Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina-4: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
 
===Le novità degli anni '90<ref>Po, Enrico ''Novità dalla Cina'', RID Apr 1992</ref>===
[[File:ChineseType90Tank1.jpg|320px|left|thumb|Il Type 90]]
Sebbene quegli anni vedevano l'attenzione rivolta sopratutto all'ultima generazione dei sistemi d'arma sovietici, ora finalmente noti nel dettaglio (sebbene con una reputazione non eccelsa, dopo il disastro di Desert Storm), al contempo diventava nota una mole di informazioni non meno impressionante che provenivano invece dalla Cina. E che, per la prima volta, riguardavano una completa gamma di prodotti per tutte le esigenze, e piuttosto avanzate anche rispetto ai tipi russo-sovietici, mentre restavano più economici dei prodotti occidentali. Negli anni successivi i successi all'export non sarebbero mancati, confermando una tradizione oramai decennale delle industrie di Pechino.
 
Line 11 ⟶ 12:
'''Blindati''':
I cingolati della serie YW-531 o K-63 hanno dato origine ad un nuovo blindato, il Type 90, un mezzo da combattimento per la fanteria meccanizzata. Prima di descriverlo, ecco una più che doverosa descrizione del predecessore. Quest'ultimo è un mezzo corazzato tutto sommato definibile come 'grazioso', con una struttura piuttosto corta e con una piastra corazzata relativamente inclinata, ma non quanto nel caso del BMP, semmai si tratta di una configurazione intermedia tra quella e quella specie di scatola su cingoli che è l'M113. Ha struttura in acciaio saldato, una blindatura che lo protegge solo dalle armi portatili leggere (congruamente con la sua massa di circa 10 t), una tendenza piuttosto fastidiosa a bruciare quando colpito, controbilanciata però da altre qualità come l'affidabilità meccanica, una buona mobilità, capacità anfibia, e versatilità per quello che sostanzialmente è l'M113 cinese, un mezzo di poche pretese e proprio perché versatile, facile ad adattarsi. L'equipaggio ha a disposizione una mitragliatrice pesante che è la versione cinese della DshkM sovietica, facilmente riconoscibile per il voluminoso freno di bocca. Vi è una rampa di carico posteriore. Le versioni sono molte: per esempio, i semoventi d'artiglieria, limitati ma semplici ed economici. Per esempio, l'equivalente cinese del 2S1 è un semovente da un obice da 122mm in postazione scoperta, il meglio che si poteva fare con un veicolo del genere, e molto migliore di un cannone trainato, anche se rudimentale. Un altro mezzo è il lanciarazzi da 19 colpi da 130 mm, che lancia razzi disposti su due file sovrapposte da 9 e 10 colpi. La gittata è di appena 10 km con testate da circa 10 kg, essendo questi razzi molto più corti di quelli da 122 sovietici, pure prodotti su licenza. Lo scafo se non altro è totalmente protetto superiormente. Entrambi questi sistemi sono utilizzati per le unità corazzate, specie a livello divisionale. Nella loro limitatezza, erano il meglio che si poteva fare con quanto disponibile. Largamente esportati, per esempio in Albania e Irak, sono stati prodotti a migliaia.
[[File:Chinese_Type90_IFV.jpg|320px|right|thumb|Il Type 90]]
 
L'evoluzione ha portato, tramite il modello avanzato TypType 85/YW-521H al Type 90, più schiacciato (per poca gioia dell'equipaggio) per essere più sfuggente e con un miglior profilo balistico. La motorizzazione con un diesel Deutz BF 8L 413F da 320hp o del più potente modello 'C' da 360Hp. Le ruote per ciascun cingolo sono ancora 5 (caratteristica unica dei mezzi di questo tipo, combinate con 3 rulli di rinvio). FInalmente presente un sistema di protezione NBC, serbatoi esterni per ridurre le conseguenze di eventuali incendi (ma non certo per migliorare la protezione degli stessi, è un dilemma simile a quello del VCC italiano), mitragliatrice con una robusta corazza di difesa su tutti i lati a mò di torretta aperta. Numerosi i modelli prodotti: portamortaio da 81 ,82 o 120 mm, sistema missilistico controcarro (con 4 lanciamissili dei missili SACLOS Red Arrow da km di portata), semovente lanciarazzi, d'artiglieria da 122 mm, carro recupero. A proposito di cacciacarri, il Type 85 aveva già un componente controcarro con torretta per 4 RED ARROW 8 da 3 km di gittata.
 
'''Nuove artiglierie''': Qui si registrò una vera 'esplosione' delle capacità, non meno se non maggiore di quella del reparto corazzati. Anche in questi 'sviluppi', molto è dovuto a Gerry Bull, il genio della balistica canadese, che a suo tempo riuscì persino a costruire un cannone capace di sparare in orbita dei piccoli carichi (!), quasi a mò di novello Verne, ma qualcuno non gradiva i suoi piani e venne ucciso il 22 marzo 1990 (si dice dai servizi israeliani). Prima di questo, ha avuto modo di influenzare le artiglierie di ogni latitudine, dall'Austria al Sudafrica; quello che era meno noto, è che anche la Cina ebbe tale influenza. Questa è invece testimoniata appieno dal WA 021 da 155/45 mm, che ha una gittata con proiettili standard di 30 km, come i precedenti pezzi da 155/39 con le munizioni a razzo RAP e 37- 39 km grazie all'uso di speciali proiettili ERFB con sistema 'base bleed' che usa un razzo, ma non tanto per la spinta ausiliaria, quanto per creare una sorta di 'fuso' di gas che agisce come se fosse una sorta di prolungamento del proiettile diminuendo l'attrito e quindi aumentando la gittata massima. La cadenza arrivava a 5 colpi per minuto. In sostanza, grazie alla canna più lunga e alle maggiori pressioni di lancio, il cannone da 155/45 può tirare alla stessa distanza, con proiettili standard, di quanto possano fare le artiglierie da 155/39 che erano lo standard NATO, ma che dovevano usare i proiettili-razzo (RAP), ben più costosi e con minore precisione e carico utile; oppure, usando le munizioni speciali, superare nettamente le armi della NATO in portata utile. In ogni caso, grazie alle caratteristiche dell’arma, un vantaggio netto.
Line 28 ⟶ 29:
 
===La storia completa dei carri cinesi<ref>Po, Enrico, RID set 2009</ref>===
[[File:Type59 Iraq 2.jpgpg|330px|left|thumb|Il Type 59]]
La prima generazione dei carri cinesi comprende in effetti le copie dei mezzi sovietici della serie T-54 e 55. Ad essa sarebbe seguita la serie Type 80-88, un progetto 'quasi autonomo'; una generazione costituta dai Type 85, 90 e 96; infine l'attuale e costoso binomio Type 98 e 99.
 
Iniziamo dunque la disamina di questa nutrita famiglia di mezzi corazzati, con il WZ-120, sigla che corrisponde più comunemente al '''Type 59''', probabilmente la copia del T-55A (alle volte è però indicata come copia del T-54, in effetti il numero dei colpi, 34, è analogo mentre il T-55 ne ha 43); esso è in servizio fin dagli anni '50, con versioni come la Type 59-I, la migliorata -II con cannone da 105 mm tipo NATO (da 51 calibri), e numerose versioni migliorate che hanno anche introdotto corazze ERA su scafo e torre, mentre il motore è nelle ultime edizioni (ricavate per ammodernamento) un tipo da 730 hp del tipo L12150L, a sua volta originario dai vecchi tipi da 520 hp, ma rielaborato rispetto ala V-54 e 55. Il vecchio progetto, nato negli anni '30 dallo TSIAM (Istituto centrale per motori aeronautici), in quanto debitore di tecnologie aeronautiche, venne perfezionato entro il 1938 e per primo utente ebbe il BT-7M. In seguito, dopo il successo registrato nei confronti dei precedenti tipi a benzina, ebbe uso (con potenza di 500 hp a 1.200 hp) sui T-34, mentre un sotto-tipo ancora più potente, da 600 hp, andò ai KV. Rimasto in produzione quanto meno fino al 1968, nell'attuale incarnazione è frutto della Norinco cinese, resta un 12V a 4 tempi di dimensioni contenute (1,584 x 0,896 x 0,907), che aumenta la potenza grazie ad un turbocompressore attivato dai gas di scarico. Con questo motore, e nonostante l'aumento di peso a 37 t, il Type 59II o WZ 120B, o ancora T-59P è capace di sfiorare i 20 hp/ton. Il cannone è il 105/51 mm con i vari accessori moderni (manicotto, evacuatore di fumi, sistema di controllo del tiro computerizzato, munizioni perforanti moderni, stabilizzatore, sistemi di visione notturni) e tra i vari aggiornamenti vi è anche il missile GP-2, di cui si parlerà poi.
[[File:Puckapunyal-Type-69-II-MBT-2.jpg|350px|left|thumb|Il Type 69]]
 
Nel frattempo, mentre il T-59 era ancora in produzione, il successivo sviluppo è stato il simile '''Type 69''' o T-60l o, per la Norinco, WZ-121. Sviluppato dal 1963 nello stabilimento 617, esso incontrò sia il problema del migliorarsi pur restando simile al carro precedente, sia per la famigerata Rivoluzione Culturale, per non parlare della rottura dei rapporti con l'URSS e la sua tecnologia. Quando vi furono scontri di frontiera nel 1969 (zona del fiume Ussuri) i sovietici dimostrarono la superiorità dei loro mezzi corazzati. All'epoca quelli cinesi erano penosamente inadeguati: niente stabilizzazione (almeno su due assi), visione IR notturna, protezione NBC, e qualità in generale scarsa. Il T-62 venne impiegato in combattimento per la prima volta, e la sua armatura era resistente anche agli RPG cinesi, di bassa qualità. Ma i Cinesi riuscirono, malgrado tutto, a catturare un T-62 (o forse più d'uno) e a studiarlo attentamente, così da copiarne una parte delle caratteristiche nel T-69, che anche per questo è un pò visto come il suo equivalente cinese. Tuttavia, solo nel '74 il nuovo Type 69 ebbe una configurazione definitiva. Il nuovo carro ebbe anche un cannone ad anima liscia, come sul T-62, ma dal calibro ridotto a 100 mm. Nonostante questo, la sua efficacia non sembrò sufficiente, probabilmente sopratutto per via dell'imprecisione e della qualità delle munizioni. Così, un pò sorprendentemente, il successivo Type 69-II ritornò alla copia cinese del D-10T, che è facile da distinguere perché ha l'evacuatore di fumo all'estremità e non a metà canna. Il T-69II è un mezzo degli anni '80, che introduce anche un motore da 580 anziché 520 hp, sistema stabilizzato a due assi, e, a differenza dell'ispiratore sovietico, un vero FCS Type 70 con calcolatore BCLA e telemetro laser (in posizione esterna) TCR-LA. Nemmeno questo mezzo fu un grosso successo, tanto che non si sa bene se fu adottato dall'esercito cinese. All'export, però, ne vennero venduti oltre 2.000, dato il costo ridotto e la struttura sostanzialmente semplice. Il solo Irak ne ebbe oltre 1.000, ma i cinesi vendettero anche all'Iran, sia T-59 che almeno 200 T-69; seguirono il Pakistan con 250, Thailandia con oltre 300, Albania con 150, fino alla Birmania (60) e Zimbawe (10), ma probabilmente quest'elenco non è ancora completo.
[[File:Type-69.jpg|270px|right|thumb|Il vecchio Type 69 non ha avuto scampo in Irak]]
 
Dato che negli anni '70-80 la Cina si avvicinò all'Occidente, la tecnologia fece un passo avanti, specie nell'elettronica. Tra i prodotti vi fu il Type 69-III o ZW-121D, spesso noto anche come '''Type 79'''. Questo carro aveva il cannone NATO da 105, noto come Type 83, e una FCS Marconi, costruita su licenza come Type 73; il cannone da 105 però, pare provenisse da Israele. Per il resto c'era il motore da 580 hp cinese. Il nuovo mezzo entrò in servizio verso la fine degli anni '80 con diverse centinaia di esemplari. Altri 88, in un tipo evoluto come '''Type 69 Mk-IIG''', è andato al Bangladesh in 88 esemplari. Questo carro armato è decisamente soprendente, perché ha un cannone da 120/50 mm ad anima liscia, sviluppato in Cina e compatibile con i proiettili NATO, ha una FCS digitale e un motore turbocompresso da ben 1.200 hp, più GPS e sistemi di comunicazione moderni. E' decisamente interessante, il Bangladesh ha così uno dei carri armati più potenti di tutta l'Asia. Il Type 69 ha dato anche origine a vari tipi specializzati, come l'ARV Type 84, gettaponte Type 84, semovente (con due armi da 37) PGZ-88, sminatore GLS-130 e un modello 'multifunzione' designato GCZ-110.
[[File:ChineseType79Tank.jpg|320px|right|thumb|Il Type 79]]
 
Dopo la prima generazione, ecco una successiva famiglia che è stata sviluppata dagli anni '70, sempre dallo stabilimento 617 di Baotou e dall'Istituto 201. Il risultato è stato il '''Type 80''', simile al T-69 ma con sei ruote portanti per lato, come su certi tipi rumeni, cosa che permette meglio di redistribuire il peso rispetto alle 5 ruote dei tipi precedenti. Il peso è infatti salito a circa 39 t, non è chiaro se vi siano corazze stratificate (molto probabili, specie nella parte anteriore dello scafo), mentre l'accessoristica è simile a quella dei Type 69-II e III.
 
La lunghezza è per il resto appena maggiore, di 6,32 vs 6,24 m, così l'aumento di peso è per lo più per l'armatura. Il motore è un 12150L-7BW da 580 hp, cannone da 105 e FCS Type 73, tutto come il Type 69-II.
[[File:ChineseType80Tank1.jpg|320px|left|thumb|Il Type 80]]
 
Successivamente questo mezzo è stato seguito dal Type 80-II o Type 88B con un FCS migliore e tlm integrato dentro la torretta e quindi, meno vulnerabile; inoltre vi è anche un sistema NBC, il primo su di un carro cinese, con filtro e sovrapressione per l'abitacolo. Il cannone Type 83-I ha la capacità di tirare il missile GP-2, poi vi sono anche altre migliorie, come un sistema BITE per analizzare i guasti. Il Type 88A è l'ultima evoluzione, con ERA e cannone da 105 allungato. In tutto le f.a. cinesi ne hanno circa 500 esemplari, o forse un maggior numero, ma non è una cosa verificabile; del resto non è noto nemmeno se il vecchio Type 59 sia ancora in servizio.
 
Dopo questa seconda generazione, è comparso il '''Type 85''', che sviluppato dalla Norinco e dall'Istituto 201, è noto dal 1988, ed è caratterizzato dalla torretta saldata; con la versione Type 85-I è stato sicuramente dotato di corazze stratificate. Parte della tecnologia usata è dei T-72, catturati dall'Iran durante la guerra del Golfo. Il Type 85-II ha così un cannone da 125 mm, il IIA e B sono migliorati e il secondo è noto dal 1990, con corazze, FCS e visori notturni migliori. Il Type 85 è noto anche come '''Type 90 II''' e per l'export, come MBT-2000; tuttavia è stato costruito su licenza dal Pakistan, o ancora '''Al-Kalid''' , noto dal 1991. Il Type 90 è apparso negli anni '90 e ha sia il cannone da 125 che il sistema di carica automatico, una sorta di Kasetka russo, missili AT-11 (sistema Refleks/Svir), corazza stratificata e motore turbodiesel da 1.200 hp del tipo ucraino 6TD, usato sull' Al Khalid pakistano di cui sopra. Il Type 90 ha visto comunque la sperimentazione di vari tipi di motore, anche di tipo occidentale inglesi (Perkins) da 1.000 hp con trasmissione SESM francese, che era stato inizialmente pensato proprio per il Pakistan, ma poi l'embargo contro questo (per via del programma nucleare) ha mandato tutto a rotoli; poi venne offerto il simile Type 85-IIAP con motore cinese, che però nel deserto pakistano funzionò in maniera insoddisfacente, da qui la conversione al diesel ucraino nella configurazione definitiva, motore che oltretutto motorizza anche i 320 T-90UD comprati entro il 1999 come i principali carri dell'esercito pakistano.
[[File:ChineseType85Tank3.jpg|320px|right|thumb|Il Type 85]]
Costruito in oltre 300 esemplari, con motore potente, cannone da 125 mm e moderna FCS, ha messo in pericolo l'esercito indiano con i suoi vecchi T-72 (e ancora di più la crisi è stata avvertita, con l'arrivo dei T-80UD); ma intanto il Type 85 non è stato adottato dal PLA, che si è trovato soddisfatto solo con il '''Type 96''' che è l'evoluzione del Type 85-III e-o del Type 88C. E' ancora una soluzione temporanea, in attesa dei Type 98 e 99.
 
Line 48 ⟶ 51:
 
Per i compiti controcarri, il sistema missilistico '''GP-2''' è una derivazione del 9M117 Bastion russo. Esso ha un calibro di 100 mm, pesa 19,8 kg di cui 17,8 per il missile e per il resto la munizione completa, lunghezza 1,14 m, gittata 5 km, velocità 360 m.sec e infine una capacità di perforazione dichiarata in 650 mm, buona per il calibro, ma non eccezionale contro i carri moderni; del resto non si può pretendere molto di più da un missile da 100 mm. Il sistema di guida è, al solito, laser beam-riding, ovvero a guida su fascio. L'apparato è simile come modalità di funzionamento a quello del tipo russo, e pesa 75 kg. Con scarsa visibilità è possibile lanciarlo a circa 800 metri di distanza come massimo, probabilmente con l'aiuto di un sistema IL o IR di prima generazione.
[[File:Type_98_tank_raised_view.jpg|330px|right|thumb|Il Type 98]]
 
Dato che questi mezzi, per quanto più avanzati dei precedenti, non erano considerati ancora sufficienti, i cinesi pensarono bene di iniziare lo sviluppo del WZ-133 o Type 98 e 99. I costi sono molto elevati, ma la qualità è migliore di quella dei precedenti mezzi. Però, la prima delle due considerazioni sembra pesare più della seconda, e così solo circa 200 esemplari sono stati comprati per l'esercito, sia '''Type 98''' che 99.
 
Line 56 ⟶ 59:
 
La torre è biposto e il cannone è lo ZPT-98, lungo 6,4 m circa e capace di funzionare per 700 colpi perforanti. NOn è chiaro se quest'arma da 125 mm sia derivata dal 2A46 o dal pezzo cinese da 120, ma il sistema di caricamento a due parti rende le munizioni analoghe a quelle sovietiche. La canna è rimpiazzabile in appena 60 minuti, le munizioni sono 41 di cui 22 pronte al fuoco nella solita 'giostrina', la cadenza di tiro normale fino a 8 c.min, e sono presenti anche missili come l'AT-11 e il GP-2. Tra le munizioni, oramai estremamente avanzate anche ad Oriente, vi è una perforante con rapporto lunghezza/diametro di ben 50:1, in carburo di tungsteno (solo pochi anni fa era già tanto superare 20:1), e può perforare 850 mm a 2 km; vi è anche un più costoso tipo DU, che perfora ben 960 mm. Praticamente è lo stesso valore attribuito al 120 mm americano con la M829A3. Il sistema di puntamento aiuta a sfruttare questo potente armamento, con un sistema capace di ingaggi fino a 5 km, camera termica tipo Sprite a 5 e 11,4 x, tlm, computer, sensori meteo, capacità del capocarro di sostituire il cannoniere. La corazzatura è tale da avere retto nei test 7 colpi da 125 e 9 da 105 mm da 1,5 km, ma non è noto di quale tipo, e perciò si stima variamente la protezione, dell'ordine del metro di corazza in acciaio equivalente, tra cui corazze aggiuntive passive o attive (moduli simili alle ERA russe, ma più sottili).
[[File:Type_99_MBT_front_left.jpg|330px|right|thumb|Il Type 99]]
 
Vi è anche un'innovazione ben più inquietante di queste: un sistema chiamato VHF-2000, apparato che è utilizzabile come IFF, LWR e .. arma laser ad energia diretta. Il sistema ha un ricevitore tra 0,9 e 1,06 micron, che scopre in meno di 0,6 sec una minaccia laser entro i 3,6 e più km, su angolo tra -12 e +90 gradi, scansionando fino a circa 45 gradi-sec sull'orizzonte di 360 gradi. Inoltre, può attaccare i sistemi elettro-ottici (e la vista..) del nemico, e persino dei missili in avvicinamento, con degli impulsi ripetibili fino a 10 volte al secondo. Come IFF può memorizzare fino a 60 identità veicolari (o codici). Esiste anche un GPS Type 9602, ma nel tipo base è preciso solo con un margine di 100 m (già un'innovazione rispetto ai 'vecchi tempi'). Più recentemente, con l'integrazione anche del GLONASS è possibile scendere a 20 m di accuratezza. Questi carri, così potenti, hanno l'unico punto debole del caricatore interno al vano di combattimento, con le solite problematiche di sicurezza, malgrado i miglioramenti di dettaglio, tipici dei mezzi sovietici. Le divisioni migliori hanno questi mezzi, altre si possono comunque accontentare con i Type 96 ammodernati, quasi pari a questi ma meno costosi.
 
Line 143 ⟶ 146:
 
===Carri leggeri===
[[File:Type_62_tank_-_above.jpg|350px|right|thumb|Il Type 62]]
Ma gli MBT non sono tutto quello che è stato realizzato nel settore carri armati. Infatti i cinesi hanno anche almeno due tipi di mezzi leggeri, il Type 62 e il Type 63.
 
Line 162 ⟶ 166:
Quindi la maggiore differenza è la lunghezza, ma anche la larghezza (fondamentale per il movimento su montagna) ridotte. In combattimento, questo mezzo non ha dato prova eccelsa, data la sua vulnerabilità ai razzi controcarri, ma del resto non è possibile ottenere di più date le premesse. Nell'insieme un mezzo particolare e interessante. Gli ultimi tipi pare siano anche equipaggiati con telemetri laser esterni, un tentativo di migliorarne le capacità operative. Paradossalmente un veicolo per certi versi anticipatore, dato l'interesse per i carri leggeri che negli USA è stato portato avanti con i vari Stingray e M8, che tuttavia si sono rivelati estremamente costosi e piuttosto fragili, certamente non per le tasche dei paesi del Terzo Mondo.
 
[[File:Type_63_tank_-_above.jpg|350px|right|thumb|Il Type 63]]
Il '''Type 63''' è tutt'altro veicolo. E' anch'esso un carro leggero, ma occupa un'altra nicchia che non è stata possibile da occupare per gli MBT, quella dei mezzi anfibi.
 
Line 176 ⟶ 181:
*Protezione. Entrambi i mezzi sono poco blindati per via della necessità di galleggiare, ma le compartimentazioni interne hanno un positivo effetto sulle piccole cariche HEAT, come scoprirono gli americani con il loro LAW. La torre del Type 63 pare la stessa del Type 62, e quindi senz'altro più protetta di quella del PT-76. Inoltre, almeno alcuni mezzi hanno ricevuto il telemetro laser. I sistemi NBC e IR, però, almeno inizialmente erano assenti, forse gli unici punti negativi rispetto al progenitore sovietico.
 
----
 
Quanto ai corazzati leggrileggeri, è interessante rilevare anche un '''Type 89''', un cacciacarri simile al semovente Type 83 da 152 mm, ma con cannone da 120 mm, apparso come prototipo nel 1984 e sperimentato fino al 1988; la produzione, partita all'epoca, arrivò fino a metà degli anni '90, ma in tutto si è limitata a circa 100 mezzi. Essi hanno cannone da 120/50 mm, il solito Type 83, che è stato migliorato in diversi 'step', e che all'epoca era superiore al 125 mm cinese(russo) prima che esso venisse migliorato ulteriormente. Il proiettile perforante arriva a 1.680 m.sec, forse addirittura 1.700. Ha 4 uomini d'equipaggio, motore da 520 hp e peso di 31 t, con corazza in acciaio spessa al massimo 50 mm e torretta rotante sui 360 gradi; velocità 55 kmh e autonomia 450 km su strada. Il cannone non è stabilizzato e l'FCS è relativamente poco sofisticato, ma comunque con tlm laser e sistemi di visione notturna.
 
Anche così, questa soluzione è tutt'altro che disprezzabile. Tra l'altro, all'epoca ancora non lo si conosceva, ma non molti anni dopo sarebbe apparso il 2S25 russo, un blindato con cannone da 125 mm per compiti simili. Bisogna tenere presente il fattore costo. Per esempio, prendiamo il carro armato Leopard 1. Negli anni '70<ref>Pignato, N. ''Storia dei mezzi corazzati''</ref> esso costava 600 milioni; pare che il semovente Gepard costasse ben sei volte tanto. Di contro, il Jaguar con casamatta armata di pezzo da 90 mm, costava appena 95 milioni. Questo significa un sesto del costo del Leopard, e un trentesimo scarso del Gepard. Se il costo viene ridotto a valori sufficientemente bassi, il cacciacarri/carro d'assalto è ancora un mezzo valido. L'ultimo esempio occidentale è probabilmente l'IKV-90 con torretta girevole. Ma per contenere il peso, altezza e costo un cacciacarri dovrebbe forse fare a meno della torretta, come del resto succedeva nella II GM con i vari Jadpanther ed Hetzer, oppure recentemente con il carro S svedese, che anzi, è anche più 'fisso' con il cannone solidale nello scafo per via del sistema di carica automatico (il movimento si ottiene con un sofisticatissimo sistema di controllo dei cingoli e sospensioni), un concetto forse eccessivo e per certi versi più simile a quello del vecchio Char B1 francese (che se non altro aveva il cannone con alzo indipendente dallo scafo, ma per il resto era puntato dal pilota muovendo il mezzo). Un cacciacarri con un pezzo da 120, basso, relativamente stealth e ben provvisto di 'occhi' elettronici è un pericolo potenziale. Forse il mezzo cinese è troppo alto per questo scopo. Peraltro, è difficile biasimare i cinesi. Dopotutto la Centauro italiana era stata pensata tra i suoi vari compiti anche -e forse sopratutto- come cacciacarri. Con una protezione inferiore, una sagoma altrettanto se non più estesa, e un cannone superato (negli anni '90), nonché un costo eccessivo, la Centauro non era certo un cacciacarri ideale, vulnerabile a grande distanza al suo stesso armamento, per quanto incapace di perforare i moderni MBT persino a bruciapelo. Se non altro, il Type 89 ha una blindatura accettabile e sopratutto un cannone potente. Questo è il 120 mm Type 84, nato presumibilmente con l'aiuto francese, noto anche come Type 83 evoluto. Il disegno apparve nel 1981, e l'evoluzione è stata davvero lunga, visto che alla fine si è messa in produzione la versione Type 83-14. Nondimeno non c'é stato un grande successo: dopo gli anni '80 il 125 mm ha ricominciato a prendere quota e alla fine lo ha soppiantato per i carri contemporanei, al contrario di quello che è successo in Ucraina, dove il 120 occidentale è diventato al contrario l'erede del 125 mm sovietico. Il vantaggio di quest'ultimo è, ovviamente, di tipo dimensionale, quei 5 mm di calibro aiutano ad aumentarne la potenza. L'acciaio ad alta resistenza usato attualmente rende possibile una pressione di lancio ben maggiore dei vecchi 125 sovietici, e così il gioco è fatto.
 
===Blindati per la fanteria<ref>E.Po, op. cit.</ref>===
[[File:ChineseType85C2Veh.jpg|320px|right|thumb|Il Type 63]]
Anche qui v'é stata una certa tendenza a copiare i sovietici, ma non così marcata, anzi presto sono comparsi modelli del tutto originali. Ciò perché gli APC sono stati sviluppati dopo i carri e per allora la Cina e l'URSS erano già in rotta di collisione. Così il primo mezzo cinese cingolato è stato il '''Type 63''' o YW-531, un eicolo costruito dalla N.V.M.F., impiegato dal 1964. E' quindi pressoché un coevo dell'M113 e dell'FV-432, e somiglia molto ad entrambi. E' costruito in lega d'acciaio anziché la più costosa lega d'alluminio. Inizialmente ha avuto parecchi problemi tecnici, ma questi sono stati poi risolti dato che è diventato un vero best-seller, con migliaia e migliaia costruiti e in buona parte esportati. Il peso è di 12-13 t, il motore da 235 kW (6150L), un diesel cinese a sei cilindri, me i tipi più recenti hanno un 8 cilindri con raffreddamento ad aria anziché a liquido; questo è un tipo tedesco della stessa potenza. La blindatura non è molto inclinata rispetto a quella del BMP-1 e si potrebbe considerare intermedia tra quella di questo veicolo e l'M113. Caratteristiche le ruote, solo quattro per lato e di grosso diametro, tanto che non hanno bisogno di ruotini reggicingolo, mentre le sospensioni sono a barra di torsione. E' un mezzo capace di 65 kmh e, in acqua, di 7-8 kmh, l'autonomia di 500 km e la capienza fino a 15 soldati e membri d'equipaggio (il pilota è a sinistra del motore). L'armamento è costituito dalla solita copia cinese della 12,7 DshKm sovietica, ma come nel caso dell'M113 base, non ha una protezione per il mitragliere. Questo veicolo è stato esportato in numerose nazioni, come la Corea del Nord, il Pakistan e l'Irak, qui ha fatto un pò la parte dell'M113 assieme all'MT-LB. Di esso si dice che si sia dimostrato, oltre che economico, anche robusto e affidabile, anche se con una corazzatura debole e una certa propensione ad incendiarsi. A parte questo, con la sua disposizione razionale, è stato senz'altro molto utile per la fanteria, un veicolo che ne consente l'entrata e uscita in sicurezza senza i problemi dei BTR russi. Ma ne sono stati anche realizati numerosi tipi con armamento potenziato, dalla scudatura per il mitragliare, a sistemi come quello controcarri con lanciamissili binato e persino un sistema d'artiglieria, in verità molto semplice, da 122 mm semovente, con il pezzo sistemato nel comparto truppa.
Anche qui v'é stata una certa tendenza a copiare i sovietici, ma non così marcata, anzi presto sono comparsi modelli del tutto originali. Ciò perché gli APC sono stati sviluppati dopo i carri e per allora la Cina e l'URSS erano già in rotta di collisione. Così il primo mezzo cinese cingolato è stato il '''Type 63''' o YW-531, un eicolo costruito dalla N.V.M.F., impiegato dal 1964. E' quindi pressoché un coevo dell'M113 e dell'FV-432, e somiglia molto ad entrambi. E' costruito in lega d'acciaio anziché la più costosa lega d'alluminio. Inizialmente ha avuto parecchi problemi tecnici, ma questi sono stati poi risolti dato che è diventato un vero best-seller, con migliaia e migliaia costruiti e in buona parte esportati. Il peso è di 12-13 t, il motore da 235 kW (6150L), un diesel cinese a sei cilindri, me i tipi più recenti hanno un 8 cilindri con raffreddamento ad aria anziché a liquido; questo è un tipo tedesco della stessa potenza.
[[File:ChineseType63APC.jpg|350px|right|thumb|Il Type 63 visto da dietro, mostra la portiera d'accesso]]
Anche qui v'é stata una certa tendenza a copiare i sovietici, ma non così marcata, anzi presto sono comparsi modelli del tutto originali. Ciò perché gli APC sono stati sviluppati dopo i carri e per allora la Cina e l'URSS erano già in rotta di collisione. Così il primo mezzo cinese cingolato è stato il '''Type 63''' o YW-531, un eicolo costruito dalla N.V.M.F., impiegato dal 1964. E' quindi pressoché un coevo dell'M113 e dell'FV-432, e somiglia molto ad entrambi. E' costruito in lega d'acciaio anziché la più costosa lega d'alluminio. Inizialmente ha avuto parecchi problemi tecnici, ma questi sono stati poi risolti dato che è diventato un vero best-seller, con migliaia e migliaia costruiti e in buona parte esportati. Il peso è di 12-13 t, il motore da 235 kW (6150L), un diesel cinese a sei cilindri, me i tipi più recenti hanno un 8 cilindri con raffreddamento ad aria anziché a liquido; questo è un tipo tedesco della stessa potenza. La blindatura non è molto inclinata rispetto a quella del BMP-1 e si potrebbe considerare intermedia tra quella di questo veicolo e l'M113. Caratteristiche le ruote, solo quattro per lato e di grosso diametro, tanto che non hanno bisogno di ruotini reggicingolo, mentre le sospensioni sono a barra di torsione. E' un mezzo capace di 65 kmh e, in acqua, di 7-8 kmh, l'autonomia di 500 km e la capienza fino a 15 soldati e membri d'equipaggio (il pilota è a sinistra del motore). L'armamento è costituito dalla solita copia cinese della 12,7 DshKm sovietica, ma come nel caso dell'M113 base, non ha una protezione per il mitragliere. Questo veicolo è stato esportato in numerose nazioni, come la Corea del Nord, il Pakistan e l'Irak, qui ha fatto un pò la parte dell'M113 assieme all'MT-LB. Di esso si dice che si sia dimostrato, oltre che economico, anche robusto e affidabile, anche se con una corazzatura debole e una certa propensione ad incendiarsi. A parte questo, con la sua disposizione razionale, è stato senz'altro molto utile per la fanteria, un veicolo che ne consente l'entrata e uscita in sicurezza senza i problemi dei BTR russi. Ma ne sono stati anche realizati numerosi tipi con armamento potenziato, dalla scudatura per il mitragliare, a sistemi come quello controcarri con lanciamissili binato e persino un sistema d'artiglieria, in verità molto semplice, da 122 mm semovente, con il pezzo sistemato nel comparto truppa.
 
Ma questo mezzo doveva essere aiutato da qualcosa di più potente. Negli anni '70 i cinesi riuscirono a clonare il BMP-1 grazie ai mezzi passati dall'Egitto, così ne ricavarono il '''Type 86''' o ZW-501. Nel 1986 esso passò in produzione per l'export, e benché seguisse il BMP di ben 20 anni, ebbe comunque successo e il PLA ne ha attualmente in servizio oltre 1.000, per non dire di Irak, Iran, Sri Lanka e Birmania. Il Type 86B è stato pensato per i fanti di marina cinesi, forse con idrogetti.
[[File:Chinese Type86.jpg|320px|left|thumb|Il Type 86]]
 
In effetti il Type 86 è simile al BMP-1, solo un pò più leggero e veloce. Ha il cannone da 73 che è la copia del 2A28 Grom da 73 mm, idem per il missile HJ-73 Red Arrow, che è l'AT-3 (9M14M). Peso 13 t e trasporto di 8 soldati più i tre dell'equipaggio, motore 6V150 da 292 hp diesel raffreddato a liquido, copia del 4D20 russo per una velocità di 65 kmh in strada, 7-8 in acqua, 35 fuori strada e 500 km di raggio.
 
Line 191 ⟶ 199:
 
Ma nemmeno il Type 86 era del tutto consono alle esigenze previste e prevedibili, e così venne pensato, sempre negli anni '80, un nuovo carro per i fanti, anche per via di vari problemi evidenziati dai Type 63, incluso il poco spazio per i fanti e la mancanza di feritoie di tiro interne. Alla fine del programma iniziato nel 1982 venne fuori il '''Type 89''' noto anche come YW534 o ancora ZSD-89. Sebbene simile come configurazione ai tipi precedenti, è più grande e potente, con muso ben più profilato, ha sei feritoie di tiro e 8 iposcopi, portellone posteriore singolo per l'accesso. Dimensioni 6,15 x 3,13 x 2,56 m, peso 14,5 t, 5 ruote per lato e motore tedesco Deutz BF841 da 235 kW per 65 kmh. L'armamento non è eccezionale, la W85 da 12,7 è però in istallazione protetta.
[[File:ZBD97_-_front_left_view.jpg|320px|right|thumb|Il Type 97]]
 
Poi, negli anni '90 è apparso il '''Type 97''', o ZBD-97, che tuttavia è entrato in servizio solo nel 2006. E' per certi aspetti simile al BMP-3, ma è più grande e ha la torretta del BMD-4; importante da notare, il motore è stavolta anteriore, come sui vecchi BMP-1 e 2; l'equipaggio è di 3 più 7-8 fanti. L'armamento è sempre quello noto come 2K23 del BMP-3, un tipo molto potente e rispettato, malgrado possa lasciare piuttosto sconcertati questo dualismo tra due armi di grosso calibro. Vi è il cannone a bassa presione 2A70 da 100 mm, con la 2A72 da 30 mm coassiale e così per una PKT da 7,62 mm. E' stabilizzato con un apparato elettronico sui due assi e ha un alzo tra -6 e +60 gradi. La granata da 100 mm, dell'arma a canna liscia, è in un certo senso l'evoluzione della generazione da 73 mm, ma è più grande per consentire la maggiore potenza possibile al missile controcarri, che è integrato nel sistema di ricarica automatica, 22 colpi dei 30 disponibili complessivamente. La granata tipica è la HE-FRAG 3UOF17 con proiettile 30F32 pesante 15,6 kg, di cui 1,7 di HE. E' possibile anche usare un proiettile HEF con maggiore velocità del 30% e il 70% di schegge in più; ha portata fino a 7 km. Per il resto esiste il missile GP-2. La mitragliera serve invece per colpire bersagli di tutti i tipi, con cadenza di 330 c.min e velocità iniziale di 980 m.sec e portata a.a. fino a 2 km. Il proiettile AP perfora 25 mm a 60° a 1,5 km. Il sistema di controllo del tiro è stabilizzato e consente di usare anche apparati moderni come camere termiche, con capacità stabilizzata per muoversi sparando. Il tutto risulta in una torretta pesante 3,86 t, più eventuali corazze aggiuntive. I fanti hanno 5 iposcopi e tre feritoie, di cui una per lato e una posteriore. Le ruote del nuovo mezzo sono sei per lato di piccolo diametro , le sospensioni a barra di torsione con ammortizzatori idraulici sulle prime e ultime. La velocità è di 65 kmh e l'autonomia di 500 km.