Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Falklands: differenze tra le versioni

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Il 1 giugno Mt. Kent è preso dai britannici. Durante quella giornata i caccia inglesi volano decine di sortite, e tra questi, quel giorno è in missione Ward: un esperto in forza alla RN già dal '62 e protagonista anche dello sviluppo dello stesso Sea Harrier, per poi diventare il comandante del primo reparto di questi caccia, il No.700A Sqn di Yeovilton, e poi del No.801 (nel 1981, sulla nuovissima HMS Invincible). Ha così modo di sperimentare la validità di quell'aereo del quale è un pò anche il padre. Finirà la guerra con tre vittorie accreditate in oltre 60 missioni operative.
 
 
Quel giorno è in pattuglia con Steve Thomas vicino a S.Carlos, e 200 miglia lontano dalla propria nave. Si era deciso di tornare con una riserva di carburante decente, per una volta almeno (450 kg, un nulla per un Tomcat, ma parecchio per l'Harrier). Ma vengono chiamati dalla HMS Minerva che li avverte di tre contatti radar a 40 miglia, e gli chiede se vogliono controllare di che si tratta. Giusto il tempo di virare e già a 63 km il radar (che pure è di piccole dimensioni) aggancia un bersaglio (in pratica, giusto il tempo di virare: i radar dei caccia, infatti, hanno il loro limite principale non tanto nella portata quanto nell'angolo di osservazione). Il 'bandito' vira cercando la fuga, forse avvertito dal radar di sorveglianza delle Falklands occidentali, ma mentre dirige ad Ovest viene raggiunto in pochi minuti di inseguimento a bassa quota. Bucato lo strato di basse nuvole, scoprono quello che probabilmente già si erano immaginati, un lento C-130E in missione di rifornimento alle isole: una preda facile, ma il carburante scarseggia. Ward chiama la MINERVA per sapere se è possibile ricevere supporto dalle navi anfibie e la risposta è affermativa, così da non rischiare di perdere i Sea Harrier per esaurimento del carburante, data la lontanza delle portaerei. Ward lancia il primo AIM-9L, ma questo, per ragioni ignote, manca il bersaglio. Allora lo colpisce con il secondo missile (tra i motori 3 e 4) causando un incendio, e poi, visto che non ne vuole sapere di cadere, si avvicina all'ala destra e lo finisce i colpi da 30 mm (240) di bordo, facendolo precipitare in mare a 90 km da Pebble Island. Nonostante tutto, decidono di tornare all'Invincible, dove arrivano con 100 kg di carburante a testa, corrispondenti a 3 minuti di volo normale o uno in volo verticale (a tutto motore), correndo un rischio (peraltro calcolato) di ritrovarsi davvero senza carburante in mezzo all'Atlantico, benché la Fearless e l'Intrepid fossero pronte per accoglierli (come è accaduto in diverse altre occasioni). Una missione al limite, ma che venne controllata. Il fallimento dei Sidewinder in quell'occasione rischiò di tramutarsi, per la perdita di tempo sostenuta, in un disastro, 'abbattendo' indirettamente i due Sea Harrier, ma l'esperienza di Ward riusce a far quadrare tutti i conti<ref>Sgarlato e Aitollo, ''Harrier contro Hercules'' Aerei 10/91</ref>.
 
Un altro Sea Harrier, del No.810 Sqn vola su Port Stanley per l'ennesima missione d'attacco, quando viene colpito da un Roland SAM e deve abbandonare l'aereo in fiamme, riuscendo a salvarsi e ad essere recuperato dai soccorsi inglesi.
 
Il 2 giugno i britannici sono a 13 km da P.Stanley e vi è una prima offerta di resa da parte inglese (per bocca della stessa premier Tatcher). Pare che in questo stesso giorno vengano persi due Harrier, costretti ad un ammaraggio d'emergenza, ma i piloti si salvano ancora una volta. Non è chiaro cosa sia successo, così come è un incidente imprevisto l'esplosione di un deposito di proiettili a Goose Green, che uccide tre prigionieri argentini e ferisce vari militari di entrambe le parti.
 
Il 6 giugno i britannici occupano Bluff Cove e Fitzroy. Un Gazelle dell'esercito inglese viene localizzato e, scambiato per nemico, abbattuto da un Sea Dart, in una relativamente rara azione svolta regolarmente. Purtroppo è il bersaglio sbagliato e oltre all'elicottero vengono persi anche i 4 occupanti. Un altro paio di missili è tirato contro altrettanti Learjet 35A che volano a 12.000 m in ricognizione. Uno dei missili fallisce, l'altro invece asporta la coda dell'aereo da ricognizione abbattendolo.
 
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