Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Missili 2: differenze tra le versioni

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===Il FROG<ref>Striuli, Lorenzo, RID Set 09</ref>===
Quest'arma è in realtà una vera famiglia numerosa, discussa, limitata ma importante al tempo stesso. Frog sta per Free Rocket Over Ground, ma in codice NATO suona come 'ranocchio' (frog). Il primo di questi ordigni, dei quali solo di recente se ne sa di più, p stato il 3E-2 Filin, ovvero il FROG-1. A differenza dei precedenti e numerosi razzi d'artiglieria sovietici, esso era un'arma a lunga gittata, e con carica nucleare (testata da 1.180 kg) da 30-40 kt; in servizio dal 1955 e mostrato per la prima volta al pubblico nel '57.
 
[[Immagine:2P16 Luna.jpg|330px|left|thumb|]]
Le dimensioni erano 10,2 x 0,84 m, peso 4.930 kg, gittata minima e max decisamente limitate, essendo la prima di 20 km, la seconda di 26. La precisione, molto relativa, era di 1 km. La propulsione non era a razzo singolo, ma con sette piccoli motori a razzo, tutti a propellente solido. Il trasporto era dentro un contenitore in vetroresina montato su di un cingolato 2P4 Tyulpan. Esso poteva apprestarsi al lancio in mezz'ora e ricaricare in un'ora. La base era quella dell' ISU-152, semovente della famiglia Stalin, e noto come Ob. 804. Questo grosso cingolato pesava 36,5 t, dimensioni 10,7 x 3,2 x 3,32 m, motore da 520 hp per 37 kmh.
 
Stranamente, mentre questo grosso razzo entrava in servizio, apparve anche il minuscolo 3R-1 Mars, che poi è il FROG-2. La testata era di appena 564 kg e questo consentiva di renderlo più efficiente, con un motore monostadio e un peso di 2,45 t. Le dimensioni calavano a 9,4 x 0,58 m, sebbene anche la gittata passava a 15-19 km. Se non altro il CEP scendeva a 900 metri, ma anche qui, la portata era tutto sommato ridotta e bisognava scegliere bene la distanza a cui azionarlo. Naturalmente il mezzo era diverso, un 2P2 con tempi di reazione di 15-30 minuti e ricarica, sempre in 60 (non è chiaro perché, visto che il peso era dimezzato). Questo cingolato era su scafo PT-76. Sebbene privo di protezione NBC, era anfibio e pesava solo 14,2 t (dimensioni 9,4 x 3,18 x 3,05 m), motore da 240 hp per 44 kmh su strada. Pare che solo 25 razzi FROG-2 (o lanciarazzi?) venissero prodotti, e dati ai battaglioni MRL di alcune divisioni corazzate, con due lanciarazzi singoli e due multipli (questi ultimi erano i convenzionali BMD-20 calibro 200 mm) e 190 uomini di personale per ciascuno di essi.
 
I successivi FROG, o meglio, nella definizione sovietica, LUNA, furono i 3-R8, 9 e 10, ovvero LUNA, LUNA-1 e LUNA-2, o nel caso NATO, FROG 3, 4 e 5. Dopo che la prima generazione di razzi sovietici era stata usata sopratutto per sperimentare la fattibilità della nuclearizzazione dell'artiglieria sovietica, i successivi tipi ebbero larga produzione. Con motori più potenti, progettati sempre con propellente solido ma di migliori caratteristiche, sviluppati dal 1957 e prodotti quanto meno dal 1960, pesavano 2.280 kg, dimensioni 10,6 x 0,54 m, e gittata di 32-55 km a seconda delle testate, mentre quella minima era di 10 km. Era migliorato il CEP (880 m), il mezzo di lancio 2P2 ora poteva reagire in 11 minuti dall'ordine di lancio, ma era sempre ricaricabile in un'ora. I due razzi di riserva erano su di uno ZIL-157, mentre il cingolato di lancio era simile a quello su base PT-76, ma leggermente ingrandito. Le unità di lancio erano su battaglioni con tre rampe, radar meteo RVS-1 (1,7 MHz, 25 km di portata) per aggiustare il tiro (con palloni-bersaglio). Le testate erano HE 3N15 da 358 kg per il solo il FROG-5, ma in genere v'erano i tipi nucleari da 400-500 kg 3N14 da 10-20 kT a seconda di come veniva selezionata la potenza. C'erano anche testate chimiche, di tipo non noto. La testata del FROG-4 aveva una sonda barometrica per lo scoppio in quota. Ma questo razzo non ebbe molto impiego, al contrario dei FROG-3 e 5. Già in pochi anni ne vennero realizzati almeno 200 complessi di lancio, poi aumentati fino a circa 300. I FROG-5 furono i primi ad essere esportati nel Patto. Attorno alla metà degli anni '60, mentre i FROG fronteggiavano gli equivalenti Honest John, venne realizzato il FROG-7, un'arma molto superiore anche in gittata.
 
Questo era il LUNA-M, mentre il FROG-6 nient'altro che era la designazione NATO per un tipo d'addestramento operativo PV-65 per addestrare gli equipaggi a terra.
 
A differenza dei missili precedenti, la cui testata nucleare superava largamente in diametro il motore a razzo, qui la struttura era totalmente armonizzata. Le varianti erano due, la LUNA-M e LUNA-Z. La prima, il FROG-7a, era il tipo più diffuso, la seconda, nota come FROG-7b (la designazione industriale era invece 3R-11 e R-65, e 9R-11 o R-70 per l'altro tipo), molto meno. Esistono altre designazioni per questi missili e i sistemi, come il 9K52 e 9K52M, il missile noto come 9M21 con varie sottoversioni. Questo perché Forze armate, OKB, NATO, industria sovietica ecc. ecc. avevano ognuna una formula per identificare queste armi.
 
Come gli altri FROG, il FROG-7 è privo di guida e le 4 alette alle estremità del suo lungo corpo servono solo per stabilizzazione, assieme ai 4 motori del muso, che imprimono una rotazione laterale. Dimensioni 8,85 m (9,4 per il modello b con testata ICM), diametro 0,54 m, apertura alare 1,7 m.
 
Il motore 3Kh18 ha 1.080 kg di combustibile, e imprime un massimo di 1.200 m.sec. Si scarica con un ugello principale e sedici secondari, che lo coronano per aiutare la stabilità in volo. Il tempo di combustione varia tra 6,8 e 19,8 sec, dipende dal tipo di propellente usato. La portata è tra 15 e 68 km, l'operatività tra -40 e +50 gradi. Alla massima distanza, il FROG-7 è capace di 1.200-2.000 m di CEP, decisamente troppi per sfruttare al meglio la portata eccetto che con testate nucleari. A 45 km, però, è possibile ridurre il CEP a 700 m, molto meglio dei precedenti FROG su distanze persino inferiori.
 
I FROG-7b erano capaci, tramite aerofreni in coda per aumentare la stabilità, permettendo il CEP a 400 metri a 45 km. Alla massima distanza, tra l'altro ridotta a 12-67 km, il CEP però aumenta. Dato che al FROG-7a è possibile aggiungere tali aerofreni, il modello b è stato prodotto in meno esemplari.
 
Le testate sono la AA-22 nucleare con radiospoletta, da 3, 10 o 20 Kt; l'AA-38, l'AA-52 da 5, 10 e 200 Kt. Quella convenzionale 9N18F da 450 kg (200 di HE, e involucro a frammentazione), e la meno nota 9N18OF da 400 kg, a submunizioni.Essa ha 42 9N22 da 7,5 kg (54 x 7,5 cm, 1,7 kg HE) e spoletta ad impatto/autodistruzione. Scagliano ciascuna 690 schegge da 1-4 gr e vengono liberate a circa 1-1,4 km.
 
Non è chiaro se ve n'é anche una variante HEAT, mentre c'é il tipo chimico 9N18G da 436 kg (216 kg di VX).
 
Il sistema di lancio è il BR-231 6x8 (su ZIL-135 LM), da 23 t , 10,7 x 2,8 x2,86 m (senza razzo). La rampa, da cui dipende la gittata e la direzione, ha alzo di 15-65 gradi, direzione di 14 gradi complessivi. Il motore è un Ural 375V V-8 diesel da 360 hp, costituito da due unità da 180 hp l'una, per 65 kmh su strada e 15 fuori strada, autonomia 650 km. Questo 'bestione' può superare una trincea o un fosso largo fino a 2,63 metri, e un gradino di 68,5 cm, o un guado di 120 cm, mentre il raggio di sterzatura è ridotto a 12,5 metri. IL sistema può sopportare fino a 200 lanci prima della revisione, ha un pannello anti-vampa e radio R-123 e 124, 4 vomeri di stabilizzazione e una gru idraulica di 2,6 t. I mezzi di rifornimento sono simili, con tre ordigni e due uomini d'equipaggio (sono denominati 9T29). Nessuno dei mezzi ha protezione NBC.
 
Non mancano dei lanciatori speciali, come i tipi per operazioni aeroportate 9K53 LUNA-MV su veicolo BR-257, capace di una ridotta mobilità autonoma (45 km), e prodotto in pochi esemplari verso la metà degli anni '60.
 
Il battaglione tipico era su due batterie con 4 lanciatori ripartiti su due batterie, ciascuna su 160 militari e 20 ufficiali per ciascuna. Vi sono il comando con un GAZ-66 e calcolatore di lancio, più telefoni e radio varie; la sezione meteo con un radar RMS-1 in banda D ('End Tray') trainato da un altro GAZ-66, e una sezione ricognizione con altri GAZ-66 specializzati, più due lanciamissili. Infine vi è la batteria comando con altri 80 militari e 4 mezzi di supporto per la ricarica, nonché altri 4 mezzi di manutenzione e riparazione. In genere vi sono una disponibilità totale di 28 razzi di riserva oltre i 4 pronti al lancio. Svolgendo tutte le operazioni, è possibile caricare un razzo in 22 minuti e allineare il TEL (lanciatore) in 13; non c'é problema per il razzo, che può restare esposto, in genere giusto coperto da un telone, anche un anno sulla rampa. Poi seguono 8 minuti per rimuovere le cinghie di sicurezza (due) e restare senza per 15 giorni, mentre il lancio una volta passati i dati di tiro da una centrale portatile, si deve fare entro le due ore. Per cambiare il bersaglio, servono 5-7 minuti. Infine, il tempo di volo alla gittata max è di 160 secondi.
[[Immagine:Soviet FROG-7.jpg|300px|right|thumb|FROG-7]]
Mentre il FROG-3 era stato portato a Cuba, come deterrente ai tempi della crisi dei missili -e passato inosservato dall'intelligence USA, avrebbe potuto giocare davvero un brutto scherzo ad eventuali invasori-, il FROG-7 era in sviluppo dal '61 e con i primi lanci dal '64. Sebbene la produzione cessasse verso la metà degli anni '70, la diffusione rimase davvero impressionante.
 
Quanto ai FROG, essi divennero disponibili come arma per la divisione, quando i razzi nucleari analoghi erano piuttosto assegnati, in ambito NATO, dal corpo d'armata in su, segno evidente di come i Sovietici considerassero capillare l'uso delle armi nucleari sul campo di battaglia
 
La versione 7a era stimata come avente, quale carico tipico, una testata atomica da 550 kg e la -7b, già allora nota, una chimica da 390.
 
A metà anni '80 l'URSS aveva 680 lanciatori FROG-3 e 7, i Bulgari 36 FROG-7, DDR 24 FROG-7, Cecoslovacchia (30 FROG-3 e 7), Ungheria (24), Polonia (52 FROG-3 e 7), Romania (30 FROG-3 e 7). Tra le nazioni fuori del Patto di Varsavia c'era la Yugoslavia (16 FROG-7), Egitto (12), Siria (24), Libia (48), Siria (24), Yemen del Sud (12), tutti con il più recente modello -7, mentre Cuba aveva 50 FROG-4 e la Corea del Nord 50 FROG-5 e 7<ref>Per queste armi di prima generazione: Armi da guerra 4</ref>.
 
'''FROG-7''':
*Dimensioni: 9,1 x0,55 m
*Pesi: 2.200 kg, testata 550 kg da 10-200 kT o 550 kg HE, o 390 chimica
*Gittata: 11-70 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 450-700 m a 40-65 km ; motore a razzo monostadio solido<ref>Per queste armi di prima generazione: Armi da guerra 4</ref>
 
Ancora nel 1991 ce n'erano molti e nel 1994 la sola Russia aveva ancora 350 lanciatori e 1.450 razzi.
 
All'estero il FROG è andato a un gran numero di utenti, dall'Afghanistan, all'Egitto (120 razzi e 12 lanciatori arrivarono nel 1971), Irak (pare già dal '68, o forse dagli anni '70), e stranamente, anche il Kuwait (1978), Yugoslavia, Libia (ex-Egitto, comprati nel 1975-76 in 25-50 lanciatori), Siria (18 dal 1972 al '78), Yemen (dal '79, un totale di 12 TEL), la Corea del Nord (dall'Egitto, che poi ha clonato producendoli nel 1979-83). L'Irak, negli anni '80, produsse il Layath da 90 km, simile al FROG e con testata ICM o chimica o HE. Attualmente vi sono ancora numerosi utenti, persino l'Angola; la Corea del Nord (18 TEL=, Cuba (65-70 sistemi FROG di vario tipo), Egitto (9, ma con ben 700 razzi), Russia, Libia (40-45 lanciatori con 120-140 razzi, probabilmente in 4 btg), Siria, Serbia (4, in riserva), Ucraina, Yemen (12 con 18-36 razzi).
 
Un parente stretto è il SUWN-1 (noto anche come FRAS, Free-Rocket Anti-Submarine), lanciabile da alcuni tipi di grosse navi ASW sovietiche, un'arma da circa 30 km, 1.500 kg e carica da 5 Kt, dimensioni 6,2 x 0,54 m. Nel 1990 ce n'erano 90 esemplari, ma forse non si comprendeva anche il tipo che -pare- avesse un siluro ASW, funzionando così come una sorta di grosso ASROC. Attualmente è stato probabilmente radiato, in ogni caso il suo rimpiazzo venne costruito nella forma dell'SS-N-14 Silex.
 
Il FROG è stato ampiamente esportato e prodotto in forse decine di migliaia di esemplari. E' facile da mantenere e in Afghanistan persino fazioni di guerriglieri ce l'hanno o ce l'hanno avuto in servizio. L'inizio dell'impiego fu con la Guerra del Kippur. Come già detto, il FROG aveva svolto un compito basilare, quello della deterrenza nucleare a livello d'artiglieria, compito senz'altro svolto con successo essendo un sistema molto semplice da usare, ancorché impreciso.
 
 
 
 
===Missili balistici tattici<ref>Po, Enrico: ''I missili balistici del KBM Bureau'', RID gen 2001</ref><ref>Striuli, Lorenzo: ''Lo Scarab oggi'', RID Mar 09 68-76</ref>===
[[Immagine:SCUD 2.JPG|330px|left|]]I primi missili tattici balistici sovietici erano i famosi 'Scud', entrati in servizio nel '57, contemporaneamente ai primi FROG. Gli Scud erano inizialmente del modello 'Scud-A' secondo la denominazione NATO, ed era trasportato da un carro cingolato JS-III modificato. Esso era pesante appena 4.400 kg e la testata da 40kT era lanciabile solo entro i 130 km. Nel '65 venne fuori invece lo 'Scud-B', stavolta su autocarro MAZ-543 8x8. Verso il 1970 comparve lo 'Scud-C', un missile molto più controverso dalla carriera meno sicura. In ogni caso, si rilevava che nel '78 esistessero in URSS 520 missili Scud-B e C, ma questo totale dev'essere forse correlato al totale dei lanciatori, non certo quello dei missili di per sé, se si pensa che solo in Afghanistan ne sono stati tirati oltre 2.000 e che poi essi e le loro copie sono stati usati ampiamente nella 'guerra delle città' tra Irak e Iran. Gli Scud erano usati a livello di Armata o Gruppo di Armate, in brigate missili Scud con comando, 3 batterie su 3 lanciatori e 3 mezzi di ricarica. Vari i clienti degli 'Scud', che hanno raggiunto un'elevata diffusione. La Libia ha ricevuto ben presto gli Scud-B e poi i 'C'. Almeno i primi, se non anche i secondi, sono stati usati per tentare di colpire Lampedusa nel 1986, come ritorsione per l'attacco americano. Mentre si stimava che l'SS-23 fosse ancora in servizio in appena 10 lanciatori nel 1982, all'epoca si stimava vi fossero 550 Scud in servizio nell'URSS.
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*Caratteristiche: CEP 930 m a 180 km per lo Scud B, 1.100 m a 450 km per lo 'Scud-C'; motore a razzo monostadio liquido e sistema INS di prima generazione.
 
 
 
[[Immagine:2P16 Luna.jpg|330px|left|thumb|]]
Quanto ai FROG, essi divennero disponibili come arma per la divisione, quando i razzi nucleari analoghi erano piuttosto assegnati, in ambito NATO, dal corpo d'armata in su, segno evidente di come i Sovietici considerassero capillare l'uso delle armi nucleari sul campo di battaglia. FROG significa Free Rocket Over Ground, ed entrarono in servizio nel '57 con le versioni più vecchie, il che, assieme agli 'Scud', significò un notevole potenziamento delle capacità nucleari sovietiche. I vari FROG-1/5 erano su mezzi cingolati, inclusi quelli anfibi tipo PT-76 che ebbero un 'mini-FROG', il modello 3. Il FROG-6 è da addestramento e così in pratica l'unico mezzo rimasto negli anni '80 era il FROG-7 del '65, su ZIL-135 6x6, per ogni divisione (o almeno quelle di maggiori qualità) motorizzata e corazzata, con un battaglione su comando e due batterie su due lanciatori l'una. La versione 7a ha testata atomica da 550 kg e quella 7b una chimica da 390. Gli Egiziani, tra gli altri, lanciarono almeno diversi FROG-3 e 7 e così i FROG-2 e 3 da parte siriana sul Golan, mentre i primi tirarono anche 3 Scud. Almeno un FROG sarebbe stato abbattuto dagli Israeliani con i missili HAWK, stando a quanto dichiarato. [[Immagine:Soviet FROG-7.jpg|300px|right|thumb|FROG-7]]A metà anni '80 l'URSS aveva 680 lanciatori FROG-3 e 7, i Bulgari 36 FROG-7, DDR 24 FROG-7, Cecoslovacchia (30 FROG-3 e 7), Ungheria (24), Polonia (52 FROG-3 e 7), Romania (30 FROG-3 e 7). Tra le nazioni fuori del Patto di Varsavia c'era la Yugoslavia (16 FROG-7), Egitto (12), Siria (24), Libia (48), Siria (24), Yemen del Sud (12), tutti con il più recente modello -7, mentre Cuba aveva 50 FROG-4 e la Corea del Nord 50 FROG-5 e 7.
 
Questi semplici anche se non molto precisi razzi richiedevano 30 minuti per la preparazione al volo, possibilmente con l'ausilio di un servizio meteorologico per calcolare il vento in quota. La sua versione navale è il FRAS, che è un vettore -poco diffuso- per cariche di profondità nucleari o anche siluri ASW entro gittate di 30 km circa, e relativa rampa di lancio. Era in servizio quantomeno negli incrociatori 'Moskva', ma poi è stato sostituito dal più costoso missile Sylex che ha anche capacità antinave.
 
FROG-7:
*Dimensioni: 9,1 x0,55 m
*Pesi: 2.200 kg, testata 550 kg da 10-200 kT o 550 kg HE, o 390 chimica
*Gittata: 11-70 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 450-700 m a 40-65 km ; motore a razzo monostadio solido<ref>Per queste armi di prima generazione: Armi da guerra 4</ref>
 
[[Immagine:SS-12_Scaleboard.JPEG|330px|left|thumb|]]Il successivo '''SS-12 'Scaleboard'''' è invece un'arma del '69, simile come capacità al Pershing americano di qualche anno prima e come tale si tratta di un avanzato sistema, basato al solito su di un mezzo ad alta mobilità. Era assegnato ai comandi di Gruppo d'armata con apposite brigate costituite come quelle dei più piccoli 'Scud' e come questi ha un MAZ da trasporto 8x8, del tipo 537. In tutto ne sono stati schierati 60 lanciatori e già nel '77 ne venne realizzato un successore, l'SS-22, che entro il 1982 era arrivato a circa 60 rampe, più degli SS-23 e della trentina di SS-21 stimati all'epoca in carico all'Armata Rossa. Esso era migliorato come precisione e la testata era ridotta a 550 kT per un CEP di 320 m, mentre la gittata aumentava almeno a 880 km. Entrambi i sistemi consentivano alle forze sovietiche di colpire obiettivi a media distanza dal fronte in alternativa all'aviazione. Lo 'Scaleboard' è stato il primo missile tattico sovietico a propellente solido e dall'aspetto assai massiccio, non è chiaro perché sia stato così rapidamente sostituito date le sue caratteristiche, quando molti FROG e Scud erano invece lasciati ancora in servizio negli anni '80.