israele attaccava, loro avrebbero dichiarato che i belligeranti dovessero allontanarsi di 10 miglia dal Canale onde permettere la navigazione internazionale, secondo i trattati in essere. Per Israele non c'era problema, ma l'Egitto non avrebbe rispettato tale accordo e loro avrebbero potuto sfruttare il pretesto per attaccarlo, con lo scopo di riprendersi il Canale. Dell'accordo di Sevres non si trovò conferma ufficiale, ma successivamente venne confermato dall'archivio di Ben Gurion, in Israele, dove i documenti che ne parlavano vennero trovati.
 
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Il 18 ottobre 1956 le navi Alleate erano state radunate a Malta, oramai le trattative diplomatiche, in verità non così incisive, non portarono a niente. Gli Alleati adottarono le 'strisce d'invasione' per riconoscere i loro aerei, così come fecero gli Israeliani (il che diede ovviamente l'immediata dimostrazione dell'esistenza dell'accordo, visto che la casualità non poteva certo sortire un tale effetto).
 
C'erano molte cifre su quanto gli Egiziani potevano mettere in campo, ma in termini di aerei si stimava la presenza di 110 MiG-15, 44 Vampire, 14 Meteor e 48 bombardieri Il-28, forse i più preoccupanti di tutti data la loro potenzialità offensiva senza alcuna equivalenza nella HHA. In più esistevano circa 200 aerei di seconda linea. Il problema era tuttavia attenuato dal fatto che gli egiziani, pur avendo tutti questi aerei possedevano un numero di piloti limitato: circa 100 erano abilitati, sui 500 complessivi, all'impiego di caccia a reazione.
Nel frattempo, data l'accettazione di Israele nella 'coalizione', vennero forniti ulteriori mezzi per combattere l'Egitto. Dato che i Mystere non erano ancora totalmente pronti per le operazioni, così come i loro piloti, i buoni, vecchi e solidi Ouragan vennero forniti in altri 12 esemplari più 23 Mystere. In tutto la HHA ebbe, attorno a metà del '56, circa 176 aerei da combattimento, di cui 112 erano caccia a reazione. Tanto che il No.101 Sqn si ritrovò ben 52 Mystère IVA, sebbene avesse solo 16 piloti qualificati per usarli, e altri in addestramento accelerato. IL No.113 Sqn aveva invece 24 Ouragan, il 115 e 117 i Meteor, altri due squadroni i P-51, uno i trasporti e in totale erano presenti 131 piloti. Solo 53 di loro erano però addestrati per i jets, come si vede si tratta ancora di numeri miseri rispetto a quello che verrà negli anni successivi. Eppure i comandanti della HHA pensavano di poter battere e distruggere l'EAF da soli. Cosa che non era condivisa dagli anglo-francesi, che invece consideravano gli israeliani incapaci persino di difendere il proprio spazio aereo dagli attacchi egiziani. Anche i politici israeliani, incidentalmente, la pensavano allo stesso modo. Per questo i francesi mandarono aiuti in Israele, sotto forma di Mystere dei vari squadroni EC.1/2, 2/2 e 3/2 vennero mandati ad Haifa, liberando così i britannici dalla loro presenza a Cipro. Era il 23 ottobre e questi nuovi venuti formarono il No.199 Sqn della HHA, una designazione di comodo per nascondere la loro presenza nel territorio israeliano. Altri piloti francesi vennero mandati per aiutare gli israeliani a pilotare il gran numero di Mystère disponibile. Infine, il 24 ottobre 18 F-84F degli EC.1/1, 2/1 e 3/1 andarono, con scalo a Cipro, in Israele per fare un altro squadrone, il No.200, sempre con insegne israeliane applicate per opportunità. Il tutto sarebbe servito sopratutto per difendere il territorio israeliano dagli attacchi degli Il-28.
 
Nel mentre Israele aveva 24 Mystere, 75 Ouragan, alcuni Meteor, con gli aerei francesi comprati dal settembre 1955; il Canada mise sotto embargo la fornitura di 24 F-86 Sabre, nella saggia decisione di non contribuire alla corsa agli armamenti e ad un corrispondente aumento della tensione nella regione. Peccato che non tutti la pensassero allo stesso modo, a partire dalla Francia. Israele aveva anche circa 40 Mosquito, 30 P-51 e 21 T-6, nonché gli ultimi 2 B-17 e 20 trasporti di cui 16 C-47 e 4 Noratlas. Quanto agli Ouragan, sebbene essi non fossero particolarmente moderni, rappresentarono un notevole aiuto per la HHA. Passarono poche settimane dopo l'arrivo dei primi MiG, che gli israeliani erano già in Francia a provare i caccia francesi, e la scelta cadde su di loro, per iniziare una prima attività su jet 'veloci', in attesa dei Mystère. Il primo lotto fu di 12 aerei. Questi velivoli aumentarono presto e persino dopo la guerra Israele ne comprò altri 24. Va ricordato anche in questa complessa fase storica, che la Gran Bretagna iniziò a fornire aerei all'Egitto, stavolta con i Meteor, tentando inutilmente di riportarlo vicino alla propria sfera d'influenza; nel mentre gli istruttori britannici dell'EAF iniziarono a preparare meglio i loro piloti. Era l'inizio del '55, quando venenrovennero consegnati sei preziosi Meteor NF.13 da caccia notturna. Ma era tardi, perché nell'ottobre dello stesso anno erano giunti i primi MiG-15 per gli squadroni No.1 e 30 di Almaza (aeroporto vicino Il Cairo); nel contempo il No.9 ebbe gli Il-28. A quel punto, gli aiuti britannici, sebbene molto importanti per la caccia notturna (non coperta dai sovietici) erano diventati piuttosto irrilevanti nel loro insieme. Il problema era la mancanza di preparazione: già gli egiziani erano poco rilevanti in questo settore, ma con questi nuovi jets non avevano molta dimestichezza. Sarebbe servito molto tempo, e presto gli eventi avrebbero negato tale prerequisito per ottenere una forza aerea efficiente. Nel frattempo, all'inizio del '56, Francia e Israele rinforzarono l'alleanza e nel maggio 18 Myster IVA vennero comprati, iniziando subito i passaggi di alcuni piloti di Ouragan; siccome questi caccia non erano ancora del tutto sufficienti, nell'agosto vennero comprati altri 36 Mystere e sei Ouragan, più 3 Meteor NF.13 dalla Gran Bretagna. I Mystere sarebbero presto diventati gli aerei più importanti e moderni, in particolare con il No.101 Sqn.
 
Dopo l'accettazione di Israele nella 'coalizione', vennero forniti ulteriori mezzi per combattere l'Egitto. Dato che i Mystere non erano ancora totalmente pronti per le operazioni, così come i loro piloti, i buoni, vecchi e solidi Ouragan vennero forniti in altri 12 esemplari più altri 23 Mystere. In tutto la HHA ebbe, attorno a metà del '56, circa 176 aerei da combattimento, di cui 112 erano caccia a reazione. Tanto che il No.101 Sqn si ritrovò ben 52 Mystère IVA, sebbene avesse solo 16 piloti qualificati per usarli, e altri in addestramento accelerato.
 
Nel frattempo, data l'accettazione di Israele nella 'coalizione', vennero forniti ulteriori mezzi per combattere l'Egitto. Dato che i Mystere non erano ancora totalmente pronti per le operazioni, così come i loro piloti, i buoni, vecchi e solidi Ouragan vennero forniti in altri 12 esemplari più 23 Mystere. In tutto la HHA ebbe, attorno a metà del '56, circa 176 aerei da combattimento, di cui 112 erano caccia a reazione. Tanto che il No.101 Sqn si ritrovò ben 52 Mystère IVA, sebbene avesse solo 16 piloti qualificati per usarli, e altri in addestramento accelerato. ILIl No.113 Sqn aveva invece 24 Ouragan, il 115 e 117 i Meteor, altri due squadroni i P-51, uno i trasporti e in totale erano presenti 131 piloti. Solo 53 di loro erano però addestrati per i jets, come si vede si tratta ancora di numeri miseri rispetto a quello che verrà negli anni successivi. Eppure i comandanti della HHA pensavano di poter battere e distruggere l'EAF da soli. Cosa che non era condivisa dagli anglo-francesi, che invece consideravano gli israeliani incapaci persino di difendere il proprio spazio aereo dagli attacchi egiziani. Anche i politici israeliani, incidentalmente, la pensavano allo stesso modo. Per questo i francesi mandarono aiuti in Israele, sotto forma di Mystere dei vari squadroni EC.1/2, 2/2 e 3/2 vennero mandati ad Haifa, liberando così i britannici dalla loro presenza a Cipro. Era il 23 ottobre e questi nuovi venuti formarono il No.199 Sqn della HHA, una designazione di comodo per nascondere la loro presenza nel territorio israeliano. Altri piloti francesi vennero mandati per aiutare gli israeliani a pilotare il gran numero di Mystère disponibile. Infine, il 24 ottobre 18 F-84F degli EC.1/1, 2/1 e 3/1 andarono, con scalo a Cipro, in Israele per fare un altro squadrone, il No.200, sempre con insegne israeliane applicate per opportunità. Il tutto sarebbe servito sopratutto per difendere il territorio israeliano dagli attacchi degli Il-28.
 
Era il 23 ottobre e questi nuovi venuti formarono il No.199 Sqn della HHA, una designazione di comodo per nascondere la loro presenza nel territorio israeliano. Altri piloti francesi vennero mandati per aiutare gli israeliani a pilotare il gran numero di Mystère disponibile. Infine, il 24 ottobre 18 F-84F degli EC.1/1, 2/1 e 3/1 andarono, con scalo a Cipro, in Israele per fare un altro squadrone, il No.200, sempre con insegne israeliane applicate per opportunità. Il tutto sarebbe servito sopratutto per difendere il territorio israeliano dagli attacchi degli Il-28.
 
Le flotte alleate vedevano la preminenza britannica con 5 portaeromobili, circa 50 navi tra cui le portaerei HMS Eagle, Albion, Bulwark, Theseus e Ocean, 4 incrociatori, 11 caccia, 4 fregate, 5 sommergibili, 8 dragamine, 5 navi da sbarco e 8 mezzi da sbarco, più la nave comando Tyne.
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I Francesi contribuivano con sole 36 navi, di cui due erano le portaerei, ma portavano anche, in aggiunta ai 'ponti piatti' (Lafayette e Arromanches) la corazzata Jean Bart, che si stimava utile per potere battere obiettivi a terra. Poi c'erano anche due incrociatori leggeri, 4 caccia, 12 fregate, 3 sottomarini, 3 dragamine, 7 mezzi anfibi e la nave comando G.Zédé.
 
AIn partetutto questo,c'erano gli410 aerei britannici eranoe 48137 Venomfrancesi: FB.4,84 24da Valiant,attacco 92al Camberra B.2 e B.6suolo, 29 Hunter F.4 e116 5bombardieri, 837 Meteorper NF.13,difesa 7 Camberra PR.7aerea, 16 Meteor38 FR.9ricognitori, 16 Shackletonpattugliatori, 1272 Hastings,trasporti 20e Valetta, 1123 elicotteri Sycamore;, più 73143 Seaaerei Hawk,d'attacco 25 Sea Venomimbarcati, 918 Wyviern,da 8avvistamento Skyrideraereo AEW,e 10gli Avengerelicotteri 3E/W, 12 elicotterigià Whirlwindmensionati.
 
I Francesi erano stati meno impegnati: 36 F-84F, 15 RF-84F, 20 Noratlas, 36 Coursair F4U-7. In tutto c'erano 410 aerei britannici e 137 francesi: 84 da attacco al suolo, 116 bombardieri, 37 per difesa aerea, 38 ricognitori, 16 pattugliatori, 72 trasporti e 23 elicotteri, più 143 aerei d'attacco imbarcati, 18 da avvistamento aereo e gli elicotteri già mensionati.
 
L'unica cosa in cui i Francesi, in evidente inferiorità, erano stati più impegnati furono i mercantili, 45 dei 60 impiegati li misero loro.
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Oramai era tutto pronto. Come ben di vedeva anche a Malta, dove i berretti da marinaio (bianchi per gli inglesi e con il pom-pom rosso per i francesi) sciamavano per le vie di La Valletta, Marsiglia e Algeri. Gli USA si stavano rendendo conto di quel che accadeva e mandarono ordini alla loro VI Flotta, che esisteva già dal 1 maggio 1946 ed era in Mediterraneo in funzione anti-sovietica, ma che in quel contesto venne allertata per tutt'altra ragione, mettnere sull'attenti i governi di Londra e Parigi, perché non c'era affatto la volontà americana di sostenerne l'azione. Tuttavia, il 22 ottobre 1956 venne deciso ugualmente di attaccare e in tempi ridotti; il 26 Israele mobilitava le truppe. Il 23 era scoppiata la rivolta in Ungheria, e questo sembrava il momento migliore perché l'URSS venisse messa 'fuori gioco', impegnata con una simile grana a due passi dai suoi stessi confini. I Francesi furono svelti a mandare verso Lydda 36 F-84F (tra l'altro, cacciabombardieri forniti dagli USA, che ovviamente si ritrovarono ancora più contrariati da questo utilizzo 'improprio') e ad Haifa altri 3 Mystere, raddoppiando le disponibilità israeliane, che vennero concretizzate sempre in quel periodo, onde affrontare i MiG, troppo pericolosi per i soli Ouragan. Ma Israele non avrebbe dovuto spingersi oltre il Canale, per evitare rappresaglie degli Il-28 contro il proprio territorio. Le 9 brigate di fanteria e carri, che in tutto avevano 20.000 soldati, erano state anch'esse limitate in tal senso, e si sarebbero dovute aspettare una forte reazione dell'aviazione egiziana oltre a non penetrare in Egitto passando il Canale, in nessuna circostanza questo sarebbe stato politicamente accettabile.
 
 
Così si arrivò al 29 ottobre, un lunedì. Verso il tramonto arrivarono su Mitla 400 parà con i C-47, e poi vennero riforniti di notte con i Noratlas francesi, che erano basati a Cipro. Questo passo era fondamentale per superare le montagne del Sinai e per giunta, ad appena 70 km dal Canale. I Meteor e Ouragan fecero del loro meglio per appoggiare l'operazione, mentre i Mystere erano in quota a proteggerli dai MiG, ma senza dover affrontare una grossa reazione nemica. Nel prosieguo anche i Mystère eseguirono azioni d'attacco, così come i vulnerabili P-51 (che mantenevano il problema tipico dei motori in linea, i radiatori vulnerabili al tiro nemico). Il mattino del 30 ottobre era oramai noto l'attacco, così come che la flotta si dirigeva verso l'Egitto dalle basi 'alleate', dopo essere salpati il 29 ottobre con le navi veloci (tanto che esse precedettero di 3 giorni quelle da sbarco, ben più lente). Nondimeno, si rischiò lo scontro con la VI Fleet, che cercò di fermare l'armada franco-spagnola fino al limite del conflitto a fuoco. Decisamente, in questo frangente gli USA non erano d'accordo con le aggressioni ad altri Stati sovrani. Il 30 ottobre, di pomeriggio, Londra e Parigi posero l'ultimatum al Cairo nonché a Tel Aviv, imponendo il limite di 18 km dalle coste del Canale entro il quale nessuna forza armata avrebbe dovuto stanziare, inoltre all'Egitto chiesero di accettare una occupazione temporanea di P.Said, Ismailia e Suez. Tutto questo doveva trovare un'accettazione chiara in appena 12 ore di tempo, e quel che è più bizzarro, senza passare per l'ONU, l'unica deputata per questo genere di risoluzioni. Anche all'epoca, dunque, c'era chi ritenesse che i propri interessi e punti di vista non dovessero perdersi nella 'burocrazia', dove sicuramente avrebbero incontrato il veto di qualche Potenza. L'ONU però all'epoca era ben viva, e immediatamente ribatté con una risoluzione che negava ogni autorizzazione a guerre in Medio Oriente. Ovviamente, Francia e GB non persero tempo ad usare il loro diritto di veto per non renderla esecutiva. Nel mentre, l'Egitto non poteva ritirarsi dalla zona del Canale, tanto meno in così poco tempo. Forse Nasser non si rendeva conto di quanto gli Alleati facessero sul serio, mentre Israele era visto come un avversario senz'altro alla portata del Cairo. Gli ISraeliani, distanti 140 km dal Canale, non ebbero certo problemi ad accettare l'intimazione, né l'occupazione 'temporanea', visto che già avevano dozzine di aerei francesi sui loro aeroporti. Così, il 31 ottobre gli 'Alleati', malgrado che le loro azioni fossero con ogni evidenza disapprovate dalla Comunità internazionale, passarono alle vie di fatto. Il 31 ottobre iniziò a scorrere sangue quando il caccia Kersaint, con i suoi cannoni da 127 mm, causò gravi danni al piccolo caccia di scorta Ibraim el Awal, un vecchio 'Hunt' britannico armato con pezzi da 102 mm. Sotto la minaccia di attacchi aerei da parte di due Ouragan, questa nave venne catturata e portata ad Haifa. Nel pomeriggio, però, gli aerei Alleati non erano ancora passati sulle basi aeree egiziane, la principale fonte di preoccupazione. Si temeva che i bombardieri britannici, privi di armi difensive, fossero un bersaglio facile per i MiG. Il pomeriggio del 31 quattro Camberra e 7 RF-84 passarono sul territorio egiziano scattando foto ad alta quota. Poi si sarebbe aggiunto un bombardamento, però da eseguirsi di notte. La popolazione egiziana era stata avvisata perché si allontanasse dalle basi aeree, poiché non era volontà di nessuno coinvolgere i civili. I Valiant e i Camberra maltesi iniziarono le loro pesanti azioni di attacco su Cairo Ovest, Kabrit, Abu Sueir e Inchas, ma in volo ricevettero la comunicazione che sul primo di questi aeroporti c'erano forse civili americani, il che fece sì che non venisse attaccato, ma in suo luogo venne scelto Almaza. Nel frattempo la situazione diventava sempre più ingarbugliata. Pare che il comandante della VIa Flotta chiese al Pentagono: 'ma il nemico chi è?', era davvero desueto per l'epoca d'oro della collaborazione tra USA e Europa, pensare di incrociare le armi con i propri più stretti alleati.
===Guerra sul Sinai===
Così si arrivò al 29 ottobre, un lunedì. Verso il tramonto arrivarono su Mitla 400 parà con i C-47, e poi vennero riforniti di notte con i Noratlas francesi, che erano basati a Cipro. Questo passo era fondamentale per superare le montagne del Sinai e per giunta, ad appena 70 km dal Canale. I Meteor e Ouragan fecero del loro meglio per appoggiare l'operazione, mentre i Mystere erano in quota a proteggerli dai MiG, ma senza dover affrontare una grossa reazione nemica. Nel prosieguo anche i Mystère eseguirono azioni d'attacco, così come i vulnerabili P-51 (che mantenevano il problema tipico dei motori in linea, i radiatori vulnerabili al tiro nemico). Il mattino del 30 ottobre era oramai noto l'attacco, così come che la flotta si dirigeva verso l'Egitto dalle basi 'alleate', dopo essere salpati il 29 ottobre con le navi veloci (tanto che esse precedettero di 3 giorni quelle da sbarco, ben più lente). Nondimeno, si rischiò lo scontro con la VI Fleet, che cercò di fermare l'armada franco-spagnola fino al limite del conflitto a fuoco. Decisamente, in questo frangente gli USA non erano d'accordo con le aggressioni ad altri Stati sovrani. Il 30 ottobre, di pomeriggio, Londra e Parigi posero l'ultimatum al Cairo nonché a Tel Aviv, imponendo il limite di 18 km dalle coste del Canale entro il quale nessuna forza armata avrebbe dovuto stanziare, inoltre all'Egitto chiesero di accettare una occupazione temporanea di P.Said, Ismailia e Suez. Tutto questo doveva trovare un'accettazione chiara in appena 12 ore di tempo, e quel che è più bizzarro, senza passare per l'ONU, l'unica deputata per questo genere di risoluzioni. Anche all'epoca, dunque, c'era chi ritenesse che i propri interessi e punti di vista non dovessero perdersi nella 'burocrazia', dove sicuramente avrebbero incontrato il veto di qualche Potenza. L'ONU però all'epoca era ben viva, e immediatamente ribatté con una risoluzione che negava ogni autorizzazione a guerre in Medio Oriente. Ovviamente, Francia e GB non persero tempo ad usare il loro diritto di veto per non renderla esecutiva. Nel mentre, l'Egitto non poteva ritirarsi dalla zona del Canale, tanto meno in così poco tempo. Forse Nasser non si rendeva conto di quanto gli Alleati facessero sul serio, mentre Israele era visto come un avversario senz'altro alla portata del Cairo. Gli ISraelianiIsraeliani, distanti 140 km dal Canale, non ebbero certo problemi ad accettare l'intimazione, né l'occupazione 'temporanea', visto che già avevano dozzine di aerei francesi sui loro aeroporti. Così, il 31 ottobre gli 'Alleati', malgrado che le loro azioni fossero con ogni evidenza disapprovate dalla Comunità internazionale, passarono alle vie di fatto. Il 31 ottobre iniziò a scorrere sangue quando il caccia Kersaint, con i suoi cannoni da 127 mm, causò gravi danni al piccolo caccia di scorta Ibraim el Awal, un vecchio 'Hunt' britannico armato con pezzi da 102 mm. Sotto la minaccia di attacchi aerei da parte di due Ouragan, questa nave venne catturata e portata ad Haifa. Nel pomeriggio, però, gli aerei Alleati non erano ancora passati sulle basi aeree egiziane, la principale fonte di preoccupazione. Si temeva che i bombardieri britannici, privi di armi difensive, fossero un bersaglio facile per i MiG. Il pomeriggio del 31 quattro Camberra e 7 RF-84 passarono sul territorio egiziano scattando foto ad alta quota. Poi si sarebbe aggiunto un bombardamento, però da eseguirsi di notte. La popolazione egiziana era stata avvisata perché si allontanasse dalle basi aeree, poiché non era volontà di nessuno coinvolgere i civili. I Valiant e i Camberra maltesi iniziarono le loro pesanti azioni di attacco su Cairo Ovest, Kabrit, Abu Sueir e Inchas, ma in volo ricevettero la comunicazione che sul primo di questi aeroporti c'erano forse civili americani, il che fece sì che non venisse attaccato, ma in suo luogo venne scelto Almaza. Nel frattempo la situazione diventava sempre più ingarbugliata. Pare che il comandante della VIa Flotta chiese al Pentagono: 'ma il nemico chi è?', era davvero desueto per l'epoca d'oro della collaborazione tra USA e Europa, pensare di incrociare le armi con i propri più stretti alleati.
 
Gli attacchi aerei contro gli aeroporti egiziani non erano privi di utilità pratica: gli Il-28 erano temuti, perché potevano raggiungere se necessario Cipro, pieno zeppo di aerei britannici, tanto da causare danni sicuramente elevati in caso di poche bombe andate a segno. Inoltre i MiG erano pericolosi, ed era meglio neutralizzarli al suolo. Ma la EAF era tutt'altro che pericolosa quanto i numeri mostravano. Comandata dal vice-maresciallo dell'Aira Sodky, aveva solo 6.400 effettivi nei due comandi Est e Centrale, per difendere il Sinai e il Delta del Nilo. Aveva circa 90 Vampire e 30 Meteor fino a poco tempo prima, ma ora stava portandosi su 120 MiG-15 e 17, con problemi nuovi e mancanza di sufficiente personale di supporto. Così solo il 60% degli aerei era mediamente operativo, anche gli aerei più vecchi. Per esempio il No.2 Sqn aveva 18 Vampire operativi, e 12 in riserva, nondimeno doveva difendere sia El Arish che Inchas, dove c'erano 39 Il-28 di cui 24 operativi degli squadroni 8 e 9. Il No.30 sqn aveva appena finito la conversione sui MiG-15, ma non era ancora pienamente operativo, altre due unità aeree erano in transizione su altri dei 69 MiG-15 operativi. Infine il No.1 Sqn, di Deverosoir era ancora in conversione con i MiG-17. Questi ultimi vennero comprati tra sei e 12 esemplari (MiG-17F) tra l'ottobre del '55 e il novembre del '56. Ben pochi ebbero modo di operare, e forse con piloti sovietici piuttosto che arabi; la maggior parte sopravviverà alla guerra. In tutto, nel tardo ottobre la EAF aveva almeno 150 jet da caccia, 39 bombardieri e 440 piloti, ma solo 110 addestrati per i nuovi reattori russi. Nel frattempo c'erano in costruzione siti radar per non meno di 60 sensori più armi a.a., anche se la rete radar, che serviva a difendere il Nord dell'Egitto, non era ancora completata e operativa. Non c'era molto da scegliere qualitativamente tra gli aerei, con i MiG leggermente più agili e veloci in salita dei Myster; sopratutto l'EAF era superiore alla HHA in azioni d'attacco al suolo, meno vulnerabili e meglio armati degli equivalenti israeliani. Ma non furono questi i loro avversari più letali. Stranamente, la resistenza anti-britannica non diede notizia agli egiziani dell'ammassarsi di tanti aerei a Cipro, e la sorpresa iniziale fu pressoché totale. Eppure i britannici già dall'Agosto avevano iniziato a schierare Camberra e Valiant, e in ottobre c'erano 112 aerei da combattimento nella sola Akrotiri, 127 a Nicosia e 46 a Tymbou. Tra questi aerei c'erano due squadroni dei nuovi Hunter F.Mk.1 e uno con i Meteor NF.13 da caccia notturna, tre con 36 DH Venom e infine 60 F-84F e 16 RF-84F francesi. Non mancavano i Camberra B.Mk.2 che avrebbero dovuto individuare i bersagli per i Valiant e i Camberra basati a Malta. Nel frattempo, da parte navale, la nuova HMS Eagle era anche l'unica portaerei britannica pronta alle operazioni, all'agosto di quell'anno, una nave potente ma pallida testimone della potenza preesistente della RN. Altre due navi vennero tuttavia approntate nei due mesi successivi, la HMS Bulwark e la Albion, presto messe in campo con una forza di aerei completa: 163 apparecchi a reazione erano basati su queste tre unità al momento dell'invasione, tra cui 117 Sea Hawk. Le HMS Theseus e Ocean erano invece usate come trasporti truppe, ma per valorizzarne la natura di navi portaerei venne aggiunta una forza di elicotteri d'assalto: circa 12 per nave, nemmeno tanti, ma sufficienti per gli sbarchi che per la prima volta erano stati concepiti in questo modo. Nel frattempo i francesi si portarono da Capo Bon, Algeria, una flotta che comprendeva la Arromanches, portaerei inglese comprata nel '48, e la Lavfayette, affittata nel '51 dagli USA. Tuttavia gli aerei di bordo erano solo i Corsair e gli Avenger ASW, niente che potesse fermare i MiG e gli Il-28 eventualmente attaccanti la formazione navale. Tuttavia gli USA schieravano all'epoca le USS Coral Sea, Randoplph e l'incrociatore Salem, con circa 200 aerei ed elicotteri. Come si è visto, gli americani erano tutt'altro che contenti dell'operazione, e quasi si arrivò allo scontro diretto, ma alla fine venne lasciato correre il piano anglo-francese, senza eccessive difficoltà a quanto i fatti descrivono.
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Nel frattempo, iniziò l'Operazione Kadesh, nella quale gli Israeliani dovevano attaccare gli Egiziani in Sinai e per farlo usarono 9 brigate di fanti o carri, e una di parà. La spiegazione ufficiale era un'azione antiterrorismo, per eliminare evidentemente le basi palestinesi; ma un altro compito era anche quello di colpire, con l'aviazione, le capacità operative dell'EAF sul Sinai, per impedire danni dall'alto contro le colonne israeliane, dirette in tre direzioni diverse: da Gaza, a Rafah, el-Arish e el- Quantara; un'altra da Beersheba, a Abu Agheila e Bir Jifjafa fino a Ismailia, e infine quella più difficile, da Kuntila, poi Themed, Nakhle, passo di Mitla e infine Suez.
 
Per contrastare tutto questo gli Egiziani avevano una divisione di fanteria tra Gaza e Rafah, una in El-Arirsh e A. Agheila una brigata a Bir Jifjafa, e due divisioni di fanteria ad ovest del Passo di Mitla. Tutte unità ben equipaggiate e posizionate, ma prevalentemente si trattava di forze, almeno quelle ad Est di Mitla, per lo più sistemate in maniera talmente mobile da rendere difficile ogni movimento rapido, mentre Israele contava proprio sulla mobilità per averne la meglio. Le operazioni aeree iniziarono il 29 ottobre 956, con i Mosquito PR.16 da ricognizione scortati da vari Mystere e due P-51D. I ricognitori si spinsero fino al Canale di Suez, per controllare la disposizione delle forze egiziane. I Mosquito non ebbero per il resto un grande impegno. In tutto, da ricordare come questi aerei vennero comprati in vari lotti, per un totale di 15 TR.Mk.33 recce-addestramento, 3 T.Mk.III da addestramento, almeno sette PR.Mk.XVI, il tutto comprato tra il 1948 e il '55 e revisionato prima della consegna. Non mancarono nemmeno gli NF.mkMk.30 da caccia notturna, ma gli aerei più importanti erano i ricognitori, con le loro eccellenti prestazioni rivelatisi fondamentali per aiutare gli israeliani a saperne di più sui loro nemici prima della guerra.
 
Così, alle 14.00 di quel giorno si passò all'attacco: 6 P-51 del No.116 Sqn volarono ben dentro lo spazio aereo del Sinai con il compito di tagliare le linee telefoniche e telegrafiche sparandogli o con le eliche. Un'ora dopo 16 C-47 e vari Noratlas trasportarono unità della 202ima brigata parà, scortati da vari Meteor F.Mk.8, arrivando al Passo di Mitla alle 17, nel lato orintale. Poi giunse anche una seconda ondata di aerei che portò armi pesanti, come 8 jeep, 2 mortai da 120 mm, 4 cannoni SR da 106 e munizioni. Con questa forza, minimamente contrastata, presente 200 km dietro le linee nemiche, venne messo a segno un primo importante punto a favore degli israeliani, mentre gli egiziani non avevano abbastanza informazioni e reagirono lentamene, dato che non capivano bene la ragione di tale raid. Poi, però, ben 3 brigate dell'esercito vennero inviate da Suez per attaccare questi incursori, nel frattempo trinceratisi in zona. L'errore fu presumibilmente quello di un abbattere in rapida sequenza almeno alcuni dei Dakota con la contraerea e con i MiG, e in generale non presidiare un passo così importante.
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===Gli opposti schieramenti (aviazione)===
 
 
Egitto, EAF:
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Nel '50 la REAF comprò 19 Spit Mk.22 revisionati, dei quali ancora erano presenti alcuni esemplari, quantomeno in riserva, nel '56. Il primo e l'ultimo erano i PK541=REAF 680 e PK356=REAF 699. In tutto vennero comprati 9 Halifax e altrettanti Lancaster, approfittando della grande abbondanza di 'usato' del dopoguerra, con un gran numero di materiali obsoleti ma che potevano ancora essere utili in aree non troppo evolute.
 
Le striscie di invasione vennero applicate il 1-2 novembre 1956, ma in maniera diversa dagli alleati, spesso con colorazione gialla e nera, in strisce sottili, applicate peraltro anche ai Mystere francesi, a quel punto pressoché indistinguibili da quelli israeliani.
 
 
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*140 Sqn, 17 T-6 Harvard
 
 
'''Alleati'''
 
In tutto, gli aerei britannici erano 47-48 Venom FB.4 e uno squadrone di FB.1, 24 Valiant, 89-92 Camberra B.2 e B.6, 24-29 Hunter F.4 e 5, 8 Meteor NF.13, 7-8 Camberra PR.7, 16 Meteor FR.9 (non confermati nel momento della guerra vera e propria), 16 Shackleton, 12 Hastings, 20 Valetta, 11 elicotteri Sycamore; più 73 Sea Hawk, 25 Sea Venom, 9 Wyviern, 8 Skyrider AEW, 10 Avenger 3E/W, 12 elicotteri Whirlwind.
 
I Francesi erano meno impegnati: 36 F-84F, 15 RF-84F, 20 Noratlas, 36 Coursair F4U-7.
 
 
 
RAF
 
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* 44 Sqn, Canberra B.Mk.212 (8)
 
* 61 Sqn, Canberra B.Mk.2 (10 o 11)
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RAF Tymbou
* 30 Sqn, Valetta C.1 (totale 20)
 
* 84 Sqn, Valetta C.1
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* 114 Sqn, Valetta C.1
 
* 70 Sqn, Hastings C.1/C.2 (totale 12)
 
* 99 Sqn, Hastings C.1/C.2
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* 109 Sqn, Canberra B.Mk.6, (7)
 
* 37 Sqn Shackleton MR.2 (8)
 
* 38 Sqn Shackleton MR.2 (8)
 
 
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*NAS 897, Sea Hawk FGA.Mk.6 (11)
 
*NAS 899, Sea Hawk FGA.Mk.6: (15)
 
*NAS 849, Flight A 2 Skyraider AEW.Mk.1.