Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Falklands: differenze tra le versioni

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Il 29 maggio ancora una disavventura del comandante Broadwater. Dopo avere mancato il 1 maggio un Camberra con due AIM-9L(contribuendo a ridurre notevolemente la Pk del missile durante la guerra), e avere il proprio aereo KO dalla contraerea il 28, sbaglia una manovra sul ponte di volo. Le navi britanniche hanno dimensioni ridotte anche per gli Harrier, e sono molto affollate, il mare è mosso, i piloti sotto pressione. Ma anche così è sorprendente che sia proprio Broadwater l'unico che finisca in mare (quasi un destino nel nome..) con un altro Sea Harrier, e debba abbandonarlo con il sedile eiettabile perché rischia di finire sott'acqua prima di aprire l'abitacolo. Meno fortunato è un pilota argentino, Bernhardt, del Grupo 6, il cui caccia è abbattuto da un Rapier (è un Dagger A) sopra San Carlos, con la perdita anche del suo occupante.
 
Il 30 maggio viene lanciato l'ultimo attacco in forze, se così si può dire visto che si tratta solo di 4 Skyhawk (3 bombe da 227 kg l'uno) e un Super Etendard. Questo lancia l'ultimo Exocet AM.39 disponibile, ma solo per vederselo disintegrare da una cannonata dell'Avenger, che con il suo pezzo da 114 mm poi colpisce anche uno dei due A-4 persi (Ten Castillo), sebbene la vittoria sia stata data ufficialmente ad un Sea Dart; ilcosì secondo aereo viene abbattuto dacome un Sea Dartsecondo, sempre delldall'HMS Exeter (Ten. Vasquez, KIA). I due A-4 superstiti non riescono ad ottenere risultati. Un Harrier GR Mk.3 viene danneggiato dal fuoco delle armi leggere su Port Stanley, e il pilotpilota (comandante Pook) non riesce a ritornare sulla Hermes, ma viene salvato in mare da un Sea King. Nel frattempo i soldati caduti i giorni precedenti vengono sepolti in una fossa comune, ma i parenti di alcuni di loro chiedono il rientro dei corpi in Inghilterra. Può sembrare strano adesso, ma fino a non molti anni fa non era comune che i soldati morti oltremare venissero riportati in patria. Nel frattempo viene perso un altro SA-330L dell'Esercito, forse abbattuto per errore.
 
IL 31 maggio vi è un altro attacco aereo argentino, ma senza danni alla flotta, mentre i soldati a terra arrivano a Mt. Kent, che è a 19 km da Pt. Stanley. Nel frattempo l'Atlantic Conveyor affonda. Come già per lo Sheffield, la sua perdita non è stata immediata perché i danni non sono stati fatti sotto la carena, mentre è stato il fuoco che ha distrutto la nave.
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L'11 giugno la Queen Elizabeth 2 torna a Southampton con 700 superstiti delle navi Ardent, Antelope e Coventry, mentre l'avanzata continua.
 
Sembrava finita qui, ma il 12 giugno, durante un'azione vicino alla costa, l'HMS Glamorgan viene attaccato improvvisamente da un missile Exocet. E' successo che, tramite un C-130 Hercules, sono arrivati in loco due semi-rimorchi ciascunolanciamissili con due lanciamissilibinati, appena rimossi dai cacciatorpediniere che erano, troppo esposti agli attacchi inglesi per essere usati direttamente. A sorpresa dei britannici, uno viene tirato sulla nave e, a differenza degli altri 5 (tutti, tra l'altro, del più moderno tipo AM.39), stavolta le ECM (in pratica i soli lancia-chaff Corvus) e un Seacat non servono a niente: il missile colpisce la nave e le causa danni considerevoli all'altezza dell'hangar. L'elicottero di bordo Wessex HAS Mk.3 viene distrutto, ben 13 marinai vengono uccisi, ma il servizio anti-incendio e la robusta costruzione della nave impediscono, malgrado i gravi danni, un'ulteriore aggravamento degli eventi (specie considerando che il deposito dei missili Sea Slug è poco lontano dall'impatto). A terra, nel frattempo, altri 400 soldati argentini si arrendono dopo la battaglia sulle colline di Pt. Stanley.
 
Anche il 13 giugno si continua a combattere e i britannici riescono a conquistare Tumbledown Mountain, Mt. William e Wireless Ridge. Circa 600 civili si rifugiano nella zona dichiarata libera del capoluogo, oramai i britannici sono arrivati alla periferia del piccolo centro abitato.