Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina-4: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 157:
In buona sostanza, questo non è un vero e proprio carro leggero, ma un carro 'ridotto'. La sua ragione d'essere si trova quindi nella sua capacità di essere usato in ambienti desueti per un carro armato normale, come le zone montagnose dove nessun'altro carro potrebbe operare. Inoltre, esso è così leggero che potrebbe benissimo essere portato, magari vuoto, da un grosso cargo tipo il C-130 o l'An-12. Come dice la sigla, lo sviluppo è stato iniziato negli anni '60, scafo saldato e torretta di fusione, stranamente, nonostante la massa inferiore di quasi 15 t rispetto a quella di un carro normale, vi sono ancora cinque ruote per lato (quando per esempio, lo ZSU-57-2 sostiente le sue 28 t con appena quattro). In genere non vi sono serbatoi esterni, ma l'autonomia è ancora di 500 km. La protezione è forse di 20-50 mm e nonostante il ridotto spazio interno, dentro è ancora simile ad un carro normale, con i comparti combattimento, pilotaggio e motore separati. Il cannone da 85 mm è un'arma discretamente potente e consente di portare a bordo 47 granate, più di quanto non sia per i T-54 e i T-55.
 
E' dunque armato come il T-34/85, ma con un pò meno di munizioni. Oramai fuori produzione, è stato ampiamente costruito per il PLA (1.200 mezzi+), Albania (35), Congo (15), Corea del Nord (100), Mali (18), Sudan (60), Tanzania (30), Zaire (50). Ha avuto impiego in battaglia, subendo perdite dovute alla sua vulnerabilità. Chiaramente, al di fuori della sua 'nicchia' è meno adatto rispetto ad un carro normale, anche se molto dipende dalle situazioni, specie se si pensa che la moltitudine di carri armati leggeri come gli AMX-13, Scorpion, M24 e 41, non sono certo più protetti e forse nemmeno meglio armati.
 
Nell’insieme un mezzo particolare, dal costo sicuramente limitato, impiegato spesso in conflitti locali da alcuni dei più poveri Stati africani. Per dare un’idea delle sue dimensioni, il confronto con il T-34, dotato di cannone analogo e anch'esso in servizio con il PLA per molti anni, e il T-55:
Riga 166:
*peso 21 t (32/36)
 
Quindi la maggiore differenza è la lunghezza, ma anche la larghezza (fondamentale per il movimento su montagna) ridotte. In combattimento, questo mezzo non ha dato prova eccelsa, data la sua vulnerabilità ai razzi controcarri, ma del resto non è possibile ottenere di più date le premesse. Nell'insieme un mezzo particolare e interessante. Gli ultimi tipi pare siano anche equipaggiati con telemetri laser esterni, un tentativo di migliorarne le capacità operative. Paradossalmente, per quanto fuori produzione è un veicolo per certi versi anticipatore, dato l'interesse per i carri leggeri che negli USA è stato portato avanti con i vari Stingray e M8, che tuttavia si sono rivelati estremamente costosi e piuttosto fragili, certamente non per le tasche dei paesi del Terzo Mondo.
 
[[File:Type_63_tank_-_above.jpg|350px|right|thumb|Il Type 63; a lato c'é il Type 62. Notare le torri quasi uguali]]
Il '''Type 63''' è tutt'altro veicolo. E' anch'esso un carro leggero, ma occupa un'altra nicchia cheproibita non è stata possibile da occupare per gliagli MBT, quella dei mezzi anfibi.
 
Dimensioni: 9,6 x 3,2 x 3 m, peso 22 t, motore da 400 hp e autonomia di 370 km.
 
Esso è il derivato diretto del PT-76 sovietico, anch'esso a suo tempo ottenuto dai cinesi. Ma rispetto a questo è nettamente più potente. L'unico problema è come al solito l'accessoristica, come la mancanza di un sistema NBC e almeno inizialmente di un sistema IR notturno. A parte questo, come prestazioni, è nettamente più potente. La sua motorizzazione consente di arrivare a 64 kmh contro i 44 del sovietico, 30 kmh fuoristrada e 12 in acqua (anziché 10) con i due idrogetti. Non meno importante è la torretta, che è adesso triposto anziché biposto, e ha un cannone da 85 mm anziché 76. Inoltre, vi è una mtg da 12,7 mm difensiva.
 
Questo mezzo è stato anche usato in Vietnam e ha contribuito all'avanzata su Saigon ed esportato in alcune altre nazioni clienti dei cinesi. SiLa distribuzione di questi mezzi è dettoin delgenere motoredi 4 per il plotone esplorante di ciascun reggimento corazzato, e 10 per la compagnia esplorante di tuttociascuna divisione. Vari i clienti esterni, come Sudan, Vietnam, Pakistan e Tanzania. Ora l'analisi in dettaglio di questo mezzo, senz'altro interessante, specie confrontandolo con il suo predecessore diretto, il restoPT-76.
 
* Motore: con 400 hp il Type 63 è più veloce in acqua del 20% e su terra di circa il 40% rispetto al PT-76; nonostante il maggior consumo, l'autonomia è a sua volta superiore del 50%. Peggio che mai, i 44 kmh e 240 km di autonomia erano decisamente troppo pochi per un carro da ricognizione come avrebbe dovuto essere il PT-76, mentre il Type 63 è capace di competere in mobilità con gli MBT.
Paragoniamo il Type 63 al PT-76 per punti, tanto per aiutare a capire meglio la questione.
* Armamento. Il 76 mm sovietico sparava munizioni capaci di penetrare circa 58 mm a 1 km oppure, con le HEAT, 120 mm a tutte le distanze (comunque ridotte) d'impiego pratico. Non era esaltante, dato che questi valori bastano a stento per colpire un carro armato sui fianchi. Era troppo poco, mentre il pezzo da 85 mm è, sia pure ancora insufficiente, un degno avversario, con le HEAT arriva a circa 230 mm di perforazione, e con questo può minacciare anche un mezzo come l'M48 Patton. Inoltre ha gittata maggiore e i tre della torretta sono ben più efficienti del capocarro-puntatore e del caricatore. La potenza di fuoco è superiore in ogni aspetto. Il Type 63 ha infatti 47 colpi da 85 mm contro 40 da 76, le mitragliatrici coassiali da 7,62 hanno in entrambi i casi solo 1.000 colpi, mentre l'arma da 12,7 ne ha altri 500. Infine, il PT-76 normalmente non poteva difendersi dagli attacchi aerei, mentre il Type 63 può farlo con la 12,7 mm, molto utile anche per la difesa ravvicinata contro bersagli a terra (fanteria, per esempio) che appaiano improvvisamente a giro d'orizzonte.
* Protezione. Entrambi i mezzi sono poco blindati per via della necessità di galleggiare, ma le compartimentazioni interne hanno un positivo effetto sulle piccole cariche HEAT, come scoprirono gli americani con il loro LAW. Il peso del Tipo 63 è sensibilmente maggiore, più di quanto non sia la differenza di dimensioni (7,125-8,437 x 3,2 x 2,522 m contro 6,91-7,625 x 3,14 x 2,255 m). La torre del Type 63 pare la stessa del Type 62, e quindi senz'altro più protetta di quella del PT-76. Inoltre, almeno alcuni mezzi hanno ricevuto il telemetro laser. I sistemi NBC e IR, però, almeno inizialmente erano assenti, forse gli unici punti negativi rispetto al progenitore sovietico.
 
 
Insomma, si tratta di un mezzo senz’altro superiore, i fondamentali del Tipo 63 sono migliori del PT-76. E ora guardiamoli attraverso i compiti ‘istituzionali’ di questo carro.
 
Anche per via del suo compito, il Type 63 ha necessità di un'elevata velocità e di una discreta autonomia. Il PT-76, con i sui 44 kmh, è nettamente più lento dei carri medi come gli M47-60 e i T-54/62, così da restare potenzialmente indietro, a meno che non vi sia da guadare delle acque piuttosto profonde. E' la stessa situazione che nella II GM subivano i T-60/70 da parte dei T-34, che seppure più pesanti, erano sensibilmente più veloci, una combinazione non certo ideale. Invece il Type 63 è appena 1 kmh più lento della velocità dichiarata per il Leopard 1, 4 kmh più rapido del T-72 e dell'AMX-30, ben 14 kmh superiore ai T-54, 55 e 62, nonché alle copie cinesi, e 16 kmh più veloce dei Patton americani. Questo margine lo aiuta ad essere un efficace mezzo da ricognizione, mentre l'autonomia, che potrebbe essere superiore, nondimeno è discreta. Se il PT-76 era ancora utile come mezzo esplorante, il Type 63, con circa il 20-40% di mobilità in più, è molto migliore e può fare da schermo esterno ai reparti corazzati principali.
 
Quanto alla potenza di fuoco, il 76 mm è pressoché inutile contro degli MBT, giusto come era in difficoltà il T-34/76 conto i Tigre. Le munizioni sono deboli e in pratica possono sperare di infliggere danni solo sparando su di un lato dei carri armati medi o pesanti, e solo in condizioni relativamente favorevoli e comunque a distanze ridotte (per la capacità di perforazione per i proiettili AP, e per la precisione che limita l'efficacia delle HEAT sulle lunghe distanze). La corazza laterale di un M-47, per esempio, è di 63 mm (leggermente inclinata) sulla torretta, e ben 76 mm (verticali) sullo scafo. Il cannone da 76, di conseguenza, è pressoché inutile con le granate AP e solo marginalmente efficace con le HEAT. Contro i carri T-54/62 sarebbe forse anche peggio, avendo i lati della torre spessi fino a 120 mm e sui fianchi fino a 80 mm di acciaio. Contro le corazze frontali, spesse agevolmente 100 mm a 60 gradi (LOS 200 mm) ogni speranza di far danno è ridotta al minimo, così il PT-76 deve davvero sperare di non ritrovarsi 'faccia a faccia' con un MBT. Contro un Leopard o un AMX è più facile (il primo ha corazze laterali, per lo scafo, di appena 35 mm, anche se inclinate di circa 25°), ma la perforazione frontale è comunque difficile (70+ mm a 60°). Contro gli altri mezzi, carri leggeri (come gli Scorpion, M24 e M41) e blindo, l'armamento del PT-76 è invece efficace. Il Type 63 ha un pezzo da 85 mm ben più potente, e con maggiori riserve di munizioni. Sebbene -come nel caso del T-34/85 vs il Tigre- sia appena sufficiente per essere una minaccia, il proiettile da 85 è comunque più pericoloso, sia come perforante (AP o HVAP), sia come granata HEAT (e, contro bersagli di altro genere, con proiettili HE da 9 kg anziché 6). Nel primo caso la perforazione dovrebbe superare i 140-150 mm, nel secondo i 230 mm (o 100 mm a 60° con cono d'impatto di 30° per lato), pare successivamente incrementati ulteriormente; per cui è possibile sperare qualcosa contro i carri NATO già frontalmente, e porre una minaccia più che concreta lateralmente e posteriormente (dove la corazza è ancora meno spessa). Non è molto, ma pur sempre molto meglio che con il 76 mm. A parte questo, la 12,7 mm aiuta molto a difendersi da minacce come aerei, elicotteri o fanteria, cosa che solo raramente è stata fatta anche con il PT-76. Inoltre, giusto come il T-34/85 comparato al T-34/76, vi è il fatto che con la torre triposto (cannoniere, capocarro e puntatore) l'acquisizione degli obiettivi e la procedure di fuoco è molto più svelta che con una torre biposto (notare che il PT-76 ha una struttura saldata e tronco-conica, non una calotta di fusione come nei carri medi quali il T-54). La protezione balistica del Type 63 dovrebbe essere sì scarsa, ma pur sempre superiore a quella del PT-76, che stenta un pò ad assicurare una difesa contro le mitragliatrici da 12,7 mm, e le schegge più grandi. Pochi mm di protezione in più possono aiutare a neutralizzare il pericolo, e forse questo spiega in parte la maggiore massa del mezzo cinese. Visto e considerato tutto, quindi, si tratta di un mezzo superiore, ma afflitto da una certa carenza di tecnologie avanzate in settori chiave come la protezione NBC e la visione notturna, entrambe molto importanti per il teatro europeo.
 
Stranamente i sovietici, a loro volta, pur avendo tutte le tecnologie del caso, hanno deciso di non continuare in questa strada (affidandosi piuttosto al BMP in versione recce), una cosa piuttosto strana perché il PT-76 è stato prodotto per molti anni, nel mentre gli MBT sovietici venivano modificati e migliorati di continuo. Per i progettisti di Mosca sarebbe stato facile potenziare il motore del PT-76 e aumentarne l'autonomia, incrementare di qualcosa la corazzatura (come fatto, per esempio, sulla serie BTR-60/80), e applicare una torretta simile a quella del Type 63, anche perché, mentre i cinesi probabilmente hanno dovuto adattare il cannone del T-34/85, i sovietici anche nel dopoguerra hanno sviluppato nuove armi in questo calibro, come quella del carro aviotrasportato ASU-85, perfetta anche per un mezzo come il PT-76. Ma non l'hanno fatto, cosicché, sia pure per ragioni diverse, entrambi i carri anfibi non hanno sviluppato il massimo delle loro capacità: ai cinesi mancava il 'software' e ai sovietici non è interessato migliorare l'hardware, se così ci si può esprimere. Il Type 63 ha ottenuto in seguito un telemetro laser (almeno su alcuni mezzi), ma non dispone di una vera FCS e così l'efficacia di tale apporto è relativamente ridotta in termini pratici. Entro certi aspetti, la mancanza di collaborazione in termini di idee e tecnologie ha nuociuto sia a Mosca che a Pechino; al Type 63 è stato dato di recente un degno sostituto con il carro esplorante anfibio con il cannone calibro 105 mm, il pezzo 'minimo' per un carro odierno, e al contempo il massimo trasportabile per un mezzo anfibio.
 
*Motore: con 400 hp il Type 63 è più veloce in acqua del 20% e su terra di circa il 40% rispetto al PT-76; nonostante il maggior consumo, l'autonomia è a sua volta superiore del 50%. Peggio che mai, i 44 kmh e 240 km di autonomia erano decisamente troppo pochi per un carro da ricognizione come avrebbe dovuto essere il PT-76, mentre il Type 63 è capace di competere in mobilità con gli MBT.
*Armamento. Il 76 mm sovietico sparava munizioni capaci di penetrare circa 58 mm a 1 km oppure, con le HEAT, 120 mm a tutte le distanze (comunque ridotte) d'impiego pratico. Non era esaltante, dato che questi valori bastano a stento per colpire un carro armato sui fianchi. Era troppo poco, mentre il pezzo da 85 mm è, sia pure ancora insufficiente, un degno avversario, con le HEAT arriva a circa 230 mm di perforazione, e con questo può minacciare anche un mezzo come l'M48 Patton. Inoltre ha gittata maggiore e i tre della torretta sono ben più efficienti del capocarro-puntatore e del caricatore. Infine, il PT-76 normalmente non poteva difendersi dagli attacchi aerei, mentre il Type 63 può farlo con la 12,7 mm, molto utile anche per la difesa ravvicinata contro bersagli a terra (fanteria, per esempio) che appaiano improvvisamente a giro d'orizzonte.
*Protezione. Entrambi i mezzi sono poco blindati per via della necessità di galleggiare, ma le compartimentazioni interne hanno un positivo effetto sulle piccole cariche HEAT, come scoprirono gli americani con il loro LAW. La torre del Type 63 pare la stessa del Type 62, e quindi senz'altro più protetta di quella del PT-76. Inoltre, almeno alcuni mezzi hanno ricevuto il telemetro laser. I sistemi NBC e IR, però, almeno inizialmente erano assenti, forse gli unici punti negativi rispetto al progenitore sovietico.
 
----