Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Falklands: differenze tra le versioni

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L'8 giugno venne la tragedia di Bluff Cove. Morgan intervenne su allarme, solo per vedere in fiamme le navi da sbarco e una nuova formazione di A-4 approssimarsi. Lui vide per primo l'aereo e si buttò in picchiata, lasciando in quota il compagno Smith; scese in verticale a circa mach 1, ma l'aereo era a circa 12 km di distanza e non poteva fermarlo. Sopratutto, non fu possibile prima che sganciasse le sue bombe. La prima mancò il bersaglio, la seconda centrò un mezzo da sbarco a poppa. Morgan aveva visto uccidere suoi commilitoni sotto il suo sguardo impotente e adesso, furente, voleva la sua vendetta. Riuscì a serrare a 1 km scarso contro l'ultimo di una formazione di 4 aerei, sparò e il suo missile esplose vicino alla coda dell'A-4: vi fu un'esplosione tremenda e i rottami caddero su di un vasto raggio; nel mentre il Sea Harrier rischiò grosso, perché il lancio del missile era ben fuori (come spesso accade in combattimenti reali) dai parametri di tiro previsti per la bassa quota, quasi arrivava a mach 1 ad appena 30 metri di quota sul mare. Ma la sbandata lo portò diritto sul No.3 della formazione, che stava zigagando per capire cosa fosse successo al suo compare. Lo perse, poi lo riagganciò e gli sparò. Il pilota si accorse del missile (fu uno dei pochi che ci riuscì) e fece una secca virata di 40 gradi, ma implacabilmente, il Sidewinder lo prese in coda. L'aereo cadde in mare. ''Quello è finito'' pensò Morgan; ma appena tre secondi dopo l'esplosione, il pilota riuscì a lanciarsi, e il paracadute si aprì proprio sotto il naso di Morgan. Questi aveva finito i missili, ma nonostante ciò (e grazie all'alleggerimento dai missili, che lo rendeva anche più veloce) si avvicinò anche agli altri due aerei. Questi volavano vicini tra di loro, ma per ingaggiarli Morgan contava sui cannoni. Solo che, con l'ultimo lancio, si era ritrovato anche l'HUD non funzionante. Gli sparò contro da 1.400 metri, il No.2 virò secco solo per ritrovarsi dietro Smith; Morgan continuò fino a 300 metri di distanza, senza osservare colpi a segno, l'aereo argentino che passava direttamente attraverso le fontane d'acqua, volando ad appena 10 metri. Finiti i colpi, Morgan finalmente desistette e tornò su di quota, subito dopo scese Smith. Ora che il suo compare era risalito, non doveva più temere di lanciare i suoi missili e così ne sparò uno l'aereo, che pure volava ad appena 5 metri e il missile si rifletteva sull'acqua mentre scendeva a cacciare la sua preda. Altra tremenda esplosione, stavolta vicino alla costa. Erano a corto di munizioni, ma anche di carburante, tanto che appontarono per la prima volta in notturna, con appena due minuti di carburante a bordo per Morgan, e anche meno per Smith. Un'altra coppia di Sea Harrier aveva notato una quarta esplosione, forse era uno Skyhawk colpito dai cannoni, ma alla fine si pensò che se l'era cavata. In ogni caso, tre di 4 aerei erano stati abbattuti.
 
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L'ultimo atto fu da parte degli Harrier, quello della resa degli Argentini. Il pilota disse all'ammiraglio che voleva parlargli, perché sembrava che quelli volessero arrendersi. E così fu, vi furono bandiere bianche che spuntarono alla periferia della cittadina e per il momento le missioni vennero sospese. Finì così la guerra in cui i Sea Harrier avevano battuto l'Argentina.
 
La 'Muerte Nigra' aveva vinto. Gli argentini si erano battuti bene quanto meno con gli aerei d'attacco, anche se vennero quasi annientati. Il solo Grupo 5 perse 10 aerei e 9 piloti in circa 150 sortite, accreditandosi le navi Antelope, Coventry e le due LSL Tritan e Galahad.
 
===L'artiglieria alle Faklands===