Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Austria: differenze tra le versioni

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*Mezzi ulteriori come il VCOAV per l'osservazione avanzata, il VCREC per il recupero, il VCZ per i genieri, il DONAR, e forse anche un futuro mezzo per il British Army (fino a 1.000), successori del Warrior<ref>Dati dalla voce di wiki.en [http://en.wikipedia.org/wiki/ASCOD]</ref>.
 
===Caccia moderni e la storia dell'aviazione austriaca<ref>dati da Take Off</ref>===
[[File:Roundel_of_the_Austrian_Air_Force.svg|150px|left|thumb|Lo stemma dell'aviazione austriaca]]I primi jet da caccia furono i modesti D.H. Vampire T.Mk 55 (biposto), comprati durante gli anni '50.
 
===LaL'aviazione austriaca e la 'chiacchierata' scelta del nuovo caccia<ref>Sgarlato, Nico: ''Il tormentone degli EFA austriaci'', Aerei nov-dic 2007 p.15</ref>===
Nel novembre 1960 gli Austriaci scelsero il Saab-29 Tunnan, preferendolo alle proposte fatte dai Blocchi (F-86 e MiG-17), comprandone 15 per 8 mln di corone svedesi. Questi erano aerei ex-Flygvapnet ricomprati dalla Saab e ricondizionati; gli Svedesi curarono anche l'addestramento ei 15 piloti e 40 specialisti, necessari per dare il via alla specialità in Austria (addestramento fatto per lo più all'F15). Consegnati i caccia nel luglio 1961, seguì un secondo contratto per altri 15 aerei al costo di 7,7 mln, ricondizionati dalla SFA di Malmo e trasformati in caccia-ricognitori con 3 macchine sul lato sinistro al posto di due cannoni. Per fare questo bastava mezz'ora di lavoro e se ne ottenevano dei caccia ricognitori abbastanza validi per entrambi i ruoli (ma ovviamente, con un compromesso al 50%). I J29F ebbero impiego con i Jagdbomber-Staffel 1 e 2, basati a Schwechat (Vienna) e Klegenfurt, sia come cacciabombardieri che (sorprendentemente) in maniera secondaria come caccia. Radiati nel 1972, vennero sostituiti dai Saab 105OE. Gli Austriaci avevano quindi trovato un fornitore che non fosse 'dei Blocchi', neutrale come loro (all'epoca anche la Francia era della NATO).
Dal 1938 al 1945 l'Austria era parte integrale della Germania Nazista, annessa da Hitler anche a costo di provocare una crisi con l'Italia fascista (il tutto è riportato anche da Chaplin ne 'Il Dittatore'). Alla fine della guerra i sovietici avevano occupato l'Austria orientale arrivando fino alla capitale Vienna, mentre gli Americani raggiunsero Linz, dove catturarono i resti di 2 divisioni SS Panzer. Era il 9 aprile e la Germania capitolò. Come la Germania, anche l'Austria fu ripartita in 4 Zone d'Occupazione tra UK, URSS, USA e Francia. Vienna, già annessa non senza qualche problema alla Germania stessa, cercò di dimostrare che non era parte della Germania, ma una realtà indipendente: persino nella lingua, definita austriaco anche se non c'era molta differenza con il Tedesco. Del resto, gli Alleati -specie i sovietici- non dimenticavano che la piccola nazione alpina era il luogo d'origine di Hitler.
[[File:T.Mk 55 Austria.JPG|300px|right|thumb|Il DH Vampire]]
[[File:J29F_%27Yellow_F%27_(Zeltweg_-_Hangar_8).jpg|300px|left|thumb|Il Tunnan e relativo motore]]
Un altro aereo svedese è il Saab 105OE (Osterreich), con motori J85 da 5,74 kN; essi ebbero modo di servire in 4 squadroni, malgrado fossero solo 40 esemplari. Furono l'unica commessa per l'export del Saab Sk 60. In tempi più recenti sono giunti anche i Draken. I J 35D, il primo modello "maturo" di questo caccia. Aveva un motore RM6C con una spinta da 7.830 chili a pieno postbruciatore, e quattro AIM-9B. Entrato in linea nel 1963, tre anni dopo il primo volo. 24 aerei denominati S-35OE vennero consegnati nel 1987 all'aviazione austriaca. Dato che l'aviazione non aveva missili (come del resto nemmeno l'esercito) a causa delle clausole politiche (l'Austria aveva perso la guerra assieme alla Germania, a cui era integrata), essi operarono solo con il cannone da 30 mm.
Alla fine della II GM, l'Austria era insomma del tutto trasformata: entrata nel 1914 in guerra come impero Austoungarico, perse due guerre mondiali (nella seconda fu quasi messa in mezzo a forza) e si ritrovò occupata da 4 diverse Potenze mondiali: una catastrofe da cui cercò di riprendersi, anzitutto riorganizzandosi come nazione neutrale e indipendente. Nel 1956 fu proclamato lo Staatsvertrag' la Costituzione, con forti garanzie per gli Alleati e i Sovietici che la nazione sarebbe rimaste neutrale 'per sempre', senza nessuna arma offensiva. Così ottenneLa cheStaatsvertrag gliportò occupanticon se neanche andassero,la cosapossibilità chedi accaddericostituire entrodelle ilF.A. 26 ottobre 1956nazionali. Tra le armi 'offensiveL'aviazione eranovenne compresiricostituita anchecome iLuftrabteilung, cacciaovvero abattaglione reazione e i missili guidati di qualunque sortaaereo, finoil a13 chesettembre nei1955. tardi anniAll'epoca c'50era laben necessitàpoco, die assicurarei deiprimi sistemiaerei divennero controlloforniti aereodai per lo spazio aereoSovietici, venneroaddestratori concessi i Saab JYak-2911 svedesi,e previa18 garanziaper dila nonFliegerdivision, munirlila diparte missili'volante' o di razzi di qualunque sorta. Ldell'aviazione austriaca non era indipendente, ma parte dellall'Esercitoepoca indestinata qualitàsolo di 'Divisione Aereaall'addestramento. L'EsercitoQuesti eraaerei Federale,arrivarono rispecchiandoin ilconvogli fattoferroviari chedall'URSS laper purpoi piccolaessere Austriaassemblati eracon costituital'aiuto dadei 7 Nazioni diverserussi. QuantoNel alla contraereafrattempo, essainiziava erala presentesmobilitazione ma solo di tipo ottico: non erano consentiti nemmeno radar di controllodei delreparti tirostranieri.
 
Così ottenne che gli occupanti se ne andassero, cosa che accadde entro il 26 ottobre 1956. L'aviazione era basata all'epoca a Linz-Horsching, e nel '57 ebbe, per 'par condicio', anche una decina di Piper PA-18 americani, che però vennero mandati nell'aeroporto di Zeltweg, di nuova costruzione. Se i piloti austriaci, tra cui veterani del conflitto mondiale finito non molti anni prima, speravano di ricevere aerei in conto MAP dagli USA, si dovettero ricredere. Non vi furono 'pasti gratis' e i 62 apparecchi americani ricevuti nel 1958-60 dovettero essere tutti pagati, e per giunta non compresero alcun tipo da caccia. Paradossalmente, solo l'Italia regalò 5 G-46, che si aggiunsero a vari mezzi come gli Zlin-126 e i Cessna 172, nonché gli aerei -solo di tipo 'addestrativo' a reazione Magister e Vampire. Negli anni '60 continuarono le consegne con mezzi quali circa trenta L-19 Bird Dog e sei DHC-2, 10 LT-6G e finalmente gli elicotteri, 17 Hiller H-13H. Ma tutto questo non consentiva all'aviazione di controllare il proprio spazio aereo da veloci 'violazioni' ad alta quota. Un brutto segnale per una nazione che era pur sempre uno Stato sovrano, e pure neutrale. Tanto che l'URSS si offrì di fornire aerei e piloti da basarsi a Innsbruck per difendere l'Austria.
Si parlava anche di eventuali export di Saab 37 Viggen, e sopratutto dei JAS-39 Gripen, ma le cose sono cambiate nel dopo-Guerra fredda e piuttosto che restare isolata, l'Austria ha voluto integrarsi con l'Europa. Così ecco l'ultimo capitolo della saga dei caccia austriaci.
 
Tra le armi 'offensive' erano compresi anche i caccia a reazione e i missili guidati di qualunque sorta, fino a che nei tardi anni '50 la necessità di assicurare dei sistemi di controllo aereo per lo spazio aereo, vennero concessi i Saab J-29 svedesi, previa garanzia di non munirli di missili o di razzi di qualunque sorta.
Il 2 luglio 2002 il governo austriaco annunciò la decisione di acquistare il Typhoon come nuovo velivolo da difesa aerea. Il contratto non fu tuttavia firmato per cause di forza maggiore interne al Paese.
 
[[File:Roundel_of_the_Austrian_Air_Force.svg|150px|left|thumb|Lo stemma dell'aviazione austriaca]]I primi jet da caccia furono i modesti D.H. Vampire T.Mk 55 (biposto), comprati durante gli anni '50.
L'affare fu concluso un anno dopo per un costo di 943.500.000 € includendo 15 aerei, addestramento piloti e equipe di terra, logistica, manutenzione e un simulatore. Il prezzo di un singolo Eurofighter è invece di 62.900.000 €.
 
Nel novembre 1960 gli Austriaci scelsero il Saab-29 Tunnan, preferendolo alle proposte fatte dai Blocchi (F-86 e MiG-17), comprandone 15 per 8 mln di corone svedesi<ref>per gli aerei svedesi, dati da Take Off</ref>. Questi erano aerei ex-Flygvapnet ricomprati dalla Saab e ricondizionati; gli Svedesi curarono anche l'addestramento ei 15 piloti e 40 specialisti, necessari per dare il via alla specialità in Austria (addestramento fatto per lo più all'F15). Consegnati i caccia nel luglio 1961, seguì un secondo contratto per altri 15 aerei al costo di 7,7 mln, ricondizionati dalla SFA di Malmo e trasformati in caccia-ricognitori con 3 macchine sul lato sinistro al posto di due cannoni. Per fare questo bastava mezz'ora di lavoro e se ne ottenevano dei caccia ricognitori abbastanza validi per entrambi i ruoli (ma ovviamente, con un compromesso al 50%). I J29F ebbero impiego con i Jagdbomber-Staffel 1 e 2, basati a Schwechat (Vienna) e Klegenfurt, sia come cacciabombardieri che (sorprendentemente) in maniera secondaria come caccia. Radiati nel 1972, vennero sostituiti dai Saab 105OE. Gli Austriaci avevano quindi trovato un fornitore che non fosse 'dei Blocchi', neutrale come loro (all'epoca anche la Francia era della NATO). I Tunnan rimasero in servizio fino al '72, ma non furono i soli vichinghi di Vienna.
[[File:T.Mk 55 Austria.JPG|300px|right|thumb|Il DH Vampire]]
Un altro aereo svedese è il Saab 105OE (Osterreich), con motori J85 da 5,74 kN; essi ebbero modo di servire in 4 squadroni, malgrado fossero solo 40 esemplari. Furono l'unica commessa per l'export del Saab Sk 60. In tempi più recenti sono giunti anche i Draken. I J 35D, il primo modello "maturo" di questo caccia. Aveva un motore RM6C con una spinta da 7.830 chili a pieno postbruciatore, e quattro AIM-9B. Entrato in linea nel 1963, tre anni dopo il primo volo. 24 aerei denominati S-35OE vennero consegnati nel 1987 all'aviazione austriaca. Dato che l'aviazione non aveva missili (come del resto nemmeno l'esercito) a causa delle clausole politiche (l'Austria aveva perso la guerra assieme alla Germania, a cui era integrata), essi operarono solo con il cannone da 30 mm.
 
L'aviazione austriaca non era indipendente, ma parte dell'Esercito in qualità di 'Divisione Aerea'. L'Esercito era Federale, rispecchiando il fatto che la pur piccola Austria era costituita da 7 Nazioni diverse. Quanto alla contraerea, essa era presente ma solo di tipo ottico: non erano consentiti nemmeno radar di controllo del tiro.
 
===La 'chiacchierata' scelta del nuovo caccia<ref>Sgarlato, Nico: ''Il tormentone degli EFA austriaci'', Aerei nov-dic 2007 p.15</ref>===
Dal 1938 al 1945 l'Austria era parte integrale della Germania Nazista, annessa da Hitler anche a costo di provocare una crisi con l'Italia fascista (il tutto è riportato anche da Chaplin ne 'Il Dittatore'). Alla fine della guerra i sovietici avevano occupato l'Austria orientale arrivando fino alla capitale Vienna, mentre gli Americani raggiunsero Linz, dove catturarono i resti di 2 divisioni SS Panzer. Era il 9 aprile e la Germania capitolò. Come la Germania, anche l'Austria fu ripartita in 4 Zone d'Occupazione tra UK, URSS, USA e Francia. Vienna, già annessa non senza qualche problema alla Germania stessa, cercò di dimostrare che non era parte della Germania, ma una realtà indipendente: persino nella lingua, definita austriaco anche se non c'era molta differenza con il Tedesco.
[[File:J29F_%27Yellow_F%27_(Zeltweg_-_Hangar_8).jpg|300px|left|thumb|Il Tunnan e relativo motore]]
Alla fine della II GM, l'Austria era insomma del tutto trasformata: entrata nel 1914 in guerra come impero Austoungarico, perse due guerre mondiali (nella seconda fu quasi messa in mezzo a forza) e si ritrovò occupata da 4 diverse Potenze mondiali: una catastrofe da cui cercò di riprendersi, anzitutto riorganizzandosi come nazione neutrale e indipendente. Nel 1956 fu proclamato lo Staatsvertrag' la Costituzione, con forti garanzie per gli Alleati e i Sovietici che la nazione sarebbe rimaste neutrale 'per sempre', senza nessuna arma offensiva. Così ottenne che gli occupanti se ne andassero, cosa che accadde entro il 26 ottobre 1956. Tra le armi 'offensive' erano compresi anche i caccia a reazione e i missili guidati di qualunque sorta, fino a che nei tardi anni '50 la necessità di assicurare dei sistemi di controllo aereo per lo spazio aereo, vennero concessi i Saab J-29 svedesi, previa garanzia di non munirli di missili o di razzi di qualunque sorta. L'aviazione austriaca non era indipendente, ma parte dell'Esercito in qualità di 'Divisione Aerea'. L'Esercito era Federale, rispecchiando il fatto che la pur piccola Austria era costituita da 7 Nazioni diverse. Quanto alla contraerea, essa era presente ma solo di tipo ottico: non erano consentiti nemmeno radar di controllo del tiro.
 
Durante gli anni '80 questo stato di cose non era più sostenibile e così venne elaborato il Progetto 'Goldhaube' per ottenere radar moderni in combinazione con i Saab 105OE, i sostituti dei Tunnan. Non che fosse un gran miglioramento: le prestazioni dei Saab erano così ridotte che non potevano intercettare praticamente nessuno in una situazione di guerra reale, ma almeno in tempo di pace era maggiormente garantito il controllo dello spazio aereo.
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L'Esercito Federale (Bundesheer) non era di per sé molto migliore, dato che era meramente capace di rallentare un eventuale invasore, possibilmente ottenendo aiuto 'dall'altra parte', visto che contro il Patto o la NATO non aveva alcuna chance di resistere. Forse sarebbe andata di qualcosa meglio contro la Svizzera, anche se era pur sempre un confronto impari (e improbabile). Naturalmente gli Austriaci pensavano più come una nazione 'occidentale' e quindi temevano piuttosto un'aggressione da parte del Patto, sebbene dal 1972 ebbero garanzie di aiuto anche da parte di Tito in caso di invasione Russa: bastava in tal caso che gli Austriaci fossero riusciti a trattenere i Sovietici per 4 giorni, quel che bastava per mobilitare l'Esercito Federale Jugoslavo.
[[File:Saab Draken.jpg|300px|left|thumb|L'inconfondibile sagoma di un Draken in versione 'vessillo nazionale']]
Al dunque, negli anni '80 l'Austria comprò 24 Saab 35 Draken revisionati, preferendoli a un ventaglio di offerte quali gli F-5 americani, i MiG-23 sovietici e gli Kfir israeliani. Nondimeno nell'estate del 1991 la situazione non era cambiata di molto, dato che gli aerei Yugoslavi iniziarono a penetrare, durante la guerra civile, anche nel territorio austriaco, non solo con i caccia veloci MiG-21 ma anche con i Galeb G-4. A dire il vero non era la prima volta che succedeva, c'erano spesso sconfinamenti dentro lo spazio aereo austriaco, in genere non più di 5-10 km, ma erano per lo più degli errori di navigazione. Stavolta no, si trattava di aerei da combattimento e in missioni d'attacco. Non solo, ma le penetrazioni nel territorio austriaco arrivarono fino a 50 km, come quando, nell'ottobre 1991, un pilota arrivò a Klagenfurt disertando con il suo MiG-21. I Draken erano veloci, ma con poca autonomia e senza un allarme precoce non c'era niente da fare: dovevano stare sulla base di Graz-Thallerhof pronti al decollo quando si avvisavano di eventuali incursioni aeree; dopo di che dovevano volare per 50 km a tutto gas verso l'intruso (il termine 'nemico' non era ammesso), con strette regole per aprire il fuoco, in pratica solo per autodifesa; contro i MiG-21 e i MiG-29 questo era ben poco efficace (i primi con maggiore accelerazione, i secondi anche con un armamento e un'agilità superiori), e tanto meno si sarebbe potuto 'indurli' ad atterrare su di una base austriaca; ma alcune volte, forse tre, vennero incontrati i Super Galeb G-4, dopo essere stati avvistati fortunosamente; senonché essi sgusciavano via dalla presa dei caccia (che pure erano supersonici anche a bassa quota) austriaci e usando la maggiore maneggevolezza, erano in grado di disimpegnarsi e ritornare nei propri confini. Non era nemmeno facile identificare questi incursori, perché se la visuale era buona da dentro l'abitacolo, esso era piuttosto stretto, più stretto per esempio di quello di un MiG-21. Oltre a questo, c'era il problema dei piloti: ce n'erano appena 9 per i 24 Draken disponibili. Così non deve stupire che questa pur non disprezzabile forza di caccia bisonici non fosse in grado di intervenire efficacemente e di impedire, per esempio, che i MiG-21R si spingessero anche 50 km dentro i confini austriaci e certo non per errore: scattare foto su Graz per confermare ai vertici Yugoslavi che le forze di Vienna non erano capaci di intraprendere nessuna seria operazione militare per intervenire eventualmente nella ex-Yugoslavia. Quello che fu possibile fare, fu di muovere 6.000 soldati lungo in confini per difenderli almeno dalle intrusioni da terra.
[[File:GuentherZ_04-2003_Tulln_Saab_J35_Draken-013_13A.jpg|300px|left|thumb|I Draken normalmente avevano questa moderna colorazione 'stile F-16', almeno negli ultimi anni]]
Così venne presa una decisione che andava, in un certo senso, in direzione opposta rispetto all'interesse dei Serbi: con l'accordo delle '4 Potenze' venne cambiata la CostituzioenCostituzione e finalmente vennero comprati dei missili. I Draken ebbero dalla Svezia gli AIM-9P-3, l'Esercito ottenne i Mistral SAM, e radar di tiro per la contraerea. L'addestramento è stato intensificato e verso la fine degli anni '90 un gruppo di piloti austriaci era quasi sempre presente in Svezia, per volare missioni addestrative con un addestramento intensivo e combattimenti aerei inclusi; nel 2002 sono stati fatti questi 'corsi' anche con la vicina Svizzera, che ha messo a disposizione gli F-18 Hornet. Il tutto diede non dei caccia 'intercettori' ma dei 'caccia da controllo dello spazio aereo', tanto per non allarmare eccessivamente sulle ambizioni di riarmo austriache. Anche i Saab 105 erano ancora usati, malgrado le limitate prestazioni, assieme ai Draken in tal senso. Insomma, tutti gli anni '90, con la guerra nella ex-Yugoslavia alle porte di casa, gli Austriaci hanno avuto uno strumento militare di controllo del proprio spazio aereo quasi inefficiente. Sarebbe stato il tempo di cambiare, ma non era ancora il momento giusto per farlo. In tutto, fino al 1999 vennero registrate non meno di 67 violazioni dello spazio aereo. Una di queste vide un vero e proprio incidente diplomatico. Gli F-16 americani, erano spesso protagonisti di tali viaggi non autorizzati. Due di essi, nel 1999, durante l'Allied Force, erano a corto di carburante e vennero autorizzati a penetrare nello spazio aereo austriaco da un AWACS, che gli faceva 'da palo'. Non avevano però calcolato che i radar austriaci li stavano tracciando. Mentre un paio di Draken si stavano dirigendo verso di loro, l'AWACS fece costeggiare agli F-16 il Sud Tirolo nel lato Est, per sfuggire ai Draken. Ma altri due si erano levati in volo da Graz e volando sotto i picchi montani, sbucarono letteralmente sui radar americani, a distanza di tiro utile dagli F-16. Questi vennero fotografati e stavolta fu possibile fotografarli e instaurare una protesta diplomatica con gli USA. I Draken sarebbero stati ancora protagonisti della difesa aerea fino al 2005, cambiati, come si vedrà, dai Typhoon.
 
Si parlava anche di eventuali export di Saab 37 Viggen, e sopratutto dei JAS-39 Gripen, ma le cose sono cambiate nel dopo-Guerra fredda e piuttosto che restare isolata, l'Austria ha voluto integrarsi con l'Europa. Così ecco l'ultimo capitolo della saga dei caccia austriaci.
 
Il 2 luglio 2002 il governo austriaco annunciò la decisione di acquistare il Typhoon come nuovo velivolo da difesa aerea. Il contratto non fu tuttavia firmato per cause di forza maggiore interne al Paese.
 
L'affare fu concluso un anno dopo per un costo di 943.500.000 € includendo 15 aerei, addestramento piloti e equipe di terra, logistica, manutenzione e un simulatore. Il prezzo di un singolo Eurofighter è invece di 62.900.000 €.
 
 
 
Gli Austriaci, all'inizio del XXI secolo, erano in cerca di nuovi caccia intercettori. Una decisione venne presa il 23 gennaio 2002, ma la cosa, come vedremo, si trascinò a lungo e non senza polemiche. I Russi avevano offerto 24 MiG-29, come parziale compenso dei loro debiti verso l'Austria, per un totale di circa 2,4 miliardi di dollari, ma l'offerta non venne accettata. Nemmeno gli F-16 americani di seconda mano vennero giudicati interessanti (proprio in un tempo che vide invece i 'potenti vicini' italiani scegliere proprio questo tipo di aerei), e nonostante che Franz Viehbock, il primo 'Austronauta' (volò con i Russi nel 1992, quindi sarebbe un 'cosmonauta') fosse il rappresentante della Boeing, il governo austriaco non era nemmeno interessato a comprare gli F-18 Super Hornet.
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Questo ovviamente significava varie cose: che l'Austria doveva addestrare i suoi piloti su di un nuovo, 'temporaneo' caccia, e che EADS non fosse capace di proporre uno straccio di caccia ad interim che fosse almeno pari ad un F-5E.
 
L'affare degli EF-2000, riveduto e corretto, fu concluso il 1 luglio 2003, ma all'inizio del 2004 venne diffusa la notizia che il totale era stato ridotto a 18, poi nel 2007, quando il 12 luglio venne consegnato il primo caccia a Zeltweg, si era già scesi 'ulteriormente': per un costo di 943.500.000 € si includevano solo 15 aerei, addestramento piloti e equipe di terra, logistica, manutenzione e un simulatore. Di questi 9 sarebbero stati nuovi Tranche 1 nuovipiù e 6 Tranche 1 Block 2B Upgrade R2 ex-LW, ufficialmente 'usati' ma di fatto nuovi. Non hanno i missili AMRAAM, e l'IRST-FLIR, ma solo il radar, l'ECM difensivo base, cannoni e missili IRIS-T.
 
In ogni caso, tutta questa vicenda è stata particolarmente goffa e difficile da gestire. L'Austria nel frattempo era rimasta con i Draken in servizio per oltre 7 anni al di fuori di quanto pianificato negli anni '80 e con appena 17 piloti 'supersonici'. A questo si è aggiunta anche una brutta storia di corruzione: 87.600 euro regalati alla moglie di un alto ufficiale dell'Aeronautica, che provenivano da una persona vicina all'EADS, ma come spesso accade in questi casi, non chiaramente identificabile come suo agente, cosicché gli avvocati riuscirono a dimostrare che tale regalo fosse avvenuto al di fuori dei suoi incarichi nella compagnia, insomma 'aveva agito per iniziativa privata'. Il generale è stato rimosso dall'incarico e il contratto è rimasto valido.
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La soluzione svedese per allungare la vita dei Draken costava qualcosa come 250 mln e nonostante la lobby svedese, si decise di trovare la soluzione con un accordo tra i ministri della difesa austriaci Platter e svizzero Schmid, che in una riunione informale ad un ristorante arrivarono alla soluzione di affittare degli F-5E. In tutto sarebbero stati 12 aerei per 4 anni, fino al 2008, tutti monoposto. I costi sarebbero stati tra i 14 e i 75 mln di euro a seconda delle 'campane' (rispettivamente svizzera e austriaca). Questa soluzione è stata criticata dai mass media austriaci perché non si capisce come mai dei caccia così vecchi sono capaci di fare lo stesso compito dei futuri EFA. Ma in effetti gli F-5 svizzeri sono stati assemblati tra il 1971 e il 1984 e hanno molti meno anni dei Draken, che erano del 1962-64.
 
Gli americani hanno aspettato l'OK prima del passaggio di consegne, cosa che non è stata facile visto che gli USA erano scottati dallo sgarbo della piccola Austria per la vicenda F-16. Le modifiche agli F-5 austriaci sono essenzialmente legate alle radio, dato che dei vari aeroporti solo quello di Zeltweg è esclusivamente militare, gli altri sono misti. Le missioni di intercettazione sono svolte con i due cannoni M39 e con due AIM-9P. Le missioni CAP sono iniziate già nella seconda metà del 2007. I Draken, che volarono assieme agli F-5E per un certo periodo, anche quando arrivarono i primi 4 con i piloti addestrati (ad Emmen, in Svizzera) il 7 luglio a Graz-Thalerof. I Draken, nel frattempo, erano stati rimossi dalla 2a Staffel a Graz, dove sarebbero poi giunti i caccia F-5E. La 1a Staffel di Zeltweg ha ricevuto tutti i Draken e vi ha operato fino al 25 novembre 2005. Così le smilze sagome degli F-5 e quelle 'a manta' dei J-35OE hanno convissuto per alcuni mesi nei cieli d'Austria, per la gioia degli 'spotters'. Attualmente (estate 2009) gli F-5 sono tornati alla Svizzera, ma si pone il problema del passaggio agli EF-2000, che dev'essere fatto all'estero, visto che i superstiti dei vecchi S-105 (40 esemplari comprati a suo tempo) non sono all'altezza di preparare i piloti a tale compito.
 
===Situazione attuale<ref>dati da [http://en.wikipedia.org/wiki/Austrian_Armed_Forces wiki.en]</ref>===
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'''Riserva''': 20 battaglione|battaglioni di fanteria (territoriali)
 
'''Forze aeree''' (Osesterreich Bundesheer):
*Effettivi: 6.000 (inclusi 3000 soldati di leva), attività di volo media dei piloti 130 ore annue.
 
Comando Difesa aerea
*Stormo da sorveglianza aerea con tre gruppi
:1 e 2.Staffeln con gli EF-2000, Zeltweg
:3.Staffeln, J-105OE, Linz
 
A Zeltweg vi è anche l'ASTA, il simulatore di volo per l'EF-2000 e le officine di manutenzione. Il comando ha anche il battaglione radar, con la rete 'Gold-haube', che ha tre siti principali (vedi sotto) con i RAT-31 sulle montagne più alte, più due cp di radar mobili MRCS-403 e sei con i francesi Thomson RAC 3D per le basse quote e vallate non coperte dai radar principali.
 
Poi vi sono due reggimenti a.a. con cannoni da 35 e missili Mistral.
 
 
Comando supporto aereo.
Esso è basato a Lengenlebarn e ha i reparti elicotteri e trasporti, con la 1. Staffel con gli S-70 Blackhawk, la 2.Staffel con gli OH-58 e la 4.Staffel con i PC-6 Turbo Porter, più un centro di manutenzione.
 
Dipendente da questo comando sulla base di Linz vi sono anche due squadriglie con gli AB-212 e quella con i C-130; ad Aigen vi sono poi due staffel con i vecchi Alouette III. Da questo comando sono dipese le assegnazioni al contingente in Kosovo, ma gli AB-212, non essendo compatibili con le NVG (occhiali notturni) sono stati sostituiti presto con gli S-70. Gli OH-58 sono usati come intercettori di elicotteri e aerei leggeri, e per compiti in generale di appoggio, mentre gli Alouette sono ideali sopratutto per il soccorso alpino. Entrambi dovrebbero essere sostituiti attorno al 2015.
 
Quanto ai reparti d'addestramento, essi sono sotto il controllo del Ministero della Difesa tramite il Comando scuole. Vi sono un reparto su AB-206 a Langenleabrn e uno a Zeltweg con i PC-7. L'iter addestrativo è fatto con i J-105, poi ci si sposta in Canada con gli Hawk della NATO e infine per i Typhoon, con il JG-73 tedesco. Attualmente si pensa ad un capovolgimento del fronte addestrativo, scegliendo piuttosto Lecce con gli MB-339CD e poi Grosseto per gli EF-200; inoltre presto saranno radiati i vecchi ma efficienti AB-206 (per ragioni di economia) mentre gli inossidabili Alouette III, ancora sulla breccia dopo 40 anni, vedrenno una delle loro staffeln diventare unità addestrativa a Langenlebarn. Quanto alle esigenze addestrative, non c'é molto da chiedere: circa sei piloti per gli aerei e 8 per gli elicotteri sono tutto quello che serve per la piccola componente aerea delle F.A. austriache <ref>aggiornamento con i dati di: Fassari, Giuseppe, articolo su Aerei Set-ott 2009</ref>.
 
 
In tutto i reparti sono questi:
 
*1 reparto trasmissioni
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Per il settore caccia, vedi in altra parte della stessa pagina.
 
Quanto agli elicotteri, dopo la disastrosa valanga di Galtur, del 1999, ci si rese conto che gli elicotteri di supporto non erano abbastanza e allora vennero comprati diversi9 UH-60, macchine certamente più capaci dei tipi leggeri preesistenti. In seguito vennero anche comprati i C-130: dato che oramai gli Austriaci erano impegnati in varie parti del mondo in missioni fuori-area, dall'Afghanistan al Golan, si pensava di comprare 3 C-130 dalla RAF, piuttosto che pagare fino a 80.000 dollari per ogni volo svolto da compagnie civili per sostenere i propri soldati.
 
Stavolta senza tante discussioni, vennero comprati speditamente questi 3 C-130 C.1 della RAF, al costo di 38 milioni di euro e con tanto di aggiornamenti per mantenerli per i prossimi 20 anni in servizio, mentre le consegne avrebbero avuto inizio già per la fine del 2002. Queste le loro matricole RAF e poi austriache: XV181 -> 8T-CA; XV292 -> 8T-CB; XV291 -> 8T-CC.
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Fliegerhorst Wiener Neustadt è a Sud della città di cui porta il nome ed è stato uno dei primissioni aeroporti, dato chche aprì nel 1910. Tuttavia, senza riguardo per questa sua tradizione, venne distrutto dai bombardamenti durante la guerral probabilmente perché vicino ad una fabbrica che produceva Bf- 109 e riparava bombardieri Junkers. I Sovietici la occuparono fino al '55, ma solo dopo altri 6 anni gli Austriaci la usarono. Anche oggi non ha unità di volo, anche se gli aerei del !° Reggimento la usano frequentemente con lo scopo di addestrare i paracadutisti.
 
 
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Gli elementi del sistema Goldhaube sono vari: comando (Kdo LRU), LRUZ (centro controllo), Radarleitdienst per la guida dei caccia, sistemi di analisti e documentazione, centro controllo militare, servizio meteo (WEDZ), e i centri radar sia fissi che mobili più la relativa manutenzione tecnica.
 
L'attività dei sistemi di controllo radar austriaci ha visto i Draken intercettare qualche aereo serbo, ma solo nel '93 con il cambiamento della Costituzione vennero approvati i missili AIM-9, differentemente i caccia serbi potevano scappare a piacimento con la loro accelerazione. Nel 1993, il 27 ottobre, due F-16 dell'USAF vennero sorpresi da due Draken austriaci, che vennero fatti volare bassi tra le montagne per non essere notati dagli americani: questi entrarono nello spazio aereo austriaco e vennero subito intercettati. In seguito vi furono altri casi interessanti, come nel 2002 quando un KC-10 venne 'beccato' mentre riforniva 2 F-117, e quando nel 2003 venne identificato un misterioso C-130 che era della compagnia Tepper, specializzata nel trasporto di armi (uno dei suoi aerei si schiantò nel 1989 mentre portava armi all'UNITA in Angola) e droga (con la sparizione di non meno di 22 C-130 e 6 P-3 demilitarizzati, usati presumibilmente come vettori).
 
<ref>[http://www.acig.org/artman/publish/printer_381.shtml Articolo acig]</ref>