Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina-4: differenze tra le versioni

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Costruito in oltre 300 esemplari, con motore potente, cannone da 125 mm e moderna FCS, ha messo in pericolo l'esercito indiano con i suoi vecchi T-72 (e ancora di più la crisi è stata avvertita, con l'arrivo dei T-80UD); ma intanto il Type 85 non è stato adottato dal PLA, che si è trovato soddisfatto solo con il '''Type 96''' che è l'evoluzione del Type 85-III e-o del Type 88C. E' ancora una soluzione temporanea, in attesa dei Type 98 e 99.
 
Il '''Type 96''' o ZTZ-96 è stato l'alternativa nazionale, simile come soluzioni al Type 90-II, ma con lo scafo ancora del Type 88, per cui spesso è noto come Type 88C, in servizio dal 1997 e prodotto fino al 2005, poi sostituito dal Type 96G nelle linee. In tutto, la PLA ne ha avuti almeno 2.000 esemplari, più alcuni comprati dal Sudan, pertanto sono di gran lunga i più importanti mezzi cinesi, che nelle ultime versioni non sono tanto inferiori ai Type 98-99. Si tratta di un mezzo da 41 t e motore da 730 hp diesel, con cannone da 125 mm russo. L'ultimo modello è il Type 96G con corazze ERA e FCS migliorato, mentre esiste anche un tipo con vano motore ingrandito, che nasconde un motore più potente.
 
Per i compiti controcarri, il sistema missilistico '''GP-2''' è una derivazione del 9M117 Bastion russo. Esso ha un calibro di 100 mm, pesa 19,8 kg di cui 17,8 per il missile e per il resto la munizione completa, lunghezza 1,14 m, gittata 5 km, velocità 360 m.sec e infine una capacità di perforazione dichiarata in 650 mm, buona per il calibro, ma non eccezionale contro i carri moderni; del resto non si può pretendere molto di più da un missile da 100 mm. Il sistema di guida è, al solito, laser beam-riding, ovvero a guida su fascio. L'apparato è simile come modalità di funzionamento a quello del tipo russo, e pesa 75 kg. Con scarsa visibilità è possibile lanciarlo a circa 800 metri di distanza come massimo, probabilmente con l'aiuto di un sistema IL o IR di prima generazione.
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La torre è biposto e il cannone è lo ZPT-98, lungo 6,4 m circa e capace di funzionare per 700 colpi perforanti. NOn è chiaro se quest'arma da 125 mm sia derivata dal 2A46 o dal pezzo cinese da 120, ma il sistema di caricamento a due parti rende le munizioni analoghe a quelle sovietiche. La canna è rimpiazzabile in appena 60 minuti, le munizioni sono 41 di cui 22 pronte al fuoco nella solita 'giostrina', la cadenza di tiro normale fino a 8 c.min, e sono presenti anche missili come l'AT-11 e il GP-2. Tra le munizioni, oramai estremamente avanzate anche ad Oriente, vi è una perforante con rapporto lunghezza/diametro di ben 50:1, in carburo di tungsteno (solo pochi anni fa era già tanto superare 20:1), e può perforare 850 mm a 2 km; vi è anche un più costoso tipo DU, che perfora ben 960 mm. Praticamente è lo stesso valore attribuito al 120 mm americano con la M829A3. Il sistema di puntamento aiuta a sfruttare questo potente armamento, con un sistema capace di ingaggi fino a 5 km, camera termica tipo Sprite a 5 e 11,4 x, tlm, computer, sensori meteo, capacità del capocarro di sostituire il cannoniere. La corazzatura è tale da avere retto nei test 7 colpi da 125 e 9 da 105 mm da 1,5 km, ma non è noto di quale tipo, e perciò si stima variamente la protezione, dell'ordine del metro di corazza in acciaio equivalente, tra cui corazze aggiuntive passive o attive (moduli simili alle ERA russe, ma più sottili).
 
Vi è anche un'innovazione ben più inquietante di queste: un sistema chiamato VHF-2000, apparato che è utilizzabile come IFF, LWR e .. arma laser ad energia diretta. Il sistema ha un ricevitore tra 0,9 e 1,06 micron, che scopre in meno di 0,6 sec una minaccia laser entro i 3,6 e più km, su angolo tra -12 e +90 gradi, scansionando fino a circa 45 gradi-sec sull'orizzonte di 360 gradi. Inoltre, può attaccare i sistemi elettro-ottici (e la vista..) del nemico, e persino dei missili in avvicinamento, con degli impulsi ripetibili fino a 10 volte al secondo. COmeCome IFF può memorizzare fino a 60 identità veicolari (o codici). Esiste anche un GPS Type 9602, ma nel tipo base è preciso solo con un margine di 100 m (già un'innovazione rispetto ai 'vecchi tempi'). Più recentemente, con l'integrazione anche del GLONASS è possibile scendere a 20 m di accuratezza. Questi carri, così potenti, hanno l'unico punto debole del caricatore interno al vano di combattimento, con le solite problematiche di sicurezza, malgrado i miglioramenti di dettaglio, tipici dei mezzi sovietici. Le divisioni migliori hanno questi mezzi, altre si possono comunque accontentare con i Type 96 ammodernati, quasi pari a questi ma meno costosi.
 
Non solo, ma il Type 99G ha un sistema di protezione attiva 'migliorato' e un sistema di visione per il capocarro che comprende forse una camera indipendente ad immagine termica. Vi sono poi altri tipi, come il '''Type 99A2''' con la corazza ridisegnata nella torre, APS con allertamento radar (onde millimetriche), motore da 1.500 hp, che pare sia in servizio dal 2009.
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Ma gli MBT non sono tutto quello che è stato realizzato nel settore carri armati. Infatti i cinesi hanno anche almeno due tipi di mezzi leggeri, il Type 62 e il Type 63.
 
Cominciamo dal '''Type 62'''. Si sa che i carri russi sono decisamente piccoli e angusti rispetto a quelli occidentali. Ma questo carro armato è a sua volta, un 'mini T-54'. Sebbene abbia ancora 4 elementi d'equipaggio, le dimensioni sono di appena 5,5 m x 2,86 x 2,25 m, il che, assieme ad una corazza meno spessa, dà appena 21 tonnellate di peso totale. Se lo si osserva attentamente, si vede che il suo cannone è un pezzo da 85 mm e non da 100 o 105. Per il resto vi è la solita mtg da 7,62 e da 12,7 sul tetto della torre. Sebbene questa abbia una struttura del tutto simile a quella dei carri 'normali', si vede sensibilmente come la mitragliera da 12,7 sia più grande, in proporzione appaia un pò come una 14,5 mm rispetto ad un carro normale.
Quanto ai corazzati, è interessante rilevare anche un Type 89, un cacciacarri simile al semovente Type 83 da 152 mm, ma con cannone da 120 mm, apparso come prototipo nel 1984 e sperimentato fino al 1988; la produzione, partita all'epoca, arrivò fino a metà degli anni '90, ma in tutto si è limitata a circa 100 mezzi. Essi hanno cannone da 120/50 mm, il solito Type 83, che è stato migliorato in diversi 'step', e che all'epoca era superiore al 125 mm cinese(russo) prima che esso venisse migliorato ulteriormente. Il proiettile perforante arriva a 1.680 m.sec, forse addirittura 1.700. Ha 4 uomini d'equipaggio, motore da 520 hp e peso di 31 t, con corazza in acciaio spessa al massimo 50 mm e torretta rotante sui 360 gradi; velocità 55 kmh e autonomia 450 km su strada. Il cannone non è stabilizzato e l'FCS è relativamente poco sofisticato, ma comunque con tlm laser e sistemi di visione notturna.
 
Dato il peso ridotto, il motore è limitato a 430 hp, il che dà ancora una notevole potenza per la massa del mezzo. Le sospensioni sono a barra di torsione e il cambio, come su tutti i carri cinesi (eccetto i Type 98-99) è manuale, ma con 22 hp/ton il veicolo è capace di 60 kmh, mentre l'autonomia è di 500 km e la salita è possibile fino a pendenze del 60%.
 
In buona sostanza, questo non è un vero e proprio carro leggero, ma un carro 'ridotto'. La sua ragione d'essere si trova quindi nella sua capacità di essere usato in ambienti desueti per un carro armato normale, come le zone montagnose dove nessun'altro carro potrebbe operare. Inoltre, esso è così leggero che potrebbe benissimo essere portato, magari vuoto, da un grosso cargo tipo il C-130 o l'An-12. Come dice la sigla, lo sviluppo è stato iniziato negli anni '60, scafo saldato e torretta di fusione, stranamente, nonostante la massa inferiore di quasi 15 t rispetto a quella di un carro normale, vi sono ancora cinque ruote per lato (quando per esempio, lo ZSU-57-2 sostiente le sue 28 t con appena quattro). In genere non vi sono serbatoi esterni, ma l'autonomia è ancora di 500 km. La protezione è forse di 20-50 mm e nonostante il ridotto spazio interno, dentro è ancora simile ad un carro normale, con i comparti combattimento, pilotaggio e motore separati. Il cannone da 85 mm è un'arma discretamente potente e consente di portare a bordo 47 granate, più di quanto non sia per i T-54 e i T-55.
 
E' dunque armato come il T-34/85, ma con un pò meno di munizioni. Oramai fuori produzione, è stato ampiamente costruito per il PLA (1.200 mezzi), Albania (35), Congo (15), Corea del Nord (100), Mali (18), Sudan (60), Tanzania (30), Zaire (50).
 
Nell’insieme un mezzo particolare, dal costo sicuramente limitato, impiegato spesso in conflitti locali da alcuni dei più poveri Stati africani. Per dare un’idea delle sue dimensioni, il confronto con il T-34, dotato di cannone analogo e anch'esso in servizio con il PLA per molti anni, e il T-55:
 
*lunghezza 5,5 m (6,19/6,3)
*larghezza 2,86 m (3/3,3)
*altezza 2,25 m (2,74/2,4)
*peso 21 t (32/36)
 
Quindi la maggiore differenza è la lunghezza, ma anche la larghezza (fondamentale per il movimento su montagna) ridotte. In combattimento, questo mezzo non ha dato prova eccelsa, data la sua vulnerabilità ai razzi controcarri, ma del resto non è possibile ottenere di più date le premesse. Nell'insieme un mezzo particolare e interessante. Gli ultimi tipi pare siano anche equipaggiati con telemetri laser esterni, un tentativo di migliorarne le capacità operative. Paradossalmente un veicolo per certi versi anticipatore, dato l'interesse per i carri leggeri che negli USA è stato portato avanti con i vari Stingray e M8, che tuttavia si sono rivelati estremamente costosi e piuttosto fragili, certamente non per le tasche dei paesi del Terzo Mondo.
 
Il '''Type 63''' è tutt'altro veicolo. E' anch'esso un carro leggero, ma occupa un'altra nicchia che non è stata possibile da occupare per gli MBT, quella dei mezzi anfibi.
 
Dimensioni: 9,6 x 3,2 x 3 m, peso 22 t, motore da 400 hp e autonomia di 370 km.
 
Esso è il derivato diretto del PT-76 sovietico, anch'esso a suo tempo ottenuto dai cinesi. Ma rispetto a questo è nettamente più potente. L'unico problema è come al solito l'accessoristica, come la mancanza di un sistema NBC e almeno inizialmente di un sistema IR notturno. A parte questo, come prestazioni, è nettamente più potente. La sua motorizzazione consente di arrivare a 64 kmh contro i 44 del sovietico, 30 kmh fuoristrada e 12 in acqua (anziché 10) con i due idrogetti. Non meno importante è la torretta, che è adesso triposto anziché biposto, e ha un cannone da 85 mm anziché 76. Inoltre, vi è una mtg da 12,7 mm difensiva.
 
Questo mezzo è stato anche usato in Vietnam e ha contribuito all'avanzata su Saigon ed esportato in alcune altre nazioni clienti dei cinesi. Si è detto del motore e di tutto il resto.
 
Paragoniamo il Type 63 al PT-76 per punti, tanto per aiutare a capire meglio la questione.
 
*Motore: con 400 hp il Type 63 è più veloce in acqua del 20% e su terra di circa il 40% rispetto al PT-76; nonostante il maggior consumo, l'autonomia è a sua volta superiore del 50%. Peggio che mai, i 44 kmh e 240 km di autonomia erano decisamente troppo pochi per un carro da ricognizione come avrebbe dovuto essere il PT-76, mentre il Type 63 è capace di competere in mobilità con gli MBT.
*Armamento. Il 76 mm sovietico sparava munizioni capaci di penetrare circa 58 mm a 1 km oppure, con le HEAT, 120 mm a tutte le distanze (comunque ridotte) d'impiego pratico. Non era esaltante, dato che questi valori bastano a stento per colpire un carro armato sui fianchi. Era troppo poco, mentre il pezzo da 85 mm è, sia pure ancora insufficiente, un degno avversario, con le HEAT arriva a circa 230 mm di perforazione, e con questo può minacciare anche un mezzo come l'M48 Patton. Inoltre ha gittata maggiore e i tre della torretta sono ben più efficienti del capocarro-puntatore e del caricatore. Infine, il PT-76 normalmente non poteva difendersi dagli attacchi aerei, mentre il Type 63 può farlo con la 12,7 mm, molto utile anche per la difesa ravvicinata contro bersagli a terra (fanteria, per esempio) che appaiano improvvisamente a giro d'orizzonte.
*Protezione. Entrambi i mezzi sono poco blindati per via della necessità di galleggiare, ma le compartimentazioni interne hanno un positivo effetto sulle piccole cariche HEAT, come scoprirono gli americani con il loro LAW. La torre del Type 63 pare la stessa del Type 62, e quindi senz'altro più protetta di quella del PT-76. Inoltre, almeno alcuni mezzi hanno ricevuto il telemetro laser. I sistemi NBC e IR, però, almeno inizialmente erano assenti, forse gli unici punti negativi rispetto al progenitore sovietico.
 
 
Quanto ai corazzati leggri, è interessante rilevare anche un '''Type 89''', un cacciacarri simile al semovente Type 83 da 152 mm, ma con cannone da 120 mm, apparso come prototipo nel 1984 e sperimentato fino al 1988; la produzione, partita all'epoca, arrivò fino a metà degli anni '90, ma in tutto si è limitata a circa 100 mezzi. Essi hanno cannone da 120/50 mm, il solito Type 83, che è stato migliorato in diversi 'step', e che all'epoca era superiore al 125 mm cinese(russo) prima che esso venisse migliorato ulteriormente. Il proiettile perforante arriva a 1.680 m.sec, forse addirittura 1.700. Ha 4 uomini d'equipaggio, motore da 520 hp e peso di 31 t, con corazza in acciaio spessa al massimo 50 mm e torretta rotante sui 360 gradi; velocità 55 kmh e autonomia 450 km su strada. Il cannone non è stabilizzato e l'FCS è relativamente poco sofisticato, ma comunque con tlm laser e sistemi di visione notturna.
 
Anche così, questa soluzione è tutt'altro che disprezzabile. Tra l'altro, all'epoca ancora non lo si conosceva, ma non molti anni dopo sarebbe apparso il 2S25 russo, un blindato con cannone da 125 mm per compiti simili. Bisogna tenere presente il fattore costo. Per esempio, prendiamo il carro armato Leopard 1. Negli anni '70<ref>Pignato, N. ''Storia dei mezzi corazzati''</ref> esso costava 600 milioni; pare che il semovente Gepard costasse ben sei volte tanto. Di contro, il Jaguar con casamatta armata di pezzo da 90 mm, costava appena 95 milioni. Questo significa un sesto del costo del Leopard, e un trentesimo scarso del Gepard. Se il costo viene ridotto a valori sufficientemente bassi, il cacciacarri/carro d'assalto è ancora un mezzo valido. L'ultimo esempio occidentale è probabilmente l'IKV-90 con torretta girevole. Ma per contenere il peso, altezza e costo un cacciacarri dovrebbe forse fare a meno della torretta, come del resto succedeva nella II GM con i vari Jadpanther ed Hetzer, oppure recentemente con il carro S svedese, che anzi, è anche più 'fisso' con il cannone solidale nello scafo per via del sistema di carica automatico (il movimento si ottiene con un sofisticatissimo sistema di controllo dei cingoli e sospensioni), un concetto forse eccessivo e per certi versi più simile a quello del vecchio Char B1 francese (che se non altro aveva il cannone con alzo indipendente dallo scafo, ma per il resto era puntato dal pilota muovendo il mezzo). Un cacciacarri con un pezzo da 120, basso, relativamente stealth e ben provvisto di 'occhi' elettronici è un pericolo potenziale. Forse il mezzo cinese è troppo alto per questo scopo. Peraltro, è difficile biasimare i cinesi. Dopotutto la Centauro italiana era stata pensata tra i suoi vari compiti anche -e forse sopratutto- come cacciacarri. Con una protezione inferiore, una sagoma altrettanto se non più estesa, e un cannone superato (negli anni '90), nonché un costo eccessivo, la Centauro non era certo un cacciacarri ideale, vulnerabile a grande distanza al suo stesso armamento, per quanto incapace di perforare i moderni MBT persino a bruciapelo. Se non altro, il Type 89 ha una blindatura accettabile e sopratutto un cannone potente. Questo è il 120 mm Type 84, nato presumibilmente con l'aiuto francese, noto anche come Type 83 evoluto. Il disegno apparve nel 1981, e l'evoluzione è stata davvero lunga, visto che alla fine si è messa in produzione la versione Type 83-14. Nondimeno non c'é stato un grande successo: dopo gli anni '80 il 125 mm ha ricominciato a prendere quota e alla fine lo ha soppiantato per i carri contemporanei, al contrario di quello che è successo in Ucraina, dove il 120 occidentale è diventato al contrario l'erede del 125 mm sovietico. Il vantaggio di quest'ultimo è, ovviamente, di tipo dimensionale, quei 5 mm di calibro aiutano ad aumentarne la potenza. L'acciaio ad alta resistenza usato attualmente rende possibile una pressione di lancio ben maggiore dei vecchi 125 sovietici, e così il gioco è fatto.