Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Guerre Arabo-israeliane: differenze tra le versioni

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==1956==
 
===1956: guerraGuerra aerea sul Sinai<ref> Da Frè, Giuliano, ''Le Aquile del Sinai'', RID Sett '09</ref>===
Questa fu l'unica guerra arabo-israeliana con la partecipazione ufficiale di forze occidentali, sia pure per motivi che, sempre ufficialmente, non avevano a che fare con una diretta alleanza con Israele. Vediamo come e perché certe cose si svolsero, iniziando dal fronte orientale, ovvero il Sinai, dove la questione fu quasi esclusivamente Israele contro l'Egitto.
 
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Per gli Israeliani la cosa non ebbe ulteriori risvolti. Avevano fatto 1.846 sortite tra il 29 ottobre e il 4 novembre, in questa sorta di guerra dei Sei giorni ante-litteram, con diverse perdite in azione, tra cui il Mystere, un Ouragan, e un Meteor (vittima di un MiG-15 del 1° Sqn), e sopratutto tra sette e ben 14 Mustang (a seconda delle fonti), dimostratisi (per il motore raffreddato a liquido, essenzialmente), un pò troppo vulnerabili; poi vennero persi anche 2 T-6 (abbattuti dalla flak), e tre Cub (uno distrutto al suolo, uno abbattuto da un caccia e uno perso per incidente), più numerosi altri aerei danneggiati. 5 piloti rimasero uccisi e uno catturato. Un P-51, atterrato a 60 km dal fronte israeliano, a causa dei danni subiti dalla flak, vide il suo pilota costretto ad una marcia nel deserto (per fortuna che l'estate era finita) di ben 37 ore. Quanto alle vittorie, la HHA, che perse tre aerei causa caccia nemici, ebbe a sua volta da rivendicare tre MiG-15 (più uno o due MiG-17), 4 Vampire e uno Il-14, quasi tutti distrutti dai Mystere, più circa 40 corazzati e 260 mezzi. Tutto sommato numeri e perdite modesti, così come la cattura di un MiG-15, di un Sokol MRAZ e le perdite egiziane per incidenti, un MiG-17, due Meteor e un addestratore, su di un totale di circa 2.000 sortite, addirittura superiore a quello che fece sul fronte del Sinai, la HHA. Ma gli Egiziani, che di quel passo avrebbero forse potuto tenere a lungo -anche se dipendeva molto dalle forze di terra- ebbero poi da affrontare una forza alleata ben maggiore: con circa 5.000 sortite individuali, gli anglo-francesi avevano demolito gli aeroporti egiziani -privi di difese passive- distruggendo 230 aerei tra cui 104 nuovi MiG e vari Il-28 (all'epoca la forza d'attacco più potente del Medio Oriente), anche negli aeroporti più lontani (Mar Rosso) e uccidendo circa 200 avieri. Furono queste missioni, pagate tra l'altro in maniera decisamente modesta, a causare ben maggiori danni di tutta l'HHA, che a confronto fece davvero poco.
 
===Corazzati in azione===
Dopo la guerra per l'Indipendenza, ad Israele continuarono poi a giungere carri dall'Europa, per lo più di seconda mano: molti mezzi ex-inglesi, ma anche americani e via via, francesi, di nuova costruzione. La Francia non aveva particolari ragioni per appoggiare Israele, senonché il governo egiziano appoggiò l'FNL algerino. A quel punto i problemi di reperimento di risorse per l'ancora debole Zahal vennero superati con i primi carri nuovi: 100 AMX-13 leggeri con ilpezzo CN.75/50 (o V.1000, come i m.sec), mezzi che per il '57 vennero migliorati poi con motore diesel, trasmissione automatica, nuovo cannone da 75 mm, protezione aumentata e sistema di tiro computerizzato; 60 scafi analoghi usati per l'obice Modele 50 da 105/30 mm, più 150 semicingolati, 12 blindo Staghound e 60 Sherman. Tutto questo rese possibile costituire le brigate corazzate della riserva, la 27a e la 37a. Esse si sarebbero aggiunte alla 7a brigata di prima linea e a pieni organici, mentre i carristi israeliani venivano mandati ad addestrarsi a Samaur, in Francia. Questo non aiutò certo i rapporti franco-egiziani, e non sorprendentemente, Nasser aprì il campo all'URSS e decise di nazionalizzare il Canale di Suez. Le forniture di carri per gli egiziani ebbero luogo iniziando con 230 T-34 e 100 SU-100 provenienti dalla ex-Yugoslavia. Ma nel 1956 l'intesa tra Israele, Francia e Regno Unito si concretizzò nell'Operazione Musketeer: prima Israele attaccò il Sinai, grazie anche ai carri M50 (i Super Sherman con il cannone da 75 mm dell' AMX-13, il CN75-50).
 
Questa era l'operazione 'Kadesh', e i carri israeliani si misurarono con una difesa statica di stile sovietico, usando per la prima volta anche i missili controcarri SS-10 francesi. Nonostante che vi fossero solo 27 dei 100 M50 ordinati, distribuiti in due compagnie, il successo non mancò: fu un attacco violento che in 30 ore distrusse o catturò 27 T-34/85, 6 SU-100, 45 carri Valentine e i loro derivati cacciacarri Archer, 60 BTR-152, ben 282 Bren Carrier, e anche 55 carri Sherman. Alcuni di questi erano stati equipaggiati con la torretta dell'AMX-13 e relativo cannone da 75/61 mm, e così si trovarono mezzi simili a combattere su opposti fronti.
 
Il principale successo venne tra la 7a Brigata corazzata contro il 1° Gruppo - brigata corazzata egiziano, a Kusseina. Alla fine, con perdite umane di 150 soldati in tutto, gli Israeliani presero grossomodo intatti 55 cannoni, 110 pezzi c.c., 125 carri, 60 APC, 260 Bren Carrier agli Egiziani.
 
===Bibliografia===